Radiofonia e giovani: quali saranno le ‘voci’ del domani?

La radiofonia italiana è caratterizzata da numerosi professionisti che, da anni, portano grandi ascolti alle emittenti del nostro territorio.

Ma quali sono le voci emergenti che potrebbero diventare, un domani, i nuovi punti di riferimento?

Lo chiediamo a voi, allargando lo spettro non solo alle radio nazionali, ma anche locali e web.

Attendiamo suggerimenti sui nostri canali social e su [email protected] per costruire ‘virtualmente’ quello che potrebbe essere un palinsesto degli anni a venire.

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La radio per la Generazione Z? Secondo Buzzoole/Koniqa l’ascolta il 31%

La piattaforma di ‘Influencer Marketing’ Buzzoole, in collaborazione con Koniqa (società di consulenza per le strategie di contenuto) ha realizzato un’indagine per capire che ruolo hanno gli influencer nel processo d’acquisto dei giovani italiani tra i 18 e i 24 anni.

A margine dell’indagine stessa (che ha decretato un forte peso degli influencer, i quali fanno scoprire nuovi prodotti a 2 ragazzi su 3), sono state analizzate le attività che svolgono i 18-24enni nel tempo libero.

Navigare su internet è l’attività principale per il 74% della Generazione Z. L’utilizzo delle app di messaggistica (72%) supera quello dei social media (66%).

I più utilizzati sono Instagram (in testa col 56%), al secondo posto c’è Youtube (42%), al terzo Facebook (37%) e a seguire Twitter (12%), Tik Tok (10%), Pinterest (7%), Twitch (4%), LinkedIn (3%).

La televisione è presente per il 64% dei ragazzi, che amano anche leggere libri (57%), vedere film (52%) e leggere giornali o riviste (36%).

L’ascolto della radio è presente nelle loro attività al 31%.

Infine, compatibilmente con le chiusure degli scorsi mesi, i ragazzi della fascia 18-24 anni amano frequentare i teatri al 15%.

Ulteriori informazioni su Ansa.it.

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L’impegno della Regione Emilia-Romagna nel campo delle “radio dei ragazzi”

“Oltre le distanze oltre le barriere. Fai Radio! Da Piacenza a Rimini c’è una rete di Web Radio di ragazze e ragazzi che aspetta la tua voce!”.

Questi i contenuti di un’inserzione pubblicitaria sulla stampa bolognese da parte della Regione Emilia-Romagna, che ricordava così l’esistenza di www.giovazoom.emr.it, un ‘punto di riferimento istituzionale’ per una rete diffusa di emittenti radiofoniche realizzate dai giovani della regione.

All’interno del sito citato si spiega meglio la situazione:

“Alcune nascono all’interno delle aule di scuola o sui banchi dell’Università, altre sono legate a dei progetti particolari territoriali o, a volte, a eventi particolarmente significativi. Ci sono quelle che trasmettono dagli spazi di aggregazione e quelle che si occupano di temi molto specifici. Ognuna ha una propria peculiarità e una storia molto interessante, fatta di incontri, studio, passione, innovazione, creatività. Sono le tante Web Radio giovanili presenti in Emilia-Romagna, uno strumento con cui ragazze e ragazzi non solo hanno la possibilità di approfondire e conoscere meglio i linguaggi multimediali ma di essere veramente protagonisti. In molti casi la Regione Emilia-Romagna – soprattutto attraverso i fondi delle politiche giovanili assegnati alle amministrazioni locali con i bandi della legge regionale 14/08 – le ha sostenute e incoraggiate a crescere sempre di più. Ma è la voce dei giovani, la vostra voce, che le rende speciali. Ogni mese una Web Radio diversa sarà protagonista della nostra rubrica Giovani in Onda”.

Ed ecco di seguito il lungo elenco delle emittenti finora presentate nella suddetta rubrica: Radio Frequenza Appennino; Radio 5.9; Gioia Web Radio; UniRadio Cesena; Radiofficina; Radio Sonora; Alta Frequenza; RadiorEvolution; LookUp!Radio; Radio Giardino; Rumore Web; Radio Planet On Air; Radioimmaginaria; Reggio Calling Radio; Rio Zezz Web; Radio C.A.P.; Altre Velocità; PC Radio Cult; Radio Flyweb; Valmaradio; Riccione Webradio; RadioDAS; Radio Casotto.

Mauro Roffi

A Cinisi torna Radio Aut, ma in ‘versione ragazzi’

In questi giorni di memoria e sostegno alle iniziative anti-mafia in tutta Italia, si è tornato a parlare anche di Peppino Impastato e della sua inimitabile Radio Aut, emittente siciliana (di Cinisi, nel Palermitano) che si distinse, oltre quarant’anni fa, per il suo impegno appunto contro la mafia, condito anche con un po’ di sana ironia. Impastato diede talmente fastidio che, come si ricorderà, pagò l’iniziativa con la sua stessa vita.

Da allora c’è chi lavora per preservare la sua memoria, alimentata anche da un celebre film di Marco Tullio Giordana (il famoso ‘I cento passi’) con Luigi Lo Cascio.

Da Cinisi giunge anzi adesso la notizia di un progetto ‘in corso d’opera’, che potrebbe diventare presto realtà, ovvero dell’idea di ricreare Radio Aut ma in una versione ‘riservata ai minori’. Si tratta di Radio Aut Young, che sarebbe gestita da un gruppo di ragazzini che stanno approfondendo da alcuni mesi sia i temi mediatici in quanto tali, per imparare a ‘fare radio’, che la vita e l’attività di Impastato e di ‘quella’ Radio Aut.

Tutto sembra sia nato da un’idea del piccolo Pietro, di Cinisi, che ha coinvolto altri ragazzi ed è riuscito a farsi ascoltare dai responsabili di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato e della collegata associazione.

L’intento sarebbe quello di andare, nei limiti del possibile, sulle orme della storica radio fondata a suo tempo da Peppino Impastato per denunciare la mafia e i suoi padrini ‘a suon di sberleffi’. Un’idea che, a 42 anni dal suo omicidio, dovrebbe ora essere ripensata e cucita ‘addosso ai minori’. Il progetto è seguito principalmente da Cristina Cucinella, attivista storica di Casa Memoria, e coinvolge un gruppo di dieci ragazzini di Cinisi di circa 10 anni.

Si tratta di amici e compagni di scuola, con alla testa il citato Pietro, che ha cominciato da mesi a frequentare regolarmente Casa Memoria e ad appassionarsi alla vita e alle vicende di Impastato, al punto che i ragazzi potranno anche fungere da utili ‘guide’ per chi verrà qui da ‘turista interessato’, per così dire, o anche per le scolaresche in ‘visita didattica’.

Il ‘grande passo’, dopo i necessari corsi di formazione, sarebbe adesso per i ragazzi quello della radio, che comunque, se rivolta e gestita da minori, dovrebbe essere anche necessariamente ‘tarata’ sulla loro realtà e sulle problematiche che li interessano e coinvolgono, nella specifica realtà di Cinisi.

I ragazzi, in ogni caso, hanno presa l’iniziativa molto seriamente, a quanto pare, e si stanno impegnando perché diventi un’effettiva realtà.

Mauro Roffi

I giovani e la radio: qual è il rapporto oggi?

“Negli ultimi tempi, i giovani non si sono più avvicinati alla nostra radio. Non hanno più la curiosità che avevamo noi negli anni ’80; quindi non si è potuto creare un ‘vivaio’ che avrebbe potuto sostituirci in occasione del nuovo cambio generazionale”.

Lo scrive un’emittente siciliana in evidente difficoltà, che ci offre lo stimolo per affrontare un tema sempre attuale: che rapporto esiste tra radio e giovani?

In molte zone del mondo (ma anche in parte nel nostro Paese) sono ancora molti i ragazzi impegnati nel settore radiofonico. I mezzi di comunicazione, tuttavia, oggi si sono moltiplicati e sono molteplici i modi per comunicare.

Qual è dunque l’effettiva situazione in Italia? E come “recuperare” chi si è allontanato dalla radio?

Ne parliamo nel podcast di questa settimana:

“La radio è ancora un mezzo per i giovani?”: 5 ventenni protagonisti al “Salotto FM-world”

25Uno dei temi più discussi degli ultimi anni, tra addetti ai lavori, è: “La radio è ancora un mezzo per i giovani?”.

L’argomento sarà al centro della prossima puntata di “Salotto FM-world”, martedì 26 maggio alle 21.00.

A confrontarsi saranno 5 ventenni, protagonisti di importanti emittenti nazionali e regionali, che ci racconteranno il loro punto di vista.

Ospiti del salotto di martedì: Filippo Grondona (m2o), Simone Palmieri (Radio Zeta), Carlotta Tripi (Radio Company), Guglielmo Meregalli (Radio Number One) e Alex Uboldi (Radio Ticino).

Al di là della loro evidente passione per il mezzo, che cosa ascoltano i loro coetanei? I ventenni di oggi preferiscono la radio o altre piattaforme digitali? Perchè gli speaker in onda sono prevalentemente cinquantenni a fronte di un numero più ridotto di ventenni?

Di questo e di molto altro – con ulteriori ospiti a sorpresa che saranno annunciati a breve – si parlerà su www.facebook.com/fmworld, nel salotto moderato come sempre dal “diversamente giovane” Nicola Franceschini, con la regia di Julio Vazquez di 22HBG.

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