Rai Radio3 per il Festival dei Diritti Umani

Dal 5 al 7 maggio, è in corso il Festival dei Diritti Umani.

L’iniziativa, che in seguito all’emergenza Covid 19 si tiene in streaming, ha tra i partner Rai Radio3 con un programma ricco di iniziative, come evidenziato dal seguente comunicato.

Come ogni anno Rai Radio3, da sempre impegnata nelle questioni di inclusività e diritti, dà voce al Festival dei diritti umani (dal 5-7 maggio), attraverso i programmi “Tutta la città ne parla” e “Fahrenheit”, che seguiranno le maggiori iniziative dedicate alla giornata, approfondendo con sguardo attento queste tematiche sia nella loro dimensione globale che nazionale.

In particolare, quest’anno, uno spazio apposito sarà dedicato sul sito Radio Scuola, nato come supporto virtuale per studenti, insegnanti e genitori, dove verrà riproposta in podcast, come “ora” di Educazione civica, la lezione “Ricominciare, diritto per diritto”, con materiali tratti da “Biblioteca dei diritti”.

La trasmissione è andata in onda dall’1 al 31 dicembre 2018 in occasione del 70esimo anniversario della firma della Dichiarazione universale dei diritti umani (Parigi, 10 dicembre 1948). Per l’occasione, Radio3 ha costruito un’ideale “Biblioteca dei diritti” chiedendo a una trentina di intellettuali di scegliere un libro o un incipit che potesse rappresentare uno dei trenta diritti sanciti dalla Dichiarazione.

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RadioIncontri: quando le radio si confrontavano a Riva del Garda

Un appuntamento imperdibile per sette anni consecutivi.

Dal 2004 al 2010 compresi, Riva del Garda è stata la località centro di ritrovo di fine primavera per radiofonici da ogni parte d’Italia.

La cittadina del Trentino – abitualmente frequentata da turisti tedeschi – era stata scelta da Renzo Ceresa e Massimo Cirri per ospitare i “RadioIncontri”, un punto di scambio e di confronto, dove discutere di radio e mettere insieme professionisti del settore e ascoltatori, in un contesto assolutamente informale.

Numerose le emittenti aderenti alle sette edizioni: alcune in maniera costante, altre soltanto in determinate annate.

L’evento durava mediamente tre giorni (ma nel 2005 si estese a quattro).

Queste le presenze delle singole realtà, anno per anno:

2004 (dal 14 al 16 maggio): Radio2 Rai, Radio 24, Radio Capital, Radio Deejay, Radio Kiss Kiss, RIN Radio Italia Network, RTL 102.5

2005 (dal 19 al 22 maggio): Radio2 Rai, Radio3 Rai, Radio 24, Radio Capital, Radio Deejay, Radio Monte Carlo, RIN Radio Italia Network, RTL 102.5

2006 (dal 2 al 4 giugno): Play Radio, Radio1 Rai, Radio2 Rai, Radio 24, Radio Deejay, Radio Popolare, Radio Svizzera Rete Uno, Radio Vaticana, RTL 102.5

2007 (dall’8 al 10 giugno): Radio2 Rai, Radio3 Rai, Radio 24, Radio Deejay, Radio Popolare, Radio Vaticana, RTL 102.5

2008 (6 e 7 giugno): Radio2 Rai, Radio3 Rai, Radio Capital, Radio Deejay, Radio Popolare, RTL 102.5

2009 (dal 19 al 21 giugno): Radio2 Rai, Radio3 Rai, Radio Capital, Radio Deejay, Radio Popolare, RTL 102.5

2010 (18 e 19 giugno): Radio2 Rai, Radio3 Rai, Radio 24, Radio Dolomiti, Radio Deejay, Radio Popolare

Un evento rimasto nel cuore di chi, ogni anno, tornava – quasi come fosse un rito – presso la località trentina, per approfondire tematiche, immersi in un clima rilassato e informale.

Ci sarebbe ancora bisogno oggi di RadioIncontri?

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“Siriparte”: Roberto Poletti racconta su Isoradio l’Italia del dopo lockdown

“Siriparte” è il nuovo programma di Roberto Poletti da oggi in onda su Isoradio.

Tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 15.00, il racconto dell’Italia della ripresa, del lento ritorno alla normalità e della ripartenza dei settori produttivi.

«”Siriparte” è il primo programma espressamente dedicato all’Italia che si rimette in moto», spiega il conduttore Roberto Poletti.

«Nel nuovo talk quotidiano racconteremo le storie dei protagonisti della ripresa, le storie degli imprenditori che stanno lottando contro la crisi e la stanno superando grazie a creatività e tenacia. Racconteremo delle attività che sono state riconvertite, delle aziende che stanno puntando sull’innovazione, delle imprese che hanno reagito. Insomma, parleremo dell’Italia dell’ottimismo, del lavoro e della fiducia”.

Il programma è in onda in onda a partire da lunedì 4 maggio dagli studi Rai Radio di Milano, in corso Sempione, ulteriore segnale importante, dal momento che la Lombardia è la Regione che più di ogni altra ha subito l’impatto della pandemia e la crisi economica conseguente. Dagli studi di Milano, Poletti va in onda anche con UnoMattina su Rai1.

«Isoradio è la radio dell’Italia in movimento – commenta Roberto Sergio, direttore Rai Radio – e per questo credo che sia la miglior collocazione per ospitare il nuovo programma di Poletti. Mi piace pensare che questo programma possa essere davvero il testimone di quella ripartenza che tutti noi auspichiamo e per questo, quando mi è stato proposto, ho sposato subito l’idea con grande entusiasmo».

“Siriparte” sarà aperto a un dialogo costante con gli ascoltatori che potranno raccontare le proprie storie di piccole e grandi ripartenze e avrà un’attenzione particolare verso il mondo degli autotrasportatori, dei tassisti e di tutti gli operatori del settore della mobilità; un settore in piena evoluzione, che si appresta a vivere nuove prospettive solo in parte oggi definibili.

«Siamo in un momento molto delicato – conclude Poletti – in cui il dibattito politico su questi temi è accesissimo. Nel nuovo programma non ci sarà spazio per polemiche e lamentele. Solo per storie di positività, di sfide, di opportunità. In una parola: “Siriparte”» .

(Comunicato stampa)

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“Fase 2”: torna il palinsesto (quasi) ufficiale di Radio Deejay

La “fase2” sta gradualmente riportando alla normalità i palinsesti delle radio.

Attraverso il proprio sito ed i canali social, Radio Deejay anticipa le novità che la caratterizzeranno dalla prossima settimana.

Di fatto, si torna (quasi) alla programmazione di sempre.

Andrea e Michele saranno presenti alle 6.00 del mattino con “Deejay 6 Tu”, tornerà “Catteland” a mezzogiorno e “Play Deejay” alle 14.00.

Molte le novità/ritorni anche nel weekend tra cui Rudy Zerbi e Laura Antonini alle 7.00 del mattino, “MegaJay”, “Animal House”, “No Spoiler” e tutti i contenitori abituali del network di via Massena.

Tutti i dettagli sono on-line cliccando QUI.

(Si ringrazia Matteo Sandri per la segnalazione)

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MilleRegioni, le voci del territorio

Dai contributi alle radio locali ad aneddoti legati alle radio libere, dalla nascita di nuove webradio alla partenza di visual radio.

Questo ed altro, nel consueto aggiornamento di “MilleRegioni”, curato come sempre da Mauro Roffi ([email protected]).

  • Le graduatorie radiofoniche dei contributi per il 2019

Come questo periodico ha già riportato, sono uscite nelle scorse settimane, a cura del Ministero dello Sviluppo Economico e finalmente con una certa sollecitudine, le graduatorie definitive delle domande ammesse ai contributi pubblici per l’anno 2019 per ciò che riguarda le emittenti televisive locali commerciali e comunitarie nonché le emittenti radiofoniche locali commerciali e comunitarie.

Il periodico ‘TeleRadioFax’ di Aeranti-Corallo ha riportato alcuni interessanti dettagli:
“Per quanto riguarda le Tv locali commerciali, le domande ammesse al contributo per l’anno 2019, sono 137 (di cui 2 con riserva). Lo stanziamento complessivo ammonta a Euro 43.018.800,40.

Per le Tv locali comunitarie, le domande ammesse al contributo per l’anno 2019, sono 274, di cui 52 accedono sia alla quota fissa sia alla quota variabile del riparto. Lo stanziamento complessivo ammonta ad Euro 2.264.147,39. L’importo della quota fissa è di Euro 4.131,66 per ognuna delle suddette 274 Tv locali comunitarie, mentre l’importo della quota variabile va da Euro 126.265,80 a Euro 26,18.

Per quanto riguarda le Radio locali commerciali, le domande ammesse al contributo per l’anno 2019, sono 172 (di cui 1 con riserva). Lo stanziamento complessivo ammonta a Euro 5.993.331,33. Per le Radio locali comunitarie, le domande ammesse al contributo per l’anno 2019 sono 320 (di cui 1 con riserva), delle quali 69 accedono sia alla quota fissa sia alla quota variabile del riparto. Lo stanziamento complessivo ammonta ad Euro 1.997.777,11.

I suddetti quattro provvedimenti non comprendono, al momento, tutte le risorse previste per l’anno 2019 (non prevedono, infatti, l’extragettito del canone Rai) che saranno, quindi, oggetto, come ogni volta, di una successiva ulteriore ripartizione”.

A titolo di cronaca specifichiamo che le prime dieci emittenti in graduatoria per le Radio commerciali sono la lombarda Radio Popolare, InBlu del Lazio, l’umbra Radio Subasio, la campana Radio Alfa, Radio Kiss Kiss Napoli, Radio Marte Stereo ancora della Campania, Radio Bruno dell’Emilia-Romagna, Radio Pico della stessa regione, l’alto-atesina Südtirol 1 e la romana Radio Globo.

Queste invece le prime dieci emittenti nella graduatoria 2019 per le Radio comunitarie: Umbria Radio InBlu, la sarda Radio Kalaritana, Radio Pollino della Calabria, Radio Hollywood del Molise, la riminese Radio Icaro InBlu, Rete Toscana Classica, Radio Azzurra della Campania, Novaradio della Toscana, Radio Onde Furlane per il Friuli, Radio Spazio Noi InBlu della Sicilia.

  • Sicilia: la Radio a Favara nell’arco di 45 anni

Poiché in queste complicatissime settimane si è notato uno spirito che riporta all’epoca ‘mitica’ della creazione delle Radio ‘libere’ in Italia, ormai circa 45 anni fa, fa piacere segnalare un lunghissimo articolo rievocativo a firma di Giuseppe Maurizio Piscopo apparso nelle scorse settimane sul periodico on line siciliaonpress.com e che riguarda Radio Favara, oggi RF101.

“A Favara il fenomeno (delle Radio libere di cui sopra; N.d.R.) meriterebbe diversi articoli, uno per ciascuna Radio, che allora erano cinque: Radio Favara, Radio Favara Centrale, Radio Faraci, Radio Onda Rossa, che poi si chiamò Big Boy, e Radio Città Aperta del Partito Comunista – scrive il periodico – .

Ogni Radio aveva una sua particolarità: Radio Favara, definita Radio sociale e della gente, che vedeva la partecipazione di tante persone di vari ceti sociali; Radio Centrale, il cui responsabile era Angelo Liotta, molto attenta ai vari generi musicali di autori italiani e americani; Radio Faraci, gemellata con Radio Aut di Cinisi di Peppino Impastato…; Radio Big Boy curata da Antonio Lombardo, detto ‘mpari ‘Ntò e dal fratello Salvatore, con un grande pubblico popolare e di sinistra…

Quando penso all’importanza della Radio in Sicilia, mi vengono in mente due grandissimi personaggi che hanno fatto storia: Danilo Dolci, con la Radio dei poveri cristi, e (proprio; N.d.R.) Peppino Impastato, con Radio Aut. Erano due Radio di contro informazione. Entrambi avevano capito, prima degli altri, che la Sicilia stava per essere soffocata dalla mafia e dalla classe politica”.

Il periodico (a cui rimandiamo per chi voglia approfondire a dovere l’argomento) si dilunga poi in specifico sulla Radio a Favara (in provincia di Agrigento) e su Radio Favara, riportando le testimonianze dirette di Enzo Vullo, Sergio Castellana, Giuseppe Moscato, Lillo Pecoraro e altri ancora.

Sergio Castellana precisa, per esempio, che “la data ufficiale di costituzione di Radio Favara non è stata nel marzo 1976, bensì l’anno successivo e cioè marzo 1977, come peraltro testimoniano alcune foto nel giorno dell’inaugurazione avvenuta, appunto, domenica 20 marzo 1977, con il trasferimento nei nuovi locali concessi dai frati francescani ed in particolare da padre Pacifico Nicosia, nominato Presidente, e da padre Francesco Schifano”.

RF101, come detto, esiste ancora, anche se Lillo Pecoraro (si direbbe, ovviamente e fatalmente) specifica che “sono cambiati tempi e persone”.

  • Sicilia: a Brolo è partita B-Radio.it

Come segnalatoci da Giampaolo Mirandola, l’associazione Quadrivium, nata per la promozione della cultura sotto ogni forma e sfaccettatura, ha dato vita a Brolo (in provincia di Messina) a B-Radio, emittente on line che si propone di essere uno strumento al servizio di tutti, dalle istituzioni alla gente comune.

Il Presidente Antonino, insieme ai soci fondatori dell’associazione, con l’ausilio di volontari che si sono aggiunti in corso d’opera, con B-Radio ha voluto creare uno strumento che possa essere una piattaforma di condivisione, confronto, impegno, ma anche spensieratezza e creatività per tutti coloro che desiderano esprimersi sotto ogni forma: vocale, musicale, scritta.

B-Radio (direttore responsabile è il giornalista Salvatore Calà) vuol far emergere talenti, dare spazio alle iniziative e alla creatività dei ragazzi e (perché no?) di chi è giovane nello spirito e desidera mettere le proprie esperienze al servizio degli altri.

Tra gli scopi della Radio, oltre alla trasmissione di musica per tutti i gusti, c’è lo spazio dedicato all’informazione, con appuntamenti giornalieri per le news, informazioni meteo, comunicazioni istituzionali, rubriche su tematiche riguardanti fatti di attualità o proposte dal pubblico. Il tutto con riferimento al territorio di Brolo e della provincia di Messina.

  • Radiolina finalmente anche in Tv

Come ci informano Pierpaolo e Giuseppe Podda, finalmente anche la sarda Radiolina ha acceso la sua ‘radiovisione’. È la seconda emittente isolana a partire con questo progetto. La prima è stata, a suo tempo, Radio Iglesias di Maria Antonietta Gaviano, con la sua ‘visual radio’ veicolata dal mux TTS Terranova Tv Sardegna sul ch. 21.

Radiolina è ora visibile sul ch. 36 denominato Videolina 2, con Lcn 110, nato come canale in cui venivano replicate le varie edizioni del Tg di Videolina a rullo, poi spento per un periodo e in seguito ripartito come spazio per la replica dei programmi della rete ammiraglia.

Un particolare che salta subito agli occhi è che quando mancano i video dei brani trasmessi in Radio, in contemporanea lo schermo Tv compare nero, con al centro il nuovo logo dell’emittente (Radiolina); la stessa cosa accade, almeno per ora, quando va in onda la pubblicità. Sono inoltre visibili sulla sinistra, in basso, l’orologio e sulla destra il nome Videolina 2; scorre anche un banner informativo. Il logo della Radio compare invece in alto a destra.

  • Sardegna: Radio Onda Stereo e il 25 aprile

‘Linea diretta’, il programma di Nicola Nieddu, direttore di Radio Onda Stereo di Alghero edita da Giuseppe Niolu (che cura anche la regia), ha pensato bene di festeggiare il 25 aprile da poco trascorso con una puntata speciale. Al fianco del conduttore c’era come sempre l’ex sindaco della città ‘catalana’ Mario Bruno.

La puntata è stata aperta dalla canzone ‘Bella Ciao’ interpretata da Chiara Effe. In studio con Nieddu si sono alternati: Giacomo Mameli; il sindaco della città Giacomo Conoci; il presidente del consiglio comunale Raffaele Salvatore; i consiglieri comunali Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Valdo di Nolfo e Mimmo Pirisi.

Sono intervenuti anche la deputata Paola Deiana, il presidente dell’Anpi cittadina Tonino Budruni, il professor Guido Melis, l’avvocato Elias Vacca e lo scrittore e storico Raffaele Sari. In collegamento da Cagliari c’era il giornalista Michele Fioraso.

L’evento per l’occasione è stato trasmesso su Catalan Tv di Riccardo Giorico, l’unica emittente algherese ancora attiva.

  • Focus emittenti: Radio Gioconda (Udine)

Questa ‘rubrica nella rubrica’ intende dare spazio alle emittenti radiofoniche (in Fm ma non solo) che vogliano inviarci notizie in merito alla loro attività, ai loro programmi, alle loro iniziative. Per essere presenti in questa forma su MilleRegioni basta inviarci (ovviamente in forma totalmente gratuita) informazioni, foto, resoconti, news in genere. L’indirizzo mail è quello ormai consueto: [email protected].

È quello che ha fatto Radio Gioconda di Udine, nella persona di Linda Fiore, che ci ha fatto pervenire immagini, un articolo del quotidiano locale ‘Messaggero Veneto’ e una bella mole di notizie. Vediamo allora le caratteristiche di questa interessante emittente friulana.
Radio Gioconda assicura intanto di coprire tutto il territorio regionale del Friuli-Venezia Giulia e di raggiungere anche il Veneto orientale, la regione istriana e la città di Nova Gorica (Slovenia).

In questo periodo si è arricchita di nuovi contenuti per essere ancora più vicina ai suoi ascoltatori. Tra i nuovi format segnaliamo, per esempio, ‘Chi Ben Continua – mezz’ora di musica a parole per farci compagnia’ (spin off del già noto programma ‘Chi ben comincia’), in onda dal martedì al venerdì dalle 18.00, una rubrica condotta dalla già citata Linda Fiore e da Stefano Palaferri.

RadioGioconda trasmette in Fm (98.5 MHz per Udine – 98.3 per Pordenone – 105.9 per Gorizia – 107.3 per Trieste – 104.8 per Tolmezzo – 106.9 per Gemona), in streaming sul sito www.radiogioconda.it e attraverso l’app Radio Gioconda, disponibile gratuitamente su Google Play e Apple Store.

Il nome Radio Gioconda è di relativamente recente arrivo nella Fm friulana (1 gennaio 2018) ma la storia è assai più lunga. L’emittente è nata a Udine nel 1990 col nome di Radio Azzurra, da una ‘costola’ della mitica Radio Time, che per oltre un decennio è stata una stazione dance ‘di riferimento ‘ per i giovani friulani.

Radio Azzurra, invece, voleva essere ‘a disposizione’ degli animi melodici, nostalgici, innamorati delle canzoni d’amore, soprattutto italiane. Così, quando nel 1997 si presentò l’occasione della syndication LatteMiele, aderirvi fu una scelta naturale.

Con il 2018 invece venne presa una nuova decisione: si optò per una nuova totale autonomia e il marchio venne cambiato in quello, appunto, di Radio Gioconda. Che vuol fare riferimento all’opera di Leonardo ma significa anche gioia, piacere e ancora di più. Radio Gioconda, infatti, che trasmette musica italiana, vuol anche dare spazio e diffondere specialità, bellezze ed eventi del Friuli-Venezia Giulia: dai vini ai salumi, dall’arte alle località turistiche.

Molto importanti, fra le altre trasmissioni, sono gli appuntamenti riservati al calcio dilettantistico, ogni mattina con ‘Friuli in Gol’ con Franco Poiana, la domenica pomeriggio con ‘Friuli in gol Sprint’ e infine con il portale www.friuligol.it.

Come spiega l’articolo comparso sul ‘Messaggero Veneto’ cui abbiamo già fatto riferimento, neppure “il Coronavirus ha fermato Radio Gioconda, anzi (ne) ha aumentato gli ascolti…
«In questo periodo di quarantena forzata sono in molti a decidere di accendere la radio per sentire un po’ di buona musica o semplicemente per sentirsi meno soli» – racconta Linda Fiore…

Diminuito il lavoro? «Tutt’altro – ci confida – : non solo andiamo avanti con i nostri programmi ma ne abbiamo addirittura introdotti di nuovi. Andiamo in onda rispettando tutte le misure igienico-sanitarie previste, ma con la stessa energia di sempre»”.
«Non smetterò mai di ripetere quanto sia importante la musica – ha detto ancora Linda – . Canta che ti passa è secondo me, una massima molto importante nella vita di ciascuno, niente affatto canzonatoria. Ascoltare un brano può tirarci su di morale, farci ricordare un momento piacevole: la musica ha il grande potere di renderci felici. Un dono ancora più importante ora che siamo costretti a restare in casa».

E per i più piccoli c’è ‘La Favola mia’, curata dalle figlie della giornalista Monica Bertarelli, che si occupa del notiziario giornaliero di Radio Gioconda.

  • Emilia-Romagna: la rubrica ‘Eduradio’ anche in Tv

La rubrica in onda su Radio Città Fujiko di Bologna ‘Liberi dentro – Eduradio’, di cui abbiamo già parlato su queste colonne, dedicata allo scomodo tema del carcere e ai servizi culturali, educativi e di assistenza spirituale ad esso connessi nella città felsinea, ha trovato una nuova forma di diffusione mediante Tv.

Infatti il programma viene messo in onda alle 10.15, 14.30 e 21 dalla nuova emittente RTR – Canale 292 su buona parte della regione Emilia-Romagna. RTR è presente in alcuni mux emiliani e romagnoli alle numerazioni 292 e 620.

In precedenza questi canali trasmettevano con la scritta Medianews e l’audio di Radio Erre. Infatti il riferimento è quello del gruppo Medianews, appunto, che su altre numerazioni diffonde i programmi della nota TeleTricolore di Reggio Emilia.

Mauro Roffi

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Cresce la voglia di intrattenimento: gli ascolti di aprile della app di FM-world

Si è concluso il mese di aprile e, come avviene periodicamente, osserviamo le emittenti che sono state più seguite sulla app di FM-world.

Come premessa – doverosa – ribadiamo di nuovo che gli ascolti si basano esclusivamente sulle sessioni effettuate all’interno del nostro aggregatore (centinaia di migliaia anche nelle ultime quattro settimane), condizionate dai contenuti, dalla popolarità del brand e dalla posizione che ogni singola emittente ha all’interno della “griglia”.

Il mese di aprile, contraddistinto dal proseguimento del lockdown, ha leggermente ridotto l’interesse verso i contenuti di informazione.

Indubbiamente resta alto il riscontro delle emittenti “news&talk”, ma hanno ripreso a crescere anche le radio che propongono intrattenimento e musica.

Al vertice si posiziona RDS 100% Grandi Successi che ha totalizzato il 7,22% delle sessioni del mese di aprile, seguita da Radio Deejay (5,75%) e da Radio 24 (5,75%).

Molto alto anche il riscontro di Radio 105 (4,56%) e di RTL 102.5 (4,12%).

La top ten si conclude con il sesto posto di Rai Radio1, il settimo di Radio Italia Solo Musica Italiana, l’ottavo di Radio Kiss Kiss, il nono di Rai Radio2 ed il decimo di Radio m2o.

Ad aprire la seconda parte degli ascolti di FM-world è Radio Monte Carlo (undicesima), mentre Radio Bruno (salita in dodicesima posizione) è la superstation più ascoltata del mese.

Seguono nella chart Radio Capital (tredicesima), Discoradio (quattordicesima), R101 (quindicesima), fino a Virgin Radio, One Dance, Radio Subasio, RDS Relax e Radio Ibiza per arrivare alla posizione numero 20.

Da sottolineare che RDS Relax conquista il primo posto tra le emittenti “all digital” (quindi, non presenti in FM).

Nel blocco che fa dal ventunesimo al trentesimo posto, l’apertura spetta a Radio Maria, seguita dalla pugliese Love FM, Radio Globo (la locale romana leader), la superstation Radio Studio Più, la digitale NBC 70/80 HQ, Rai Radio3, la dance-oriented Radio Millennium, Lattemiele e Radio Sportiva.

Scendendo la classifica, dunque, si nota uno spazio sempre più “schiacciante” di emittenti tematiche (alcune delle quali “native digitali”) che richiamano maggior interesse rispetto a realità consolidate dell’FM, che presentano un nome meno caratterizzante.

Analizziamo la fascia 31esimo-40posto: in questo caso, ad aprire il blocco è Radiofreccia, seguita dalla superstation veneta Stereocittà e dalla nativa digitale Giornale Radio.

Monte Carlo 2, che nelle ultime settimane ha perso la copertura FM della città di Milano, è trentaquattresima, mentre la superstation Radio Number One è 35esima e – casualità – la pugliese Radio Ritmo 80 e la veneta Radio 80 ottengono lo stesso riscontro posizionandosi 36esime.

Radio Italia Anni 60 è trentottesima, seguita dalla digitale Lolliradio Happy e dalla superstation Dimensione Suono Soft.

Completiamo la classifica arrivando fino al cinquantesimo posto, con l’apertura di Radio Mater (41esima), la tematica Lolliradio Hits (in crescita al 42esimo posto), la superstation pugliese Radionorba, a cui segue la capitolina Radio Radio e l’emittente sulla viabilità autostradale Rai Isoradio (che regge, pur avendo inevitabilmente perso qualche posizione).

Quarantaseiesima è Kiss Kiss Napoli (versione locale dell’omonimo network), mentre la superstation veneta Radio Company è 47esima, la verticale TRX Radio (dedicata a trap e rap) è 48esima e chiudono la classifica la veneta Radio Canale Italia e la tematica Radio Classica.

La chart proseguirebbe con altri brand estremamente noti al grande pubblico, da Radio Rock a Otto FM, da Radio Birikina a Radio Margherita, fino a Radio Milano International e a Radio Cafè.

Le variazioni in percentuale, scendendo la classifica, sono minime ed evidenziano il fatto che il pubblico di FM-world ascolta buona parte delle emittenti presenti sulla app.

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