Podcast: continua a crescere la fruizione in Italia

Quasi 14 milioni di italiani hanno ascoltato almeno un podcast nell’ultimo anno, 2 milioni in più rispetto al 2019.

È questo il dato principale che emerge dalla terza edizione di ‘United States of Podcast’, evento tenutosi in questi giorni in versione “on line”.

L’appuntamento è stato organizzato da Audible, che ha riportato le informazioni raccolte in una ricerca condotta da Nielsen.

L’impennata dei podcast si è avuta durante il lockdown di marzo e aprile, ma il dato ha tenuto nei mesi estivi, con una crescita anche della durata di fruizione, oggi pari (in media) a quota 24,5 minuti.

Il 41% degli ascoltatori predilige programmi originali, il 22% programmi radiofonici trasformati in podcast, mentre il 37% ascolta entrambi.

I maggiori fruitori di contenuti originali, tuttavia, sono i giovani con una percentuale pari al 60%.

Infine, gli amanti del podcast – secondo questa ricerca – sono anche utilizzatori di diversi social network.

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Il 30 settembre è la giornata mondiale del podcast

Oggi, mercoledì 30 settembre, è la giornata mondiale del podcast.

L’ANSA dedica un articolo all’argomento, ricordando che – nati grazie alla tecnologia RSS all’inizio degli anni 2000 – venti anni dopo i podcast hanno fatto un vero e proprio balzo in avanti, complice anche il lockdown che in Paesi come l’Italia ha fatto crescere la fruizione di questo mezzo da parte dei cittadini, almeno stando al 70% dei rispondenti al sondaggio che Wiko ha effettuato sulla sua community nei giorni scorsi.

E questo smentisce in parte un luogo comune: se il podcast è considerato un intrattenimento da ascoltare in macchina mentre si va o si torna dal lavoro e invece in quarantena forzata quando nessuno poteva uscire di casa, ha conosciuto una difffusione boom, qualcosa non torna.

Oggi i canali disponibili sulle molte piattaforme di ascolto sono più di 1 milione. I podcast preferiti, secondo il sondaggio , sono quelli di intrattenimento e sport (57%), privilegiati rispetto a quelli di informazione (43%) e ben il 51% dei rispondenti dichiara di avere il suo/i suoi canali di riferimento a cui è fedele.

Il mezzo più utilizzato per l’ascolto è lo smartphone (69%), preferito a PC e altri dispositivi (31%) e questo è dovuto anche al fatto che si ascoltano più volentieri in viaggio (61%) rispetto a quando si è a casa a rilassarsi (39%).

Un altro dato interessante emerso riguarda la durata del podcast: il 60% dei rispondenti afferma di interrompere l’ascolto se il podcast risulta troppo lungo.

Anche se è ancora poco utilizzato (33%) rispetto alla radio (67%), il podcast ha grandi opportunità di crescita ed è diventato il megafono di tanti personaggi famosi dal mondo della politica, allo spettacolo, ma non è un mezzo solo per VIP e Influencer, bensì un canale democratico che tutti possono utilizzare (80%).

Sono molteplici gli aspetti positivi dei podcast, in particolare viene apprezzata la narrazione che permette di apprendere maggiori informazioni ed è per questo che il 40% dei rispondenti dichiara di ascoltare i podcast anche come arricchimento culturale o, ad esempio, per migliorare il proprio inglese.

(Comunicato da ANSA)

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