MilleRegioni: le voci del territorio

Appuntamento numero 11 con “MilleRegioni”.

Anche questa settimana, Mauro Roffi ci accompagna in giro per l’Italia a conoscere le novità relative alle “voci del territorio”.

  • La Regione Lazio pensa a un intervento a favore delle emittenti in difficoltà

Continua il tentativo di intervento (o la richiesta di intervento) delle Regioni in relazione alle pressanti difficoltà del mondo dell’editoria e delle emittenti radiotelevisive, conseguente al periodo di pandemia, caratterizzato in genere da un gran lavoro di informazione svolto dalle Radio e Tv locali, cui ha però fatto da contrappunto il crollo in termini di entrate pubblicitarie.
Vediamo per prima cosa che cosa succede nel Lazio.

Qui, come riferisce askanews, la terza commissione consiliare permanente, Vigilanza sul pluralismo dell’informazione, presieduta da Davide Barillari (del Gruppo Misto), si è riunita in modalità telematica per fare il punto sui prossimi impegni e sui bandi per l’editoria. “La cosa più urgente da fare – ha spiegato proprio Barillari – è sbloccare i fondi per l’editoria”.

E qui è toccato all’assessore allo Sviluppo economico e alle attività produttive della Regione Lazio Paolo Orneli esporre una proposta che rivoluziona il bando di sostegno all’editoria, destinando una somma di 1,3 milioni di euro come sostegno diretto a tutte le realtà dell’editoria regionale (Radio, Tv, giornali, periodici on line), con una quota da ripartire a fondo perduto, sulla base di alcuni parametri, come ad esempio i volumi di fatturato e il calo dello stesso fatturato a causa della pandemia.

“Il tema è tutto politico” – ha dichiarato Orneli, il quale ha spiegato che 600 mila euro erano già pronti per l’editoria on line. “Poi è esploso il Covid – ha proseguito – ed è cambiata la nostra agenda. A questi 600 mila euro si aggiungono ora altri 700 mila euro dalle economie della prima linea d’intervento (quella per le agenzie di stampa, i giornali e le emittenti radiotelevisive locali), per un totale di un milione e trecentomila euro.
La mia proposta è semplice. Noi dobbiamo radicalmente modificare il piano sull’editoria on line e recuperare i settecentomila euro per far nascere un fondo per l’emergenza Covid, che serva l’intero comparto dell’editoria. Il tutto con un meccanismo radicalmente nuovo, una sorta di bonus che noi diamo al sussistere del requisito soggettivo di far parte della platea dei beneficiari e di aver subito un calo del fatturato”.

Ancora: “La modalità di erogazione è molto semplice, tipo quella del Governo per i liberi professionisti. Per fare questo bisogna fare un maxiemendamento al piano. Andiamo a individuare i beneficiari e diamo un contributo a fondo perduto a tutta la platea degli aventi diritto, procedendo al riparto. Per quanto riguarda la parte agenzie di stampa e giornali si fa la stessa cosa.

Però si deve andare rapidamente con una modifica regolamentare in Consiglio Regionale, con una norma transitoria vigente nel regolamento solo nell’anno 2020, solo per l’emergenza coronavirus.

Di fatto diventeremmo la prima Regione italiana a stabilire, assieme alle altre misure, una misura per l’editoria ai tempi del Covid”.

  • Anche nelle Marche si studia un provvedimento per sostenere l’emittenza locale

È stata approvata all’unanimità da parte del Consiglio Regionale delle Marche una mozione del suo vicepresidente Renato Claudio Minardi. La mozione impegna la Giunta Regionale a concedere dei contributi economici straordinari a fondo perduto in favore delle emittenti radio-televisive e del settore comunicazione stampa, compresa l’editoria elettronica Web delle Marche.

Vediamo come Minardi spiega il possibile provvedimento in merito:

“A partire dall’inizio dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 che ha colpito così duramente la nostra regione, le emittenti radio-televisive marchigiane, la carta stampata e l’editoria web hanno svolto un prezioso e capillare servizio di informazione rivolto ai cittadini, provvedendo a divulgare tutte le notizie utili e ad aggiornare costantemente sull’evoluzione della pandemia nel nostro territorio e sulle disposizioni adottate a livello nazionale e regionale. Questa attività informativa ha contribuito a rendere consapevoli i cittadini sui comportamenti da assumere e sull’importanza del loro rispetto, specialmente nella fase più drammatica della pandemia”.

Ma poiché le emittenti “stanno subendo le conseguenze della crisi economica, a causa di una notevole riduzione delle entrate derivanti dagli investimenti pubblicitari e dai servizi sugli eventi pubblici”, “è necessario sostenere le Radio e le Tv, la carta stampata e l’editoria web marchigiane in questa difficile fase economica, come riconoscimento per il servizio pubblico svolto a favore della comunità, dando anche voce alle problematiche e alle difficoltà degli imprenditori, degli esercenti e dei lavoratori che ora si trovano a fare i conti con la crisi economica conseguente alla chiusura imposta dall’emergenza sanitaria”.

  • Terzo webinar del Corecom con Radio e Tv toscane

Come abbiamo visto ampiamente la settimana scorsa, il Corecom della Toscana ha organizzato una bella serie di incontri con il mondo dell’informazione della regione e, in questo quadro, ha riservato ampia attenzione al settore delle emittenti radiotelevisive.

Dopo il primo webinar con le emittenti (in realtà il secondo in assoluto della serie, visto che il primo era stato dedicato ai quotidiani locali), ecco allora che se ne è svolto un secondo (o meglio, un terzo), con nuovi protagonisti e sempre a cura del Corecom. È stato di nuovo evidenziato come Tv e Radio locali svolgano un ruolo fondamentale in regione e sia dimostrata la loro capacità di essere al servizio dei cittadini.

Inoltre l’emittenza privata in Toscana si è scoperta ‘polivalente’, nel senso che ha mostrato di saper sfruttare, con professionalità, le diverse piattaforme mantenendosi costantemente in contatto con i propri ascoltatori.

In diretta Facebook e moderati da Massimo Sandrelli, consigliere del Corecom, sono intervenuti al webinar Fabrizio Manfredini (Italia 7), Maurizio Salvi (Toscana Tv), Luca Caneschi (Teletruria), Eva Edili (Lady Radio), Gianni Rossi (Tv Prato), Stefano Ceccarelli (50 Canale), Enrico Pizzi (Tv9) e Maurizio Bolognesi (Radio Bruno Toscana).

Dal confronto è emerso il lavoro fatto, con la riorganizzazione anche dei palinsesti, che se da un lato è stato all’insegna del “raccontare la situazione principalmente sotto il profilo sanitario”, dall’altro è stato dedicato all’ascolto delle diverse e delle tante domande che arrivavano. ‘Contestualizzare’ le diverse informazioni è stato l’approccio prevalente, anche per garantire e confermare la credibilità delle emittenti.

La “ricchezza di qualità e formazione” delle emittenti toscane è stata riconosciuta dal presidente del Corecom Enzo Brogi, che ha concluso la sessione con le emittenti così: “Voi dimostrate grande rispetto nei confronti dei cittadini. La professionalità spesa supera il necessario bisogno di tempestività delle notizie a vantaggio della verità”. Inoltre, “pur nel rispetto delle singole specificità, si può pensare a realizzare in collaborazione un network su scala regionale. È uno scenario che apprezzo molto”.

  • Focus emittenti: Psicoradio (Bologna)

Questa settimana ci occupiamo di Psicoradio, un’emittente (o meglio un’‘esperienza radiofonica’) davvero diversa dal solito, anche se c’è qualche altra idea per certi versi analoga, come la triestina Radio Fragola. Si tratta di una stazione bolognese che si occupa di un tema delicato e difficile come la malattia mentale.

Abbiamo trovato on line un lungo articolo del noto periodico ‘Vita’ (che si occupa soprattutto di volontariato e ‘terzo settore’) e a firmarlo è Sanzia Milesi, collega marchigiana che ricordo come valida collaboratrice di ‘Millecanali’.

Dell’articolo riportiamo alcune parti fra le più significative:

“«Il labirinto si vede da fuori, diceva Italo Calvino». Il riferimento della direttrice di Psicoradio, Cristina Lasagni, richiama una sfida esistenziale comune per uscire dal groviglio della mente, una mappa fatta di partecipazione e accettazione. «Fare Radio è un percorso – prosegue – , non una magia. Non c’è nessuna bacchetta magica a disposizione e tanti purtroppo continuano a soffrire. Ma partiamo dal presupposto che questo cammino faccia bene. Fa bene a chi la fa, ma anche, tanto, a chi la ascolta».

È così che Psicoradio fa bene da ormai più di 700 puntate e 14 anni proprio in questi giorni. Una testata radiofonica capace di dare voce ai temi della salute mentale (ma non solo), grazie ad una redazione formata da utenti dei servizi del Dipartimento di Salute Mentale di Bologna. Una realtà ormai storica, nata dall’impegno di Arte e Salute onlus. E a ricordarne i natali è proprio il Presidente dell’associazione, Angelo Giovanni Rossi, ottant’anni di grinta e tenacia…:

«Quando a Bologna nel 2000 fondammo l’Associazione Arte e Salute Onlus, unendo le competenze di medici, operatori sociosanitari e professionisti teatrali, decidemmo che invece di far fare agli utenti dei servizi di salute mentale i soliti lavoretti pseudo-riabilitativi, come dipingere i portaceneri o curare il verde, si potesse invece trovare il modo che questi pazienti psichiatrici esprimessero altre predisposizioni, come quelle verso la recitazione e la parola. Cominciammo a formare e professionalizzare queste persone, grazie ad attori e registi come Nanni Garella oppure Tinin Mantegazza (purtroppo scomparso pochi giorni fa; N.d.R.) per i burattini.

Riuscimmo così a debuttare in teatro con “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, i cui ruoli in scena erano tutti ricoperti e interpretati da pazienti psichiatrici dell’ex Asl di Bologna Nord. E da allora la nostra storia è stata leggendaria in questo senso, sino a portare, appena qualche settimana fa, alla creazione di una Rete Nazionale dei Teatri di Salute Mentale.

Nel frattempo… ci siamo unitamente imbarcati anche nell’esperienza della Radio (che… entrate economiche vere e proprie non ne ha mai avute, anche perché abbiamo sempre rifiutato con forza le offerte delle case farmaceutiche per inserzioni pubblicitarie). Mancava una comunicazione strutturata in materia, ne sentivamo davvero il bisogno e ce la siamo creata. Abbiamo così messo insieme una redazione radiofonica dove giornalisti professionisti e tecnici hanno addestrato il personale, anche dal punto di vista di registrazioni ed emissioni. Inizialmente siamo subito entrati in rete qui a Bologna con Radio Città del Capo, che ha ospitato la nostra messa in onda; quindi siamo entrati nel circuito nazionale di Radio Popolare Network. E ad oggi abbiamo superato le 700 trasmissioni».

Rossi ringrazia… per lo “straordinario” lavoro organizzativo il direttore di Arte e Salute Onlus Giuseppe Mariani e cita con apprensione i recenti fatti che hanno coinvolto l’amata Radio Città del Capo…, prima di concludere il proprio pensiero: «Per quanto riguarda la salute mentale, è da capire che c’è anche altro, oltre al Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura. E non intendo solo una strutturata articolazione di servizi territoriali di assistenza in ambito socio-sanitario, ma anche risposte concrete in ambito culturale»…

Per questo Psicoradio non parla solo di psichiatria e “problemi della mente”, di integrazione e pregiudizi, ma per esempio di poesia. In che modo, lo spiega Cristina Lasagni, direttrice sin dagli esordi di questa avventura, nonché docente universitaria presso la Facoltà di Comunicazione dell’Università di Lugano…:

«Qui si vive una strana alchimia: è un ambiente di lavoro ma anche affettivo, dove ciascuno ha modo di valorizzare le proprie idee e la propria libertà creativa, ma dove comunque ogni settimana si deve consegnare un prodotto, un prodotto riconosciuto di qualità»”.

E il ruolo di “psicoservizio pubblico” Psicoradio non l’ha dismesso neppure in tempi di Coronavirus. “Abbiamo prodotto delle ‘Psicopillole’ – ha spiegato ancora Cristina Lasagni – . Sono programmi brevi, di circa cinque minuti, facili da inserire anche in palinsesti già formati, da proporre non solo alle Radio che, come Radio Popolare Network, già ci mandano in onda in molte città, ma anche ad altre emittenti, blog e siti, proprio in un’ottica di ‘psicoservizio pubblico’”.

Quanto alla pandemia, “visto che ovviamente non era possibile frequentare la redazione, abbiamo creato una redazione virtuale e tre volte alla settimana ci siamo incontrati in videoriunione. Così siamo riusciti a organizzarci tra noi, ‘stare insieme’ e progettare i programmi, ricostruire un po’ di comunità”.

Quella di Psicoradio è un’esperienza bolognese che ha gettato i suoi semi un po’ ovunque in Italia e ha formato l’avvio di progetti radiofonici simili in Dipartimenti di altre città.

  • Presentato il programma del Corecom Sardegna per il 2020

Come ci informano Pierpaolo e Giuseppe Podda, la presidente del Corecom Sardegna Luisa Anna (Susi) Ronchi, ex volto di Videolina e RaiTre Sardegna, ha illustrato alla seconda commissione cultura e lavoro presieduta dall’on. Franco Marras il programma del Corecom per l’anno 2020. Il programma prevede tre fasi di lavoro.

La prima è la Strategia e concerne il decentramento delle azioni del Corecom nel territorio con una serie di collaborazioni con enti, scuole, associazioni degli utenti, università, associazioni del mondo dell’informazione e delle comunicazioni.

La seconda è i Contenuti. Si va dal cyberbullismo al bullismo, dal cybercrime alla tutela dell’identità digitale, all’educazione all’uso consapevole del web. Questi temi tra l’altro faranno parte del secondo premio intitolato alla memoria di Gianni Massa, ex presidente Corecom.

Un altro fronte che vedrà impegnato il Comitato sarà quello del pluralismo, non solo politico ma anche socio-culturale, affinchè venga garantita parità di accesso agli organi d’informazione a tutte le ‘competenze e sensibilità’ presenti nell’isola. Oltre a ciò verrà dato particolare riguardo al mondo dell’informazione regionale, ai cambiamenti legati all’emergenza sanitaria, alle frequenze per il 5G, alle reti, ai segnali delle Tv ed alle infrastrutture digitali presenti nell’isola.

La terza fase è il piano di comunicazione. Il Corecom intende far conoscere a tutti i cittadini quelle che sono le sue funzioni tramite una campagna pubblicitaria da promuovere sia sui canali tradizionali che sui new media.

  • La scomparsa di Massimo Villa

Nei giorni scorsi è morto Massimo Villa, nome noto a chi, parecchi anni fa, ascoltava ‘Per voi giovani’ di RadioRai, oltre che musicista, giornalista, autore e regista Tv e molte altre cose. Vediamo il ricordo di Claudio Agostoni su radiopopolare.it:

“Chi ha imparato ad amare certa musica ascoltando la radio deve molto a Massimo Villa, uno dei conduttori di Per voi giovani e Pop Off, le prime trasmissioni dell’etere italiano dedicate a certi suoni. Per le emittenti satellitari Rai, come autore e regista, ha firmato oltre sessanta programmi. Ha fatto il musicista (era in una delle formazioni degli Stormy Six) e il giornalista musicale, tradotto libri di artisti che amava, redatto voci di enciclopedie, lavorato in televisione per Videomusic.

Aveva fatto il presentatore al mitico concerto per Demetrio Stratos all’Arena. Appassionato della lettura ad alta voce ha lanciato su RadioAlt il format degli incipit, realizzandone poco meno di mille, componendo le musiche di accompagnamento e curandone la regia.

Da anni viveva in Portogallo, dove dopo aver sperimentato il ruolo di casaro nell’ultimo periodo gestiva un B&B a Porto. Ma non aveva mai abbandonato la sua passione: la radio. Si era costruito un efficiente studio radiofonico dove registrava le puntate di Jazz Club che andavano in onda il sabato pomeriggio su Radio Popolare (e in replica, una anomalia per i nostri palinsesti, la domenica). La sua voce era la voce, quella che tutti quelli che fanno radio vorrebbero avere. La sua competenza enciclopedica. La sua umanità infinita. Con lui se ne va un pezzo importante della storia della radiofonia, ma anche una bella persona”.

  • Un lutto radiofonico anche a Treviso: addio a Rosetta Norbiato

Cordoglio e anche commozione a Treviso per la scomparsa di Rosetta Norbiato, inconfondibile voce della radiofonia locale.
“Viveva a Camalò, frazione di Povegliano, ma era molto conosciuta anche a Paese dove aveva vissuto per diversi anni – scrive trevisotoday.it – . Le è stata fatale una malattia contro cui stava lottando ormai da diverso tempo.

Non appena la notizia della sua scomparsa ha iniziato a diffondersi è stato enorme il cordoglio nel mondo delle Radio locali dove Rosetta era stata una delle prime speaker femminili delle trasmissioni sportive trevigiane. Innumerevoli le sue collaborazioni con le emittenti locali: da Radio Treviso Alfa fino a Radio Veneto Uno, che le ha voluto dedicare… un commosso messaggio d’addio.

Una carriera radiofonica trascorsa nel segno dello sport e della sua simpatia contagiosa. Rosetta però non aveva lavorato solo in Radio ma anche come collaboratrice scolastica alle elementari di Canizzano e al Duca degli Abruzzi di Treviso”.

  • Il Corecom della Puglia svolgerà una ricerca storica su Radio e Tv locali

Il Corecom pugliese darà vita alla ricerca “Storia della comunicazione e dell’informazione in Puglia. Radio e Tv locali”. Lo studio riguardante il comparto radiofonia (a partire dal XX secolo a oggi attraverso la nascita delle ‘Radio libere’) e quello televisivo (avvento della Tv pubblica in Puglia e genesi delle emittenti locali) si occuperà di approfondire, fra l’altro, le notizie relative alla composizione editoriale delle emittenti, a proprietà, redazioni, giornalisti, risorse tecnologiche, palinsesti e impatto sul territorio.

Per realizzarla il Corecom predisporrà un’indagine comparativa tra le Università pubbliche pugliesi per stipulare la relativa convenzione, confrontando poi le proposte di ricerca. Il lavoro dovrà essere svolto entro dodici mesi, con un compenso di 25.000 euro.

Ultimamente il Corecom ha messo in atto altre due ricerche. La prima riguarda “La fiducia dei pugliesi nell’informazione pubblica regionale, luci e ombre” ed è stata affidata al Dipartimento Formazione Psicologia e Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari; la seconda è “Il ruolo del Corecom alla luce della transizione dai mezzi tradizionali ai new media e in particolare alle web tv, con relativo censimento della situazione pugliese” ed è stata eseguita dal Dipartimento di Storia Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento.

Mauro Roffi

Roma e Milano unite con lo “Special Party” di Dimensione Suono Roma e Discoradio

Dimensione Suono Roma e Discoradio, le due storiche radio locali delle città di Roma e Milano, si uniranno per la prima volta insieme insieme per un evento unico dedicato alla musica e realizzeranno, in contemporanea in streaming live e diretta radio, un dj set di 1 ora, venerdì 12 giugno, per sostenere e abbracciare virtualmente i propri ascoltatori al termine del lockdown e durante la nuova fase di ripartenza.

La performance inizierà alle 18.00 e potrà essere vista live sui canali social media di entrambe le emittenti, Instagram e Facebook, e ascoltata in contemporanea sui rispettivi canali radio, in FM, in streaming sui siti www.dimensionesuonoroma.it e www.discoradio.it e dalle rispettive app per smartphone e tablet.

La scaletta del live set vedrà alternarsi dj e voci di entrambe le radio in un entusiasmante back to back tra Roma e Milano, nella spettacolare cornice degli avveniristici Auditorium RDS. Per Discoradio saliranno in consolle Matteo Epis e Edo Munari, con le voci di Don Cash e Valentina Guidi; per Dimensione Suono Roma saliranno in consolle Jas&Jay e Teknick Perilli, con le voci di Davide Berton e Lorenzo Palma.

Gli ascoltatori e utenti, attraverso una comune piattaforma di condivisione video, potranno partecipare al party attivamente ovunque si trovino, interagendo e commentando live e diventando protagonisti in diretta video. L’obiettivo dell’evento è ispirare ed unire ascoltatori, clubber e fan di tutta Italia attraverso la musica e l’energia, per agire uniti e far fronte a questo periodo di sfide così delicato e impegnativo.

L’evento promette di essere una produzione speciale, grazie a fantastici visual, giochi di luce e musica di qualità che possa essere goduta e ballata dai salotti delle case di tutti coloro che vorranno partecipare.

“Sono entusiasta di poter finalmente realizzare un progetto così unico e ambizioso che desideravo mettere in piedi da un pezzo” dice Matteo Epis, manager, producer e dj di Discoradio.

“Il nostro sostegno va a tutte le persone che tengono duro da mesi. Con questo evento sinergico in live streaming e diretta radio, uniremo mezza Italia e daremo animo ai nostri ascoltatori” aggiunge Alberto Di Stefano, Station Manager di Dimensione Suono Roma.

Collegati attraverso i canali radio e i social media di Dimensione Suono Roma e Discoradio:
https://www.facebook.com/dimensionesuonoroma/
https://www.instagram.com/dimensionesuonoroma/
https://www.dimensionesuonoroma.it/
https://www.facebook.com/discoradio/
https://www.instagram.com/discoradioit/
https://www.discoradio.it/

(Comunicato stampa)

22 anni fa la nascita di FM-world, oggi con 22HBG

Il 5 giugno 1998, il web in Italia era ancora un bene per pochi.

Connessioni lente, siti graficamente poveri, ma la possibilità finalmente di poter arrivare a tutti, collegarsi con il mondo e soprattutto confrontarsi con chi condivideva analoghi interessi.

È così che 22 anni fa è nato FM-world: un gioco, una passione, un tentativo di mettere on-line un contenuto che interessasse in primis a chi lo scriveva, per vedere se potesse interessare anche ad altri.

E poco alla volta è stato così.

L’interesse verso la radio, verso l’alta frequenza e verso un mezzo di comunicazione che a distanza di cent’anni dalla sua nascita continua ad affascinare ha avuto la meglio.

Ideato su Geocities, sviluppatosi su Supereva e diventato “adulto” grazie a 22HBG, a Gianluca Busi e al suo staff, oggi FM-world è un sistema che include un sito, una app, una community, integrazioni con smart tv, smart speaker, sistemi car audio, dirette sui social ed un numero sempre crescente di lettori e utenti.

Un grazie sincero a tutti coloro che hanno messo anche solo un tassello in questo complesso mosaico, che negli anni si è sviluppato ma che mantiene alla base una passione comune: quella per la radio.

Il compleanno di FM-world, in fin dei conti, è il compleanno di una community.

Auguri a tutti!

Nicola Franceschini

Ascolti in Fase 2: torna a crescere l’autoradio, ma si consolida il digitale

Dopo l’indagine “L’ascolto della radio al tempo del Covid – Fase 1”, realizzata da Gfk per Ter nel pieno del lockdown e presentata il 16 aprile u.s., Ter ha commissionato una seconda indagine per tracciare l’evoluzione dell’ascolto della radio durante l’attuale Fase 2 dell’emergenza sanitaria.

I risultati sono stati illustrati giovedì 4 giugno da Giorgio Licastro, responsabile dell’area media di GfK Italia, per conto di TER, nel corso di un evento audiovideo.

La Fase 2 dà il via a un importante recupero della mobilità degli italiani, che si riflette immediatamente in un incremento della fruizione del mezzo radio. Gli ascolti crescono progressivamente di settimana in settimana, fino a raggiungere, nell’ultimo periodo, un +20% rispetto alla fase di lockdown, con frequenze di ascolto che si riavvicinano ai livelli pre-Covid.

La decisa – anche se non ancora completa – ripresa dell’utilizzo delle auto ha determinato una rivincita dell’autoradio, che torna a confermarsi una piattaforma chiave per la diffusione dell’ascolto.

Rimangono in campo le nuove modalità e i nuovi comportamenti d’ascolto sviluppati in condizioni di mobilità ridotta.

Al riguardo, l’avv. Marco Rossignoli, presidente del Cda di Ter, in apertura dell’evento, ha evidenziato che il periodo di lockdown ha insegnato e sta insegnando modalità di fruizione della radio in occasioni prima inedite per buona parte dell’audience, con la riscoperta di strumenti tradizionali o con l’accesso alle nuove piattaforme digitali. Il ritorno alla “nuova normalità” potrebbe lasciare in eredità queste nuove abitudini e scoperte.

Nella sua capacità di mixare intrattenimento, informazione e socialità, la radio si conferma, pertanto, un mezzo unico e con potenzialità ancora da esplorare.

Rossignoli ha inoltre ricordato che, con la fine delle restrizioni imposte dal lockdown, riprendono le rilevazioni di Radio TER 2020 sugli ascolti della radio in Italia.

TER era stata infatti costretta a interrompere le rilevazioni del secondo trimestre 2020 (periodo 31 marzo-15 giugno 2020) a seguito della impossibilità, comunicata dagli Istituti incaricati della realizzazione dell’Indagine Principale, a svolgere l’indagine durante la Fase 1 della emergenza sanitaria Covid-19 secondo le modalità contrattualmente previste.

In particolare le rilevazioni del terzo trimestre dell’Indagine Principale di Radio TER 2020 avranno inizio il 16 giugno 2020.

Rossignoli ha, inoltre, evidenziato che i dati del primo trimestre 2020 sono stati rilasciati in data 29 aprile u.s., come previsto, in forma riservata agli editori, con riferimento alle rispettive emittenti.

I dati complessivi dell’ascolto radio del primo trimestre sono di 34.061.000 ascoltatori nel giorno medio e 43.593.000 ascoltatori nei sette giorni, con una leggera flessione pari al solo -2% rispetto agli ascolti dell’anno 2019 (n. 34.849.000 ascoltatori nel giorno medio e n. 44.252.000 ascoltatori nei sette giorni), nonostante il periodo condizionato dalla fase iniziale dell’emergenza sanitaria.

(Comunicato stampa)

Nasce Funky Radio, il nuovo progetto “only funky music”

I lunghi mesi del lockdown, sono stati periodi per molti “carichi” di energia creativa.

Due storici amici, Umberto Labozzetta e Gianluigi Petruccio che, da sempre, occupano un ruolo importante nella radiofonia e nella musica, dopo aver fatto un attento ascolto di quello che viene proposto dalle circa 40 web-radio nel mondo con tag “funk” (ma che nelle loro ampie programmazioni spaziano anche verso generi R&B, Soul e Dance 70/80 elettronica), si sono detti: è arrivato il momento! Manca una radio di “only funky music”. Quello “vero” che va dal 1963 sino agli inizi degli anni ’80.

Ma non solo un Emittente con opere musicali selezionate. Per entrambi, l’importante è far rivivere il “sound” e lo stile delle radio americane, compresi i jingles e le voci. Inoltre, per poter garantire un archivio musicale totalmente digitale e in HQ (High Quality), bisognava trovare le tante rarità (solo su vinile) e ri-masterizzare l’intero archivio (di oltre 1.000 brani). Sono stati mesi di lavoro intenso ma, con ritrovata passione. Dopo aver chiuso anche un accordo con tre storici speaker radiofonici americani per i liner e gli station-break e dopo aver ottenuto dalla European Broadcasting Union, l’autorizzazione per l’utilizzo del particolare dominio .radio che permetterà di essere ascoltati, semplicemente, digitando funky (punto) radio, alla 23:57 del 2 giugno è nata Funky Radio che trasmette, H24, solo musica funk.

Oltre alla attuale non-stop musicale, presto ci sarà una prima fascia con brani funk mixati da storici deejay, non solo italiani, degli anni ’70/’80 e altri progetti sono in cantiere.

“Quando l’amico ed editore Gianluigi Petruccio, mi ha proposto di essere coinvolto nella realizzazione del progetto, non potevo rifiutare! Solo musica funk, dedicata a tutti quelli che come me amano questo genere musicale, ma anche per coloro che vogliono scoprire quel periodo e questa musica” – ha dichiarato Umberto Labozzetta che, in Funky Radio, oltre ad essere socio e co-fondatore, è il Direttore Artistico e il Responsabile delle Relazioni Esterne.

L’ideatore del progetto invece, Gianluigi Petruccio, è lo Station Manager – “I primi riscontri superano l’immaginazione – dichiara Gianluigi Petruccio – e presto Funky Radio potrebbe essere ascoltata in alcune regioni italiane anche in DAB+ e in FM. Con Umberto ci lega una profonda amicizia e un reciproco rispetto delle nostre professioni, iniziate, ormai tanti anni fa. La sua conoscenza e la sua passione, per la radio e la musica funky, hanno fatto il resto nella condivisione di questo progetto.

Questo il link per poter ascoltare Funky Radio – http://funky.radio/

Note

Umberto Labozzetta, esperto di comunicazione e marketing, nella sua carriera si è incrociato con diversi celebri personaggi, tra cui Claudio Cecchetto e Valerio Gallorini, con cui ha collaborato tra la fine degli anni ’80 ed i primi anni ’90 con lo sviluppo di Radio Deejay. Poi il passaggio al settore discografico, senza dimenticare la radio, di cui è stato consulente editoriale in diverse realtà regionali ed interregionali. Inoltre, è docente universitario all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Gianluigi Petruccio, giornalista ed editore, dopo una lunga attività negli anni ’80/’90, come speaker con il pseudonimo di Goldfinger (Radio Roma Sud, In 101 e StandBy a Roma e Rete Alfa a Ferrara) e come direttore artistico (Spazio Uno e CRC in Campania), da fine anni ’90 è tornato nella sua Basilicata, dando vita a progetti editoriali sia radiofonici (LoveRadio e Radio Tour) che a mezzo stampa (quotidiani online e periodici freepress) ed imprenditoriali (nel 2002 ha fondato Streaming Media tra le prime società italiane ad offrire streaming per i broadcaster).

(Comunicato stampa)

Nuova frequenze per m2o: la “Deejay Station” si espande in Puglia

Migliora gradualmente la copertura FM di m2o in varie zone d’Italia.

La “Deejay Station” diretta da Albertino sta cercando di ottimizzare le zone non ancora servite dal segnale, con acquisizioni e scambi interni al gruppo Gedi.

L’ultima mossa, cronologicamente parlando (ma sembrano essercene anche altre in cantiere), arriva dalla Puglia.

Dopo aver recentemente rilevato un impianto a Cassano delle Murge, ora è stata collegata su due nuove frequenze.

La prima modula sui 92.2 da Corato e fa servizio sul nord barese e sulla provincia del BAT (Barletta, Andria, Trani).

La seconda invece è collocata a Trazzonara sui 105.8 ed illumina le province di Taranto e Brindisi.

Il network – nato nel 2002 – ha festeggiato un paio di mesi fa il primo compleanno della nuova versione.

(Si ringrazia Francesco Castellaneta per la collaborazione)

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]