Radio Kiss Kiss entra nelle tendenze Twitter dopo la domanda al Premier Conte

Un giornalista di Radio Kiss Kiss fa una domanda al Premier Giuseppe Conte e l’emittente entra nei trend di Twitter.

È successo nella serata di domenica 26 aprile, quando il Presidente del Consiglio ha presentato il nuovo DPCM relativo alla “fase 2”.

Al termine della conferenza, la parola è stata ceduta ad alcune testate giornalistiche per le domande di rito.

Il primo a prendere la parola – o almeno a tentare di farlo – è stato Michele Esposito dell’Ansa, impossibilitato a terminare l’intervento in seguito ad un collegamento disturbato.

Il Premier Conte, quindi, è passato direttamente ad Umberto Aprea di Radio Kiss Kiss.

Quest’ultimo ha chiesto quando si potrà parlare di una fase 3 e con quali condizioni. Una questione su cui il Presidente del Consiglio non ha potuto fornire risposte concrete, viste le ancora tante incognite relative alla fase 2.

La terza giornalista ad intervenire è stata Costanza Calabrese del Tg5, la quale ha esordito dicendo che si sarebbe fermata alla fase 2.

Questa parentesi tra fase 2 e fase 3 ha avuto un immediato ritorno virale sui social (da parte di alcuni, anche oggetto di critiche), tanto da far “rimbalzare” ovunque sul web il nome di Radio Kiss Kiss.

In pochi minuti, l’emittente è diventata un trend su Twitter, portando la radio ad essere la più citata sui social.

La domanda di Aprea ha diviso anche il pubblico di Talkmedia, il gruppo di FM-world che si è scatenato tra chi l’ha giudicata poco opportuna e chi invece ha ritenuto l’intervento un riuscito “product placement”, davanti a milioni di italiani.

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Confindustria scrive al premier Conte: “Servono interventi per il sistema radiotelevisivo”

“In questo momento in cui il Paese è smarrito e preoccupato, le imprese radiotelevisive, nazionali e locali, stanno sempre più dimostrando di avere un ruolo centrale e di svolgere un servizio di preminente interesse generale, costituzionalmente riconosciuto, con l’offerta di un’informazione costante, qualificata e verificata e di una programmazione culturale e di intrattenimento altrettanto fondamentale per la sua funzione sociale in grado di estendere senso civico e anche un minimo di distrazione e di rasserenamento”.

È questo l’incipit della lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, Prof. Giuseppe Conte, da Franco Siddi, Presidente di CRTV. Siddi richiama la rilevanza e il valore, anche costituzionale del sistema dell’informazione e dei media, citando una sentenza fondativa al riguardo, la n. 40 del 1960, che ha sottolineato il ruolo svolto “non solo per i singoli componenti del corpo sociale, ma anche per la sua unità”.

“Principio che ha poi trovato piena attuazione nella successiva giurisprudenza costituzionale, e a livello legislativo, nel considerare l’intero sistema pubblico e privato come soggetti che svolgono un’attività di preminente interesse generale” ricorda Siddi.

Ruolo coesivo, ma anche responsabilità imprenditoriale e professionale: le imprese radiotelevisive, pur tra mille difficoltà, si sono da subito attrezzate per svolgere il loro servizio garantendo la massima protezione sanitaria a tutto il personale, come peraltro sta documentando CRTV, e garantendo continuità di un servizio essenziale per la comunità.

“Adesso è il tempo della consapevolezza che ciascuno deve fare fino in fondo la propria parte per la tenuta del Paese” aggiunge Siddi, che rivolge al Presidente del Consiglio la richiesta di fare in modo “che radiofonia e televisione possano andare avanti senza pregiudizio per il futuro”. Con il protrarsi della grave crisi, l’Associazione si riserva di rappresentare una serie di interventi indispensabili e fondamentali a garantire la continuità aziendale dell’intero sistema radiotelevisivo “espressioni vitali di un Paese che vuole sopravvivere all’emergenza, preservando libertà, pluralismo e realtà economica”.

(Comunicato stampa)