Tra meno di sei anni, il 70% delle auto circolanti in UE potrà ascoltare la radio via web

Entro il 2025, il 70% delle auto circolanti nell’Unione Europea sarà connesso ad internet.

Lo riporta una “elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec sulla base di informazioni Roland Berger che mettono in risalto come le auto connesse siano destinate a giocare un ruolo sempre più di spicco nel futuro dell’automotive”.

Questo comporterà una vera e propria rivoluzione dell’offerta disponibile a chi si trova in viaggio, tra cui – inevitabilmente – quella della radio.

Che ripercussioni potrà avere sulla diffusione via etere del mezzo, sia in versione analogica che digitale?

Si tratta di una trasformazione già in corso e che vedrà anche l’Italia al centro di questi cambiamenti.

Radio e storia: il 18 ottobre 1922 veniva fondata la BBC

Il 18 ottobre 1922 veniva fondata la BBC, acronimo di British Broadcasting Corporation.

La prima trasmissione sarebbe arrivata poche settimane dopo, il 14 novembre 1922.

La BBC era frutto dell’unione del General Post Office con sei compagnie di telecomunicazioni (la Marconi Company, la Radio Communication Company, la Metropolitan-Vickers, la General Electric, la Western Electric e la British Thomson-Houston).

Già nel 1932, furono sperimentate le prime trasmissioni televisive.

I suoi canali radiofonici sono stati organizzati, nella maniera in cui li conosciamo oggi, nel 1967, in risposta alle stazioni pirata (Radio Caroline in primis) che ne avevano ridotto gli ascolti, soprattutto tra i più giovani.

Oltre alla tradizionale offerta analogica, contraddistinta da Radio 1, Radio 2, Radio 3, Radio 4 e Radio 5 Live, le piattaforme digitali hanno ampliato il servizio con reti – a loro volta ormai consolidate – quali Radio 1Xtra, Radio 4 Extra, Radio 5 Live Sports Extra, Radio 6 Music, Radio Asian Network e BBC World Service, da qualche mese ricevibile in DAB+ anche in Italia.

A queste, poi, vanno aggiunte decine di realtà locali.

Ancora oggi, la BBC è ritenuta uno dei più autorevoli operatori radiotelevisivi del mondo.

Come sarà l’autoradio del futuro? Il gruppo Talkmedia si confronta sui cambiamenti del device

Qual è il futuro dell’autoradio? Che cosa si ascolterà in macchina nei prossimi anni? E soprattutto, come cambierà il device stesso?

Le domande nascono da un confronto tenutosi nel gruppo Talkmedia, la community su Facebook di FM-world che ogni giorno condivide notizie e opinioni sul mezzo radiofonico.

All’origine, il quesito era ancora più specifico: esisterà in futuro un’autoradio priva di ricevitori via etere (quindi niente AM, FM, DAB+), predisposta soltanto a diffondere audio e video dal web e dalle app?

In questo caso, quindi, non si intende solo streaming di emittenti radiofoniche, ma entrano in gioco anche Spotify ed altre piattaforme digitali, che trasformano di fatto l’autoradio in un sistema audio complesso.

Per alcuni, soprattutto per chi ha figli in età adolescenziale, l’autoradio di oggi è già così: i più giovani collegano lo smartphone via Bluetooth al device dell’auto, passando dalla propria musica preferita ai podcast fino (in misura minore) alla radio stessa.

Altri fanno notare che sarà il 5G il passo definitivo che cambierà prospettiva alla piattaforma che include (anche) l’autoradio, mentre qualcuno ritiene che la banda FM potrebbe reggere ancora alcuni anni e che gli utenti sono più propensi ad utilizzare i propri “giga” per altri servizi e non tanto per ascoltare lo streaming di una radio.

C’è poi chi sottolinea che l’Italia non è un Paese servito in maniera omogenea e che in diverse aree la rete “sgancia”, fornendo un servizio ancora incompleto.

Infine, il futuro per alcuni potrebbe essere totalmente on-demand. Si sale in auto e si comunica a voce col device, chiedendo un contenuto specifico che non includa solo la radio, ma anche servizi quali il traffico o il meteo.

In sintesi, mai come in questo periodo storico si sta “ricostruendo” l’immagine e la funzionalità di un mezzo di comunicazione (qual è la radio in auto) che da sempre accompagna ogni giorno milioni di persone, nella propria quotidianità.

Silenzio elettorale in radio e tv. E sul web?

Come accade a ridosso di ogni tipo di elezione politica, nella giornata antecedente al voto e durante le ore della votazione scatta il silenzio elettorale.

Sabato 25 e (a maggior ragione) domenica 26 maggio, dunque, sono vietati comizi ed incontri pubblici, terminati – come limite ultimo – alla mezzanotte di venerdì 24.

Fanno parte di questo “limite” anche l’affissione di materiale elettorale, qualsiasi forma di propaganda nel raggio di 200 metri a ridosso dei seggi e, come noto, “silenzio” anche in radio e tv.

Le disposizioni derivano dalla legge n.212 del 4 aprile 1956, ritenuta particolarmente rigida da alcuni, pur avendo subito alcune modifiche nel 1984, e che sembra non essersi ancora adeguata alla tecnologia odierna.

In Francia, per esempio, lo stop alla propaganda riguarda anche i social network, mentre in Italia non esiste alcun esplicito riferimento all’intera rete internet.

Al contrario, altri Paesi quali Regno Unito e Stati Uniti permettono la propaganda elettorale anche nel giorno stesso delle elezioni, purchè questo non avvenga nelle vicinanze del seggio.

Nasce il canale multipiattaforma NSL: in FM si ascolterà a Roma sui 90.0 MHz

“NSL, noi siamo la rivoluzione, noi siamo la resistenza”.

E’ questo il claim che contraddistingue il nuovo progetto multipiattaforma che prenderà il via da gennaio 2019.

Il nome “NSL Radio TV” trae origine dall’organizzazione socio-sanitaria NSL Italia (acronimo di Nostra Signora di Lourdes).

Obiettivo dell’emittente, come chiaramente specificato nel video di presentazione pubblicato in questi giorni e che riportiamo in coda a questo articolo, è quello di proporre contenuti che mettano in primo piano i diritti umani, la tutela ambientale e ovviamente anche temi legati alla salute.

La programmazione radio-tv sarà simultanea nelle ore diurne fino alle 20.00, per poi essere differenziata negli spazi notturni.

Se erano già noti i canali televisivi su cui avrebbe trasmesso (lcn 74 e 194 del dtt nel Lazio, lcn 194 in Lombardia, lcn 816 su Sky), non era ancora stata ufficializzata la frequenza FM con cui si potrà ascoltare a Roma ed in parte del Lazio.

Si tratta dei 90.0 MHz, su cui sta attualmente modulando Radio Sportiva. Non è ancora noto se dal 2019, la superstation scomparirà dalla Capitale o si trasferirà su un altro canale.

Ricordiamo infine che NSL trasmetterà anche via web all’indirizzo www.nslradiotv.it

NSL Promo Programmi from NEXICAST Ltd on Vimeo.

Macchianera Awards: vincono Deejay (migliore radio) e Netflix (migliore tv)

E’ Radio Deejay a trionfare all’edizione 2018 dei Macchianera Internet Awards, la kermesse che premia i migliori siti, influencer e pagine social italiani.

Trentaquattro i premi assegnati, come riporta l’ANSA, sulla base di una votazione che ha raccolto quasi 3 milioni di preferenze.

Per quello che riguarda l’ambito strettamente radiofonico, a Deejay è stato assegnato il premio come miglior radio, mentre “Il Rosario della Sera” di Fiorello ottiene il primo posto come miglior trasmissione radiofonica.

Segue un altro programma di punta dell’emittente GEDI (“Deejay chiama Italia”), mentre in terza posizione si colloca “Lo Zoo di 105”.

In ambito televisivo, il miglior canale risulta essere “Netflix”, che mette così in secondo piano la tv “tradizionale”, mentre “4 Ristoranti” di SkyUno ottiene il primo posto tra le trasmissioni televisive e “ItalianSubs” quello di miglior sito tv.

Tra gli altri riconoscimenti, il miglior sito di news è risultato “La Repubblica”, “Lercio” ha vinto la categoria Miglior Sito di Satira, “Mymovies” invece è il miglior sito cinematografico, mentre “Rolling Stones” si aggiudica il premio come miglior sito musicale.

Miglior personaggio è Roberto Burioni, medico ed accademico al centro del dibattito sulla questione dei vaccini, premiato dalla Regione Umbria e che ottiene anche il titolo di Miglior Sito Divulgativo. Incoronato personaggio rivelazione Gianluca Fru, membro dei The Jackal. Miglior articolo o post, quello firmato da Selvaggia Lucarelli, intitolato ‘La muta’.

Su Facebook ad essere stato premiato è stato “Commenti memorabili”, su Twitter ha trionfato Sofia Viscardi, 19 anni, considerata la voce della generazione Z, mentre il premio del miglior creator e videomaker è andato a The Jackal.

Nella categoria Instagrammer ha primeggiato Chiara Ferragni, seguita dal marito Fedez e Camihawke. Il riconoscimento del Comune di Perugia per il miglior sito è andato a Salvatore Aranzulla.

Tra gli altri vincitori, miglior Sito Food è Giallo Zafferano, miglior foodblogger è Benedetta Rossi. Nella categoria miglior sito per Genitori e Bambini ha vinto the Pozzoli’s Family.

Amazon è stato incoronato Miglior Brand online, “We are social” ha vinto come Miglior web agency italiana, “Zerocalcare” è stato eletto Miglior Disegnatore.

Infine, per la categoria Miglior Hashtag, a vincere sono stati #TheFerragnez.