Da 22HBG, un regalo di Natale per tutti: la nuova versione di FM-world, subito “trending” nell’app store iOS

Il giorno della Vigilia di Natale, 22HBG ha deciso di fare un regalo a tutti i propri utenti: una versione “brand new” della applicazione FM-world.

Per tanti utenti del mezzo radiofonico questo aggregatore rappresenta ormai una delle principali applicazioni del proprio telefono. Per convincervene basta andare a vedere la schermata dell’utilizzo della batteria del proprio smartphone: si troverà probabilmente una situazione non troppo dissimile da quella di chi scrive.

Rilasciata nella notte tra il 23 e il 24 dicembre, la App si trova già in ottima posizione nelle classifiche degli app store iOS italiani e francesi, con un trend al rialzo che arrivati al pomeriggio del 24 non accenna a diminuire. Indubbio segno della vasta base di utenti e anche ovviamente della curiosità di testarne le nuove funzionalità.

Le nuove funzionalità

Ma veniamo alle novità di questa versione. Abbiamo avuto l’opportunità di parlare proprio con Matteo Rossi e Nico Montanari (referenti team di sviluppo del progetto) e con il fondatore Gianluca Busi.

Marco Hugo Barsotti: Matteo, puoi raccontarci le principali novità che caratterizzano questa versione?

Matteo Rossi: Come novità sostanziale, un restyling grafico e la nuova scheda di ricerca delle radio per categoria. Abbiamo inserito le chart con le radio più ascoltate, un servizio simile a quello presente nel sito di FM-world in tempo reale.

Localizzazione

M.H.B: L’integrazione con le News del portale FM-world.it è particolarmente interessante, ma abbiamo constatato che anche le versione estere della app rimandano alle notizie in italiano. Strategicamente, pensate la versione presente negli app store all’estero come una applicazione dedicata appunto agli italiani all’estero o anche a utenti internazionali in genere?

M.R.: Per la parte news per ora si rimanda alla sola parte italiana e l’app è indirizzata a un pubblico italiano al momento. Ma questo non implica che le cose non possano evolversi in futuro, prossimo.

Sezione TV

M.H.B: La sezione video – anzi TV – mi risulta sia una feature unica della vostra app. In futuro, troveremo nella sezione video anche emittenti televisive pure e non necessariamente “radiovisioni”?

Gianluca Busi: Come hai sottolineato tu, la sezione video è molto importante in quanto a oggi siamo l’unico aggregatore radiofonico a supportare le visual radio. Uno dei nostri obbiettivi è aggregare anche le tv non solo musicali e con nuovi servizi per l’automotive dove in futuro la parte video sarà parte integrante del media auto. Come sai la fruizione in auto è un mio punto di focus e intendo indirizzare molte delle energie di 22HBG per il 2024 proprio su questo. Per quanto riguarda le TV native ne abbiamo già inserite, anzi lasciami dire che chi vuole entrare può inviarci una richiesta ed essere inserito anche subito.

M.H.B.: Ultima domanda, puoi anticiparci qualcosa per il 2024?

G.B.: Tik Tok ti dice niente? Beh, ci stiamo lavorando e siamo quasi pronti. E stiamo anche ragionando con alcuni operatori del settore Fast Channels (i famosi canali lineari che nascono per essere inseriti negli home screen delle TV  Samsung e LG) per portare sul mercato qualcosa di unico e innovativo.

(M.H.B. per FM-world)

Buon Natale e Felice 2024 da FM-world

Siamo sul finire di questo 2023.

Anche quest’anno, FM-world ha cercato come sempre di raccontarvi il mondo della radio, sotto ogni aspetto, sia a livello tecnico che di contenuti.

E dandovi la possibilità di seguire il ‘mezzo’ ovunque, sia in versione audio che visual, tramite la nostra app.

Proseguiremo così anche nel 2024, grazie alla vostra costante presenza e collaborazione.

Tanti auguri di Buon Natale e di un Felice Anno Nuovo da tutto il nostro staff!

FM-world: da Mazzoli a Fiorello a RTL 102.5, le notizie più lette dell’ultimo mese

Quali sono le notizie più lette su FM-world? I ‘click’ coincidono con la popolarità dei post?

Non ci occupiamo mai di ‘noi stessi’, ma è curioso notare come social e news effettivamente lette viaggiano su binari non sempre paralleli.

Le segnalazioni del nostro sito sono condivise sui nostri principali canali social, ma talvolta prendono ‘via diverse’, finendo su pagine e su chat che modificano la percezione che si ha, leggendo Instagram o Facebook.

E così, l’articolo più letto nell’ultimo mese (tra il 12 ottobre e l’11 novembre) è stato Marco Mazzoli e Paolo Noise si sfidano a “Celebrity Chef” su Tv8, probabilmente grazie alla condivisione che lo stesso conduttore dello “Zoo di 105” ha effettuato sul proprio profilo.

Al secondo posto, Rai Radio2: come cambia il palinsesto con l’arrivo di Fiorello, pubblicato pochi giorni prima dell’esordio del programma radiotelevisivo, la cui attesa è stata confermata dagli ascolti della prima settimana.

Completa il podio RTL 102.5 Best: che cosa accadrà nei prossimi giorni, approfondimento che abbiamo reso noto nei giorni in cui sono terminate le collaborazioni con diverse voci storiche dell’emittente digitale.

Lo stesso gruppo è stato al centro anche delle due notizie successive: i ‘click’ dei lettori hanno portato al quarto posto RTL 102.5, Radiofreccia e Radio Zeta annunciano “qualcosa di clamoroso”, il cui riferimento – si è scoperto nelle ore successive – è stato relativo alla trasmissione in anteprima per l’Italia della nuova “Now and then” dei Beatles.

Quinta notizia più letta, quella relativa a Gianni Riso si congeda da RTL 102.5 Best, indubbiamente una delle più commentate sui social network, a cui è seguita quella più ampia (relativa più in generale alla radio digitale) I saluti dei conduttori storici di RTL 102.5 Best e la sostenibilità di progetti esclusivamente DAB.

Infine, una menzione anche per “We-Jay” si fa in tre: novità nel palinsesto del fine settimana di Radio Deejay, che ha destato molta curiosità tra i lettori e per la recente Bobo Vieri porta il suo talk-show su Radio TV Serie A con RDS.

In ambito ‘locale’ (o comunque ‘non nazionale), il maggiore interesse è stato suscitato da Angelo De Robertis è il nuovo direttore di rete di Radio Norba e da Lutto nella radiofonia: è morta Anna Maria Albanesi, editore di Centro Suono.

Infine, diverso interesse – soprattutto negli ultimi giorni – è arrivato dalle seguenti news: Radio Cecchetto si prepara ad un inverno a CortinaTiberio Timperi critica la radiofonia odierna e riscopre in RTR 99 il talento di Teo Bellia e Luciana BiondiMarco Baldini al debutto su Radio Birikina: “Cerchiamo nuovi talenti”Cresce la digital radio in Veneto: arriva il mux Nord Est Dab PlusStefano Carboni è il nuovo direttore artistico di Radio Number One.

Per cui, non solo notizie nazionali, ma anche strettamente territoriali tra gli argomenti di maggiore interesse in FM-world.

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

La questione autopromozione durante le indagini di ascolto, opinioni a confronto nel gruppo Facebook “Talkmedia”

Si è discusso molto, sul gruppo Facebook Talkmedia e in generale nel mondo della Radio, sulle autopromozioni delle emittenti durante le indagini sugli ascolti.

Pratica che consiste nell’invitare gli ascoltatori a rispondere a eventuali chiamate di sconosciuti (“potrebbe essere l’indagine di ascolto“) e a dare indicazioni su come rispondere. Una cosa vietata in Francia ma che la maggioranza dei lettori reputa lecita e che viene invece ritenuta pericolosa dai ricercatori di AST.

Sul gruppo Talkmedia le opinioni variano in modo estremo, passando da chi ritiene la pratica assolutamente lecita, chi la ritiene probabilmente ininfluente, chi la considera lesiva dell’immagine dell’emittente stessa e chi afferma che effettivamente ha il potere di modificare i risultati delle indagini di ascolto rendendole di fatto forvianti.

Nulla di male

Cominciamo da luglio, quando in risposta a numerosi articoli apparsi sulla stampa specializzata, un utente ha affermato di non vedere nulla di male se le emittenti inviano a rispondere ai questionari TER indicando la stessa radio come radio ascoltata

L’utente ha fatto notare come da anni, in concomitanza con le rilevazioni di ascolto, molte emittenti realizzino massicce e costose campagne pubblicitarie su vari mezzi (tv, manifesti, ecc.) senza che ciò abbia mai creato scandalo. Per cui, a suo avviso, anche invitare alla risposta durante le trasmissioni dovrebbe essere considerato un normale tentativo promozionale, non un illecito.

Tra i coloro che hanno commentato, molti hanno criticato il “pianto greco” di certe emittenti che invitano spudoratamente al voto.

TER dovrebbe ringraziare

Successivamente, in un post differente, un utente ha sostenuto che le radio hanno tutto il diritto di invitare gli ascoltatori a rispondere al telefono per le indagini d’ascolto, visto che pagano questo servizio circa 700 euro a provincia. Ha aggiunto che TER dovrebbe ringraziare le radio per questo, considerando che aiuta a capire realmente quanto il mezzo radiofonico venga ascoltato e apprezzato.

Nei commenti, un altro utente ha chiesto se chi non paga per il servizio non viene incluso nella ricerca, ottenendo la conferma che ovviamente solo chi paga viene rilevato.

C’è chi ha ammesso che il concetto di invitare gli ascoltatori a rispondere può avere senso, ma è diventata un’abitudine artisticamente indigesta soprattutto tra le radio nazionali e superstation, al punto di definirla “Un po’ na cafonata“.

È stato poi linkata nel gruppo un’intervista a Renato Mannheimer (questa), che sosteneva la probabile irrilevanza della pratica a fini statistici.  La sua opinione sarà però contraddetta da un’osservazione apparsa in una successiva intervista, come vedremo.

Un altro iscritto ha affermato con decisione che le radio hanno pieno diritto di autopromuoversi in un Paese democratico, con un altro utente d’accordo con lui e questo nonostante nei commenti venisse fatto notare che la pratica è sanzionata in Francia in quanto ritenuta turbativa di mercato.

Infine, un utente ha ricordato che già 30 anni fa c’erano dubbi sul meccanismo delle indagini d’ascolto radiofoniche.

Più di 60 anni? Troppo anziano

Un lettore ha poi segnalato una situazione ritenuta inaccettabile: volendo rispondere alla chiamata TER indicando la sua emittente preferita, gli è stato impedito di farlo  in quanto in una fascia di età non compatibile. Un utente ha dato una spiegazione chiara e a nostro parere plausibile, che riportiamo testualmente: “È normalissimo che l’ascoltatore sessantenne sia stato rimbalzato: evidentemente il campione dei sessantenni, per quell’area geografica, in quella wave, era già stato raggiunto. Non è un’elezione a suffragio universale. È un’indagine a campione.”

Sarebbe probabilmente opportuno che – se questo è il caso – la cosa venga spiegata al mancato intervistando, in modo da non lasciarlo deluso (magari pensando anche che gli sia stato dato dell’anziano).


Risposta analitica

Siamo a Ottobre e arriva su Newslinet una spiegazione analitica, a cura di una professionista del settore che opera presso la ASTAT di Bolzano.

Nell’intervista è presente una dimostrazione numerica del fatto che l’autopromozione inficia il risultato delle indagini di ascolto.

Questo ente, che effettua una ricerca puntuale sul territorio della Provincia autonoma di Bolzano, affianca al metodo CATI il CAWI e nell’articolo, oltre ad affermare che CATI è intrinsecamente inaffidabile, fornisce la dimostrazione, affermando implicitamente che in determinati casi questa pratica può far quasi raddoppiare il risultato della rilevazione di una emittente.

FM-World: Dashboard monitoring emittente

Pochi in questo caso i commenti: probabilmente davanti a prove numeriche (e definizioni ostili quali “‘l’errore standard di una misura è definito come la stima della deviazione standard di uno stimatore“) solo un lettore affezionato e particolarmente “opinionato” ha ritenuto di intervenire, affermando che ASTAT ha “tirato fuori una discreta mina su quanto accaduto negli ultimi anni riguardo alle indagini d’ascolto” e concludendo in modo tranchant che  “Per me (il sistema ideale è)  Cati+Cawi e Diari, chi vuole il Meter se lo paghi e continui a non confrontarsi col mercato”, non mancando di concludere che “L’Italia è sempre stata in ritardo e da 20 anni si è chiusa in una sterile autarchia culturale“. (M.H.B. per FM-World)

Le radio preferite della nostra community: arriva il ‘bundle’ Talkmedia

Talkmedia è il gruppo di FM-world, dove gli utenti della nostra community interagiscono, esprimono opinioni, si confrontano sulla radiofonia italiana ed estera.

Oltre alle emittenti via etere, spesso si parla anche di ‘native digitali’, ovvero di radio presenti sul web, con format “verticali” e mirati.

Nei giorni scorsi, in un sondaggio lanciato proprio su Talkmedia, abbiamo dato la possibilità ai nostri utenti di votare le realtà (non presenti in FM) che vorrebbero trovare in apertura sulla app di FM-world.

Alcuni nomi erano stati suggeriti, ma chiunque poteva inserire radio a proprio piacimento, incrementando l’offerta. E così è stato.

Numerose sono state le preferenze che hanno animato il sondaggio e da queste abbiamo estrapolato il primo ‘bundle’ Talkmedia.

Cliccando in alto sulla app di FM-world, nella sezione dei ‘suggeriti’, è possibile accedere a venti emittenti dai contenuti eterogenei, che hanno in comune il fatto di essere prevalentemente digitali o diffuse via etere solo in circostanze particolari (chi in DAB+, chi in onde medie).

Questa l’offerta delle venti emittenti presenti:

Lolliradio Italia, Urban Radio, Radio Milano International, Radio Capital Funky Town, Power 927, Radio Casa Bertallot, Is Good For You, TRX Radio, Freedom Street Radio, Radio Morcote International, Radio Saba Sound, Deejayfox Radio Station, One World Radio, UniBg On Air, Jazz 24, Radio Freccia Nera, Radio Animati, Discology Radio, Radio On The Beat, Dj Osso Radio.

Potete continuare a suggerirci le vostre emittenti preferite – o quelle che ritenere meritino essere evidenziate – a [email protected].

L’app di FM-world è scaricabile gratuitamente da tutti gli store digitali.

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

What is being discussed in the most important Radio interest group of Italy, the FM-World Facebook group “TalkMedia”

In this article we excerpt some posts that appeared in August on the Talkmedia Facebook group. The topics and summaries were selected and elaborated by PeperoniAI from 22HBG and Claude from Anthropic, with fact checking by our editorial staff.

Radio encounters

RadioIncontri, the event that took place in Riva del Garda between 2004 and 2010, has remained in the hearts of many radio professionals, as evidenced by the many nostalgic comments on the original post by Nicola Franceschini.

In general, there is nostalgia for the “RadioIncontri” meetings in Riva del Garda, an annual event between 2004 and 2010 that brought together professionals and enthusiasts from all over Italy to discuss the world of radio.

Among the comments, some fondly evoke the atmosphere of sharing and sociality that could be felt there, comparing them to a real “Facebook group live“. Others remember the good times spent with old acquaintances, making new friendships meant to last.

The historical “volume competitions” between the increasingly powerful and cutting-edge radio systems brought by various exhibitors are also recalled. And the presence, alongside university radio stations, of the new emerging web radios of the time, bearing witness to an event that kept up with the times.

Among the contributions, the well-known publisher of some historical Italian web radios points out that in reality his flagship radio stations had been excluded from those meetings, raising more than a few perplexities. A critical view that provides food for thought, without undermining the prevailing nostalgic feeling.

The future of radio broadcasting at the center of the debate on Facebook

A post published by Massimo Siddi analyzing the new on-demand consumption trends compared to traditional radio playlists sparked a heated debate about the future of radio broadcasting.

Among the comments, some show concern about the mass shift of listeners towards personalized content on digital platforms, abandoning linear listening. But Siddi downplays this view, explaining that this is a process that has been underway for years in many industries, not a sudden change.

In his analysis, the challenge for radio is to open up beyond traditional linearity, experimenting with new ways of producing content. Otherwise it risks being left behind compared to the audience’s choices. One commentator shares this perspective, pointing out that change is coming inexorably.

There are also more hopeful views, such as that of a user who argues that linear radio is not necessarily doomed to disappear. Rather, it can transform itself and carve out a new specific position, as has happened for example with movie theaters following the advent of streaming.

Siddi reiterates that this is not about decreeing the death of radio, but rather understanding the changes taking place in order to reinvent the radio medium in a new dimension in step with the times.

What radio was like in the analog era: memories of old mixers

Giuseppe Fiorellini’s August 18th post showing Leonardo Leopardo using an old analog mixer (note 1) the legendary RMI mixer branded Semprini sparked lively memories among industry veterans in the comments.

Many nostalgically cited the mixer brands they used from the 1970s onwards: in addition to the legendary Semprini, Soundcraft, Munter, Davoli, FBT and other historic brands of Italian electro-acoustics are frequently mentioned.

Some recall having used these mixers until the 2000s, while others point out that today the sonic timbre is given by digital processors. There are also references to the spring reverbs and analog equalizers of the time, which required some skill in tuning.

The comments express all the nostalgia for a technology that, despite some drawbacks like background noise, guaranteed a greater “warmth” of sound compared to the digital era. A passion that unites veterans of that artisanal radio where the personal touch made the difference.

The FM-World “charts” at the center of the debate on radio listenership

In recent weeks, the rankings of the most listened to radios on the FM-World aggregator, called (borrowing the name from music charts) “charts” (or rather: top charts!) have been reported several times on the Talkmedia page.

The original post by Franceschini reporting the charts of the most listened to radios on the FM-World platform sparked a discussion about radio listenership measurement in the comments.

In particular, one user points out how the admittedly small audience numbers generated by FM-World make clear how actually useless the traditional surveys conducted on samples by specialized companies are.

Another commenter goes into the specifics of the FM-World charts, noting how there is a clear predominance of one national broadcaster at night, which would contrast with the official data available. This is seen as a sign of possible discrepancy between the institutional listening charts and emerging trends from the platform.

There are also observations on the missing radio stations in these charts: the absence of a very popular national broadcaster and that of a historic local station, appreciated in its area, are noted for example. This would limit a complete view of the radio landscape.

Someone also highlights the opportunity offered by FM-World to discover new broadcasters among the over 500 present, compared to the more limited offer of institutional aggregators. And to further support the doubts about the validity of official data, the recent departure of Rai from the survey conducted by the company PER is recalled.

In summary, through these various objections and clarifications, widespread perplexity about the reliability of traditional sample-based listening surveys seems to emerge.
FM-World is seen as a possible more realistic alternative to quantify the actual performance of the various radio broadcasters.

(note 1): We were forced to correct the AI, probably born too long after 1975

(Article by Peperoni AI and Claude/Anthropic under the supervision of M.H.B. for FM-World)