L’onda del futuro: Marconi, 100 anni di radio e le comunicazioni di domani

Si avvicina la data del 6 ottobre 2024, quando la radiofonia italiana celebrerà i cento anni dalla prima trasmissione. Tra le varie iniziative, Roma ne ospiterà una importante.

L’Unità Pianificazione, programmazione e Biblioteca Centrale, l’Istituto per le applicazioni del calcolo “Mauro Picone” e l’Unità Comunicazione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), in collaborazione con Rai Radio3, organizzano un evento per celebrare il centenario della prima trasmissione radiofonica italiana, avvenuta il 6 ottobre 1924, e per onorare lo scienziato Guglielmo Marconi le cui scoperte hanno rivoluzionato il mondo delle telecomunicazioni aprendo la strada a un’era di connessioni globali.

L’evento, intitolato “L’onda del futuro: Marconi, 100 anni di radio e le comunicazioni di domani”, si terrà il 1° ottobre 2024 a Roma, presso l’Aula Convegni della sede centrale del Cnr. L’obiettivo è stimolare tra i giovani una riflessione sull’evoluzione delle comunicazioni e sull’impatto che le tecnologie hanno sulla società e fornire loro gli strumenti necessari per comprendere le sfide e le opportunità del futuro digitale.

Coordinerà l’incontro Marco Motta, autore e conduttore radiofonico di Radio3 Scienza.

La giornata sarà aperta dai saluti istituzionali della Presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza, del Direttore di Radio3 Andrea Montanari e del Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio Anna Paola Sabatini. Seguiranno interventi di esperti che guideranno i partecipanti in un viaggio affascinante attraverso la storia della radio e le sfide del futuro. In particolare:

Andrea Borgnino, Giornalista, autore e conduttore radiofonico (RaiPlaySound), La radio: cento anni di storia e futuro
Barbara Mavì Masini, prima ricercatrice Cnr-Ieiit, L’impatto della comunicazione sui futuri veicoli autonomi
Francesco Saverio Cataliotti, direttore del Cnr-Ino, “Prime CNR”: La prima rete internazionale quantistica
Augusto Nascetti, radioamatore e docente presso la Scuola di ingegneria aerospaziale Sapienza Università di Roma e Luciano Blasi, Presidente dei radioamatori della sezione di Roma, Satelliti e radioamatori

Tra una relazione e l’altra i ragazzi di Radio Immaginaria presenteranno il podcast fantasy “La ragazza delle onde” ispirato alla vita avventurosa di Guglielmo Marconi, pensato e raccontato dagli adolescenti per far conoscere Marconi a quanti più ragazzi possibili. Interverrà per l’occasione Greta Esposito (Nina in “Mare Fuori”) che dà la voce a “India”, la protagonista del podcast.

In conclusione, sarà proiettato il filmato dedicato al “Testamento scientifico di Marconi”, realizzato con tecniche di intelligenza artificiale dalla Direzione Contenuti Digitali e Transmediali della Rai.

Nel corridoio multimediale, adiacente all’Aula convegni, verranno proiettati video storici e pannelli digitali che ripercorrono la vita e le scoperte di Guglielmo Marconi curati dall’Unità pianificazione, programmazione e Biblioteca Centrale.

L’evento è sponsorizzato da Ebsco International Services.

Organizzato da:
Cnr – Unità pianificazione, programmazione e Biblioteca centrale
Cnr – Istituto per le applicazioni del calcolo “Mauro Picone”
Cnr – Unità Comunicazione
Radio Rai3

(Comunicato stampa)

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Miniserie su Marconi: soddisfazione per gli ascolti da parte della direttrice di Rai Fiction

Successo di pubblico per la miniserie tv “Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo”. Nel comunicato, il commento della direttrice di Rai Fiction.

“Raccontare la personalità di Guglielmo Marconi in una miniserie televisiva era una sfida complessa. Non era facile avvicinarsi al mito italiano per tratteggiarne la personalità complessa di imprenditore, scienziato e inventore. Ebbene, il pubblico ha apprezzato la proposta di uscire dai canoni tradizionali del biopic per puntare su un mix coinvolgente di thriller e spy-story”.

Così la direttrice di Rai Fiction, Maria Pia Ammirati, commenta il successo d’ascolto della miniserie “Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo” che si è aggiudicato la prima serata di ieri, lunedì 20 maggio, con 3 milioni 443 mila spettatori e il 19.4% di share.

“Decisiva – prosegue Ammirati la collaborazione di Rai Fiction con Stand by me e con la Fondazione Guglielmo Marconi nonché la qualità tecnica e artistica della produzione, a cominciare dalla regia di Lucio Pellegrini e dall’autorevolezza dell’interpretazione di Stefano Accorsi. Un grande lavoro di squadra per una miniserie che celebra, a 150 anni dalla nascita, l’italiano che ha inventato il futuro”.

(Comunicato stampa)

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La vita di Guglielmo Marconi raccontata in una fiction Rai

La storia di Guglielmo Marconi raccontata in una miniserie Rai. I dettagli nel comunicato.

In occasione del 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi (Bologna, 25 aprile 1874) e nell’anno delle celebrazioni per il 100° anniversario della nascita di Radio Rai (6 ottobre 1924), lunedì 20 e martedì 21 maggio in prima serata su Rai1 (e su RaiPlay in box set dal 20 sera) arriva la miniserie evento “Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo” con Stefano Accorsi dedicata al padre della telegrafia senza fili, inventore della radio e pioniere delle moderne telecomunicazioni, premio Nobel per la fisica nel 1909. Una produzione Stand by me in collaborazione con Rai Fiction, prodotta da Simona Ercolani per la regia di Lucio Pellegrini.

Scritta da Salvatore De Mola e Bernardo Pellegrini con la consulenza storica della famiglia Marconi e di Barbara Valotti, direttrice del Museo Marconi di Pontecchio, la miniserie miscela il genere storico-biografico alla spy story, restituendo la contemporaneità della visione di Marconi e la sua modernità come inventore, scienziato, imprenditore che ha fatto la Storia in Italia e nel mondo, padre delle tecnologie che hanno cambiato la vita dell’umanità.

Di questa straordinaria figura, la fiction tratteggia un ritratto inedito, focalizzandosi in particolare sull’ultimo anno della sua vita, il 1937, quando Guglielmo Marconi (Stefano Accorsi) divide la sua vita tra il laboratorio e il panfilo “Elettra”, dove vive con la moglie Maria Cristina (Cecilia Bertozzi) e l’amata figlia Elettra (Carolina Michelangeli). In quei mesi Marconi è un uomo turbato da un profondo contrasto interiore.

La sua incrollabile fede nella scienza come strumento di progresso per l’umanità si scontra con l’inasprimento dei rapporti internazionali, il crescente isolamento dell’Italia e il progressivo incrinarsi del suo rapporto con Mussolini (interpretato da Fortunato Cerlino), basato fino a quel momento su una reciproca convenienza, sempre più difficile da sopportare da parte dello scienziato. Marconi infatti non gradisce le insistenze del regime e le insinuazioni della stampa sulla realizzazione di un’ipotetica arma segreta.

La narrazione prende il via da un’intervista rilasciata da Marconi alla giornalista italoamericana Isabella Gordon, personaggio di finzione interpretato da Ludovica Martino. All’insaputa di Marconi, Isabella Gordon collabora con il regime riportando informazioni sul lavoro di Marconi al suo amante e funzionario dell’Ovra Achille Martinucci (Alessio Vassallo), braccio operativo del ministro dell’Educazione Nazionale Giuseppe Bottai (Flavio Furno). Attraverso il filo conduttore dell’intervista, nella miniserie si ripercorre anche l’epica umana e scientifica dell’inventore, a cominciare dai primi esperimenti di Marconi appena diciottenne (Nicolas Maupas).

Sulla Collina dei Celestini a Villa Griffone, storica residenza della famiglia, nel 1895 il giovanissimo Guglielmo effettua la prima trasmissione senza fili che sancisce l’inizio della telegrafia. Il racconto include anche altre straordinarie imprese come la prima trasmissione transoceanica della storia, effettuata nel 1901 tra Cornovaglia e Canada.

Girata tra l’Emilia-Romagna e il Lazio, la miniserie vanta riprese nei luoghi reali delle vicende e in spazi iconici del patrimonio storico italiano: da Villa Griffone, oggi sede della Fondazione Guglielmo Marconi-Museo Marconi, a Palazzo Venezia (in particolare la sala del Mappamondo, aperta solo in rare occasioni, messa a disposizione per le riprese); da Villa Mondragone a Villa Torlonia, fino al Museo Storico della Comunicazione. Per realizzare al meglio le scene sul panfilo “Elettra”, la casa-laboratorio di Guglielmo Marconi che non esiste più, è stato inoltre ricostruito in studio un modello di ben 27 metri di lunghezza.

(Comunicato stampa)

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“Guglielmo Marconi. Prove di Trasmissione”: inaugurata la mostra nella sede di Radio Rai

Al via, presso la sede di via Asiago di Rai Radio, la mostra “Guglielmo Marconi. Prove di Trasmissione”, che resterà aperta al pubblico fino al 13 febbraio 2025. I dettagli nel comunicato.

Patrocinata dal Ministero della Cultura e dal Comitato Nazionale per il 150° anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi, la mostra “Guglielmo Marconi. Prove di Trasmissione” promossa dalla Rai nel 150° anniversario dalla nascita del pioniere delle telecomunicazioni è stata inaugurata nella sede Rai di via Asiago.

Una ricorrenza che – nel 2024 – si accompagna ai 70 anni dalla nascita della televisione e ai 100 anni della radio e, anche per questo, la mostra intende celebrare da un lato il genio innovativo che per la prima volta concepì la possibilità di comunicare senza fili, e dall’altro l’azienda depositaria del servizio pubblico nato da questa nuova modalità di trasmissione delle informazioni.

Sede “naturale” dell’esposizione è il Palazzo della Radio di Via Asiago, che si avvicina anch’esso al proprio 100° anniversario e che non solo rappresenta il luogo dal quale in questo ultimo secolo sono partite le onde di trasmissione radio che hanno portato informazione e intrattenimento in tutto il Paese, ma conserva anche quella che fu la scrivania di Guglielmo Marconi, che per anni ne percorse i corridoi.

La mostra si focalizza, in particolare, sul periodo che va dai primi anni Venti alla prima metà degli anni Trenta, prima della scomparsa di Marconi, ovvero sugli esperimenti e sui viaggi che egli fece a bordo della fidatissima nave-laboratorio Elettra.

Il fulcro del percorso espositivo è articolato in sezioni dove vengono raccontati in una sequenza temporale alcuni degli esperimenti effettuati nella cabina che egli fece allestire a bordo del panfilo, per la quale si ringrazia il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Gli apparati originali esposti, infatti, assieme ad alcuni documenti sulla navigazione dell’Elettra, sono in allestimento grazie al prestito temporaneo concesso dal Museo Storico della Comunicazione.

Sono in esposizione anche alcuni pezzi provenienti dal Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino, a integrare il progetto ideato e curato dalla direzione Canone, Beni Artistici e Accordi Istituzionali e completato da un’accurata scenografia.

La Rai è particolarmente orgogliosa di presentare in apertura della mostra anche un altro progetto del quale si potrà avere un assaggio già all’ingresso del Palazzo. Sarà lo stesso Guglielmo Marconi, ricostruito digitalmente grazie all’intelligenza artificiale, a guidare i visitatori nel percorso espositivo. Tramite la collaborazione della direzione Contenuti Digitali e Transmediali e grazie al materiale audio e fotografico d’archivio e alle tecnologie deep fake e voice cloning, si potrà apprezzare non solo il volto dell’inventore con la sua mimica facciale, ma anche la sua parlata e il suo timbro vocale.

(Comunicato stampa)

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“Buon compleanno Guglielmo!”: le iniziative al 150esimo anniversario dalla nascita di Marconi

Proseguono i Marconi Days, le iniziative in corso a Sasso Marconi, in occasione dei 150 anni dalla nascita dello scienziato e innovatore bolognese.

Mercoledì 24 aprile, alle 17.30 a Borgo di Colle Ameno, sarà inaugurata la mostra “Sasso Marconi, la città di Guglielmo” con annullo postale a cura del Circolo Filatelico G. Marconi, premiazione delle realtà e delle associazioni locali impegnate a promuovere la memoria di Marconi, spettacolo marconiano, apericena con dj set, mostra con i disegni e le opere grafiche realizzate dagli studenti delle scuole medie per il 150° di Marconi, concerto dell’Orchestra Onda Marconi.

Giovedì 25 aprile, presso Villa Griffone di Pontecchio Marconi, alle 10.30 si terrà la Santa Messa celebrata dal Cardinale Matteo Maria Zuppi presso il Mausoleo Marconi, a cui seguirà la conferenza scientifica con Anne L’Huillier, Premio Nobel per la Fisica 2023, e Mark Clampin, astrofisico della NASA, intervistati da Giovanni Carrada (giornalista e autore di “Superquark”). Infine, la consegna del Premio Marconi per la Creatività 2024 alla presenza della Principessa Elettra Marconi.

Infine, sabato 27 aprile, presso il Borgo di Colle Ameno, un evento del Circolo Filatelico G. Marconi. Dalle 15.00, apertura dell’ufficio postale temporaneo con annullo filatelico commemorativo a cura del Circolo Filatelico G. Marconi ed emissione di due cartoline per ricordare il 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi. Sarà possibile acquistare il nuovo francobollo commemorativo emesso il 25 aprile e altri prodotti filatelici di Poste Italiane.

Alle 16.30, presentazione del numero speciale della rivista “Antique Radio” (di prossima pubblicazione) interamente dedicato al 150° anniversario di Guglielmo Marconi. Saranno presenti alcuni autori degli articoli e l’editore di “Mosè Edizioni”.

Alle 17.15, performance e breve esposizione storica a cura della soprano Paola Matarrese, che canterà la romanza “Etere Supremo”, versi di Paola Matarrese, musica di Gian Marco Verdone.

Infine, alle 17.30, Piero Stabellini, noto fumettista bolognese, presenterà il suo libro a fumetti di grande formato “Guglielmo Marconi – Un genio italiano”, che ha visto come suggeritore scientifico il Prof. Gabriele Falciasecca.

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Monsignor Dario Edoardo Viganò racconta Guglielmo Marconi e il suo rapporto con la Santa Sede

A margine della mostra Rai ‘Prove di trasmissione’, Monsignor Dario Edoardo Viganò ha raccontato il rapporto di Guglielmo Marconi con la Santa Sede.

Il primo contatto fra Guglielmo Marconi e la Santa Sede avvenne durante il pontificato di Benedetto XV, che voleva costruire una stazione radio trasmittente in Vaticano. Lo ribadisce monsignor Dario Edoardo Viganò, preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione presso l’Università Telematica Internazionale UniNettuno, presidente della Fondazione Memorie Audiovisive del Cattolicesimo e vicecancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze Sociali, nel suo intervento a margine dell’inaugurazione della mostra ‘Guglielmo Marconi. Prove di Trasmissione’ presso la sede di Radio Rai in Via Asiago 10 a Roma per celebrare i 70 anni dalla nascita della televisione e i 100 anni della radio.

Viganò ha ricostruito la storia degli inizi della Radio Vaticana con un focus sul rapporto tra l’inventore della radio e le istituzioni della Santa Sede sulla base di alcune dichiarazioni della primogenita di Marconi, Degna. Nel 1918 – ha raccontato il presule – l’allora Segretario di Stato, il cardinale Pietro Gasparri, su mandato Benedetto XV, si recò in visita nell’abitazione romana di Marconi (villa Sforza-Cesarini, sul Gianicolo) proprio per discutere della possibile installazione di una stazione radio in Vaticano. Il progetto si concretizzò più tardi sotto il pontificato di Pio XI. “Il 24 novembre 1926 Marconi fu ricevuto in udienza da Papa Ratti”, precisa ancora Viganò che richiama diversi dettagli a cominciare dal sopralluogo all’interno dei giardini vaticani, avvenuto in seguito ad un altro incontro con Pio XI datato 11 giugno 1929, a pochi giorni dalla ratifica dei Patti Lateranensi.

Il 12 febbraio 1931 ci fu l’inaugurazione tecnica delle trasmissioni in onda corta della Radio Vaticana – con il messaggio papale – che avvenne presso la stazione trasmittente nei giardini Vaticani. Tuttavia – ha sottolineato Viganò – la cerimonia ufficiale si tenne nella Casina Pio IV sede della Pontificia Accademia delle Scienze. E in quella occasione – con il placet di Papa Ratti – Marconi venne accolto quale socio dell’Accademia stessa guidata a partire dal 1921 dal gesuita Giuseppe Gianfranceschi.

Viganò ha richiamato un altro particolare relativo agli anni successivi, che furono segnati dai miglioramenti tecnici apportati sempre da Marconi. Il 26 aprile 1932, presso la trasmittente vaticana, iniziarono le prove del sistema radiotelefonico a onde ultracorte (microonde) di 50 cm (600 MHz) sulla terraferma. L’11 febbraio 1933, grazie a questo primo apparecchio radio telefonico mai costruito, Pio XI dalla sua residenza estiva di Castel Gandolfo riuscì a parlare con Marconi che si trovava a Roma, senza dover utilizzare i sistemi di comunicazione dello Stato italiano.

Marconi, inoltre, predispose anche la riorganizzazione e l’adeguamento tecnologico del lavoro della Segreteria di Stato dove fu realizzata un’efficiente rete telefonica.

(Comunicato stampa)

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