Pubblicata la graduatoria definitiva dei contributi 2022 delle radio commerciali

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, come ci si attendeva, ha pubblicato in chiusura d’anno la graduatoria definitiva e gli importi dei contributi alle imprese radiofoniche locali commerciali per l’anno 2022.

Le Radio commerciali ammesse ai contributi 2022 sono 152, a fronte delle 150 che avevano ottenuto analoga agevolazione relativamente al 2021. Per ciò che riguarda gli importi, si va da un massimo di 652.765,28 euro a un minimo di 23.260,22 euro.

Come per le Radio comunitarie, vediamo chi occupa i primi posti di questa graduatoria, avendo conseguito i migliori punteggi, e facciamo riferimento alle prime 20 posizioni.

Primatista è anche questa volta la milanese Radio Popolare, che batte tutti con un eccellente punteggio. A debita distanza, seguono InBlu del Lazio, la lombarda Lifegate Radio, Radio Subasio e l’alto-atesina Sudtirol 1. Sesta è Radio Bruno (Emilia-Romagna), seguita dalla romana Radio Globo, da Radio Sportiva, dalla campana Radio Marte e da un’altra emittente dell’Alto Adige, Radio Tirol.

Undicesima è la campana Radio Punto Nuovo, seguita da Dimensione Suono Roma, dalla veneta Radio Company, dalla campana Radio CRC Targato Italia e da Radio Lombardia. Le ultime cinque emittenti che citiamo sono la campana Radio Alfa (sedicesima), la siciliana Radio Margherita, la sarda Radio Sintony International e la coppia lombarda Radio Viva (diciannovesima) e Discoradio (ventesima).

Ultima curiosità: non sono molte le variazioni rispetto alla graduatoria 2021, a parte qualche posizione in più o in meno dell’una o dell’altra emittente. Nelle prime venti posizioni di questa graduatoria, rispetto al 2021, non sono invece presenti stavolta Radio Pico, Radio Numberone, Radiolina e l’abruzzese Radio Delta 1.

Mauro Roffi

Graduatoria Lcn definitiva a Perugia e Terni: Umbria Tv torna al 10

Si chiude in gran fretta con la graduatoria definitiva delle numerazioni Lcn anche la ‘pratica’ delle operazioni propedeutiche allo switch-off delle Tv locali in Umbria, in attesa delle regioni più ‘toste’: Toscana, Lazio e soprattutto Campania.

C’è comunque una sorpresa di grande rilievo in questa graduatoria definitiva umbra, rispetto a quella precedente ‘provvisoria’. Succede infatti che il 10 torni a Umbria Tv (come in origine sembrava pressochè scontato), mentre Retesole passa dal 10 all’11. Poiché i punteggi della graduatoria non sono cambiati e parlano tuttora di una ‘leggera prevalenza’ di Retesole, non è escluso che sia stato raggiunto un accordo di ‘scambio’ fra le due emittenti, che riporta Umbria Tv a una posizione che tutti si aspettavano, come detto.

Le altre numerazioni nella ‘fascia chiave’ 10-19 non cambiano (compresa la presenza di ben ‘due Canale Italia’) e rimandiamo per questo al precedente articolo di pochi giorni fa.

Come di consueto, ci sono invece novità alle successive numerazioni, con tutta una serie di spostamenti non molto rilevanti in sé ma da annotare con cura. In più ci sono gli esiti dei soliti sorteggi.

Nella nuova ‘configurazione Lcn’ delle Tv locali umbre, il 75 andrà (un po’ paradossalmente) a una Televisione che l’ha ottenuto mediante sorteggio, Centro Italia Tv, mentre Canale 10 avrà il 76 e Tele Radio Orte il 77. Il 78 sarà appannaggio di Umbria Tv Plus (dopo sorteggio).

Confermate le comunitarie RTUA 2 al 79 e VP Volta Pagina all’80, assieme a Aquesio Tv all’89. Prima ci sono Italia 7 all’81, Informazione Democratica all’82 (dopo sorteggio) e la confermata Teleroma 56 all’83. Ancora, AM Terni Television ottiene l’84 (grazie ai precedenti sorteggi), Regione Tv l’86 e Teletruria l’88.

Si differenzia un po’ dalle altre Umbria Tv Tuttosport, che preferisce ‘collocarsi’ al 99.

Mauro Roffi
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Liguria: quasi tutte ‘promosse’ le Tv locali dopo la seduta pubblica

In Liguria venerdì scorso si è tenuta la seduta pubblica per stabilire chi abbia diritto fra le Tv locali alle reti disponibili dopo lo switch-off dei prossimi mesi. Saranno a disposizione una rete di 1° livello sul canale 27 e una di 2° livello per Genova e il Ponente sul canale 41.

La graduatoria già predisposta dal Ministero non è stata modificata, si è stabilito, in sostanza, che c’è posto per tutti e si sono registrate due sole rinunce volontarie, per Luna Tv (‘marchio secondario’ di Tele Liguria Sud) e per una delle tre reti in classifica di Telemasone. Per le altre 40 emittenti c’è dunque un ‘via libera’ e ci si appresta pertanto a passare alla più complessa fase dell’assegnazione degli Lcn, dove comunque eventuali ‘sorprese’ sono sempre possibili.

In pratica, la rete di 1° livello andrà – con la massima potenza possibile – a Primocanale e Telenord, mentre Teleradiopace avrà 2,5 MBIT/S. Ancora rete di 1° livello, a potenza minore, per Primanews Liguria, Canale 16 e Telecity. 2 MBIT/S per LTV, 2,2 per Tele Liguria Sud.

La rete di 1° livello andrà anche a Salute e Natura, Telecittà, È Tv Liguria, Teleradiopace 2 e 3, Canale Italia 83 Extra e Canale Italia 84 Extra, Telecupole, Primantenna e Rete 7 del Piemonte ma anche alle toscane Italia 7 e Teleriviera e a Super Tv. Infine, un po’ a sorpresa, 1° livello anche per Salutesanità e Telemasone (2), che farà così un possibile ‘salto di qualità’.

Gli altri avranno la rete di 2° livello. Si tratta di Telegenova, STV, Telestar 1, Entella Tv, Telecampione, Televarazze, Ama Liguria, Trs 2, Ama Tv, TM1 di Telemasone, Serenissima Extra, Motori Tv, Svi 74, Italia 8 Prestige, Regione Tv, Televarazze Plus e 111 Tv.

Mauro Roffi
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Prima graduatoria delle Tv locali anche per l’Umbria

25 emittenti ammesse su ben 49 domande.

La piccola Umbria nel campo delle Tv locali ha antiche tradizioni ma una situazione attuale non troppo brillante, anche se, dai citati dati relativi alla prima graduatoria diffusa dal Mise in vista dello switch-off, sembra stranamente esserci una gran voglia di provare di nuovo a fare Tv in questa significativa porzione dell’Italia centrale.

Le difficoltà delle Tv locali umbre erano venute alla ribalta in particolare lo scorso anno in occasione della chiusura di TeleGalileo (notizia cui FM-world ha dato puntuale riscontro), storica antenna radiotelevisiva ternana. La città di Terni in questo modo non sembrava quasi più avere proprie voci sul video (di Teleterni diremo più avanti) e Franco Allegretti, presidente della società editrice di Tele Galileo, ne era apparso amareggiato. «È una sconfitta per la città, non solo per l’informazione – aveva detto Allegretti alcuni mesi fa – . Stiamo cercando di costituire una nuova cooperativa con le realtà solidali per salvare la testata».

Tuttavia, come vedremo, proprio ora è di nuovo comparsa (anche in questa graduatoria) una Tv che vuol essere di nuovo completamente ternana.

“L’Umbria conta 8 Televisioni e 19 Radio locali – scriveva l’estate scorsa il sito della Scuola di Giornalismo radiotelevisivo, una ‘istituzione umbra’ in questo campo – , due delle quali, ReteSole e TeleAmbiente, in Umbria hanno solo la sede operativa, mentre quella legale è nel Lazio. La maggior parte di queste Televisioni locali trasmette su aree provinciali”.

Infine, “le Radio in Umbria godono mediamente di una salute migliore rispetto alle cugine della Tv”. Qui si aprirebbe, per la verità, tutto il discorso di Subasio, ora entrata in Radio Mediaset, che naturalmente non è il caso di affrontare in questa sede.

Dopo questa lunga premessa, veniamo alla nostra graduatoria, che vede in prima posizione, come era scontato, Umbria Tv, che da anni primeggia in regione ma nel 2020 ha fatto di più: si è infatti unita all’altra ben nota Tv locale TRG per costituire il gruppo Umbria Televisioni srl. e secondo il direttore Giacomo Marinelli Andreoli, si è trattato “di una scelta lungimirante per il rilancio delle due reti”.

Trg (cui fa capo anche Rgm Hit Radio) è al quarto posto in graduatoria, preceduta intanto al secondo da Retesole, che ha sì sede legale a Roma, come detto, ma opera maggiormente in Umbria, con vari programmi e iniziative, anche perché è erede della storica esperienza locale di Tele Umbria. Non sembra così del tutto sorprendente che Retesole sia riuscita a precedere in graduatoria la terza della fila, la ben nota Tef Channel, che in questi anni aveva provato, con alterne fortune, a insidiare la leadership di Umbria Tv.

Dopo Trg c’è Canale Italia 83 Extra e poi Trt Teleterni, che ha avuto varie vicende negli anni, ma ormai è nota anche con l’altra sua sigla in onda, Umbria +, a riprova di un legame minore con la città di San Valentino.

Al settimo posto c’è È Tv Umbria, una delle novità di questi anni, nata dal seno di È Tv Marche (siamo sempre nell’ambito del gruppo Baronio), anche se in partenza forse ci si aspettava un suo successo più rilevante in questa sua nuova regione.

Ma è l’ottava posizione la più ‘intrigante’, perché è appannaggio proprio della novità assoluta, comparsa poche settimane fa (sul canale 210 nel mux di Umbria Tv), a Terni e in regione: si tratta di AM Channel (o AM Terni Television), la cui sigla rivela le iniziali del promotore, l’imprenditore Amerigo Marzi, definito dalla stampa locale come “straordinariamente legato al proprio territorio”.

Andiamo avanti con Canale Italia 84 Extra, mentre decima è RTUA, storico marchio dell’associazione Tele Orvieto Due, che piazza peraltro in graduatoria diverse altre sue sigle (fra cui la nota Aquesio) nelle posizioni di rincalzo.

Ci sono poi le toscane Canale 10, Italia 7 (quindicesima; non c’è invece Rtv38) e Teletruria, oltre a Teleroma 56, mentre la citata Teleambiente è dodicesima ed è effettivamente presente da tempo anche in questa regione.

Umbria Tv piazza poi tredicesima Umbria Tv Tuttosport e ventunesima Umbria Tv Plus; ci sono altresì anche Tele Radio Orte e, ventesima, una Centro Italia Tv che dovrebbe coprire la zona ai confini con le Marche. Ventiduesima è invece Informazione Democratica Info.dem, sigla comunitaria (presente anche nel Lazio, a quanto pare) di cui però non si sa molto di più dell’interessante nome.

Resta infine inspiegabile, almeno in apparenza, l’assenza anche da questa graduatoria di Tevere Tv, emittente attiva da molti anni nella zona della Val Tiberina ai confini con la Toscana.

Un ultimo aggiornamento sulle graduatorie: sono uscite la prima graduatoria della Campania, come previsto, e tre revisioni, per Liguria, Lazio e Toscana. In Liguria nulla di rilevante, del Lazio mi occuperò nei prossimi giorni, così come della Campania, ma in Toscana c’è la buona notizia del reinserimento, al ventisettesimo posto, di Antenna 3, la cui poco spiegabile assenza avevo segnalato nell’articolo precedente.

Mauro Roffi
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Graduatorie di Puglia e Basilicata: le ultime novità tra tv e ‘visual’

Abbiamo già sottolineato in precedenti articoli su FM-world la situazione veramente brutta in cui si sono venute a trovare le Televisioni di Puglia e Basilicata, area tecnica in cui c’è stata una vera e propria ‘decimazione’ delle Tv locali e delle ‘Visual Radio’ per la mancanza di spazi sulle due sole nuove reti di diffusione a disposizione: si tratta di quella di 1° livello sul canale 42 e di una sola di 2° livello sul canale 32 per la parte centrale della Puglia.

Purtroppo la situazione non poteva gran che migliorare e le ultime due graduatorie diffuse, quella definitiva delle emittenti stesse e le due Lcn arrivate nei giorni scorsi, hanno solamente potuto ‘sancire’ l’accaduto, riassegnando l’assetto per le Tv superstiti. Si tratta di 35 emittenti, cinque delle quali nella fascia ‘comunitarie’. Vediamo prima la graduatoria delle Tv ‘in generale’.

Le prime due posizioni spettano naturalmente sempre a Telenorba e Teledue, seguite al terzo posto dalla ‘ritonificata’ Antenna Sud. La rete di 1° livello, a seguire, andrà anche a Tg Norba 24 e Radio Norba Television, alla lucana di successo Trm H24, alla rilanciata Telesveva, a Telerama, a Telebari e alla ‘giovane’ Tv giornalistica lucana Le Cronache. Infine, ancora rete di 1° livello per Tele Radio Padre Pio, Tele Dehon, La Nuova Tv e l’intraprendente Canale 7.

In quindicesima posizione, prima delle Tv che avranno la rete di 2° livello, c’è invece la ‘storica pugliese’ Teleregione Color, seguita da Delta Tv e dalla ‘sorpresa’ Telemajg, che riesce a precedere anche TeleFoggia e Studio 100. Al ventesimo posto c’è Amica 9 Tv, seguita da Canale Italia 83 Extra. Rete di 1° livello, invece, per Foggia Tv, che terrà così parzialmente viva la ‘bandiera’ delle Tv del Tavoliere, in buona misura uscite di scena dopo molti anni di attività.

Si torna alla rete di 2° livello con 7 Plus, Teletrullo e New Media. A chiudere la graduatoria, ecco poi 7 Gold, la tenace Radio Gamma Tv, Video M Italia – La Tv dei consumatori, Canale 2 Tv e Antenna Sud 85.

Esce invece di scena in extremis (salvo recuperi, che appaiono però un po’ ‘problematici’) la lucana Carina Tv e naturalmente non è una notizia positiva.

In parallelo, quanto alle numerazioni, si sancisce l’inevitabile ‘10’ per Telenorba, mentre una probabile scelta del gruppo di Conversano, sancita dalla graduatoria Lcn definitiva, porta Radionorba Television all’11; Teledue, pur forte di un maggiore punteggio, avrà invece ‘solo’ il 12. Non si cambia gruppo, poi, con il 13, attribuito a Tg Norba 24.

A seguire, 14 per Antenna Sud, 15 per Telerama, 16 per Trm H24, 17 per Tele Bari, 18 per Telesveva e 19 per Tele Radio Padre Pio.

Si cambia fascia (dopo qualche ‘aggiustamento’ fra prima graduatoria Lcn e quella definitiva) con Tele Dehon al 75, Le Cronache al 76, Teleregione Color al 77 e Canale 7 al 78. Ancora, Canale Italia 83 Extra all’81, La Nuova Tv all’82, Delta Tv all’83, 7 Gold all’84 e Studio 100 all’85.

La graduatoria prosegue con Radio Gamma Tv all’86, 7 Plus all’87, TeleFoggia all’88 e Amica 9 Tv al 91. Si chiude con Antenna Sud 85 al 92 e la comunitaria New Media al 93.

Le altre cinque Tv comunitarie avranno una loro numerazione: Telemajg andrà al 79 e Teletrullo all’80, poi Video M Italia – La Tv dei consumatori avrà l’89, Canale 2 Tv il 90 e Foggia Tv il 99.

Mauro Roffi
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Graduatorie Tv e Visual Radio: la Calabria

La situazione delle Tv calabresi che emerge dalla prima graduatoria delle emittenti ‘idonee’ secondo il Ministero dello Sviluppo Economico di recente pubblicazione, in vista del prossimo switch-off, è indubbiamente interessante, perché la regione, nonostante i suoi tantissimi problemi, ha alcune peculiarità che sono anche non di rado positive rispetto ad altre zone d’Italia. La prima, come abbiamo già evidenziato in altre occasioni, è la fortissima presenza del gruppo ADN (famiglia Notaris), che è nato ‘radiofonico’ (e resta tale, con grande forza non solo in Calabria) ma ormai da anni ha conquistato la scena anche nel campo televisivo, fra l’altro ‘ereditando’ anche una Tv dal passato quanto mai illustre come Telespazio.

Ma andiamo con ordine e vediamo che al primo posto della graduatoria calabrese si piazza, come forse era prevedibile, LaC, ovvero l’importante iniziativa imprenditoriale che va anche al di là dei media e dell’ambito regionale a cui abbiamo dedicato di recente uno specifico articolo (in occasione dell’arrivo del canale satellitare su Sky). A tale ampio resoconto rimandiamo i lettori, non senza sottolineare tuttavia come LaC (sede principale a Vibo Valentia) abbia sviluppato in questi anni altri specifici canali (da poco è stato acquisito anche Cosenza Channel), di cui almeno per ora in questa graduatoria si trova ben poco, se si fa eccezione per La C News 24, che è finito comunque ‘nelle retrovie’.

Al secondo posto c’è invece Video Calabria di Crotone, un altro pezzo quanto mai importante della storia delle Tv calabresi, seguita al terzo dalla cosentina Ten (come sopra). Quarta è invece l’attivissima Calabria Tv, prima delle emittenti di ADN, che piazza anche Telespazio Tv al settimo posto. Tutte queste emittenti si alternano nelle posizioni di vertice in Calabria anche nelle classifiche di ascolto.

Quinta è invece la crotonese RTI, di antica tradizione anch’essa, e si tratta di un bel successo per questa emittente. Al sesto c’è invece Esperia Tv, altra Tv crotonese impostasi in anni recenti su scala regionale.

L’ottavo posto è appannaggio di Mi Sposo Tv, iniziativa ‘monotematica’ (matrimonio e affini) del gruppo ADN, che ne ha fatto un successo per anni, con tentativi di esportazione in altre regioni, anche se di recente sembra di notare un minimo di ridimensionamento, con la cessione della numerazione 16 Lcn in Calabria. Quest’ultima è andata a L’altro Corriere Tv, di cui diremo.

Il nono posto va invece – un po’ a sorpresa – a Tele A1 Corigliano, sicuramente un nome storico dell’emittenza locale ma non certo su scala regionale ed evidentemente intenzionato a rilanciarsi con nuove ambizioni. Decima è la citata L’Altro Corriere Tv di Lamezia Terme, che è legata a un’interessante iniziativa informativa locale (il ‘Corriere’ di cui sopra) e si sta facendo decisamente notare.

Posizione 11 per Telemia di Roccella Jonica, che sta a sua volta gradualmente crescendo sempre basandosi su un’attenta informazione locale; a seguire, ecco finalmente Reggio Tv, che in questi anni ha vissuto molti alti e qualche basso e potrebbe comunque puntare su un futuro di nuovo ambizioso.

Dopo Canale Italia 83 Extra, ecco poi Telitalia, Tv del Cosentino che sta cercando di trovare spazio in un etere decisamente molto affollato. Buon quindicesimo posto, poi, per Rete 3 Digiesse, gruppo di Praia a Mare molto impegnato anche in campo radiofonico che solo qualche anno fa aveva annunciato di voler uscire di scena dal settore televisivo e invece adesso, evidentemente, ‘rilancia’ con convinzione.

A seguire c’è 7 Gold, che in Calabria, in effetti, non ha mai avuto una presenza molto significativa, soprattutto in campo societario. Posizione 17 per Telecalabria Rtc di Catanzaro, che ha una storia televisiva (anche e soprattutto nell’informazione) con pochi eguali in regione. Segue Tele A57 di Rossano, per la quale può valere un discorso analogo a quello di Tele A1.

Un po’ di sorpresa anche per la successiva posizione, assegnata a Telemormanno, mentre ventesima è Telejonio di Chiaravalle Centrale. Seguono due Tv reggine: la prima è 95 Retereggio, ultima iniziativa del noto (anche in campo politico) Franco Recupero, la seconda è Video Touring (legata a Radio Touring), di cui abbiamo sottolineato altre volte l’impegno in sede locale, ben al di là del semplice campo delle ‘visual radio’ (poco ‘frequentato’ in Calabria).

Detto che segue un’altra Telitalia Tv (si potrebbe trattare anche di un refuso e in questa graduatoria sembra di notarne alcuni altri), c’è poi spazio per alcune altre sigle del gruppo ADN: Matrix Tv, Radio Juke Box Tv e Play Tv; seguono Canale Italia 84 Extra e la pugliese Teledehon, ben presente in Calabria. L’ultima Tv con un punteggio superiore a 0 è infine Rtc Catanzaro, di cui sembra sfuggire la differenza con Telecalabria Rtc.

Da questa posizione in poi comincia però un lunghissimo elenco di sigle a punteggio 0, che si apre con TgCal24, iniziativa all news del gruppo di Video Calabria; ma qui c’è il pericolo di perdersi, visto che poco più avanti, oltre a La C News 24, c’è anche la meritevole cosentina Calabria News 24 dell’associazione Calabria Informa.

Vediamo brevemente chi c’è dunque più oltre, in ‘ordine di apparizione’: Canale Calabria della zona di Soverato (una fra le tante Tv di questa parte della Calabria), altre sigle del gruppo Telemia e Soverato Notizie Minoranze Linguistiche. Poi, la nota Sila Tv, TvSud (e poco più avanti c’è anche Mediasud di Luzzi), altre sigle di Telitalia, Radio Video Flash di Marzi, Video Sud, TeleBova Marina e Telemelito del Reggino, KRimisa Tv del gruppo Calabria Uno di Crotone, Amica Tv della zona di Soverato, ReteJonica di S. Sostene, Calabria Uno – Tva, Telemagna Graecia, cui fa capo anche Teleregione Calabria.

Dopo Odeon 24, ecco altre sigle del gruppo Telecalabria Rtc (la prima è Calabria Channel) e poi Gs Channel del Reggino.

Un cenno va riservato a Esse Tv di Lamezia, finora molto ben diffusa in Calabria; poi ci sono l’interessante Piana Tv di Gioia Tauro, EA Tv – Acri Tv e, fra le altre, la cattolica TeleRadio Speranza di Vibo; seguono Rete Regione RR, manco a dirlo della zona di Soverato, Promovideo Tv con Tua Channel, Grp Tv e due belle emittenti del gruppo di Video Calabria, Capriccio (cibo e territorio) e Calabriasona (musica della tradizione calabrese).

Non è ancora finita: ci sono ancora altre Tv del gruppo Notaris (Ciak Tv, La Grande Calabria ecc.), Gs Network (e chissà se è lo stesso Gs di prima), Onda Tv (Soverato), Soverato Uno, Video Maria, Made in Calabria e la stessa Gds Tv del gruppo editoriale ‘Gazzetta del Sud’, che opera fra Calabria e Sicilia (e possiede anche Rtp e Tgs).

Ma in conclusione, manca qualcuno? Sembrerebbe proprio di sì e fra queste citiamo subito Tele Libera Cassano, di cui non abbiano trovato traccia, ma anche qualche altra iniziativa Tv del gruppo ADN. E non solo: mancano all’appello altre Tv del Cosentino (fra cui TeleTebe), la storica Tele Radio Immagine di Paola, Azzurra Tv e diverse emittenti di Lamezia Terme, mentre a Crotone sembra invece essere uscita di scena per suo conto la storica Telediogene.

Mauro Roffi
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