In radio con l’Intelligenza Artificiale: nasce il programma “Visionari 22”

Intelligenza Artificiale e radio: prende il via un nuovo progetto dalla sede di 22HBG/FM-world. I dettagli nel comunicato.

Il programma è “On The Mike”, titolare della conduzione è Mike, musicista in partenza per un tour estivo, che ‘alterna’ il microfono con l’Intelligenza Artificiale.

Siamo a Ferrara, nella sede di 22HBG in via Modena, dove negli studi della piattaforma FM-world viene realizzato e prodotto il programma, trasmesso in diretta dal lunedì al venerdì, dalle 13 alle 15, su Radio Sound come sui social.

Pensato per il territorio ferrarese, il programma risponde all’esigenza, come spiega il CEO Gianluca Busi, di investire dove ha sede la tech company, «un dovere per un imprenditore».

Ecco spiegato perché 22HBG, che lo scorso febbraio ha lanciato l’app di intelligenza Artificiale Peperoni AI – dal nome della piattaforma di gestione contenuti da cui deriva, on line su iOS e Android – ha deciso di ‘sperimentare’ all’interno del programma.

«Il mondo non è quello della pre-pandemia, nell’ultimo anno c’è stata una impennata in termini di velocità applicata alla tecnologia. Il nostro – spiega Busi è un modo per fare comprendere a chi ci segue cosa fa l’intelligenza artificiale, di cosa si tratta, eliminando paure, debellando luoghi comuni e mostrando come, se ben utilizzata, l’intelligenza artificiale può migliorare la vita. Sempre sapendola usare, tenendo conto dei naturali limiti».

Caratteristica di Peperoni AI: è ’empatica’, nel senso che al testo si combina l’umore, lo stato d’animo, i sentimenti che animano chi la utilizza; il tono può essere formale o informale; la voce, da uomo o donna, con caratteristiche anche anagrafiche. Categorie: Media, Education, Writing, Marketing, suddivise a loro volta in tipologie di messaggio. Ogni domanda è dunque lecita.

La puntata odierna (numero “zero”) dà avvio ad un percorso dedicato all’innovazione.

Partirà infatti giovedì – trasmesso sempre su Radio Sound, con periodicità settimanale – “Visionari 22”, un programma – condotto da Mike – dedicato a coloro che hanno avuto ‘visioni’, ‘idee’, ‘intuito’ con riscontro nel macro-tema dell’innovazione, lo stesso che può cambiare – leggere ‘migliorare’ – la realtà.

Ad alternarsi al microfono con Mike ci sarà Roberto Ferrari, formatore e speaker esperto di bias cognitivi ed arte del prestigio.

Insieme incontreranno menti brillanti e originali che stanno contribuendo a cambiare il mondo; esplorando i loro processi creativi ed il loro mindset diventano fonte di motivazione ed ispirazione per affrontare e superare gli ostacoli ed allenare gli ascoltatori a “vedere oltre”. Non si limita a coloro che hanno raggiunto il successo, ma cerca anche le storie di coloro che lottano per realizzare i loro sogni. Alfonso, un’intelligenza artificiale, porgerà domande strampalate per creare ilarità e alleggerire l’atmosfera.

Il format diventerà anche un podcast distribuito sulle principali piattaforme.

La prima puntata sarà con Alessandro Bordini, autore del libro “Il giro del mondo come non lo avete mai visto”, dove racconta la sua personale vicenda di viaggiatore che, all’età di 23 anni, ha perso la vista dopo un incidente stradale.

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

FM-World compie 25 anni: dall’analogico alla IA. Ne parliamo con Nicola Franceschini 

A cura di Marco Barsotti

Il sistema FM-World

I nostri articoli parlano di radiofonia a tutto tondo, ma anche di intelligenza artificiale, del futuro dell’infotainment in mobilità e in generale di tutto quanto è a venire. A volte, tuttavia, è opportuno guardare indietro, soprattutto se – come nel caso di FM-World – si ignora o si rischia di dimenticare il ruolo pionieristico che questa piattaforma ha avuto nel mondo del web italiano. Abbiamo pertanto deciso di parlarne con Nicola Franceschini, che su queste pagine è totalmente inutile presentare. Restate con noi, ne varrà la pena.

Un quarto di secolo

*Marco Hugo Barsotti: FM-World ha una lunga storia, mi sembra quasi esista da sempre…

Nicola Franceschini: Pensa che esattamente il 5 giugno sono 25 anni che esiste FM-World. Quindi siamo a ridosso di un compleanno importante, che solca un quarto di secolo. In realtà il discorso è molto semplice. Di FM-World fondamentalmente esistono due momenti ben distinti: tu prima mi parlavi di Supereva ma neppure quello è stato l’inizio… e ovviamente poi la parte più professionale, con l’app e tutto il resto, che ha preso il via dal 2011.

Ma andiamo per ordine: FM-World è nato a livello assolutamente amatoriale 5 giugno del 1998, un periodo…

*MHB: 1998 ? tipo all’era di Netscape Navigator 3.0, quello con la grande “N”?

NF: In realtà c’era anche Internet Explorer, era la grande novità. Io facevo ancora l’Università, per cui in pratica utilizzavo internet direttamente dall’ateneo mentre studiavo, ed era un periodo… sai, come lo è stato per le radio locali degli anni 70: praticamente era un periodo in cui fiorivano da tutte le parti siti amatoriali di vario genere.

Due pionieri

Io ovviamente seguivo quelli legati alla radiofonia e in cui c’era intanto un’embrionale Newslinet, che poi si è evoluto. Ma mi ricordo che c’erano tantissimi siti analoghi, tipo per esempio, non so se ti ricordi quello di Milano, che si chiamava…

*MHB: L’osservatorio di Daxmedia! BSB, STM, RPB e tutte le sigle delle postazioni milanesi inventate da Dario Dossena.

NF: Sì, DaxMedia realizzato in collaborazione con Andrea Lombardo. Ma erano tantissimi i siti analoghi, sparsi nelle varie città d’Italia. Insomma, tutti finalizzati a proporre contenuti molto simili nel proprio territorio,  fondamentalmente per parlare di radio, ma ancor più sul dare la notizia relativa al cambio di frequenza, su quello che si riceveva da quelle parti, ecc…

*MHB: …e su quando veniva inserito il cappellino di Natale sui loghi delle tv analogiche: avvincente, altro che le previsioni su chi vince Sanremo…

NF: Eh! Comunque FM-World in realtà è nato molto semplicemente come sito di segnalazioni di frequenze. Non si parlava tanto di contenuti a livello di programmi e simili. Poi un po’ alla volta, non ce ne siamo neppure accorti, ma si iniziava ad avere un riscontro, arrivavano mail di lettori e perfino comunicati stampa ufficiali.

Geocities

Inizialmente l’avevo pubblicato sulle pagine di Geocities, proprio la primissima versione, ricordi che c’era Geocities.com?

*MHB: Certo, ricordo benissimo Geocities, era un servizio di hosting gratuito che ha avuto un enorme successo negli anni ’90!

NF:  Infatti: era uno quei siti che ti dava spazio gratuito,  con l’indirizzo Geocities.com e poi slash (“/”, N.d.R), e poi slash, e poi slash fino ad arrivare a FM-World in fondo.

Supereva

E poi Supereva, che all’epoca aveva il progetto delle “guide”, in pratica canali monotematici, che lo rendevano un vero e proprio portale, con tanti ‘esperti’ di singole materie. Furono loro a scrivermi, proponendomi di spostare i contenuti del mio sito in una spazio già organizzato, all’interno del loro canale dedicato alla radio, di cui di fatto divenni il gestore.

Quando FM-World entrò in Supereva – 2000/2001 – lo estesi gradualmente, inserendo anche le prime notizie legate alla radiofonia in generale… ricordo di aver trovato qualche mese fa la nascita di m2o (2002), di cui avevo realizzato un breve articolo, un progetto che prendeva il posto di Italia Radio, emittente dal taglio completamente diverso.

*MHB: Da Radio Regione di Fegiz al PCI.… alla Dance!

NF: Esatto, c’era stato questo cambio epocale. Poi ho parlato dell’esordio LolliRadio nel 2006 e di altre realtà native digitali. Fino al 2011 FM-World è sempre stato ospitato su Supereva e aveva in parallelo un sito che si chiama Frequenze Radio.

News Gathering

*MHB: Scusa se ti interrompo, prima di passare allo step 2 che mi pare che stia arrivando,  c’è un aspetto che secondo me è interessante, il news gathering, cioè come ti arrivavano le notizie. Mi pare che possiamo affermare che sei stato pioniere del modello bottom-up pre social, nel senso che le notizie che venivano raccolte sul territorio dai lettori che in qualche modo diventavano co-redattori. Una cosa notevole, in un’era pre-Twitter, pre-Meta.

NF: Ovviamente non “tutti i lettori”, ma una serie di collaboratori fidati, alcuni dei quali sono diventati veri e propri amici che condividono tutt’ora con me il progetto. C’erano alcune zone d’Italia che effettivamente erano scoperte, però le notizie da Milano, Roma, Napoli, Torino o dalla “mia” Emilia-Romagna erano costantemente aggiornate.

Considera però che all’epoca io collaboravo già con Millecanali e questo era per me un grosso vantaggio. Lì ero una firma in mezzo a tante altre, ma si trattava di una pubblicazione prestigiosa, curata peraltro da Mauro Roffi con cui siamo tuttora in contatto costante.

E poi, come dici tu, c’erano i contatti dal basso, gente che spontaneamente mandava mail con delle informazioni.

Talkmedia

Nel 2002 ha preso il via Talkmedia, quello che oggi è la parte social su Facebook di FM-World: nato come ‘ospite’ di Yahoo!Groups.

La modalità era molto semplice: chi si iscriveva (via mail, ovviamente) a questo gruppo, automaticamente diventava sia lettore che protagonista, perché chiunque poteva scrivere qualcosa che sarebbe stata recapitata a tutti.

Facebook

E Talkmedia è rimasto questo fino all’arrivo dei social…. Facebook ha iniziato in che anno?

*MHB: In Italia direi attorno al 2008. Senza ancora il bottone “like”.

NF:  Facebook ha preso il via quando ancora non collaboravo con Busi (Gianluca Busi, fondatore di 22HBG, N.d.R). E la prima pagina di FM-World, di fatto, era un profilo privato. Poi sono arrivati i “gruppi”.

Talkmedia

E quindi nel 2011 sono nati ufficialmente la pagina e TalkMedia come gruppo, ed è anche l’anno in cui c’è stata questa conoscenza personale tra me e Gianluca. Io all’epoca lavoravo in una radio locale e venne..

*MHB: “Una ?”. A Rete Alfa…

NF: Si… venne Gianluca a trovarmi in radio dicendomi “noi due ci conosciamo… “, perché comunque a lui parlavano di me anche tecnici e operatori del settore, così come a me parlavano di lui.

A quel tempo non c’era ancora 22HBG, che sarebbe nata abbinando la start up al processo di sviluppo di FM-World anche come app.

FM-World in 22HBG

Io stesso ero stanco di “giocare da solo”, quindi mi faceva piacere avere un’evoluzione, cogliendo l’entusiasmo di Gianluca e della nascente 22HBG.

I nostri “ruoli”? Io di fatto ho mantenuto la gestione dei contenuti del sito e lui di tutto il resto, ovvero della app, degli sviluppi tecnologici, nonchè della stessa bellissima sede.

Una app – quella di FM-world – che oggi aggrega gli streaming audio e video di tante emittenti italiane ed estere.

Parole, parole, parole

*MHB: I numeri delle connessioni però non li fornite pubblicamente.

NF: Sono scelte aziendali, ma posso darti qualche informazione importante. Ad esempio che online funzionano non solo i grandi network ma anche le radio native digitali, soprattutto se hanno un format ben definito. Ci sono radio totalmente “verticali” che ottengono importanti risultati.

Reality Check: qualche webradio tra le top 10?

*MHB: Ma per esempio adesso, proprio in questo momento, avete tra le top10 una radio che non sia anche in FM?

NF: In questo momento (le 8:55 AM di lunedì 29 maggio 2023, N.d.R) la più ascoltata… fammi vedere… si: la più ascoltata è Radio1 Rai, poi i network privati che conosciamo… e al nono posto 70-80.it, la prima digitale.

FM-World per i broadcaster

*MHB: Un’applicazione come FM-World registra un mare di informazioni: classifiche di ascolto in tempo reale, durata di ascolto, bounce, abitudini dei singoli  utenti. E puo’ visualizzare metadati. Avete pensato di fornire interfacce alle radio per poter analizzare e operare su questi dati? O magari anche arricchire tramite la vostra piattaforma quanto offrono le radio con i famosi metadati, e non parlo del solito titolo del brano in onda, ma di tutto il resto di cui si favoleggia da anni?

NF:  Certo, è ovvio che, sì, questo è un servizio molto utile, oltretutto mostra l’importanza della prominence sulla app, nel posizionamento studiato, del logo giusto, del nome giusto: un servizio che possiamo fornire.

Ma non io: io curo la parte contenuti. Di questo dovresti parlare con 22HBG direttamente.

Prossima puntata

Ed è esattamente quanto faremo nella seconda puntata della nostra serie “Intrattenimento e lavoro in Auto” (M.H.B. con il supporto di Peperoni AI, per FM-World).

Claudio Cecchetto festeggia il compleanno e inaugura la sua nuova radio

L’atteso giorno è arrivato.

Il 19 aprile è la data del compleanno di Claudio Cecchetto e quest’anno, il regalo che il noto disc-jockey, produttore e presentatore si è fatto è quello di inaugurare la sua terza radio.

Dopo Radio Deejay e Radio Capital, arriva Radio Cecchetto, un nuovo progetto, tecnicamente realizzato in sinergia con FM-world, MediaDab e NewRadio.

La diffusione avviene via DAB+, via web e via app, con il supporto di 22HBG, garantendone l’ascolto su qualsiasi piattaforma digitale.

Che cosa sarà Radio Cecchetto? Il fondatore la definisce “la radio più libera d’Italia“, dove a trasmettere potranno essere anche dj e speaker di radio locali e/o web, che desiderano provare l’esperienza della nuova emittente digitale.

“È fondamentale” – specifica una nota del sito radiocecchetto.it“che gli speaker abbiano già avuto esperienza nella conduzione. Gli interessati dovranno inviare un breve estratto di una loro trasmissione con almeno 2 interventi. La direzione farà una selezione, solo per garantire una buona conduzione, e ricontatterà gli speaker scelti per accordarsi sul giorno e orario della puntata e per le note tecniche di trasmissione. Il programma su Radio Cecchetto verrà registrato e il file sarà consegnato allo speaker, oltre ad un attestato di trasmissione firmato da Claudio Cecchetto”.

Il palinsesto iniziale è così definito: si parte alle 7.00 con “Consolle ’70”, a seguire “FM ’80” dalle 8.00 alle 9.00, mentre nelle tre ore successive – fino a mezzogiorno – arriva “Radio Mail”.

Dalle 12.00 alle 14.00 ecco “Rcc non stop”, mentre per tutto il pomeriggio – fino alle 19.00 – l’originale “Prove microfono, riconosci la voce?”.

Alle 19.00 torna “Consolle ’70”, così come alle 20.00 “FM ’80”.

In serata dalle 21.00 “Radio Mail”, mentre da mezzanotte “Rcc non stop”.

A selezionare la musica sarà proprio Claudio Cecchetto che in questo progetto crede fortemente e che anticipa che la radio serberà diverse sorprese nelle prossime settimane.

Non rimane altro che sintonizzarla via etere in DAB+ o collegarsi con radiocecchetto.it, scaricare le app proprietarie e/o seguirla direttamente dalla piattaforma di FM-world, con la possibilità di interagire via WhatsApp al 388.997.0707.

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Radio Cecchetto pronta per la partenza: l’esordio mercoledì 19 aprile

Manca pochissimo alla partenza di Radio Cecchetto.

La nuova emittente di Claudio Cecchetto – la terza, dopo Radio Deejay e Radio Capital – esordirà mercoledì 19 aprile, nel giorno del compleanno del fondatore.

La diffusione avverrà in DAB+ tramite i mux del circuito MediaDab-SpaceDab, in streaming su www.radiocecchetto.it e via app, grazie al supporto di FM-world, partner del progetto.

“Una radio diversa, una radio libera, una radio fatta da te: sarai proprio tu a trasmettere!”, promette Claudio Cecchetto, entusiasta della nuova radio.

Sul sito e sui social dell’emittente sono già presenti dettagli a riguardo, ma le sorprese arriveranno un po’ alla volta.

Intanto, Claudio Cecchetto ha pubblicato il seguente promo, che ha immediatamente scatenato i commenti di chi attente con curiosità la partenza del nuovo progetto.

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General Motors

General Motors scarica Apple CarPlay a favore di una soluzione proprietaria. L’inizio di un trend pericoloso?

General Motors, quinto costruttore automobilistico del mondo per fatturato, è intenzionato ad abbandonare Apple CarPlay (ma anche Google Android Auto) a favore di una soluzione proprietaria. Obbiettivo dichiarato: catturare dati e abitudini dei clienti, anche disintermediando le piattaforme di intrattenimento attuali, incluse quelle radiofoniche.

Lo ha svelato Reuters in un articolo del 31 marzo: vediamo insieme qualche dettaglio, unito ad alcune considerazioni generali sull’importanza che radio (e TV) non si facciano sottrarre il rapporto diretto con il proprio pubblico.

Punti di vista

L’iniziativa di GM si spiega se guardiamo i fatti dal punto di vista di un costruttore: come scrive Reuters, Apple CarPlay e Android Auto “allow drivers to bypass a vehicle’s infotainment systems“, permettono all’utente di bypassare i sistemi nativi della vettura.

Una contrapposizione tra costruttori di vetture e piattaforme tecnologiche dove le nostre radio e TV non sembrano neppure essere parte in causa.

Machine Learning

In un mondo dove la collezione, l’analisi, l’elaborazione tramite Machine Learning e perfino la rivendita dei dati è chiave (come ben spiega Netflix)  un costruttore non può lasciare che siano altri a “catturare informazioni su come i propri clienti guidano e ricaricano l’auto” (parole di GM). Oltre naturalmente s catturare quelle sulle preferenze nel campo dell’intrattenimento.

Guadagno “per noi”

GM pare intenzionata a offrire la nuova soluzione su tutti i veicoli elettrici e – forse – su parte dei nuovi a combustione. E non si pensa a servizi gratuiti: “We do believe there are subscription revenue opportunities for us,”, pensiamo ci siano grandi opportunità di guadagno per noi, ha affermato Edward Kummer, Chief Data Officier della casa di Detroit.

Il che ci ricorda una frase che ci aveva detto durante un’intervista dell’anno scorso un importante editore parlando di TuneIn: “Quelli guadagnano sulle nostre radio” (con i famosi pre e mid-roll).

Spotify sì, radio non pervenute

Kummer ha anche affermato – bontà sua – che Spotify sarà parte della soluzione.  Ma nessun accenno alle app proprietarie delle nostre stazioni DAB/FM ne ad aggregatori terzi quali TuneIn o FM-World. E – piuttosto grave – nulla si dice di un ipotetico “App Store di GM” (anche se il caso di FireOS ci porta a pensare che questo non sia del tutto da escludere).

Friction

Il punto che vogliamo sottolineare è quello che gli anglosassoni chiamano “friction”: anche se sarà sempre possibile connettere la propria applicazione su cellulare  al Bluetooth dell’auto, questa operazione avrà sempre una “friction” enormemente maggiore rispetto al semplice tap su uno schermo che contiene applicazioni decise dal costruttore della vettura.

General Motors

Prospettive

L’automobile è e diventerà sempre più un luogo essenziale per la fruizione dell’intrattenimento. Già oggi molte vetture sono dotate di schermi per i passeggeri posteriori e c’e’ da attendersi che con l’evoluzione della guida autonoma questi saranno resi disponibili anche al guidatore. E in quanto ai contenuti non pensiamo solo a OTT e streaming radio: ma anche a piattaforme di gaming e social orientati al video quali TikTok.

Schema di massima di un Transformer

Large Language Models (Transformer)

Clock in pensione

Senza dimenticare l’impatto dei LLM (Large Language Models tipo ChatGPT, Bard, Anthropic e simili), che probabilmente creeranno in locale palinsesti personalizzati – dopo aver appreso gusti e abitudini dei passeggeri – senza alcun bisogno dei broadcaster e dei loro “clock”.

Content is King (or is it?)

Tutti questi sviluppi ci portano ad affermare che solo radio e TV  che saranno in grado di creare contenuti originali e distribuirli tramite canali nuovi – alcuni per ora inesplorati – siano destinate a restare rilevanti nei prossimi decenni.

Fronte Comune

Per il momento, come aveva giustamente affermato  Eugenio La Teana in un recente podcast, è essenziale che i broadcaster italiani (anzi: europei) facciano fronte comune, tutti uniti al fine di essere interlocutori credibili di giganti quali GM, Stellantis e Renault ma anche Google, Meta e OpenAI.
Perché il pericolo di essere totalmente disintermediati e’ fortissimo  e occorre attrezzarsi fin da subito. (M.H.B. per FM-world)

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]