Francesco Facchinetti su Radio 105: “Non ritiro la denuncia a McGregor”
Ha provocato diverse reazione l’aggressione subita da Francesco Facchinetti, colpito dal campione irlandese di arti marziali miste Conor McGregor.
Qualche giorno fa, durante una cena, il conduttore radiofonico di “105 Kaos” era stato improvvisamente aggredito dal lottatore, tanto da provocargli un trauma cranico e una ferita al labbro.
Nel corso del programma che presenta ogni giorno alle 18.00 con Sabrina Scampini su Radio 105, Facchinetti non ha potuto non affrontare l’argomento, ribadendo l’intenzione di denunciare il campione.
“Se dovesse chiamarmi l’avvocato di McGregor domani – ha ribadito in diretta – e offrirmi 10 milioni di euro, 10 milioni di euro, 10 santissimi milioni di euro per ritirare la denuncia e per ritirare tutto, io direi di no. Non m’interessa nulla dei soldi, non mi interessa nulla dell’hype, anche perché ho mal di testa tutto il giorno, devo portare questo collarino 8 ore al giorno per 16 giorni, ho un trauma cranico, ho una distorsione alla rachide cervicale che non so neanche cosa voglia dire. Questa storia a me non fa piacere; se potessi avere la macchina di ‘Back To The Future’ tornerei indietro nel tempo e quel sabato, due giorni fa, non andrei lì”.
Facchinetti infine ha aggiunto che “Questa cosa non mi fa piacere. Io porto avanti la denuncia e ne parlo perché non possa succedere ad altre persone. Quello è un uomo altamente pericoloso, vederlo davanti ai tuoi occhi è un altro conto rispetto a leggere di lui. È dannatamente pericoloso per gli altri”.
Sul caso Facchinetti-Mc Gregor è intervenuto anche Linus che, dai microfoni di Radio Deejay, ha dichiarato: “Dalle periferie escono personaggi che possono diventare personaggi di riferimento, o personaggi che si portano dietro il loro disagio e lo utilizzano per giustificare tutto ciò che fanno. L’esempio sotto gli occhi di tutti è quello di Conor McGregor, che ovviamente è uno nato in periferia che si è emancipato grazie alla sua abilità e la sua forza fisica. Poi però di cervello non è cresciuto molto, non so se per le botte prese o se fosse già così di partenza. Mi pare di capire dalla partenza… Uno che lo fa di mestiere non deve aggredire gli altri, ma è una cosa che ha già fatto in precedenza”.
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