Luca Viscardi a RTL 102.5

Luca Viscardi torna a RTL 102.5.

A distanza di 16 anni, il noto conduttore riprende a far parte dello staff del network su cui aveva trasmesso dal 1988 al 2005.

Il rientro sarà nel weekend, ogni sabato e domenica dalle 21.00 alle 24.00 con Martino Migli e Giulia Taiana, già ‘protagonisti’ delle tre ore serali.

Dal 2005, Viscardi è stato conduttore e direttore inizialmente di Play Radio e per un lungo periodo di Radio Number One.

Questo il promo con cui lo stesso Viscardi annuncia il suo ritorno “a casa”.

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“Tutte le storie belle hanno una parola fine”: Luca Viscardi lascia Radio Number One

“Tutte le storie belle hanno una parola fine. Ieri é terminata la mia con Radio Number One”.

Ad annunciarlo è Luca Viscardi, che da qualche mese non era più in onda sulla nota superstation.

“Grazie a tutti i colleghi con cui ho avuto il piacere e l’onore di lavorare” – dichiara – “ma anche a tutti coloro che la ascoltano e mi hanno fatto sentire parte di una splendida grande famiglia.

Viscardi conclude dicendo: “What’s next? C’è un’altra meravigliosa storia da scrivere.

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“La vita a piccoli passi”: Luca Viscardi rivive in un libro i difficili mesi del covid

Sta per terminare il 2020 e per Luca Viscardi si conclude un anno indubbiamente non semplice, in seguito al covid che l’ha colpito nel momento più difficile, quell’indimenticabile mese di marzo in cui del virus si conosceva ancora poco e non si sapeva come comportarsi.

Tutto questo è successo appena poche settimane dopo il Festival di Sanremo, dove Viscardi era stato tra i protagonisti dalla postazione radiofonica nella Città dei Fiori.

Tanti incontri e interviste, una delle quali anche con noi di FM-world, in cui era inimmaginabile pensare a quello che sarebbe successo soltanto poche settimane dopo.

Luca è guarito, ma quei mesi di sofferenza (non solo fisica) sono stati ‘tradotti’ in un libro chiamato “La vita a piccoli passi”.

Mercoledì 23 dicembre, Viscardi farà una presentazione on-line sulla pagina Facebook ‘Mister Gadget’, insieme a tanti amici e colleghi radiofonici.

Lo abbiamo contattato per entrare nel vivo del libro e dell’incontro pubblico delle prossime ore.

  • Cominciamo forse dalla domanda più banale anche se non scontata: perchè la scelta di raccontare la tua vicenda col covid?

Dopo tanti anni in cui ho usato la voce per raccontare le storie degli altri, ho pensato che per raccontare la mia fosse necessario scrivere. In un certo senso mi è servito anche come forma di liberazione, quasi una sorta di esorcismo di un’esperienza devastante come quella che mi è capitato di vivere tra marzo e aprile.

In realtà, l’esigenza di raccontare quanto è successo è arrivata dopo aver ascoltato le prime voci “negazioniste”, le prime reazioni di coloro che non credevano quasi all’esistenza del virus e che pensavano che fosse un rischio solo per anziani o persone già malate. Mi è venuto spontaneo raccontare il percorso, perché fosse più facile comprendere di che cosa si stesse parlando.

  • Una sofferenza così forte ha cambiato la tua scala di valori e priorità della vita?

Può sembrare banale, ma trovarsi all’improvviso, nel giro di pochi giorni, proiettato da una vita iper frenetica alla condizione di non riuscire a camminare, mangiare, fare tutto quello che sembrava assolutamente banale nel corso di una normale giornata, inevitabilmente ti fa stilare una sorta di priorità delle cose che ti mancano di più, di quelli che ti piacciono e anche di quelle che magari non hai più voglia di fare.

Avevo passato indenne la soglia dei cinquant’anni, senza la classica crisi di mezza età, ma questo mese così surreale, vissuto quasi come un film sicuramente a spostato molte delle mie priorità. Passi una vita ascoltando il racconto di chi dice che “si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”, poi scopri che è davvero così, non è solo una metafora e allora ti viene voglia di prendere pieno possesso del tuo tempo e di come lo impieghi.

Non posso dire che la scala dei valori sia cambiata, ma di averla messa in un diverso ordine sicuramente sì.

  • Essendo in primis uomo di radio, come pensi che i mezzi di comunicazione si siano comportati nel gestire questo anno difficile?

Credo che questo periodo storico, come tutti i momenti dirompenti dell’esistenza dell’uomo, probabilmente richiederà molto tempo prima di poter essere valutato con lucidità e con la capacità di vedere un quadro d’insieme molto più ampio. Probabilmente, anche il lavoro dei mezzi di comunicazione potrà essere analizzato in futuro e compreso fino in fondo quando questo momento sarà un ricordo.

Cercando di valutare la partita, quando l’arbitro non ha ancora fischiato la fine, mi pare di poter dire che i mezzi di informazione hanno in un primo momento svolto un ruolo prezioso, nel secondo invece buttato pericolosamente benzina sul fuoco che stava cominciando ad ardere un po’ ovunque nel mondo. In mezzo a questa infodemia credo che la Radio abbia avuto un ruolo importantissimo nel fare ciò che le riesce meglio, e tenere compagnia ai suoi utenti informando senza sensazionalismo e terrorismo.

Alcuni lo hanno fatto meglio di altri, ma in linea generale credo che si possa dire che la Radio si sia comportata bene e non a caso i risultati sono stati più che discreti, nonostante il radicale cambiamento di abitudini dei suoi ascoltatori.

Purtroppo, alla tenuta degli ascolti sappiamo che si è invece aggiunta una crisi economica devastante per tutto il settore, probabilmente questo sarà un momento che porterà ad una forte selezione dei soggetti presenti sul mercato.

  • Il 23 dicembre sarai al centro di un incontro online con amici e professionisti, in cui parlerai dei tuo libro. Quale messaggio vuoi far emergere? E perchè hai scelto proprio questi interlocutori?

Quella di mercoledì è una diretta che ho pensato perché sono stato ospitato un po’ ovunque in queste settimane per raccontare la nascita e i contenuti del mio primo libro, ma non ho mai fatto una presentazione ufficiale sui miei canali. Devo tra l’altro cogliere l’occasione per ringraziare i tantissimi colleghi della radio che mi hanno ospitato, così come hanno fatto anche tantissime realtà televisive in Italia, ma anche molti appassionati di lettura che gestiscono blog o canali social dedicati ai Libri.

Mercoledì sera, invece, faremo qualcosa di un po’ diverso: ho raccolto un po’ di amici, con una delle persone che stimo di più in assoluto, Don Antonio mazzi, per un giro di auguri e un piccolo approfondimento sui temi del libro, che purtroppo sono ancora attualissimi. A me piacerebbe trasferire un messaggio di positività, pur nella difficoltà di questo periodo e ben consapevole di quanto difficile sia stato questo anno per moltissime persone e per tantissimi professionisti.

Quando parlo di positività, parlo della propensione, che io credo sia indispensabile, nel cercare di guardare il bicchiere mezzo pieno e di guardare avanti, perché con le polemiche, le recriminazioni, la ricerca spasmodica di un nemico non si va da nessuna parte. Ho scelto alcuni degli amici che ho sentito spesso in questi mesi, che lavorano per molte radio importanti in tutta Italia, perché le loro voci sono quelle che hanno raccontato le tante storie che io ho sintetizzato nel mio libro.

  • Pensiamo, per finire, al 2021. Come lo vedi sia per te che il nostro Paese?

Il 2021 sarà un anno molto difficile, non dobbiamo illuderci che la sola disponibilità del vaccino sia sufficiente per spazzare via all’improvviso le difficoltà che abbiamo vissuto nel corso del 2020. Questo non vuole essere un approccio pessimista, ma realista, con la convinzione che un momento complicato come questo si possa superare solo con la voglia di combattere, la capacità di cambiare, ma soprattutto l’agilità di capire in quale direzione stiamo andando, per adattare molto velocemente le nostre professionalità o il nostro business.

Per me sarà un anno intenso, ricco di tantissime sfide, che affronto con l’entusiasmo di sempre e un’energia rinnovata.

Come diceva qualcuno, the best is yet to come.

Auguri a tutti!

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“La vita a piccoli passi”: esce il libro di Luca Viscardi che racconta l’esperienza col coronavirus

Si chiama “La vita a piccoli passi” ed è il primo libro di Luca Viscardi.

Il noto conduttore radiofonico racconta l’esperienza vissuta in prima persona con il coronavirus.

“Questo è uno di quei giorni belli, uso un termine quasi infantile, perché ho l’entusiasmo di un bambino nel segnalarvi una novità che mi riguarda di cui sono molto orgoglioso“, racconta sui social.

“Il 3 novembre esce il mio primo libro, si chiama ‘La Vita a Piccoli Passi’, è pubblicato da Sperling & Kupfer ed è il racconto della mia esperienza con il coronavirus”.

Viscardi specifica che “Non ho scritto una racconto drammatico, né un piagnisteo, non sarebbe nelle mie corde: ho voluto trasformare in parole un mese sull’ottovolante“.

“Vederlo in prevendita” – conclude – “mi pare così strano che a volte penso non sia vero. E invece lo è!“.

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Luca Viscardi ‘ospite’ di Katia De Rossi su Radio Number One

Luca Viscardi di nuovo in onda su Radio Number One.

La sorpresa è arrivata questa mattina, quando lo station manager dell’emittente è tornato “on air” affiancando Katia De Rossi, attuale conduttrice della fascia 10.00-13.00.

Dopo il difficile periodo del covid 19, Viscardi era già stato più volte ‘ospite’ di altri speaker della superstation.

Adesso, tuttavia, lo si può ascoltare per tre ore consecutive, sebbene da palinsesto non risulti ancora ufficialmente.

Un rientro che ha fatto felici gli ascoltatori di Radio Number One e i tanti fan e amici del noto conduttore.

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Luca Viscardi, ospite di “Salotto FM-world”, pensa alla radio post-emergenza: “Dovrà essere sul territorio”

Il coronavirus (e l’emergenza sanitaria ed economica che ha trascinato con sé) è indubbiamente un dramma.

Lo sa bene Luca Viscardi, station manager di Radio Number One, che ha vissuto in prima persona la terribile esperienza del Covid 19.

Luca tuttavia è (quasi) guarito ed ha partecipato con entusiasmo all’appuntamento di martedì 28 aprile di “Salotto FM-world”, gli incontri on-line presenti sulla nostra pagina Facebook, moderati da Nicola Franceschini e legati ovviamente al mondo della radio.

E proprio dello smart working, che è stata un’ancora di salvezza per molte emittenti che in queste settimane hanno trasmesso e stanno ancora trasmettendo da casa, Viscardi ha parlato ritenendolo “un’occasione per sperimentare nuove formule di trasmissione”.

“Da un po’ di anni, la mia idea è che lo studio tradizionale, chiuso e insonorizzato, non abbia più il senso di una volta. Sfruttando la tecnologia” – grande passione di Luca, emersa anche durante la diretta Facebook – “è possibile smaterializzare la radio e portarla sul territorio, in mezzo alla gente, quando questo si potrà tornare a farlo”.

L’ultimo incontro fisico con Luca Viscardi, noi di FM-world lo avevamo avuto poco prima dell’esplosione dell’emergenza a Sanremo, nei giorni del festival in cui ancora non ci si immaginava quello che sarebbe successo poche settimane dopo.

Presente nella Città dei Fiori era anche Mauro Casciari, co-conduttore di “Numeri Uni” su Rai Radio2 e che è intervenuto durante la diretta Facebook con Luca Viscardi in una inedita versione casalinga “in accappatoio”.

Casciari, che ha indubbiamente animato il salotto, ha raccontato della sua nuova “avventura”, che lo vede trasmettere in visual radio su Youtube dal 27 aprile, pur mantenendo invariato il contenuto del programma per chi lo segue in radio.

Tra una gag e l’altra con Viscardi e Casciari, si è unita al gruppo Laura Basile, che condivide proprio con Luca la seconda parte della mattinata di Radio Number One e che ha ringraziato gli ascoltatori. È grazie alla loro vicinanza che la conduttrice ha confessato di aver trovato un forte supporto, anche nelle giornate in cui era più difficile trasmettere.

Oggi Laura è in onda da sola dalle 10.00 alle 13.00, ma sono sempre più frequenti le incursioni di Luca Viscardi, in attesa della ripresa della normale co-conduzione.

Parte attiva del “Salotto FM-world”, poi, sono stati Matteo Sandri e Pio Russo.

Il primo è ideatore del progetto multipiattaforma “Is Good For You” e conduttore di Radio Verona (al mattino) e Radio Vicenza (al pomeriggio), mentre il secondo anima – con informazione e intrattenimento – la tarda mattinata di Radio Base di Pagani (Sa).

Sandri ha chiesto a Luca Viscardi come cambia la direzione tra un’emittente nazionale (RTL 102.5, Play Radio) ed una superstation (Radio Number One), ma ha anche affrontato il tema di come ripensare il mondo degli eventi e dei locali, su cui si è sempre basato un format come “Is Good For You”.

Pio Russo invece ha raccontato la propria esperienza che, in seguito ad una disabilità, lo vede costretto a casa, ma che proprio grazie alla radio – e tecnicamente allo “smart working” – ha ritrovato la possibilità di “viaggiare”, seppure in versione via etere e online.

Complessivamente, un’intenso confronto, molto partecipato da parte degli utenti che hanno rivolto diverse domande agli ospiti, oltre a tanti saluti nei confronti di Luca Viscardi.

Il prossimo “Salotto FM-world” tornerà on-line martedì 5 maggio alle 21.00 con 4 nomi importanti della radiofonia: Marco Lolli (regista di Rai Radio2, station manager di RTR99, editore di Lolliradio Network), Emilio Pappagallo (direttore artistico e conduttore di Radio Rock 106.6), Barbara Venditti (conduttrice di Rai Radio2) e Luca Casciani (conduttore di RTR99).

Si parlerà invece di nightlife, di locali e di discoteche nel prossimo appuntamento di Radio Millennial, in programma giovedì 30 aprile sulla pagina Facebook di “The Millennial” e condivisa su quella di FM-world.

Il “Salotto FM-world” di martedì 28 aprile è disponibile, on demand, cliccando qui sotto: