A Bologna, un concerto per celebrare Guglielmo Marconi

Giovedì 12 dicembre, alle ore 20.30, l’Auditorium Manzoni di Bologna ospiterà un concerto unico nel suo genere, interamente dedicato al rapporto tra musica e innovazione, ispirato alla figura di Guglielmo Marconi. L’ingresso è libero.

Il “Concerto Marconi”, eseguito dall’orchestra giovanile Toscanini Next della Filarmonica Toscanini, vedrà la partecipazione di artisti di spicco come Cristina Zavalloni, Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, insieme all’attore Emidio Clementi, che interverrà in collegamento video.

L’evento rappresenta un’estensione naturale della mostra “All’ascolto del Mondo”, attualmente in corso al Museo della Musica di Bologna fino al 12 gennaio. La mostra celebra il genio di Marconi, imprenditore visionario e pioniere della comunicazione.

Curato da Oderso Rubini, il concerto esplorerà i legami tra la musica e il mondo della radio attraverso un repertorio che spazia dalle composizioni classiche, legate alle prime trasmissioni radiofoniche, a brani in cui la radio diventa uno strumento di evocazione e creatività. Sotto la direzione di Tiziano Popoli, la Toscanini Next eseguirà musiche di Bertold Brecht/Kurt Weill, John Cage, Edward Elgar, Joseph Haydn, Buggles, Queen, Eugenio Finardi, Ottorino Respighi, Hanns Eisler, Richard Strauss e Fred Bongusto.

Un momento di grande intensità sarà il collegamento con il Kronos Quartet, che presenterà un arrangiamento di Ohio di Neil Young, un celebre brano di protesta ispirato alla tragica morte di quattro giovani durante gli scontri tra manifestanti e polizia a Kent, Ohio, il 4 maggio 1970. La canzone, bandita dalle radio dell’epoca, risuonerà come un potente simbolo della libertà d’espressione.

Questo concerto offrirà una serata di musica e riflessione, celebrando il genio di Guglielmo Marconi e il suo impatto rivoluzionario sul mondo della comunicazione e dell’arte.

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La vita di Guglielmo Marconi ripercorsa su Rai Storia

È il 10 dicembre 1909 e Guglielmo Marconi riceve a Stoccolma il Premio Nobel per la Fisica.

A 115 anni dal conferimento della prestigiosa onorificenza, Rai Cultura gli dedica una programmazione dedicata su Rai Storia.

Si inizia con “L’elettronica e Marconi: passato, presente e futuro” serie del 1986 composta da sette puntate che ripercorre la straordinaria vita dell’inventore della radio, in onda tutti i giorni da domenica 8 dicembre alle 18.00. I suoi studi, le sue scoperte e l’eredità che ha lasciato dal punto di vista delle telecomunicazioni e tecnologico.

Alle 20.30, sempre su Rai Storia, appuntamento con “Passato e Presente”: Paolo Mieli e il professor Lucio Villari ne ripercorrono i passi e le intuizioni che lo hanno condotto a “inventare il futuro”.

Si chiude mercoledì 11 dicembre alle 12.00 con lo speciale “Guglielmo Marconi: il mago del wireless” in onda per “Italiani” che accende i riflettori sulla storica data del 12 ottobre del 1931 quando, in un lussuoso appartamento in via Condotti a Roma, Guglielmo Marconi spinge il pulsante di un trasmettitore: un flusso di invisibili onde attraversa l’oceano Atlantico e raggiunge la capitale del Brasile, Rio de Janeiro, a più di 9 mila chilometri di distanza, dove accende dei fari che illuminano la statua del Cristo Redentore, appena terminata.

È l’ennesima prova della potenza e dell’efficacia della telegrafia senza fili, la nuova tecnologia wireless che, grazie alle onde elettromagnetiche, unisce popoli e continenti. Un inventore, uno scienziato, un imprenditore? Gli americani lo definiranno un mago, the “wireless wizard”.

(Comunicato stampa)

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Guglielmo Marconi diventa un cartone per avvicinare i bambini al fascino delle telecomunicazioni

Dopo due anni di sviluppo, la serie animata Guglielmo l’Inventore ha debuttato in anteprima assoluta al 24 FRAME Future Film Festival di Bologna.

Ideata per avvicinare i bambini dai 6 ai 9 anni alla scienza e al fascino delle telecomunicazioni, questa nuova produzione si ispira alla storia di Guglielmo Marconi, l’inventore della radiotelegrafia che alla fine dell’800 realizzò sulle colline bolognesi i primi e decisivi esperimenti alla base del wireless.

Guglielmo l’Inventore infatti esplora, attraverso lo sguardo dei bambini, la curiosità e l’ingegno che hanno portato alla comunicazione senza fili, fondamento dei moderni sistemi di telecomunicazione.

L’anteprima si è tenuta il 10 novembre, presso il Dumbo di Bologna, quando il pubblico del Festival ha potuto assistere alla prima proiezione dell’episodio pilota. Una preziosa occasione per raccogliere i feedback dei piccoli spettatori, utili a completare lo sviluppo della serie completa che prevede 26 episodi da 11 minuti ciascuno, attraverso i quali spiega concetti scientifici in modo semplice e coinvolgente, trasportando i giovani spettatori in un’avventura di scoperta scientifica e amicizia.

Guglielmo l’Inventore è frutto dell’idea di Giusi Santoro, Enzo Chiarullo e Danilo Caracciolo, è diretta da Danilo Caracciolo ed è co-prodotta a livello internazionale dalla casa di produzione bolognese POPCult insieme a Animalps (Francia) e Krutart (Repubblica Ceca).

“Il nostro obiettivo – commenta Danilo Caracciolo, regista e co-autore – è trasportare i giovani spettatori in un viaggio unico tra fantasia e scienza, dove ogni episodio li aiuta a scoprire il potere dell’ingegno e la magia della comunicazione. Dopo anni dedicati prevalentemente al documentario, cimentarmi con un progetto di animazione rappresenta per me una sfida stimolante, ma sono davvero entusiasta di poter sperimentare nuove forme narrative”.

“La storia di Guglielmo – aggiunge Enzo Chiarullo, giornalista e co-autore – è quella di un ragazzo che trasforma un sogno in realtà. È un’avventura straordinaria che unisce amicizia e scoperta scientifica, ricordandoci l’importanza di credere nelle proprie idee. Sono molto contento di dare nuova vita a una storia italiana così significativa, finora rimasta incredibilmente un po’ nell’ombra o spesso data per scontata, ma che merita invece di essere raccontata a tutti”.

“Con Guglielmo l’Inventore – chiude Giusi Santoro, produttore – abbiamo voluto creare una serie che non solo intrattiene, ma che ispira i bambini a esplorare e sognare, mostrando loro che la curiosità e la tenacia possono portare a grandi scoperte. Lavorare su un progetto di coproduzione internazionale ha rappresentato per noi un impegno importante e una sfida emozionante, ma è anche un’opportunità unica per portare la storia di Guglielmo Marconi nel mondo. L’episodio pilota che presenteremo è solo l’inizio di una produzione di 26 episodi che ci vedrà impegnati nei prossimi 2 anni”.

La serie è ambientata nella casa di campagna della famiglia Marconi, tra le colline bolognesi. Qui, il giovane Guglielmo trascorre l’estate insieme al fratello Alfonso e alla cugina Daisy, giunta dalla Scozia per le vacanze. Con l’incombente separazione a fine estate, i tre giovani decidono di costruire un congegno che permetta loro di restare in contatto, superando le distanze geografiche. Un’avventura che spinge i protagonisti a scoprire il potere della comunicazione senza fili.

Il progetto è stato reso possibile grazie al supporto di Europa Media Creativa, Emilia-Romagna Film Commission e Comune di Bologna. La sceneggiatura dell’episodio pilota è stata curata da Danilo Caracciolo, Enzo Chiarullo e Laura Frontera, mentre la colonna sonora è firmata da Riccardo Nanni. Fabrice Beau di Animalps ha disegnato i personaggi e gli sfondi, con una prima fase di test di animazione sviluppata da Krutart (Repubblica Ceca) e le animazioni del trailer e del pilota realizzate dallo studio di animazione Panebarco di Ravenna.

Con il suo approccio fresco e scientificamente rigoroso, Guglielmo l’Inventore si propone di accompagnare i bambini in un percorso alla scoperta della scienza, facendo leva sulla curiosità naturale dei più piccoli e presentando loro una delle più affascinanti avventure della storia italiana.
Per i personaggi, le ambientazioni e gli esperimenti è stato fatto largo riferimento a location reali, a documenti storici e d’archivio, anche grazie alla collaborazione della Fondazione G. Marconi.

(Comunicato stampa)

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Radio Vaticana, punto di riferimento del broadcasting internazionale. La sua storia raccontata a FM-world

Progettata in prima persona da Marconi stesso, Radio Vaticana rappresenta dall’inizio del secolo scorso un punto di riferimento per il broadcasting internazionale, anche dal punto di vista delle tecnologie. FM-world ne ha parlato con Costantino Pacifici, per anni Direttore Tecnico dell’emittente.

Laudetur Jesus Christus

All’approssimarsi del centenario della Radio, il direttore di questa testata ci aveva chiesto di fare un rapido giro di orizzonte riguardante le emittenti in modulazione di ampiezza. Abbiamo così avuto occasione di intervistare Centrale Milano, AM Italia e OMItaliane.

Ma subito ci era venuta l’idea di parlare della più prestigiosa di tutte le emittenti radiofoniche del vecchio continente: la Stazione di Radio Vaticana.

Con l’aiuto di RAI siamo riusciti ad avere un contatto diretto che ha portato a questa esclusiva intervista, focalizzata sugli anni di massima attività “broadcast” di Vaticana: quando alle emissioni dalla Santa Sede stessa si affiancavano quelle da Santa Maria di Galeria e quando iniziavano le trasmissioni stereo sui 96.3 MHz. Questo il resoconto dell’intervista al dott. Costantino Pacifici, che ha avuto luogo a metà ottobre 2024.

L’intervista

FM-world (M.H.B.): Per cominciare due parole su di lei e sulla sua attività a Radio Vaticana.

Costantino Pacifici: Mi chiamo Costantino Pacifici e ho lavorato presso la Direzione tecnica della Radio dal 1975 al 2016 divenendone vice direttore; in particolare ho curato le attività del Centro di Santa Maria di Galeria e della “storica” stazione trasmittente marconiana in Vaticano.

Stazione Trasmittente Marconiana

FM-world: Salterei gli inizi e il fatto che sia stato Marconi stesso a progettare la vostra stazione, in quanto storia risaputa. Volevo invece partire un po’ più avanti, durante la guerra (metà anni 40). Non c’era ancora S. Maria di Galeria, quale tipo di servizio riuscivate a fornire e da quali postazioni?

C.P.:  Dal 1931, anno della fondazione della Radio Vaticana, all’entrata in servizio del Centro Radio di
Santa Maria di Galeria tutta l’attività trasmissiva era effettuata dalla stazione trasmittente
marconiana posta nella sommità dei giardini vaticani. La dotazione di apparati era costituita
dall’originario trasmettitore Marconi con potenza di 10/15 kW, da un trasmettitore Telefunken da 25 kW, da un trasmettitore in onda media da circa 2 kW e da 3 in onda corta per i servizi radiotelegrafici.

Il parco antenne consisteva in antenne dipolari e una omnidirezionale a lunghezza
variabile secondo la frequenza.

La grande guerra

Durante tutto il periodo della seconda guerra mondiale l’emittente fu intensamente impegnata oltre in servizio di informazione sull’attività del Santo Padre Pio XII per gli ascoltatori cattolici, in trasmissione di messaggi (si valuta che ne furono diramati 1.260.000) per la ricerca di dispersi da parte dei loro famigliari in tutte le aree interessate dal conflitto e/o dalle zone di prigionia, sparse in quasi tutto il mondo. Ricordo a questo proposito un esaustivo articolo dell’Osservatore Romano da ricercarsi nell’archivio di quel giornale.

Verso il mondo, nelle lingue del mondo

FM-World: Il 27 ottobre 1957, Pio XIII inaugura S. Maria di Galeria. Consultando il Radiocorriere del 14 gennaio 1958 sembrerebbe ci fosse un solo programma dove si alternavano emissioni in varie lingue e quelle in italiano apparentemente fossero molto limitate:

C.P: Per suo stesso mandato la R.V. ha impiegato in prevalenza le sue risorse per trasmissioni
dirette a tutti i cattolici nel mondo il più possibile nella loro lingua. Nel 1954 la stazione
trasmittente Marconi operava in 24 lingue. Solo più tardi soprattutto con l’arrivo della FM fu
possibile garantire un programma in italiano più lungo.


FM-World: Quali impianti sono attivi negli anni ’60 ?

C.P.: Per quanto riguarda la Trasmittente in Vaticano il trasmettitore originario fu sostituito agli inizi
deli anni ’50 da uno della compagnia Marconi di 50 kW, per l’onda Media fu installato un
trasmettitore RCA da 5 kW e per i servizi fissi radiotelegrafici (telex) da 3 trasmettitori in onda
corta da 5 kW.

Log Periodiche

Negli anni ’60 il parco antenne fu complementato da due log-periodiche rotanti
della ditta Coel di Milano. Il servizio radiotelegrafico che ancora operava sulle direttrici di Berna, Lisbona e Beirut cessò con la chiusura della stazione corrispondente di Lisbona nel 1992.

Santa Maria di Galeria

Per quanto riguarda il nuovo Centro di Santa Maria inizialmente contava su un trasmettitore Philips da 100 kW che era stato donato al S. Padre attraverso attraverso una sottoscrizione dei cattolici olandesi, su due trasmettitori della BBC da 10 kW e da un trasmettitore OM sempre della BBC. Sul centro era stato installato un moderno sistema di antenne a cortina disposte a  appositamente progettato per una efficace copertura mondiale.

L’antenna per onda media consisteva in un “pilone” strallato alto 98 metri (lamda/2).Negli anni 60’ furono installati altri 4 trasmettitori da 100 kW in onda corta e da un secondo trasmettitore in onda media da 250 kW.

FM Stereo

FM-World: Quando avete esordito in FM?

C.P.: Il servizio in FM iniziò in Vaticano in occasione dell’anno Santo 1950 con 2 trasmettitori da 250 W. Per un breve periodo fu anche operativo un impianto sperimentale di televisione secondo lo standard francese (819 linee, immaginiamo fornito o donato da Henri de France, N.d.R). Solo nel 1965 dopo la Conferenza di pianificazione di Stoccolma 1961, fu installato un altro trasmettitore da 5 kW in grado di effettuare trasmissioni stereo e un altro mono da 2,5 kW.

FM-World: Un articolo sulla rivista Stereoplay del marzo 1974  (il numero 20) raccontava di come l’acquisto del trasmettitore stereo per i 96.3 MHz fosse stato “un errore”, trasformato in opportunità per far nascere appunto il famoso Studio A. E ricordiamo anche un famoso giorno in cui le vostre frequenze coprirono pre esistenti emittenti romane, tra cui Radio Radicale e Rete 105. Ci racconti di quel periodo.

C.P.: Dopo la Conferenza ITU di Ginevra 1984 si operò con le frequenze 93,3 MHz, 96,3 MHz, 103,8 MHz e 105 MHz con nuovi trasmettitori e un nuovo sistema d’antenna in grado di operare simultaneamente sulle 4 frequenze. A motivo della situazione interferenziale che si era creata nell’etere romano le frequenze erano state precedentemente spostate a 93,0, 96,5 e 107,8.

La programmazione

FM-World: Gli anni 70 / 80 sono stati forse l’apice della popolarità delle Onde Corte: quanti servizi avevate e quali le zona di ascolto ?

C.P.:  Per avere un’idea dell’attività in onda corta e media negli anni 70/80 le invio in allegato alcune pagine della pubblicazione “Programmes” del giugno 1975 (Scaricabile QUI)  con la scheda delle trasmissioni e i programmi della prima settimana del mese.

L’anno precedente era iniziato “Studio A” e l’anno successivo il programma “Quattro voci” che si aggiungevano a programmi come il Radiogiornale dal 1957 e “Orizzonti cristiani” dal 1945.


Radio Vaticana oggi

FM-World: Oggi la Radio non ha più un vero sito web, ma è parte di un portale di nome Vatican News. Cliccando su “channel” (in alto a destra sulla pagina) si apre un elenco di oltre 20 lingue diverse: quali sono anche trasmesse in OC e in generale come è l’organizzazione odierna della radio ?

C.P.: Per quanto riguarda la situazione attuale il riferimento è il portale web dove sono indicate le oltre 30 lingue oggetto di programmi con i diversi sistemi di diffusione (o.c. satellite, dab blocco 12D, tv radio canale 733 e internet).

Dal palinsesto in onda corta si deduce che le lingue impiegate in questo servizio sono circa venti e le aree interessate sono quelle dei continenti africano, asiatico e sudamericano. Va precisato che il servizio in onda corta viene già da parecchi anni esercitato in regime di scambio di tempi di antenna tra organismi di radiodiffusione internazionali allo scopo di ottimizzare queste risorse in termini di efficacia e di risparmio energetico.

Attualmente la Radio Vaticana è parte integrante del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede.(M.H.B. per FM-world)

L’onda del futuro: Marconi, 100 anni di radio e le comunicazioni di domani

Si avvicina la data del 6 ottobre 2024, quando la radiofonia italiana celebrerà i cento anni dalla prima trasmissione. Tra le varie iniziative, Roma ne ospiterà una importante.

L’Unità Pianificazione, programmazione e Biblioteca Centrale, l’Istituto per le applicazioni del calcolo “Mauro Picone” e l’Unità Comunicazione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), in collaborazione con Rai Radio3, organizzano un evento per celebrare il centenario della prima trasmissione radiofonica italiana, avvenuta il 6 ottobre 1924, e per onorare lo scienziato Guglielmo Marconi le cui scoperte hanno rivoluzionato il mondo delle telecomunicazioni aprendo la strada a un’era di connessioni globali.

L’evento, intitolato “L’onda del futuro: Marconi, 100 anni di radio e le comunicazioni di domani”, si terrà il 1° ottobre 2024 a Roma, presso l’Aula Convegni della sede centrale del Cnr. L’obiettivo è stimolare tra i giovani una riflessione sull’evoluzione delle comunicazioni e sull’impatto che le tecnologie hanno sulla società e fornire loro gli strumenti necessari per comprendere le sfide e le opportunità del futuro digitale.

Coordinerà l’incontro Marco Motta, autore e conduttore radiofonico di Radio3 Scienza.

La giornata sarà aperta dai saluti istituzionali della Presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza, del Direttore di Radio3 Andrea Montanari e del Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio Anna Paola Sabatini. Seguiranno interventi di esperti che guideranno i partecipanti in un viaggio affascinante attraverso la storia della radio e le sfide del futuro. In particolare:

Andrea Borgnino, Giornalista, autore e conduttore radiofonico (RaiPlaySound), La radio: cento anni di storia e futuro
Barbara Mavì Masini, prima ricercatrice Cnr-Ieiit, L’impatto della comunicazione sui futuri veicoli autonomi
Francesco Saverio Cataliotti, direttore del Cnr-Ino, “Prime CNR”: La prima rete internazionale quantistica
Augusto Nascetti, radioamatore e docente presso la Scuola di ingegneria aerospaziale Sapienza Università di Roma e Luciano Blasi, Presidente dei radioamatori della sezione di Roma, Satelliti e radioamatori

Tra una relazione e l’altra i ragazzi di Radio Immaginaria presenteranno il podcast fantasy “La ragazza delle onde” ispirato alla vita avventurosa di Guglielmo Marconi, pensato e raccontato dagli adolescenti per far conoscere Marconi a quanti più ragazzi possibili. Interverrà per l’occasione Greta Esposito (Nina in “Mare Fuori”) che dà la voce a “India”, la protagonista del podcast.

In conclusione, sarà proiettato il filmato dedicato al “Testamento scientifico di Marconi”, realizzato con tecniche di intelligenza artificiale dalla Direzione Contenuti Digitali e Transmediali della Rai.

Nel corridoio multimediale, adiacente all’Aula convegni, verranno proiettati video storici e pannelli digitali che ripercorrono la vita e le scoperte di Guglielmo Marconi curati dall’Unità pianificazione, programmazione e Biblioteca Centrale.

L’evento è sponsorizzato da Ebsco International Services.

Organizzato da:
Cnr – Unità pianificazione, programmazione e Biblioteca centrale
Cnr – Istituto per le applicazioni del calcolo “Mauro Picone”
Cnr – Unità Comunicazione
Radio Rai3

(Comunicato stampa)

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Miniserie su Marconi: soddisfazione per gli ascolti da parte della direttrice di Rai Fiction

Successo di pubblico per la miniserie tv “Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo”. Nel comunicato, il commento della direttrice di Rai Fiction.

“Raccontare la personalità di Guglielmo Marconi in una miniserie televisiva era una sfida complessa. Non era facile avvicinarsi al mito italiano per tratteggiarne la personalità complessa di imprenditore, scienziato e inventore. Ebbene, il pubblico ha apprezzato la proposta di uscire dai canoni tradizionali del biopic per puntare su un mix coinvolgente di thriller e spy-story”.

Così la direttrice di Rai Fiction, Maria Pia Ammirati, commenta il successo d’ascolto della miniserie “Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo” che si è aggiudicato la prima serata di ieri, lunedì 20 maggio, con 3 milioni 443 mila spettatori e il 19.4% di share.

“Decisiva – prosegue Ammirati la collaborazione di Rai Fiction con Stand by me e con la Fondazione Guglielmo Marconi nonché la qualità tecnica e artistica della produzione, a cominciare dalla regia di Lucio Pellegrini e dall’autorevolezza dell’interpretazione di Stefano Accorsi. Un grande lavoro di squadra per una miniserie che celebra, a 150 anni dalla nascita, l’italiano che ha inventato il futuro”.

(Comunicato stampa)

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