MilleRegioni, le voci del territorio

Dal Piemonte alla Puglia, dal Lazio alle Marche, dalla Toscana alla Sicilia, sono numerose anche questa settimana le segnalazioni di “MilleRegioni”.

Un viaggio tra le radio territoriali italiane redatto, come sempre, da Mauro Roffi.

  • Le radio sportive romane ai tempi della pandemia

Un bell’articolo di Marco Calabresi ha dato conto sul ‘Corriere della sera’ (edizione di Roma) della situazione (e della programmazione, un po’ diversa rispetto ad alcune settimane fa) delle tante emittenti romane a tema (fisso) calcistico, una caratteristica peculiare, come si sa, della FM romana.

In effetti, domandarsi di cosa dibattano le stazioni romane quando il calcio da parecchio tempo non dà spunti agonistici di alcun tipo è assolutamente interessante, oltre che una lecita curiosità. E sarebbe bello anche sapere quanto ‘tengano’ gli ascolti, sempre elevati in passato. Peraltro le Radio della Capitale sono alle prese, come tutte le altre, con le molte difficoltà ad operare normalmente che hanno caratterizzato tutte le altre emittenti in questo periodo.

Ma vediamo cosa scrive, in sintesi, Calabresi:

“La tecnologia al tempo del Coronavirus ha svuotato gli studi e gli editori delle tante emittenti che trasmettono quotidianamente parlando di Roma e Lazio dall’alba a notte fonda si sono allineati alle misure di prevenzione della diffusione del contagio. Regole di base per tutti: un solo speaker dietro il microfono (anche se la trasmissione, di norma, sarebbe condotta da due o tre persone), ambienti sanificati più volte al giorno, liquido igienizzante all’ingresso, guanti e mascherina. E per chi non è in studio, la via d’uscita è Skype: collegamenti telefonici o video, per le Radio che vanno anche su Facebook o sul digitale terrestre…

«E l’interazione con gli ascoltatori è altissima – dice Alessandro Cristofori, speaker di Rete Sport – . Del nostro gruppo fanno parte anche Radio Sei (che si occupa di Lazio; N.d.R.) e Radio Roma Capitale, a carattere generalista, con cui andiamo ad affrontare i temi che riguardano l’attualità. Ovviamente, anche i collegamenti non possono essere legati soltanto alla Roma: tra i vari interventi…, cito quello di Fabio Cannavaro, che ci ha aiutato a capire la situazione della Cina»”.

L’interessane racconto continua:

“Studi più vuoti e palinsesti ridotti, ma abitudini meno stravolte di quanto si possa pensare anche sulla Via Salaria, che ospita TeleRadioStereo (Roma), Radio Incontro Olympia (Lazio) e Radio Sonica. Nelle Radio di questi giorni c’è tutto: dibattito calcistico ma anche intrattenimento e servizio pubblico. Si passa da un collegamento di prima mattina con Carlo Verdone o Alessandro Borghese alle parole serali di medici o di Antonio Di Maggio, comandante della Polizia Locale. Frequente, per chi trasmette nella fascia delle 18, l’interconnessione con la conferenza stampa della Protezione Civile…”.

Si citano poi Radio Radio e TMW Radio (che trasmette gran parte del palinsesto da via della Bufalotta), dove opinionisti e ascoltatori si confrontano soprattutto sulla ripresa (o meno) del campionato. C’è poi, come nel caso di Centro Suono Sport, chi ha avuto modo di ricordare l’esordio in A di Francesco Totti direttamente dalla voce di Alberto Mandolesi, che nel 1993 fece la radiocronaca dallo stadio di Brescia. Con lui nello spazio pomeridiano dell’emittente c’è Massimo D’Adamo.

  • La radio ‘resiste’: una panoramica di Fabrizio Carnevalini

Continuando a parlare di come si riesca a fare Radio anche in questi tempi eccezionali, vi riportiamo parte del contenuto di un articolo avvero interessante scritto per il quotidiano ‘Avvenire’ da un amico di sempre per tutti noi che amiamo la Radio, Fabrizio Carnevalini.

Fabrizio fa una panoramica completa di quel che sta succedendo nelle emittenti, di ogni tipo, e scrive fra l’altro:

“Anche le Radio non sono rimaste esenti dagli effetti terribili del Coronavirus. Da un primo bilancio provvisorio, basato sul tam tam della rete, la più colpita per ora è l’Italia, primo paese europeo investito dalla pandemia. Tra gli ammalati: Enrico Gualdi e Clarissa Martinelli di Radio Bruno; Claudio Chiari e Luca Viscardi di Radio Number One; Graziano Fanelli di Radio Studio Più…

Altri, purtroppo, sono morti, come Raffaele Masto, giornalista di Radio Popolare, Raniero Cecchini, tra i fondatori di Veronica HitRadio di Pesaro, e Franco Lo Conte, ideatore negli anni ’70 di Cine Radio Sud di Ariano Irpino, in provincia di Avellino.

In Spagna, dove l’onda del contagio è arrivata dopo, si segnalano Jordi Basté, la voce più ascoltata in Catalogna: il suo programma El món (Il mondo) in onda sulla regionale RAC1, viene sintonizzato da 270.000 persone tra le 8 e le 9 del mattino…”.

L’ampia panoramica continua a livello internazionale, con la citazione anche di ‘iniziative pirata’ (che contano di non essere scoperte, in tempi così diversi dal solito), e torna poi nel nostro Paese:

“In Italia il 20 marzo è stata segnalata sui 6330 kHz in onde corte Radio Zona Rossa, nome ispirato alla trasmissione ideata da Radio Codogno ma si tratta di una Radio autonoma e con una propria programmazione”.

E poi ci sono le note davvero dolenti:

“La riduzione o il blocco delle attività commerciali ha provocato un crollo della pubblicità radiotelevisiva. Le emittenti pubbliche potenziano i programmi, ma quelle che non hanno finanziamenti statali soffrono: i network tagliano i costi fissi, mentre le medie spengono le frequenze minori. E se si rompe il trasmettitore… il rischio è di non poterlo sostituire”.

  • A Pesaro c’è Radio Esercito

Lo sapevate che esiste anche Radio Esercito? Lo spiega un periodico on line di Spoleto che non poteva che chiamarsi duemondinews.com. Protagonista dell’articolo che ne parla è il Caporal Maggiore Scelto Marta Lucidi, ovviamente spoletina, in servizio a Pesaro, appunto nella redazione di Radio Esercito.

“Ho vinto il concorso da volontario in ferma prefissata di 4 anni e sono stata trasferita al 28° Reggimento ‘Pavia’, che si occupa di Comunicazioni Operative a Pesaro” – spiega Marta. E poi entra nel vivo:

“Radio Esercito è la web radio dell’Esercito Italiano ed uno strumento di comunicazione interna. Fondamentale per le sue caratteristiche di flessibilità, versatilità e velocità, con cui l’informazione arriva a tutta la comunità militare. Io faccio parte della redazione della Radio e mi occupo della rassegna stampa e delle notizie a carattere militare, che poi leggo ogni ora nello spazio delle news. La Radio è gestita totalmente da personale militare, c’è un direttore dei programmi, speaker, tecnici di regia e una redazione. Siamo in onda h24, 7 giorni su 7”.

Marta ci dà poi molte altre informazioni interessanti:

“Il processo di creazione della Radio è stato lungo ed è passato per una valutazione dall’audience che dovevamo raggiungere, è calibrata sulle abitudini, che sono legate ovviamente agli orari di caserma. Il claim della Radio è ‘la Radio che marcia al tuo fianco’. Abbiamo un pubblico molto vario, quindi si ascolta un po’ di tutto, dalle hit del momento al pop e rock anni ‘80 italiano e straniero. L’informazione ha un suo preciso appuntamento, ogni inizio ora con la rassegna stampa che ci invia lo Stato Maggiore dell’Esercito e poi raccontiamo tutto ciò che accade nella Forza Armata, da nord a sud e anche all’estero”.

  • La scomparsa a Firenze di Andrea Mi

Cordoglio a Firenze (e non solo) per la scomparsa, a soli 49 anni, di Andrea Mi, speaker radiofonico, esperto di musica, video e nuovi media e molte altre cose ancora. Classe 1971, salentino di nascita, da molti anni viveva a Firenze.

Era noto per la sua attività di dj radiofonico nell’emittente Controradio-Popolare Network. Negli anni aveva lavorato in numerosi club italiani e internazionali, tra Spagna, Grecia, Albania e Kosovo.

  • La relazione annuale del Corecom Sicilia

La presidente del Corecom Sicilia Maria Astone ha illustrato la relazione annuale 2019 dell’organismo.

Per quel che ci riguarda più da vicino Maria Astone ha spiegato come nell’isola crollino “le nuove iscrizioni al Registro degli Operatori della Comunicazione (il noto R.O.C.; N.d.R.)” e aumentino le cancellazioni, da che si desume la profonda crisi dell’editoria radiotelevisiva in Sicilia.

Per il monitoraggio 2019 delle emittenti locali, ne state controllate 43, per 7mila ore di trasmissioni. Il controllo ha messo in evidenza 30 infrazioni, che sono state segnalate all’Agcom per eventuali sanzioni.

Nel 2019 il Corecom Sicilia ha poi promosso la costituzione di due tavoli tecnici sull’informazione locale, attivati in seguito ad un’indagine conoscitiva svolta dall’Agcom, che ha messo in evidenza notevoli criticità nel sistema dell’informazione locale.

L’iniziativa ha permesso di acquisire proposte di azione e linee da seguire per una possibile legge locale di riforma sull’informazione, che sono state presentate nel corso di un convegno il 3 dicembre scorso.

  • Bologna: su Radio Città Fujiko si parla di carcere

Da lunedì 13 aprile sulla nota Radio Città Fujiko di Bologna (103.1 MHz) dalle 9.00 alle 9.30 va in onda un nuovo programma radiofonico. Si tratta di ‘Liberi dentro – Eduradio’ una trasmissione dedicata allo scomodo tema (ancor più di questi tempi) del carcere.

Nata dal desiderio di non interrompere, a causa dell’emergenza sanitaria, il servizio culturale, educativo e di assistenza spirituale che da alcuni anni fornisce una importante rete bolognese formata da alcune realtà esterne che operano appunto in carcere, la rubrica unisce le voci di tutti gli insegnanti della scuola del carcere Dozza di Bologna (CPIA metropolitano), le associazioni di volontariato, i Garanti dei diritti delle persone private della libertà personale e i diversi rappresentanti delle fedi religiose.

Il progetto ha anche ottenuto il beneplacito dell’amministrazione carceraria. L’utilizzo del mezzo radiofonico è stato scelto dai promotori perché è l’unico in grado di far tornare idealmente gli insegnanti e i volontari in carcere e, anche in questo momento, farli sentire vicini ai carcerati loro studenti.

All’iniziativa ha dedicato un apposito servizio il Tg3 nazionale del 13 aprile scorso.

  • Il network ANG InRadio in Campania

Come riposta il quotidiano ‘Il Riformista’, il network radiofonico digitale istituzionale ANG InRadio dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, formato da 44 emittenti locali distribuite in 13 regioni italiane e animato da 600 ragazzi, scende in campo con iniziative solidali a favore della collettività, in tempi di Coronavirus. Alle attività collaborano le numerose associazioni territoriali a cui fanno capo le emittenti.

In Campania, in specifico, sono 6 le antenne Ang InRadio e sono state inaugurate lo scorso dicembre. Ad aggiudicarsi il bando sono state le associazioni Active Youth For Europe (Santa Maria la Carità), Generazione Sociale (Giugliano in Campania) e Rcm Live (Castel Morrone in provincia di Caserta), l’ente autonomo Giffoni Experience (inaugurata nel luglio 2019 nel corso del Giffoni Film Festival), le associazioni di promozione sociale Lab. Banda (Benevento) e Pro-Muovere Aps (Caposele).

L’Agenzia Nazionale per i giovani è l’ente governativo, vigilato dalla Presidenza del Consiglio e dalla Commissione Europea, che gestisce in Italia i programmi europei Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà.

  • Scuola in onda anche a Radio Esse Effe di Domodossola

Segnaliamo una terza emittente piemontese per il meritevole e attualissimo progetto di ‘didattica radiofonica’ voluto dall’E.F.T. (Equipe Formativa Territoriale), un gruppo di lavoro costituito da 120 docenti esperti sui temi del digitale a supporto di scuole, docenti e territorio. Ricordiamo che ce ne siamo già occupati nelle scorse edizioni di questa rubrica.
Questa volta siamo a Domodossola, dove è stato fatto un piccolo esperimento di ‘didattica a distanza’ in collaborazione con una Radio del territorio, Radio Esse Effe (o, se si vuole, Radio San Francesco) in Blu.

L’iniziativa proposta a Domodossola coinvolge le insegnanti del 1° e del 2° circolo didattico ma grazie al passaparola si è sviluppato anche nelle scuole dei paesi vicini e consiste nel proporre a tutti i bambini ossolani, alla Radio, con la voce delle loro maestre, una filastrocca, una poesia, una storiella, una rima, di pochi minuti ma di grande empatia e simpatia.

Radio Esse Effe, nella persona di Filomena Viscomi, ha dato la massima disponibilità e molto aiuto tecnico.

  • A Bari c’è RKO – Radio Kismet Opera

La presentazione ufficiale doveva avvenire nello scorso mese di marzo ma ovviamente la cosa è saltata. Ciò nonostante in Puglia si parla già di RKO – Radio Kismet Opera, la nuova emittente radiofonica da poco partita nella bella cornice del nuovo Teatro Kismet Opera di Bari.

“Abbiamo deciso di non fermarci e continuare a trasmettere, ognuno dalla propria abitazione – spiegano nell’emittente – , non solo mantenendo la normale programmazione, ma creando nuovi spazi e collaborazioni. Sono programmi che vanno oltre l’intrattenimento ed abbracciano ogni tipo di proposta musicale e di informazione, con un occhio di riguardo al sociale, alle arti dello spettacolo, uno spazio LGBT ed altri riservati alla cultura giovanile. Il tutto in diretta dalle stazioni casalinghe dislocate in vari angoli della Puglia, in attesa di tornare a trasmettere dal Foyer del Teatro Kismet Opera di Bari e dagli studi dislocati nella regione”.

Tutte le attività, tra recensioni, programmi e liveset, possono essere seguite sulla piattaforma rkonair.com, oppure sulle pagine social del Teatro e della Radio.

Mauro Roffi

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Radio, le interferenze italo-slovene: il caso dell’FM triestina

FM-world, da sempre, si basa non solo sulla pubblicazione di notizie, ma anche sulla condivisione di segnalazioni che giungono dagli stessi lettori (i quali, di fatto, ne sono parte attiva).

Riceviamo e pubblichiamo volentieri un dettagliato resoconto, realizzato da Dario Fabbri, che fotografa dettagliatamente un problema da sempre presente: le interferenze nelle zone di confine. In questo caso, l’area interessata è quella di Trieste e della vicina Slovenia.

ASCOLTO DELLA RADIO:
“LE INTERFERENZE DEI SEGNALI FM A TRIESTE”
a cura di Dario Fabbri

Premessa

Ho scritto questa breve relazione, da semplice ascoltatore della radio, per dimostrare come le interferenze dei segnali delle radio slovene peggiorino la qualità dei segnali delle emittenti italiane nell’FM delle zone di confine triestine.

Il lavoro di osservazione delle postazioni dei segnali è stato effettuato sia dai siti amatoriali delle frequenze radio – tv (con dettagli tecnici e geografici), sia da quelli ufficiali delle radio slovene che trasmettono nella modulazione di frequenza.

Le rilevazioni più attendibili sono state realizzate sul posto con la classica radio FM, prendendo come riferimento le zone della costa che si affacciano sul Golfo di Trieste.

Qualche dettaglio riguarda anche le postazioni che si trovano appena dietro la linea di confine sulle alture del goriziano, i cui segnali arrivano fino nelle località più a ovest dell’altopiano del Carso triestino.

Non ho notato invece le possibili interferenze dalle emittenti croate.

L’importanza del luogo della rilevazione

Il luogo della rilevazione è molto importante nel contesto della morfologia del
territorio triestino, poiché la ricezione è completamente diversa dalla costa al
retroterra: basta spostarsi di qualche chilometro e la situazione potrebbe cambiare completamente.

Le osservazioni della zona di Muggia e in genere la periferia est della città sono state effettuate nel 2019, così come le rilevazioni della ricezione di alcuni segnali italiani nelle alture dei quartieri come Rozzol, Melara e l’altopiano carsico.

La zona del litorale ovest da Trieste verso Monfalcone prende come riferimento la parte alta del quartiere di Roiano che si affaccia sul golfo (si trova dopo la stazione ferroviaria di Trieste verso l’abitato di Barcola – a circa unaltezza di 100 metri sul livello del mare). E’ un’osservazione del mese di marzo 2020 ed è molto affidabile.

Qui si ricevono :
➢ i segnali delle postazioni della costa slovena di Beli Kriz (tra Pirano e
Portorose) che si trovano quasi di fronte;
➢ alcuni segnali di Pordenone dal Monte Piancavallo (specie durante l’estate);
➢ i segnali delle postazioni di Conconello che coprono il centro città;
➢ i segnali che provengono da Chiampore e Santa Barbara che si trovano dall’altra parte del golfo dietro Muggia, poco prima del confine tra l’ Italia e la Slovenia.

I rimedi attuali alle interferenze

A Trieste e provincia, alcune delle più importanti emittenti private nazionali italiane, hanno rimediato all’inconveniente dei disturbi dalla Slovenia attivando ulteriori frequenze nelle zone interferite: RTL 102.5, Deejay, Radio Freccia ne possiedono tre diverse in un territorio relativamente poco esteso.

Ad esempio, nel caso di RTL, dov’è interferita la postazione di 102.3, l’emittente copre con 102.0 o 107.8 e viceversa.

Radio Deejay, con il recente acquisto della frequenza di 97.5 da Radio Attività,
possiede tre postazioni FM alternative e ha ovviato così ai disturbi delle emittenti d’oltreconfine con una copertura pressoché completa del territorio triestino.

L’importanza dei segnali dal Piancavallo

Altre emittenti hanno privilegiato, come frequenze alternative, i segnali provenienti dal Monte Piancavallo (Pordenone) a causa della configurazione del territorio regionale: risultano adatti per la ricezione in alcune zone del retroterra e del litorale (ad esempio 103.4 di RDS, 100.9 di RMC, 87.9 di Radio 105, 96.8 di Virgin, 104.8 di Radio Italia).

Questi ultimi segnali italiani si ricevono molto bene oltreconfine nelle zone costiere slovene e soprattutto croate, nel caso non trasmettano quelli sloveni nelle vicinanze.

Si riportano di seguito i segnali FM provenienti dalle postazioni della Slovenia e le relative eventuali interferenze sulle frequenze delle radio italiane.

Le interferenze sul litorale

– Territorio costiero triestino e goriziano, alture sul golfo – Postazione slovena di Beli Križ (Croce Bianca) – (93 mt. s.l.m. – Altura situata lungo la costa tra Pirano e Portorose)

➔ I segnali da Beli Kriz si ricevono bene nelle alture e nelle zone costiere periferiche (litorale ovest di Trieste), Monfalcone, Staranzano, Ronchi, Grado e arrivano fino alla costa friulana.

AKTUAL 102.4 – interferisce con 102.3 su alcune zone periferia est (RTL 102.5
trasmette su frequenze alternative). 98.4 è isofrequenza con Pirano e
Isola; 102.8 da Portorose lieve interferenza con 102.9 RCom. sulla costa;

CAPRIS 91.7 – 107.9 – interferiscono rispettivamente con 91.8 Radio Capital
e 107.8 di RTL 102.5 che trasmettono su frequenze alternative; 106.2
di Pirano con Radio Ottanta con 106.1 solo nel confine di Muggia;

RA CP 97.7 – nessuna interferenza rilevata;

RA KP 104.3 – nessuna interferenza rilevata;

PRVI 92 – nessuna interferenza rilevata;

VAL 202 94.1 – nessuna interferenza rilevata;

ARS 96.1 – interferisce con 96.2 Virgin Radio;

OGNIJS CE 99.7 – interferisce con 99.6 Radio 105 in alcune zone costiere
specie verso Monfalcone, Ronchi, Staranzano, Grado;

RADIO SI 102.0 – copre 102.0 di RTL 102.5 di Trieste nelle alture cittadine
(RTL trasmette su frequenze alternative);

RADIO1 93.4 – nessuna interferenza; invece 88.3 di Isola interferisce con
88.4 Deejay nelle zone costiere (Deejay trasmette su più frequenze
alternative).

Postazione slovena di Capodistria

PRVI 92.2 – interferisce nella costa con Radio Zeta su 92.2 di Trieste.

Postazione slovena di Hrvatini (Crevatini)
(160 mt. s.l.m – Altura situata tra Muggia e Ancarano)

➔ Questi segnali si ricevono in Italia nella parte più a est della provincia di
Trieste e vicino le zone dei confini di Muggia.

AKTUAL 102.4 – è isofrequenza costiera slovena con Isola, Beli Kriz, Pirano,
Portorose: interferisce e copre i 102.3 di RTL 102.5 (che trasmette su più frequenze alternative) in alcune zone periferia est di Trieste, verso confine sloveno di Muggia;

CAPRIS 91.7 – interferisce con 91.8 Radio Capital (trasmette su frequenza
alternativa). E’ isofrequenza costiera per Isola,Beli Kriz,Piran, Portorose, Capodistria;

CAPRIS 107.9 – è isofrequenza con Capodistria: interferisce con 107.8 RTL
102.5 nelle zone costiere vicine città (RTL trasmette su più frequenze alternative);

HIT R.CENTER 106.4 – stessa frequenza di Radio Ottanta su 106.4 della provincia di Trieste, nei pressi del confine di Muggia.

Postazione slovena di Tinjan – a 374 mt. s.l.m. – Antignana
Postazione collinare tra Parenzo e Pisino

➔ Si ricevono specie nelle alture est di Trieste e alcune zone costiere
RADIO SI 94.6 – Copre la frequenza di Radio Birikina (94.5);

RA CP 103.6 – nessuna interferenza;

RA KP 107.6 – interferisce con Radio Company del Piancavallo (PN);

PRVI 89.3 – interferisce con Radio Deejay su 89.4 (trasmette su una
frequenza alternativa);

ARS 98.1 – interferisce con Radio Capital sulla stessa frequenza del
Piancavallo (PN); è presente una frequenza alternativa di Capital;

VAL 202 98.9 – interferisce con RMC su 98.8 zona del Carso triestino (RMC
trasmette su una frequenza alternativa), alture Rozzol Melara e litorale
da Monfalcone verso Ronchi.

Le interferenze sul Carso

– Altopiano carsico triestino (e Friuli Venezia Giulia) –
Postazione slovena di Monte Nanos (1250 mt. s.l.m.) – Altopiano della Bora

La postazione più importante della Slovenia
➔ Si ricevono sul Carso triestino, goriziano, A4, A34 e gran parte FVG

RA KP 88.6 – Copre GR Parlamento su 88.7 sul Carso triestino;

PRVI 92.9 – copre Radio 24 su 93.0 (trasmette su frequenza alternativa) sul
Carso triestino;

RA CP 103.1 – nessuna interferenza;

ARS 105.7 – copre Radio Italia su 105.8 sul Carso triestino;

VAL 202 95.3 – copre M2O su 95.4 sul Carso triestino.

– Altopiano carsico ovest (dal vallone goriziano) –
Postazione slovena di Trstelj (643 mt. s.l.m.) – Monte sulla Valle del Vipacco

➔ Segnali che arrivano fino nella parte ovest Carso fino a Opicina;

RADIO SI 96.7 – Si riceve presso Aurisina e aree interne del Carso specie nei mesi estivi. Interferisce nella zona con 96.8 (PN) e 96.6 (UD) di Virgin Radio;

PRVI 92.7 – nel Carso triestino e goriziano copre la stessa frequenza di
Trieste di Radio Freccia (trasmette su una frequenza alternativa);

VAL 202 94.3 – nel Carso triestino copre la stessa frequenza di Trieste di Radio
Kiss Kiss;

ARS 102.2 – nell’altopiano ovest del Carso triestino e goriziano disturba in
parte RTL 102.5 su 102.3 (RTL trasmette su una frequenza alternativa).

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Nasce “MilleRegioni”: la voce delle emittenti locali, a cura di Mauro Roffi

Dalla metà degli anni ’90, ho avuto il piacere di collaborare con “Millecanali”, mensile di riferimento per l’editoria radiotelevisiva italiana.

Il tutto è nato dal rapporto di fiducia (e col tempo anche di amicizia) con Mauro Roffi, nota firma del periodico, per molti ancora oggi la vera anima della pubblicazione.

Grazie a Mauro Roffi e a “Millecanali” ho potuto gradualmente crescere, in questo segmento di settore, entrando in contatto con editori, direttori, uffici stampa, speaker, tecnici.

Rapporti umani che oggi mi permettono di pubblicare ogni giorno notizie e aggiornamenti dal mondo della radio su FM-world.

Mancava solo un obiettivo: ospitare Mauro Roffi su “FM-world”, ricambiando lo spazio che lui per tanti anni mi ha concesso a “Millecanali”.

Nasce da queste idea “MilleRegioni”, una rubrica con cui ogni settimana Mauro Roffi ci farà conoscere meglio le realtà locali di un Paese, l’Italia, che sta vivendo una grandissima crisi a seguito dell’epidemia Covid-19, ma che proprio queste piccole voci stanno raccontando al meglio, ognuna nel proprio territorio.

Buon lavoro dunque a Mauro Roffi (che ringrazio pubblicamente per la sua disponibilità) e a tutte le realtà areali che in lui potranno trovare di nuovo un punto di riferimento.

Nicola Franceschini

* Nasce a Milano Stazione Radio, emittente ‘ferroviaria’ e della Martesana

Un lungo articolo del quotidiano ‘Il Riformista’, a firma di Rossella Grasso, ha riferito recentemente della imminente nascita a Milano di un’emittente radiofonica davvero ‘particolare’. Si tratta di Stazione Radio, “la prima Radio che viaggia su un binario”.

La struttura che la ospiterà è una casetta (una costruzione ferroviaria, appunto) posta accanto al binario ferroviario che collega Milano Centrale a Lecco ed è su quel binario che l’emittente intende tenere compagnia ad “appassionati di treno, bici e camminate in un’esplorazione sostenibile nei luoghi storici della Martesana, uno dei più belli e conosciuti della Lombardia”.

Detta così può sembrare solo una curiosità per amatori ma dietro c’è un progetto green che punta anche al recupero urbano della città di Milano, ristrutturando e riqualificando la struttura della vecchia sottostazione elettrica che un tempo trasformava l’energia per i treni in arrivo e in partenza da Milano Centrale.

L’idea è infatti frutto di Social Green Way, impresa sociale che raccoglie un gruppo di professionisti di vario tipo legati all’interesse e all’impegno verso la sostenibilità. E i nomi dei promotori, come vedremo, sono di tutto rispetto.

Ancora secondo ‘Il Riformista’, “la Radio avrà una serie di programmi in diretta e inoltre produrrà dei podcast che gli utenti potranno portare con sé nelle passeggiate lungo il percorso green verso Lecco. Basteranno un paio di cuffiette per conoscere tutte le curiosità sulle strutture che si incontrano andando verso Lecco: le centrali elettriche più antiche d’Europa, il villaggio operaio di Crespi D’Adda, le conche di navigazione, i luoghi di Leonardo da Vinci, le ville della nobiltà milanese, le fabbriche di mattoni e tanto altro”. Radio digitale in linea con la nostra epoca (il sito di riferimento è stazioneradio.eu), Stazione Radio avrà dirette, podcast e servizi on demand.

Questo singolare e accattivante abbinamento di Radio e ferrovia è stato ideato da un team ‘illustre’. AD, intanto, è Maurizio Guagnetti, amministratore unico, giornalista radiofonico con una carriera ventennale fra Radio Monte Carlo, Radio 105 e Radio Popolare.

Non bastasse, c’è poi un nome conosciutissimo nell’ambito della pubblicità e del marketing come Carlo Momigliano, ex direttore di Publitalia e ex direttore marketing del Gruppo radiofonico Finelco. E ancora i giornalisti Thomas Mackinson e Paola Bonini, l’imprenditore Luca Martines, l’esperto di comunicazione e cittadinanza attiva Alessio Baù, il medico rianimatore Stefano Nespoli. E siccome non bastava ancora,ci sarà pure un Comitato Scientifico, composto da esperti e docenti.

Stazione Radio, infine, è partner di Fondazione MedSea, è sostenuto da Fondazione Triennale e ha il patrocinio di Fondazione FS e il sostegno del Gruppo Ferrovie dello Stato. I progetti di sviluppo vanno comunque ben oltre la Milano-Lecco e la Martesana, fino a coinvolgere (potenzialmente) buona parte della rete ferroviaria italiana, con particolare riguardo ai binari ‘lenti e locali’, a quelli diventati ciclovie, alle stazioni abbandonate, persino ai binari morti, in cui spesso ci sarebbe una biodiversità straordinaria che nasce dalla natura stessa, capace di rigenerare e rinaturalizzare gli spazi aperti.

Insomma, questa sembra un’avventura radiofonica tutta da scoprire, non solo in treno.

* Empoli: Elia Billero da Radio Lady e Radio Sei Sei a direttore di Clivo News

Ad Empoli, non lontano da Firenze, fa spicco la realtà informativa di XMedia Group, che comprende le emittenti locali Radio Lady (da non confondersi con la fiorentina quasi omonima Lady Radio) e Radio Sei Sei e i siti gonews.it (attentissimo alla realtà locale), Empoli Channel (a carattere sportivo) e Tempo Libero Toscana. Il tutto è diretto da Elia Billero.

Radio Lady, in specifico, è stata fondata nel 1981 ed è divenuta nel tempo un punto di riferimento per gli ascoltatori non solo del territorio dell’Empolese Valdelsa ma anche di quelli del Valdarno Inferiore.

Radio Sei Sei, invece, nata nel 1998, è un’emittente che si definisce “dinamica, fresca e molto apprezzata dai giovani. La sua programmazione prettamente musicale si adatta all’ascolto all’interno degli esercizi commerciali e dei locali pubblici”.

La novità dei giorni scorsi è che Billero ora ha assunto la direzione anche di Clivo News, il telegiornale delle 19.40 in onda su Clivo, emittente televisiva di recente nascita in onda in questa parte della Toscana sul canale 680 del digitale terrestre. Prima la direzione di Clivo News era stata assunta da Giovanni Scarselli, volto storico delle Tv locali della zona ad Antenna 5, storica Tv empolese che lasciò molti rimpianti quando nell’ottobre 2018 chiuse i battenti (dopo lunga agonia). Nell’occasione si creò un vuoto ad Empoli che in pochi giorni fu però riempito da ben due iniziative televisive: una era Antenna 50 (legata a 50 Canale di Pisa) e l’altra era proprio Clivo.

“Vogliamo che Clivo News si imponga finalmente come una delle autorevoli voci del territorio e che riesca a mobilitare l’opinione pubblica dell’Empolese Valdelsa e del comprensorio del cuoio – ha spiegato Billero – . La collaborazione sta avvenendo anche con i giornalisti con cui divido ogni giorno il lavoro nella redazione di gonews.it, per un nuovo modello organizzativo, per avere contenuti video originali e freschi, per avere un canale diverso per veicolare l’informazione che ci caratterizza da oltre 10 anni. Fare informazione in questi giorni di emergenza Coronavirus da una parte rende difficile e delicato il nostro mestiere, dall’altro è una sfida che non potevamo non raccogliere”.

Un’ultima nota riguarda proprio Antenna 5, i cui beni e frequenze saranno messi all’asta il prossimo 8 aprile. La base d’asta è stata fissata a 312.000 euro.

* Susi Ronchi del Corecom Sardegna: “Occorre aiutare le Radio e Tv locali in questo difficile momento”

Il Corecom – Comitato regionale per le comunicazioni della Sardegna invoca, in questa difficilissima fase, misure straordinarie a sostegno dell’informazione regionale e dell’emittenza radiotelevisiva locale. Per questo settore, come è noto, il Governo fino a questo momento non ha preso misure di sostegno specifiche.

“Alla grave e strutturale crisi che investe l’intero sistema dell’informazione si aggiunge in questa fase di massima emergenza il crollo degli investimenti pubblicitari che rappresentano fonte primaria di sopravvivenza per l’emittenza locale – ha spiegato la presidente (da pochi mesi) del Corecom Sardegna Susi Ronchi – , che oggi più che mai garantisce un servizio pubblico essenziale per la collettività”.

Susi Ronchi ha poi ricordato che in Sardegna “per il 90% i cittadini si informano attraverso le Tv e le Radio locali” (un dato davvero altissimo; N.d.R.). Ragion per cui, “il settore va protetto, tutelato e potenziato affinché nessuna voce si spenga nei territori”.

* Palermo: Radio Time in versione Tv su Che Tv

Lo avevo scritto nel mio piccolo reportage dalla ‘Sicilia radiotelevisiva’ (parlando cioè delle Radio che sono presenti sul digitale terrestre televisivo dell’isola) del 12 febbraio scorso su FM-world. Che Tv, emittente Tv presente su alcuni mux regionali (anche se è appena uscita da quello di Retecapri versione siciliana per entrare in quello di 7 Gold Sicilia 99) alle numerazioni 91 e 591, è una delle emittenti da tenere d’occhio, in quanto è ben diffusa in Sicilia e ha fatto la scelta di trasmettere il video di emittenti radiofoniche locali, in specifico (alla nostra verifica di inizio gennaio) Radio Italia Anni 60 Tv, con l’inserimento più sporadico di Otto Fm Tv.

Ora però si cambia, perché la segnalazione degli amici di litaliaindigitale.it è che ora Che Tv ritrasmette i programmi di Radio Time Tv, importante stazione radiofonica locale di Palermo in versione televisiva. Un passo importante, dunque, per Radio Time, di cui avevo segnalato appunto nell’articolo di febbraio la precisa scelta di fare la sua parte anche in Tv sul digitale terrestre.

* Catania: Ciancio torna a capo di Antenna Sicilia, Telecolor e delle Radio

Dopo circa un anno mezzo tutto torna al punto di partenza e Mario Ciancio torna ad essere in pieno l’editore di tutta una serie di testate a stampa e radiotelevisive molto diffuse e seguite in Sicilia e Puglia.

La Corte d’Appello di Catania ha infatti ribaltato la precedente decisione giudiziaria dell’ottobre 2018 e ha disposto il dissequestro di tutti i beni di Mario Ciancio Sanfilippo (che riguarda, nel complesso, decine di società).

Non certo di soli media parliamo ma, nel quadro delle attività imprenditoriali di Ciancio, l’importanza del quotidiano ‘La Sicilia’ di Catania, il principale dell’isola, è indiscutibile e le emittenti televisive di sua proprietà, poi, Antenna Sicilia e Telecolor, sono in assoluto le più seguite nella regione. A corredo ci sono diverse altre testate televisive nei mux delle due Tv citate e poi le Radio, che sono una parte ‘minore’ (dopo la chiusura dell’ambiziosa Radio Sis) ma ancora significativa, con le catanesi Radio Telecolor e Radio Video 3. Infine ci sono altre testate cartacee (‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ in Puglia), i libri e l’importante azienda di stampa.

Mauro Roffi

Tanti inni, un solo intento: le radio a sostegno dell’Italia

Si avvicina la data di venerdì 20 marzo.

In quella giornata, lo ricordiamo, l’intera radiofonia italiana si unirà alle 11.00 per trasmettere insieme l'”Inno di Mameli”.

L’iniziativa nasce con l’intento di unire simbolicamente gli italiani che, come ormai buona parte del mondo, stanno cercando di contrastare il dilagare del coronavirus.

Nel nostro Paese, in particolare, sono in atto misure particolarmente restrittive che costringono gli abitanti – salvo motivazioni specifiche – a rimanere in casa per evitare assembramenti, che agevolerebbero una diffusione ulteriore del virus stesso.

Si è pensato dunque di unire tutte le voci con l’iniziativa simbolica “La radio per l’Italia”.

Dopo l’Inno d’Italia, seguiranno tre brani “che hanno fatto la storia della musica nazionale”.

I nomi dei brani non sono ancora stati resi ufficialmente noti, ma da indiscrezioni pubblicate da alcuni organi di stampa, sembra che possano essere “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno, “Azzurro” di Paolo Conte e “La canzone del sole” di Lucio Battisti.

Non sarà tuttavia un inno unico per tutti.

La capitolina “Radio Rock 106.6”, per esempio, comunica che, per l’occasione, trasmetterà una singolare esecuzione dell’inno nazionale firmata da Federico Paciotti.

Il chitarrista-tenore – già in passato impegnato via etere con il format “Radio Rock Rosso Opera” – reinterpreterà “Il Canto degli Italiani” con un’esplosiva versione ispirata all’anthemico “The Star Spangled Banner” di Jimi Hendrix, a cui aggiungerà inserzioni virtuosistiche e canore.

Intanto, dal gruppo Talkmedia di FM-world dove già si parlava di iniziative da alcuni giorni, proseguono confronti ed idee da parte degli iscritti.

Chi propone una intera giornata dedicata alla musica prodotta in Italia (in seguito alla forte crisi economica causata dal virus), chi una emittente all-news sullo stile di “Health Info Radio”, un progetto lanciato su diversi multiplex del DAB inglese con l’obiettivo di fornire informazione continua e consigli sull’epidemia di COVID-19.

Sta riscuotendo successo la proposta di Matteo Sandri di Radio Verona e Radio Vicenza.

Tramite un post pubblicato la scorsa settimana, il dj e speaker vicentino – ideatore anche del progetto “Is Good For You” – ha proposto l’iniziativa “L’Italia suonò”, dalla finalità analoga a quella (già in programma, ma comunicata successivamente) de “La radio per l’Italia”.

La scelta di Matteo è ricaduta su “Vivere” di Vasco Rossi ed è già piaciuta ad oltre 50 emittenti locali e web del Paese, che ne stanno trasmettendo il promo in queste ore.

“L’Italia suonò” andrà in onda sempre venerdì 20 marzo, ma alle 18.05.

“La Radio per l’Italia”: l’Inno di Mameli in contemporanea su Rai, network e locali venerdì 20 marzo

“Uri, Unione radiofonica Italiana, 1 RO, stazioni di Roma, lunghezza d’onda metri 425”.

Era il 6 novembre del 1924 quando con questo annuncio iniziavano le regolari trasmissioni radiofoniche in Italia.

A quasi cento anni dal primo programma radiofonico, per la prima volta in assoluto nella storia del nostro Paese, tutte le Radio Italiane, nazionali e locali, si uniranno per un’iniziativa di diffusione comune senza precedenti.

Uno strumento di compagnia e di conforto, la cui voce si farà sentire a frequenze unificate, venerdì 20 marzo alle ore 11.00, quando tutte le radio d’Italia trasmetteranno in contemporanea, anche su tutte le piattaforme Fm, Dab, in televisione e in streaming sui siti e sulle App delle radio, l’Inno di Mameli e tre canzoni che hanno fatto la storia della musica nazionale.

Un’iniziativa straordinaria e unica che vuole dare ancora più forza a tutti gli italiani e all’Italia che deve andare avanti unita, mostrandosi coesa in questo momento di emergenza mondiale. Un messaggio di unione, partecipazione e connessione, che ha l’auspicio di riunire tutti nello stesso momento di condivisione.

Queste le emittenti che parteciperanno all’iniziativa: Rai Radio 1, Rai Radio 2, Rai Radio 3, Rai Isoradio, M2O, R101, Radio 105, Radio 24, Radio Capital, Radio Deejay, Radio Freccia, Radio Italia Solo Musica Italiana, Radio Kiss Kiss, Radio Radicale, Radio Zeta, RDS, RMC, RTL, Virgin Radio. Sono coinvolte nel progetto anche le Associazioni di radio locali e areali Aeranti-Corallo e la Federazione FRT.

Tutto il Paese è invitato a sintonizzarsi sulla propria stazione radio preferita, quella che accompagna ognuno nella propria quotidianità, ad alzare il volume, ad aprire le finestre e uscire sui balconi per cantare tutti insieme, sventolando il tricolore o mostrando un simbolo dell’Italia, per un momento che sia di riflessione e buona speranza per tutti.

(Comunicato stampa)

“Una canzone in simultanea su tutte le radio che unisca l’Italia chiusa in casa”: l’idea lanciata su Talkmedia

L’Italia dei balconi e delle canzoni che uniscono un intero Paese chiuso in casa sta ispirando nuove iniziative aggregative.

Una in particolare riguarda la radio ed a lanciarla è Matteo Sandri, noto speaker di Radio Verona e Radio Vicenza, nonchè ideatore e anima del progetto “Is Good For You”.

Attraverso il gruppo facebook Talkmedia di FM-world, Sandri ha proposto ai colleghi di tutte le radio d’Italia di programmare simultaneamente una canzone (italiana!), “invitando gli ascoltatori ad alzare il volume ed a cantarla tutti assieme”.

L’intento, dunque, è quello di unire “sempre più l’Italia, grazie ad un mezzo straordinario: la radio“.

Il progetto è indubbiamente ambizioso: i primi ad aderire sono radiofonici legati ad emittenti locali o web, mentre – come noto – entrare e modificare una playlist “nazionale” è di certo più complesso, sebbene non siano mancate in passato iniziative analoghe.

Riusciranno le tante emittenti del Bel Paese ad accordarsi su una data, un orario ed una canzone comune?

Noi di FM-world “sposiamo” l’idea. Ora alle radio la libertà di decidere.