Radio Italia ripropone tutti i “Live” degli ultimi anni

Quasi due mesi, con un grande evento dal vivo riproposto ogni sera.

È l’offerta che Radio Italia propone dall’11 aprile al 31 maggio.

Il network milanese esce da un mese di marzo in cui gli ascolti sono cresciuti su tutti i fronti: crescita dello streaming audio, crescita dell’audience della tv, crescita dei social e dei contatti su smart speaker.

Un periodo difficile per la pubblicità, ma dove gli italiani costretti in casa hanno premiato il prodotto di una delle realtà musicali più seguite del Paese.

E il tutto, senza la presenza di eventi particolari, ad eccezione del riuscitissimo “Musica che unisce”, trasmesso da Rai e Radio Italia.

Indubbiamente, per l’emittente milanese come per qualsiasi altra realtà, il dubbio è che cosa ne sarà di eventi di massa già programmati come – in questo caso – il “Radio Italia Live – Il Concerto”, in programma con due date (Milano e Palermo) nel mese di giugno.

In attesa di capire che cosa si potrà fare, dall’11 aprile al 31 maggio – come riporta un comunicato ripresa da Brand-News, ogni sera Radio Italia Solo Musica Italiana e Radio Italia Tv (in contemporanea audio, video e streaming) proporranno tutte le edizioni di “Radio Italia Live – Il Concerto” e alcune puntate di “Radio Italia Live”, dalla stagione 2017 ad oggi.

Gli appuntamenti vivranno anche sulle pagine social di Radio Italia e sul sito radioitalia.it.

Una iniziativa che porterà ulteriore intrattenimento nelle case degli italiani, che sempre più si orientano verso questa forma di contenuti.

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Con gli italiani in casa, aumenta l’interazione in radio

La radio è da sempre il mezzo di comunicazione più diretto e vicino alla gente.

Molte emittenti hanno basato il proprio successo sul contatto diretto con gli ascoltatori, che siano impostati commentatori di una rassegna stampa o irriverenti “habituè” di programmi quali “Lo Zoo di 105” o “La Zanzara”.

Con gli italiani costretti in casa, tuttavia, questo stretto rapporto si è ulteriormente irrobustito.

A confermarlo sono tutte le emittenti, alcune delle quali interpellate dal Corriere della Sera in un pezzo firmato da Renato Franco e Andrea Laffranchi.

Alla base c’è un potenziamento dell’informazione. Le incognite del coronavirus hanno fatto lievitare i contatti di tutto ciò che sia news: notiziari, telegiornali, reti all news, siti web.

Non si vive tuttavia di sole notizie (e di sola paura).

La radio lo sa bene e per venire incontro ai propri ascoltatori ne ha amplificato la loro presenza.

Se RTL 102.5 in questi giorni manda in onda anche 6-7 telefonate all’ora del proprio pubblico, il gruppo RadioMediaset ha “spinto su conduzioni improntate alla familiarità e alla normalità proprio perché viviamo un periodo tutt’altro che normale”.

A Radio Deejay i messaggi che arrivano in diretta sono raddoppiati, mentre Radio Italia – che già gode abitualmente di un alto seguito casalingo – ha avvertito una crescita sostanziale di presenza in questi giorni.

Ma le iniziative da citare sono molte altre. Nel palinsesto di Radio Kiss Kiss, per esempio, in questi giorni c’è ogni giorno un “Corrispondente del buonumore”, ovvero un ascoltatore che, pur con i limiti vigenti, diffonde un messaggio positivo della propria quotidianità.

Le stesse radio locali, in alcuni frangenti, hanno riscoperto una nuova vitalità, quasi dimenticata.

E poi ci sono le webradio: decine di realtà dalla rete sono nate in questi giorni, con l’obiettivo di tenere compagnia ad un pubblico forse circoscritto, ma sicuramente presente ed interattivo.

La radio, quindi, per l’ennesima volta conferma la propria vicinanza con il pubblico e la capacità di entrare in sinergia con la gente, specialmente quando il bisogno di comunicare è forte.

I bambini “restano a casa”: la radio pensa a loro

La radiofonia italiana pensa ai bambini che in questi giorni sono forzatamente a casa, come le loro famiglie.

Oltre alla tradizionale offerta delle emittenti tematiche, che dedicano quotidianamente l’intero palinsesto ai più piccoli, ora anche le emittenti generaliste hanno iniziato ad intrattenere i giovani.

Radio Lombardia, per esempio, è una di queste, grazie alla voce di Monica Stefinlongo, con la lettura di fiabe, disponibili on-demand sul sito della radio.

Radionorba propone invece un evento alle 18.00 di domenica 15 marzo chiamato “Andrà tutto bene”, come l’ormai celebre hashtag che sta girando in questi giorni.

L’appuntamento ha l’intenzione di dar vita ad una “Family dance” che possa animare le famiglie che si trovano in casa.

Da lunedì 16, poi, Radio Millennium TV (canale 693 del digitale terrestre in Lombardia) presenta “Una favola al giorno toglie il virus di torno”.

Il progetto è realizzato con il supporto del Teatro del Cerchio di Parma e va in onda dal lunedì al venerdì alle 21.30.

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Ora alla radio spetta intrattenere l’Italia

L’Italia intera è ufficialmente “zona rossa”.

Ad annunciarlo è stato il premier Giuseppe Conte nella serata di lunedì 9 marzo.

Si è scelta la linea più dura per cercare di contrastare un virus che continua a crescere e che è stato parzialmente ridimensionato solo in quelle che già erano le “zone rosse”.

Se la radio in questi giorni ha fornito molte informazioni, ora l’altra faccia della medaglia diventa ancora più importante: intrattenere gli italiani in casa.

Meno spostamenti, incontri esterni annullati (o quasi) e tanto tempo da trascorrere tra le mura domestiche.

In questo la radio, in quanto mezzo di comunicazione che coinvolge attivamente l’ascoltatore, è sempre stata “maestra”.

Se da un lato sarà necessario continuare ad informare la gente, ora il mezzo dovrà colmare il bisogno di socialità che c’è in ognuno di noi.

Educare alle buone norme, ma anche divertire, viaggiare con la mente, dato che per un po’ non sarà più possibile farlo fisicamente.

Il tutto in attesa che il coronavirus possa ridimensionarsi e, man mano, si possa tornare alla vita di tutti i giorni.

Buon lavoro a tutte le radio. Anche chi lo scrive, ha bisogno di un sorriso.

Informare o intrattenere? I due volti della radio nei casi di emergenza

Ogni volta in cui ci si trova di fronte ad un’emergenza, il dilemma di chi fa intrattenimento è sempre lo stesso: cambiare orientamento o continuare come nulla fosse?

Questo dubbio se lo sono indubbiamente posto i tanti morning show che in questo lunedì, dopo un weekend particolarmente intenso in seguito ai numerosi casi di Coronavirus, hanno ripreso la propria attività di fronte ad un’Italia spaventata.

Molti lo hanno fatto trovando quel giusto compromesso che non andasse contro il sentimento degli ascoltatori, ma che non tradisse nemmeno la propria mission.

E così – facendo alcuni esempi – se da un lato il Trio Medusa su Radio Deejay ha scherzato sulla mancata festa di carnevale del network, invitando tutti a tenere il proprio vestito per l’evento parallelo che si terrà in estate, Marco Galli su Radio 105 ha rassicurato gli ascoltatori del sud-Italia che hanno figli che studiano a Milano.

Pippo Pelo e Adriana Petro di Radio Kiss Kiss hanno aperto finestre con infettivologi senza tuttavia rinunciare ad argomenti del giorno più leggeri, mentre “Tutti pazzi per RDS” ha mantenuto il proprio taglio ironico per far sorridere un’Italia frastornata dai tanti “stop” dovuti ad un virus che ancora si conosce poco.

Il taglio nettamente informativo – più semplice da gestire in casi di emergenze – è stato ovviamente confermato da chi, ogni giorno, si dedica a notizie e approfondimenti.

E così, da Rai Radio1 a RTL 102.5, da Radio 24 a Radio Capital, si sta continuando ad aggiornare il pubblico su come evolve la situazione relativa al Coronavirus, su quanto sta accadendo nelle zone colpite, sui corretti comportamenti da seguire ed anche su quelle che sono le reazioni della gente, sia nella vita reale sia sui social.

Perfino le emittenti sportive non sono escluse da questo contesto, per via delle conseguenze che la paura di eventuali contagi ha portato nei vari campionati, i quali, in quanto eventi pubblici, potrebbero diventare un veicolo di infezione.

Ma la gente necessita anche di sorridere, di rilassarsi, di “staccare” per qualche minuto. E ancora una volta, la radio dimostra di essere un mezzo completo che offre un ventaglio di possibilità, con un’offerta che – a seconda dell’emittente sintonizzata – spazia su tutti i fronti.

Che cosa cerchi dalla radio? Il sondaggio di agosto di FM-world

Da qualche giorno, è presente sulla app di FM-world un nuovo sondaggio.

Cliccando sull’icona in alto a sinistra del nostro aggregatore, è possibile accedere alla domanda che vi abbiamo posto per il mese di agosto.

Il soggetto è assolutamente semplice, ma nello stesso tempo interessante.

“Che cosa cerchi dalla radio?”.

Soltanto quattro le opzioni di risposta: Musica, Intrattenimento, Chiacchiere/compagnia, Informazione (oltre ad un eventuale “Altro”).

Altrettanto interessanti le prime risposte che vedono la “Musica” in netto vantaggio con oltre il 50% delle scelte.

Siamo tuttavia soltanto agli inizi. Fino alla fine del mese sarà possibile votare sulla app di FM-world.

E se ancora non l’avete fatto, è possibile scaricare gratuitamente il nostro aggregatore dai principali digital store.