BBC in Onde Medie per la Siria: dopo Israele un altro esempio di AM riutilizzata in situazioni di emergenza

La BBC riattiva le Onde Medie per fornire informazioni ai Siriani dopo la caduta della dittatura Bashar al-Assad. Da una postazione probabilmente spenta da anni, ma mai abbattuta.

Il nostro precedente articolo relativo a Mayotte – e all’uso della modulazione di ampiezza – ha suscitato moltissimi commenti, alcuni su Talkmedia, altri sui nostri profili personali: un ottimo motivo per tornare sull’argomento AM, parlando questa volta della Siria, di Israele e del caso Italia.

Iniziamo da quanto ha scritto la BBC:

LA BBC POTENZIA IL SERVIZIO INFORMATIVO IN SIRIA

In risposta alla crescente difficoltà di accesso all’informazione locale, BBC World Service ha annunciato un significativo ampliamento dei propri servizi informativi in Siria. L’emittente britannica trasmetterà notiziari in lingua araba durante l’intera giornata, con particolare attenzione alle trasmissioni di punta come “World at One” e “Newsnight”.

Un’importante novità è l’introduzione di un servizio in lingua inglese per la popolazione anglofona del paese.

“In un momento di profondi cambiamenti per la Siria, è fondamentale garantire ai cittadini l’accesso a un’informazione affidabile e indipendente”, ha dichiarato Jonathan Munro, Direttore Globale di BBC News. Il nuovo servizio, disponibile sulle frequenze 720kHz e 639kHz in onde medie e 93.0 FM, includerà anche reportage dalla striscia di Gaza e contributi di corrispondenti esperti della regione.

(fonte: BBC World Service)

Postazione e sua storia

BBC Non fa menzione della postazione di trasmissione. Ma con il supporto di alcuni noti appassionati di radiofonia (e non solo) abbiamo potuto appurare che il sito è il British East Mediterranean Relay Station di Cipro che disponeva/dispone di due trasmettitori da 500 Kw su 639 kHz e 720 kHz.

In merito Andrea Lawandel ci ha fornito interessanti delucidazioni:

FM-world: Cosa sappiamo dei siti di emissione, considerato che la letteratura online è sostanzialmente inesistente?

Andrea Lawandel :Il BBC Arabic Service ha chiuso come servizio separato all’inizio del 2023 e i DXer hanno registrato l’ultima emissione da 720 da Lady’s Beach nel gennaio di quell’anno. Già a maggio le trasmissioni riprendevano con dei test e successivamente era stata segnalata Al Arabyia. Bisogna anche capire che cosa si intende per “emergenza”. Se l’attenzione è rivolta alle calamità naturali può avere senso pensare di mantenere il controllo su infrastrutture che sono in grado di assicurare una copertura estesa da un’unica antenna, confidando che questo non subisca danni seri, e sia alimentabile, dotato di opportune ridondanze e soprattutto abbia un costo di manutenzione sostenibile. Qui abbiamo a che fare con un risvolto più geopolitico che altro e la BBC, o un altro broadcaster, si muove in modo tattico, utilizzando le infrastrutture disponibili (in questo caso i due trasmettitori di Cipro, che oltretutto non credo siano più di proprietà della BBC, ormai tutti i broadcaster agiscono da content provider non infrastrutturati avendo la liberalizzazione conferito gli impianti a operatori spesso privati). 

Israele

Anche Israele, con l’invasione di Gaza ha preso due frequenze in onde medie che erano rimaste inattive, i 1287 (ex Kan 1206) e 945 (ex Kan 954) per diffondere i programmi della radio dell’esercito, Galei Tsahal. L’allora IBA aveva spento le onde medie credo nel 2020 o 21 massimo. Curiosamente 1287 era la frequenza autorizzata per i programmi arabi di Voice of Hope da un impianto che qualche anno fa aveva trasmesso dall’alta Galilea, verso il Golan. Ma anche qui, i ragionamenti sono di natura più tattica che altro”.

Conclusioni

L’unica conclusione che ci sentiamo di fare è che i vecchi impianti paiono avere ancora una loro funzione e il loro abbattimento in Italia senza – ci risulta – dibattiti parlamentari o scelte operate dai veri rappresentanti del popolo sia stato forse affrettato.

Anche perché in ogni caso – e questo è un fatto – Internet può essere facilmente bloccato (vedi i siti occidentali in Cina) e le trasmissioni satellitari oscurate (vedi RT News in Europa da Eutelsat). Ma nulla può l’uomo contro la ionosfera e il suo potere riflettente di onde medie e corte.

(M.H.B. per FM-World)

Anche una radio locale italiana – oltre alla Rai – a Tel Aviv per l’Eurovision

Ha preso il via la settimana dell’Eurovision Song, il contest musicale che ospita 41 artisti o gruppi da 41 Paesi diversi e che quest’anno ha sede a Tel Aviv in Israele.

A rappresentare l’Italia, come ormai ampiamente noto, è Mahmood con “Soldi” che, dopo la vittoria a Sanremo, tenterà di catturare le attenzioni anche di quella parte del mondo rappresentata da questa kermesse.

La Rai darà ampia visibilità all’evento, con le dirette delle semi-finali su Rai4 e la finalissima su Rai1, e con il parallelo spazio radiofonico su Radio2, oltre alle piattaforme digitali sempre più attive e presenti (di cui abbiamo parlato qualche giorno fa, cliccando QUI).

A Tel Aviv, tuttavia, sta seguendo l’Eurovision anche una emittente locale italiana: si tratta della catanese Radio Flash, animata da Enzo Sangrigoli (nella foto con Mahmood), già da qualche giorno arrivato in Israele.

Quotidianamente, alle 10 alle 13 (ora italiana), la radio con sede ad Adrano (Ct) racconta il “dietro le quinte” con interviste ai protagonisti ed un resoconto di come Tel Aviv stia vivendo l’evento.

Un appuntamento in cui, come sottolineano vari organi di stampa, non esiste zona della città dove non campeggi il cartellone ufficiale del festival con l’insegna ‘Osa sognare’, a fronte di un forte schieramento di forze dell’ordine, per garantire il massimo della sicurezza.

L’attesa è per sabato 18 maggio quando, oltre al verdetto, arriverà Madonna come ospite d’onore dell’edizione 2019 dell’Eurovision Song Contest.

Ema Stokholma e Gino Castaldo per Radio2 all’Eurovision 2019

Saranno Ema Stokholma e Gino Castaldo a commentare per Radio2 la finale dell’Eurovision 2019.

L’evento musicale, che quest’anno ha sede a Tel Aviv in Israele, si terrà sabato 18 maggio, anticipato da due semifinali martedì 14 e giovedì 16.

I primi due appuntamenti andranno in onda, televisivamente, su Rai4 con il commento di Federico Russo ed Ema Stokholma, che tuttavia si “sdoppieranno” nella serata finale.

Sabato 18 maggio, l’Eurovision andrà in onda su Rai1 con Flavio Insinna al fianco di Russo, mentre la già citata Stokholma racconterà la manifestazione con Gino Castaldo su Radio2, come già recentemente successo anche al “Concertone” del Primo Maggio.

L’Eurovision, giunto alla sua 64esima edizione, avrà quest’anno come rappresentante italiano Mahmood, vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo con “Soldi”.