Luceverde Radio (gruppo ACI) e la IA di Content on Demand: un “case study” in piena produzione, con importanti sviluppi in vista
Content on Demand ormai in produzione. Un anno dopo aver appreso che ACI Radio stava sperimentando il sistema di creazione di contenuti basato su IA (Intelligenza Artificiale) “Content on Demand”, siamo tornati a parlare con Piermattia Fioravanti Cinci Agricola per capire come stavano andando le cose. Scoprendo per caso una problematica totalmente scorrelata legata al DAB, a nostro avviso di grande importanza.
Le radio di ACI
Giovedì 5 settembre abbiamo contattato Piermattia Fioravanti, Business Development Manager ACI Informobility per fare il punto sulla loro sperimentazione di Content on Demand.
L’intervista si è rivelata più che interessante relativamente al tema in questione. Ma poi abbiamo posto qualche domanda legata al nostro giro di tavolo riguardo le difficoltà di ascolto della radio in mobilità nell’era dei “dashboard” gestiti dai produttori di autoveicoli… e Piermattia ha aggiunto un importante tassello alla questione, segnatamente all’attribuzione dei codici PI, evidenziando una problematica che non avevamo mai riscontrato in nessun articolo di stampa.
Troppi argomenti interessanti, abbiamo pertanto deciso di dividere l’intervista in due parti: pubblichiamo oggi quella relativa a Content On Demand, rimandando di due giorni quella inerente alla testimonianza di ACI relativa ai codici PI e alla questione Automotive.
Aci Radio oggi
FM-world (M.H.B.): Sono passati dodici mesi (e sei giorni) dalla nostra ultima intervista. Quale l’evoluzione delle vostro radio in quest’anno?
Piermattia Fioravanti: Abbiamo cercato di affinare i contenuti, di migliorare il palinsesto. Abbiamo cambiato qualche speaker, scegliendo chi più si adattava al tono della radio. Dunque abbiamo fatto delle modifiche, ma non stravolgimenti, abbiamo sempre le stesse idee dal punto di vista di comunicazione.
E, soprattutto, abbiamo arricchito i contenuti dedicati al mondo dell’auto. In definitiva siamo sempre in linea con quello che era l’obiettivo iniziale e con quello che fa l’ACI.
FM-world (M.H.B.): Gli studi sono ora anche a Milano, mi pare di aver sentito in onda.
Risposta: Sì, sono sia a Roma che a Milano. A Milano non sono di proprietà, mentre quelli di Roma sì, e abbiamo speaker sia Roma che Milano, così riusciamo a coinvolgere gli ospiti di entrambe le metropoli. Sono due poli importanti dal punto di vista della mobility, pensa solo alla vicinanza con Monza. E con tante case di produzione.
Un editore, due radio
FM-world (M.H.B.): In due parole, cosa differenzia le vostre due radio.
P.F.: Sono due cose decisamente diverse. Luceverde è una radio di informazione sul traffico, legata alla mobilità in senso stretto, quindi fornisce aggiornamenti sul traffico. Invece ACI Radio parla di mobilità 360 gradi, quindi diamo informazioni sul traffico, certo, ma poi parliamo di mobilità, di mobilità alternativa, di norme, di Formula 1, degli sport minori, di sicurezza,
Content on demand
FM-world (M.H.B.): Prima accennava al vostro uso di Content on Demand (COD), che se non erro avete avuto già in fase di beta testing…
P.F.: Esatto. Utilizziamo COD per i notiziari su Luceverde radio.
Il workflow è il seguente: la base sono i contenuti redazionali preparati dai redattori, coloro che scrivono i notiziari di infomobilità che intendiamo mandare in onda. Successivamente, li inseriamo in COD, il quale aggiunge pre-roll e post-roll, eventualmente mette a posto eventuali errori e crea la parte audio.
FM-world (M.H.B.): COD inserisce autonomamente anche i contributi nel sistema di messa in onda?
P.F: No, attualmente questa fase è fatta manualmente: ma ovviamente siamo in fase di automazione.
Formula 1 e Giubileo
FM-world (M.H.B.): Altri utilizzi?
P.F.: Sì, uno essenziale: la creazione di contenuti in altre lingue. È stato essenziale in occasione del GP di Monza e lo sarà ancora per il Giubileo.
In questo caso abbiamo preso il contenuto in italiano, lo abbiamo fatto tradurre alla piattaforma, utilizzando appunto la sua l’intelligenza artificiale, per poi farlo “speakerare” con una delle tante voci disponibili, che abbiamo scelto noi.
FM-world (M.H.B.): Vi considerate in fase di sperimentazione o produzione?
P.F.: Produzione, produzione. Quanto vi ho detto è in produzione. Ma poi abbiamo anche la sperimentazione, nel senso che vogliamo arrivare alla creazione dei bollettini informativi a partire dalle notizie di base.
Mi spiego: se oggi COD mi speakera in italiano l’esatto contenuto creato dai redattori, domani mi creerà ulteriori contenuti anche sulla base di semplici notizie di agenzia. Un modo di aumentare la produttività, se così possiamo dire. O forse aumentare la quantità di contenuti generati a parità di collaboratori. Senza dimenticare anche che spesso il processo tradizionale comporta degli errori, che invece questo workflow automatizzato ci permette di evitare. (M.H.B. per FM-world)