“In radio non manca la musica italiana, ma quella indipendente”: Sangiorgi del MEI interviene su ‘Il Giornale’

Il problema delle radio – e più in generale dei media – non è tanto la percentuale di musica italiana, quanto il fatto che il 90% dei brani trasmessi ruota attorno alle tre principali major.

Ad entrare nel merito è Giordano Sangiorgi, ideatore ed organizzatore del MEI, il Meeting delle Etichette Indipendenti che si tiene ogni anno in ottobre a Faenza (anche l’edizione 2022 si è confermata un successo) e che il tema lo conosce bene.

Intervenendo su “Il Giornale”, in un articolo a firma di Paolo Giordano, Sangiorgi sottolinea che “bisogna porre al centro dell’attenzione oltre un migliaio di crew totalmente indipendenti attive nel settore della musica prodotta in Italia che ogni giorno lavorano all’innovazione della musica ma non trovano spazio in radio e tv”.

E ancora oggi, pur vivendo in un mondo digitale con diverse piattaforme disponibili, la mancata visibilità in radio e tv condiziona la popolarità ed il successo di un brano o di un album.

Sangiorgi chiede dunque più considerazione per le etichette discografiche indipendenti e per i tanti prodotti di qualità che propongono, confermati dal successo ottenuto dal MEI e da diversi altri Festival analoghi presenti nel nostro Paese.

L’articolo a riguardo è online cliccando QUI.

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