Luceverde Radio, a station owned by the Automobile Club d’Italia, is using AI for some of its contents

Content on Demand now in production. A year after learning that ACI Radio was experimenting with the AI-based content creation system “Content on Demand,” we spoke again with Piermattia Fioravanti Cinci Agricola to see how things were progressing. Unexpectedly, we uncovered a completely unrelated issue linked to DAB, which we consider highly important.

ACI’s Radios

On Thursday, September 5th, we contacted Piermattia Fioravanti, Business Development Manager at ACI Informobility, to get an update on their Content on Demand trial.

The interview was more than interesting on the subject in question. But then, we asked a few questions related to our roundtable discussion on the difficulties of listening to the radio while driving in the era of “dashboards” managed by car manufacturers… and Piermattia added an important piece to the puzzle, specifically regarding the attribution of PI codes, highlighting an issue we hadn’t encountered in any press article before.

Too many interesting topics came up, so we decided to split the interview into two parts: today we publish the part concerning Content on Demand, and in two days, we will release ACI’s testimony regarding PI codes and the Automotive issue.

ACI Radio Today

FM-world (M.H.B.): Twelve months (and six days) have passed since our last interview. What has been the evolution of your radio over this year?

Piermattia Fioravanti: We have tried to refine the content and improve the schedule. We changed a few presenters, choosing those who better fit the tone of the station. So, we made some adjustments, but no major upheavals. We still hold the same communication ideas.

And above all, we have enriched the content dedicated to the automotive world. In short, we remain aligned with our initial goal and with what ACI does.

FM-world (M.H.B.): There are also now studios in Milan, as I heard on air.

Answer: Yes, we have studios both in Rome and Milan. The ones in Milan are not owned by us, while those in Rome are, and we have presenters in both cities. This allows us to engage guests from both metropolises. These are two important hubs from a mobility perspective—think about the proximity to Monza—and with so many production companies.

One Publisher, Two Radios

FM-world (M.H.B.): In two words, what differentiates your two radios?

P.F.: They are two very different things. Luceverde is a traffic information radio, closely tied to mobility, providing traffic updates. ACI Radio, on the other hand, covers mobility 360 degrees. So yes, we provide traffic information, but we also talk about alternative mobility, regulations, Formula 1, minor sports, and safety.

Content on Demand

FM-world (M.H.B.): You previously mentioned your use of Content on Demand (COD), which I believe was already in beta testing…

P.F.: Exactly. We use COD for the infomobility news on Luceverde Radio.

The workflow is as follows: the basis is the editorial content created by our editors, the ones who write the pieces we want to broadcast. Then, we input them into COD, which adds pre-roll and post-roll, corrects any errors, and creates the audio part.

FM-world (M.H.B.): Does COD also automatically integrate the contributions into the broadcast system?

P.F.: No, that phase is still done manually, but we are, of course, moving toward automation.

Formula 1 and Jubilee

FM-world (M.H.B.): Other uses?

P.F.: Yes, a crucial one: creating content in other languages. It was essential during the Monza GP and will be again for the Jubilee.

In this case, we took the Italian content, had it translated by the platform using its artificial intelligence, and then had it “voiced” by one of the many available voices, which we selected.

FM-world (M.H.B.): Do you consider yourself in the experimental phase or in production?

P.F.: Production, production. What I’ve told you is in production. But we are also experimenting, as we aim to create news bulletins starting from basic news.

Let me explain: if today COD voices the exact content created by editors in Italian, tomorrow it will generate additional content based on simple agency news. A way to increase productivity, so to speak. Or perhaps to generate more content with the same number of collaborators. We must also remember that the traditional process often involves errors, which this automated workflow allows us to avoid. (M.H.B. for FM-world)

“Radio 100 – il futuro in onda”, tre giorni di incontri a Praia a Mare

In occasione dei cento anni della radio, Praia a Mare (Cs) ospiterà un importante evento dedicato al mezzo. I dettagli nel comunicato.

La radio in Italia compie 100 anni, la prima trasmissione infatti è del 6 ottobre 1924; di questo parleremo diffusamente a Praia a Mare il 20, 21 e 22 settembre, in una 3 giorni tutta dedicata alla radio: “Radio 100” il futuro in onda.

Protagonisti saranno esperti, addetti ai lavori, speaker di ieri e di oggi, scrittori, giornalisti ponendo loro delle domande, su argomenti come:
1 – Ascoltare ancora le radio oggi ha senso?
2 – Quale la radio del futuro
3 – Quanto preoccupa l’Intelligenza Artificiale nel futuro della radio
4 – Esiste ancora la radio ideale
5 – La funzione, l’utilità, l’importanza delle radio locali

In queste giornate, si parlerà soprattutto delle persone che hanno contribuito a fare grande la radio, della loro storia che si muove nel tempo, collettivamente o singolarmente, del movimento radiofonico pubblico e privato in Italia, il racconto, il corso di questi primi 100 anni prendendo in esame le trasformazioni culturali che hanno segnato le ultime generazioni, la storia indelebile della radio e il suo potente impatto su notizie, teatro, musica, sport.

Molti i libri che saranno presi come riferimento per i vari salotti nella 3 giorni:
“The Radio dreamers: Storie e personaggi straordinari della Radio” di Paolo Lunghi
“Suoni nell’etere” di Simone Fattori
“Voci alla Radio” di Enzo Mauri
“La Radio fa scuola” di Bruno Gaipa

La Radio segna anche i territori, che si evolvono, una 3 giorni per analizzare con i protagonisti la cultura, lo stile e la sensibilità del mezzo, una celebrazione alla radio, ma anche a chi ne fa parte.

All’evento parteciperanno editori di radio locali e nazionali, speaker radiofonici, docenti di comunicazione, studenti e studentesse del Master “Fare radio”, per dare vita ai dibattiti su come la radio nel tempo è cresciuta.

In particolare si farà il punto su come questo mezzo si sia aperto a nuovi contenuti, con nuovi punti di accesso (smartphone, pc, podcast) senza però dimenticare la sua anima tradizionale e versatile, capace di entrare nelle case per informare, intrattenere e fornire contenuti di alto livello culturale.

I temi (vari) che saranno affrontati nella ridente cittadina calabrese di Praia a Mare in provincia di Cosenza, punteranno i riflettori sullo straordinario passato, sul presente rilevante e sulla promessa di un futuro dinamico della radio.

Cosa sia oggi la radio per i circa 35 milioni di italiani che la ascoltano ogni giorno è giusto chiederselo, molti amano la radio, ma ultimamente c’è un po’ di confusione sul ruolo che il mezzo ha ed è giusto chiedersi perchè poco considerata dai giovani, molti i fattori che ne hanno fatto crollare la credibilità, possibile che la Radio abbia smarrito la propria strada?

I vari talk tratteranno anche un tema molto importante come l’esigenza di innalzare il livello di professionalità di chi lavora in radio, dal momento che l’ibridazione del mezzo radiofonico, ha creato una dimensione multimediale e relazionale che deve necessariamente affiancare i nuovi contenuti con un linguaggio attento che solo un’adeguata professionalità può garantire.

L’occasione offerta dal traguardo dei 100 anni della Radio – si legge sul sito Unesco – merita di essere propagandata a tutto volume.

“I 100 anni” – ci dice Umberto Labozzetta organizzatore dell’evento – “sono un’occasione per celebrare con orgoglio le ampie virtù e la continua potenza del mezzo radiofonico. Ciò arriva in un momento opportuno, poiché la radio, sebbene statisticamente popolare e enormemente apprezzata dal pubblico, deve affrontare crescenti sfide in termini di audience e numeri di entrate derivanti dalle piattaforme digitali, dai social media pervasivi, dai divari digitali e generazionali e le nuove tecnologie, che permettono una sempre più rapida connessione globale” – conclude Labozzetta – “affronteremo in questi 3 giorni con gli amici che hanno aderito favorevolmente all’iniziativa e che ringrazio sin d’ora, di dare delle risposte a come affrontare il cambiamento e sopratutto come regolare le fake news, una regola questa che vale ancora di più sull’informazione che la radio affronta quotidianamente e spesso senza soluzioni”.

“Sono onorato di ospitare nella mia città questo evento dedicato alla Radio” – aggiunge il Sindaco di Praia a Mare Antonino De Lorenzo “la radio nonostante i suoi 100 anni è un mezzo sempreverde, un accompagnatore nel nostro quotidiano. Uno dei pochi mezzi che permette di fare anche altre cose, mentre la ascoltiamo, anche io da studente ho avuto un esperienza radiofonica amatoriale che ricordo con molto entusiasmo, un’esperienza molto divertente, un mezzo capace di raccontare e costruire contenuti sempre nuovi, che ha sfruttato più di altri il progresso tecnologico mantenendo la sua peculiarità e il suo potenziale di arrivare a tutti” – conclude il Sindaco“sarà una occasione per ricordare le origini di questo straordinario mezzo di comunicazione e anticipare le sfide future nel nuovo contesto digitale, sin da ora dò il benvenuto nel nostro territorio a tutti gli ospiti che saranno presenti nella 3 giorni di Radio 100”.

I Talk si svolgeranno nei salotti creati nelle varie piazze a partire dalla centralissima Piazza Italia, che caratterizzeranno tutto l’evento, creando interesse in ogni angolo della città, di ogni suo singolo individuo, le location sono state scelte in base ai differenti eventi e i temi che verranno affrontati, ma Radio 100 è diffuso sul territorio di Praia a Mare che sarà il punto di riferimento, sono previste anche delle attività parallele e di supporto alle 3 giorni offerti gratuitamente alla cittadinanza e a tutti coloro che vorranno partecipare, come le performance Odaka Zen Warrior con i maestri e tamburi, l’Aperitipico con musica dal vivo in cui scoprire la raffinata scena musicale del territorio e conoscere i prodotti tipici del territorio, la proiezione del docufilm Souvenir D’Italie dedicato a Lelio Luttazzi storico conduttore della Hit Parade su Rai Radio1, realizzato dal regista Giorgio Verdelli, Disco Radio Show la serata del sabato sera con la Direzione Artistica di Danny Losito con i consolle alcuni dei dj più famosi delle radio, il Concerto all’alba di fronte l’isola Dino di domenica 22 con un trio jazz spettacolare, visite nelle zone limitrofe scelte sia per il loro interesse storico, culturale o naturalistico sia perché perfette scenografie di uno splendido territorio.

Alcuni dei protagonisti della radio nazionale e locale che hanno accettato l’invito e che saranno a Praia a Mare in quei giorni.

Fabrizio Casinelli (Capo Ufficio stampa Rai)
Marco Lanzarone (Responsabile RaiPlay e Radio On line)
Giorgio D’Ecclesia (Radio Speaker)
Andrea Biondi (Il Sole 24 Ore)
Gianfranco Valenti (Rai Radio2)
Rosaria Renna (Radio Monte Carlo)
Angelo Colciago De Robertis (Radio Norba)
Valerio Gallorini (Produttore Televisivo)
Mauro Miclini (Radio Deejay – m2o)
Julian Borghesan (Rai Radio2)
Stefano Munari (Italiana Fm)
Nicola Franceschini (FM-world)
Pippo Pelo (Kiss Kiss)
Gigio Rosa (Radio Marte)
Marta Cagnola (Radio 24)
Gianluca Teodori (Responsabile News RDS e Capo Redattore Radio Serie A)
Beppe Palmigiano (Station Manager di Radio Italia Anni 60 – Palermo)
Paolo De Grandis (Delta Radio – Rovigo)
Igor Pezzi (Radio Company)

A loro si uniranno altri nomi importanti che comunicheremo a breve.

“Radio 100: il futuro è in onda” è organizzato da Umberto Labozzetta in collaborazione con Gruppo Eventi, The Italian Connection Group e promosso dal Comune di Praia a Mare (Cs).

(Comunicato stampa)

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Best of Talkmedia: “Il DAB in auto è scomodo?”. Il post di un utente scatena la community di FM-world

C’e una cosa che distingue il sistema FM-world dagli altri siti di informazione sul mondo dei media e dagli altri aggregatori audio video: la community di Talkmedia. Dove nascono discussioni interessanti e talvolta perfino statisticamente significativa. Come in questo caso.


Il DAB in auto è scomodo?

Il 30 luglio 2024 il “top contributor” (uno degli utenti più attivi) Alessandro Webber ha lanciato un interessante sondaggio. Questo il testo:

Ma solo io trovo la radio DAB in automobile una delle cose più scomode e meno intuitive della storia della tecnologia contemporanea?! Non trovo MAI la ratio che cerco a meno che non sia stata pre programmata tra le preferite. Mille volte lo streaming con gli aggregatori!

Ne è nata un’interessante discussione che ha rapidamente superato le 100 interazioni. Abbiamo dunque deciso di promuoverla al rango “Best of Talkmedia” e parlarne in questo articolo.

50% della community è d’accordo

Un numero di interventi a tre cifre non permette di fare statistiche significative. Ciò nondimeno ci sembrava interessante trarre comunque le conclusioni, cosa che abbiamo fatto contando pazientemente le varie opinioni (dopo averle deduplicate).

Possiamo dunque affermare che oltre il 50% di chi ha risposto concorda con Webber (il DAB è scomodo o non performante), il 31% ritiene invece il DAB “valido” e circa il 10% fa notare come anche l’FM abbia i suoi problemi.

Ma quali sono le varie posizioni?

Un utente, ad esempio, fa notare come durante lunghi viaggi lo streaming non si interrompe praticamente mai. L’FM presenta frequenti interruzioni e non è sempre affidabile. A luglio 2024, il DAB ha ancora problemi di copertura e, come lo streaming, se si interrompe lo fa bruscamente, mentre l’FM degrada gradualmente.

Pronta la risposta: il motivo è istituzionale e non imputabile ai consorzi “Se ci mettono 24 anni per assegnare le frequenze non è colpa nostra“.

#LaQuestione#Cancelletti#

Vagamente fuori tema – succede sovente – ma nella discussione è entrata #LaQuestione#Cancelletti#, che potremmo anche chiamare *QuestioneAsterischi*.

Un utente si è spinto a definire “furbacchioni” i gestori di emittenti che antepongono un simbolo speciale (quale appunto il cancelletto o l’asterisco) al nome dell’emittente. Ma – ha affermato – il DAB rende inutili gli stratagemmi: “Alcuni sistemi audio integrati con comandi vocali non riconoscono (queste emittenti)”

In merito a chi scrive è capitato addirittura che un band scan effettuato in pieno centro di Milano con un tradizionale apparecchio radio DAB+  non permettesse in alcun modo la memorizzazione della prima radio privata italiana, mentre era ottimamente ricevibile BBC World Service.

Basse potenze

Anche interessante un’osservazione sulle basse potenze concesse ai multiplex. Un lettore afferma che il ministero non ha considerato a fondo le interferenze dall’estero, compromettendo l’isofrequenza del DAB. Assegnare più frequenze allo stesso operatore è “una buffonata“, soprattutto se frequenze usate da altre nazioni. Le basse potenze causano perdita di segnale nelle autoradio, rendendo necessario aspettare un segnale stabile per la commutazione. Anche con antenne costose, il miglioramento è limitato.

Ancora commenti

Un altro lettore, anziché restare sul generico si è poi spinto a fare addirittura il nome di una specifica emittente:

D’accordo, chi frequenta la community sa che l’autore del commento è interessato a niente “più” che un determinato genere musicale, ma l’osservazione ci pare assolutamente pertinente.

Scale Parlanti

Per chiudere, possiamo forse affermare che ai tanti membri della community il tema DAB resta particolarmente caro. Forse perché in un mondo 100% IP sarà definitivamente perso quel senso di trepidazione e di sorpresa cui eravamo abituati, scoprendo nuovi suoni e nuove voci, fino dai tempi delle scale parlanti. (M.H.B. per FM-world)

‘Figli delle Stelle’, ‘Extraterrestre’ e un nostro messaggio grazie a Star Bottle: un’iniziativa di Domenico Zambarelli

A partire dal 10 agosto chiunque potrà inviare un messaggio verso lo spazio grazie a Star Bottle, iniziativa dell’editore Domenico Zambarelli. Ma non sono di chiunque le parole con cui debutterà l’iniziativa. Sono invece quelle di “Extraterrestre”, il famoso brano di Finardi, insieme a un messaggio dell’autore di “Figli delle Stelle” e al nostro di FM-world: inviati nello spazio profondo in formato digitale. Volete sapere come? Read on.

Rotazione Polare sopra Ragusa (foto:  Gianni Tumino)

Star Bottle

L’editore di Giornale Radio Domenico Zambarelli, patron dell’iniziativa Star Bottle annuncia che due leggende della musica italiana, Eugenio Finardi e Alan Sorrenti, saranno i testimonial d’eccezione e gli “ambasciatori spaziali” del progetto Star Bottle in occasione dell’ iniziativa Stars Night, in programma il prossimo 10 agosto.

In una serata che promette di incantare e ispirare, le parole di Eugenio Finardi e Alan Sorrenti, in omaggio ai celebri brani “Extraterrestre” e “Figli delle Stelle”, risuoneranno nella Via Lattea, portando un messaggio di speranza, unità e meraviglia direttamente nello Spazio. Questi due artisti, che hanno aderito all’iniziativa con le interviste e i messaggi personali che verranno convertiti in codice binario e inviati nel Deep Space (direzione via Lattea), sono stati scelti proprio per la loro profonda connessione con il mondo spaziale e l’Universo, come testimoniano i loro due brani iconici, con le melodie intrise di suggestioni cosmiche e visionarie.

Figli delle Stelle

“Extraterrestre” e “Figli delle Stelle” non sono solo canzoni, ma veri e propri inni che ci trasportano
oltre i confini terrestri, in un viaggio tra le stelle e i misteri dell’ignoto ha affermato l’editore di Giornale Radio Domenico Zambarelli. “È con immensa emozione che condividiamo la notizia che queste opere musicali, amate da generazioni, saranno parte integrante dell’evento Stars Night di Star Bottle”.

 

Cosmo 2050

Tutta l’area scientifica di analisi di questa operazione è stata curata dallo staff di Cosmo2050, che i nostri lettori conoscono grazie al omonimo programma a cura di Francesco Massardo in onda su Giornale Radio.

Sui 2115 MHZ

La trasmissione verso il deep space avverrà alla frequenza di 2115 MHz che il Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ha assegnato a Star Bottle, per i prossimi 20 anni.

L’uplink è al Fucino, che con le sue 170 antenne e 370.000 metri quadri di superficie è il primo e più importante teleporto al mondo per uso civile.

Fucino, vale la pena ricordarlo, collabora con Nasa nel Deep Space Network e funge anche da centro di controllo per Galileo, l’alternativa europea (interoperabile) all’americano GPS.

Aperto a tutti

Non solo i cantanti anni ’70 e non solo parole: tutti possono inviare un proprio messaggio multimediale nello spazio. Il singolo cittadino è infatti libero di collegarsi alla piattaforma, di scegliere quale tipo di messaggio inviare (solo testo, oppure audio, video o immagini) e di stabilire la data e l’area di destinazione nello spazio per il proprio “lancio”.

Lo spazio non è un lusso

Verrebbe da pensare a un lusso per pochi. Nulla di più errato: nelle due date possibili per il 2024 (10 agosto e 21 dicembre) è possibile inviare messaggi a partire da 14 euro (solo testo)

Un messaggio da FM-world

Ça va sans dire, non potevamo resistere. E il 10 agosto partirà anche il nostro messaggio, questo il testo:

4E 65 20 73 69 61 6D 6F 20 63 65 72 74 69 3A 20 69 6C 20 6D 6F 64 6F 20 70 65 72 20 63 6F 6D 75 6E 69 63 61 72 65 20 74 72 61 20 70 69 61 6E 65 74 69 20 65 20 67 61 6C 61 73 73 69 65 20 6C 6F 6E 74 61 6E 65 20 73 61 72 E0 20 69 6C 20 70 72 6F 74 6F 63 6F 6C 6C 6F 20 49 50 2E 20 4D 61 67 61 72 69 20 6E 6F 6E 20 6E 65 6C 20 32 30 32 34 2C 20 71 75 61 6E 64 6F 20 61 ….

OK, forse è più chiaro così:

Ne siamo certi: il modo per comunicare tra pianeti e galassie lontane sarà il protocollo IP. Magari non nel 2024, quando abbiamo inviato questo messaggio: ma senz’altro quando sarà ricevuto, da qualche pare nello spazio. Per questo, cari amici di lontane galassie, possiamo darvi un consiglio: se volete ascoltare musica dal pianeta “terra”, o se volete sapere cosa accade dalle nostre parti l’indirizzo è uno solo: www.fm-world.it

Appuntamento il 10 agosto

Appuntamento dunque il 10 agosto sui 2115 MHz. Da un’altra galassia, beninteso

(Marco H. Barsotti per FM-world)

Nota: Abbiamo approfittato della chiacchierata con Domenico Zambarelli per farci dare qualche anticipazione sulla nuova stagione di Giornale Radio. Ma questo è un articolo dedicato allo spazio: appuntamento dunque a breve qui su FM-world per tutte le novità dalla “radio libera di informare”.

 

 

 

Tutte le novità di FM-world per l’estate

Arriva l’estate e FM-world si rinnova: parliamo del nostro aggregatore radio e TV ma anche della testata FM-world.it. Si tratta di una prima serie di migliorie tese a rendere quello che a oggi è il principale hub italiano dedicato al broadcasting radio sempre più fruibile agli utenti finali. E, contemporaneamente, sempre più efficace come veicolo promozionale per aziende ed emittenti.

Oltre 89.000 radio, 500 utenti contemporanei in Prime Time

Partiamo da FM-world, l’aggregatore multipiattaforma, che ospita ormai oltre 89.000 emittenti radio (tra italiane e estere) e 120 streaming video. Gli ultimi dati che abbiamo potuto recuperare dal datawarehouse del server parlano di circa 400.000 sessioni al mese (definiti come “ascolti di una stazione per una durata superiore al minuto”) con circa 500 utenti connessi contemporaneamente durante le ore del Prime Time radiofonico.

L’aggregatore

La prima miglioria, richiesta da tanti utenti abituati a TikTok e Instagram è lo scrolling verticale dell’elenco delle app, in arrivo a breve negli store iOS e Google Play:

Oltre ad essere un metodo ormai più naturale di navigare le app (la nostra “memoria muscolare” è ormai allenata) il sistema elimina il concetto stesso di essere “solo in quinta pagina” piuttosto che – ad esempio – “in prima pagina”.

Dashboards

Rinnovata anche l’interfaccia per le auto connesse, ora perfettamente integrata nel “look & feel” di Apple Car Play e Android Auto.

SmartTV & more

Fronte SmartTV, l’aggregatore è ora disponibile in versione nativa su ricevitori Samsung (Tizen) e LG (WebOS) oltre che su piattaforma Windows e XBOX (come UWP, Universal Windows Platform.

Portale FM-World

Il portale FM-world è senza dubbio uno dei punti di riferimento per professionisti, appassionati e semplici ascoltatori della Radio. Anche qui abbiamo effettuato una query per ottenere le ultime statistiche, relative a inizio giugno 2024: il sito raggiunge oltre 40.000 utenti/mese con quasi 100.000 pagine viste (e lette). Stiamo parlando dei numeri della testata e non del gruppo Facebook associato, “Talkmedia” (che non siamo in grado di valutare, ma probabilmente sono anche superiori).

Fruibilità del sito

Con decine di nuovi articoli pubblicati ogni settimana, FM-world informa su tutto quanto accade nel mondo della radiofonia italiana. Ma spesso questa completezza porta ad una difficoltà di fruizione: per questo è stato implementato un menu “Categorie” a tendina, dove gli articoli relativi alle classifiche, agli eventi, ai palinsesti e alle informazioni destinate ai professionisti del settore sono chiaramente separati.

Nuovi pacchetti promozionali

Infine, l’editore di FM-world, 22HBG, ha messo a punto degli interessanti pacchetti promozionali che riguardano sia il posizionamento in “Prominence” nella app che la possibilità di un approfondimento sulla propria emittente proprio sulle pagine del portale FM-world. Con un formato simile a quello utilizzato al lancio di Monkey’s radio, visibile qui. (M.H.B. per FM-World)

Xperi: “Con noi, la Radio mantiene un ruolo centrale nelle auto connesse”

Durante l’European Digital Forum a Lucca, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare George Cernat, Sr. Dir. Automotive Connected Media / DTS AutoStage per Xperi. Il ruolo chiave dei sistemi di intrattenimento per automobili nel futuro della radiodiffusione, se e come la radio può sopravvivere in un’era di ‘auto dotate di schermi molto grandi’ e le specifiche della soluzione Xperi sono stati tra gli argomenti della discussione.

L’intervista si è svolta venerdì 7 giugno 2024.

L’Intervista

FM-World: Prima di tutto, due parole su chi sei e qual è la tua area di interesse in Xperi.

Xperi: Certo, il mio nome è George Cernat e sono responsabile per DTS AutoStage in Xperi, responsabile per l’integrazione della radiodiffusione a livello mondiale. DTS Autostage è la nostra piattaforma multimediale per automobili che mette la radio al centro e progettata per aiutare la radio a rimanere pertinente e più facilmente scopribile nelle auto connesse di oggi e del futuro.

FM-World: Sembrano esserci due punti di vista diversi sui sistemi di intrattenimento per automobili: quelli che preferiscono sistemi standard come Apple CarPlay, Google Automotive, e quelli come General Motors che si impegnano a utilizzare i propri sistemi operativi proprietari. Qual è la tua opinione su dove sta andando il mercato?

Xperi: Non posso davvero commentare la preferenza dei produttori di automobili o qualunque sia la loro strategia, ma hai osservato correttamente questi due punti di vista diversi. Man mano che la tecnologia avanzava e la dimensione dello schermo aumentava, principalmente a causa dei regolamenti di sicurezza, le aziende automobilistiche hanno cercato modi per sfruttare queste nuove piattaforme per estendere i media, l’intrattenimento e i sistemi veicolari che offrivano ai loro conducenti.

Soluzioni di mirroring

Diamo un’occhiata ad Android Automotive e Apple CarPlay, sono soluzioni di mirroring per smartphone che hanno presentato una soluzione facile e temporanea per estendere le offerte multimediali in auto con poco sviluppo o integrazione diretta.

Tuttavia, il pericolo è che il produttore del software, il proprietario del sistema operativo diventi il fornitore di servizi più importante o prezioso per il consumatore in auto.

E quei fornitori possono prendere il controllo della loro relazione con il consumatore.

Riallineamento

Penso che ci sia un riallineamento qui: i grandi produttori hanno cambiato la loro visione, vogliono avere più controllo sul loro destino, ed è per questo che si vede molti produttori di automobili investono pesantemente per avere un proprio sistema operativo. O almeno per avere il controllo dell’esperienza di infotainment.

Ecco cosa sta succedendo in questo settore, ed è esattamente dove noi di Xperi DTS AutoStage abbiamo molta esperienza, lavorando con più di 20 produttori di automobili per aiutarli a fornire le soluzioni di infotainment di cui hanno bisogno.

Nello spazio di intrattenimento per automobili, abbiamo iniziato con HD Radio e negli Stati Uniti, e ora lavoriamo con tutti i principali produttori di automobili.

FM-World: Puoi fornire più dettagli su come concretamente aiutate i produttori di automobili con la radio e l’intrattenimento in auto?

Xperi: Certo. Sebbene i produttori di automobili abbiano una lunga storia di innovazione nell’integrazione della radio, i loro veri sforzi e investimenti sono concentrati sul treno di trasmissione, sui sistemi di alimentazione e sulla sicurezza operativa, non sull’integrazione multimediale e di intrattenimento.

Qui Xperi ha molta esperienza specificamente con il settore radiofonico e più in generale con il settore dell’intrattenimento. In questo momento si vede molta attenzione sui video e sui giochi che entrano in auto man mano che la tecnologia si diversifica: quindi li aiutiamo prima a capire questo spazio e poi agiamo per conto dei broadcaster.

Quando si tratta del settore radiofonico, Xperi è riconosciuta come un buon amministratore e partner affidabile del settore. Crediamo che la radio sia incredibilmente importante per le auto e, attraverso il nostro coinvolgimento con HD Radio e come membri attivi di WorldDAB, NAB e altre organizzazioni globali, aiutiamo perché il settore radiofonico è regionalmente frammentato e distribuito e il nostro ruolo è quello di fornire una soluzione che funziona per i produttori di automobili a livello globale, in tutti i mercati, grandi e piccoli. Questa armonizzazione globale è fondamentale per far sì che la radio rimanga pertinente nelle auto.

Un momento pericoloso per il settore radiofonico

FM-World: Si tratta più di un approccio di consulenza o di prodotto?

Xperi: Abbiamo sviluppato una piattaforma chiamata DTS AutoStage che è integrata nel sistema di infotainment dei produttori di automobili e che è in realtà una soluzione radio ibrida. Questo è assolutamente un approccio di prodotto.

Vogliamo che la radio rimanga centrale nel sistema di infotainment in auto perché, per il futuro prevedibile, la radio sarà l’opzione di intrattenimento più importante nei veicoli.

Ma Google, Apple, tutti vogliono una parte dello spazio sullo schermo a bordo.

Questo è un momento pericoloso per la radio perché potrebbe essere facilmente sostituita o marginalizzata nel cruscotto, ed è qui che interveniamo noi.

Complementiamo una stazione radio in auto aggiungendo informazioni di base come elementi visivi. Quindi si passa a un’esperienza digitale, in linea con il consumatore di oggi che si aspetta un certo livello di interattività e un certo design dalle sue app. Aggiungiamo i testi delle canzoni in modo che la radio sia straordinaria.

Intelligenza artificiale

Xperi ha svolto molto lavoro di intelligenza artificiale e apprendimento automatico in questo settore. L’interfaccia utente nelle auto sta diventando più intelligente e imparerà dalle scelte dell’utente, presentando contenuti simili per genere, per tipo di musica, per tipo di artista. Se sei una stazione radio che produce audio on-demand e trasmette video dallo studio, anche quello può essere incluso come parte dell’esperienza radiofonica in-auto.

Ecco cosa facciamo.

Controllo per i broadcaster

Il secondo obiettivo è dare ai broadcaster il controllo su come appaiono, su come appare il loro contenuto in auto, quindi gli diamo accesso a un’interfaccia che consente loro di fare proprio questo.

E terzo, vogliamo che i broadcaster comprendano cosa fa il loro pubblico nei veicoli, quindi abbiamo lanciato per la prima volta in questo settore una piattaforma di analisi. La chiamiamo DTS AutoStage.

I broadcaster possono unirsi a titolo gratuito e quindi, se ci inviano i metadati in diretta dal loro palinsesto, possiamo fornire loro dati di analisi sugli ascoltatori che sintonizzano sulla loro stazione radio in veicoli dotati di DTS AutoStage, in modo che possano vedere cose come il numero di sessioni in un determinato giorno, la fruizione oraria dei loro contenuti su una base di 24 ore e una mappa di calore geografica di dove si trovano i loro ascoltatori quando sintonizzano su una stazione.

Non possiamo divulgare dati personali identificabili, ma possiamo fare buone proiezioni e analisi per i nostri clienti.

E non solo dati geografici: possiamo fornire statistiche su singoli titoli, singole canzoni, in un determinato periodo di tempo.

Aggregatori

FM-World: Tune-in è probabilmente l’aggregatore più famoso. Mi chiedo come, dal tuo punto di vista, gli aggregatori giocheranno un ruolo in questo stack, dal broadcaster all’utente finale.

Xperi: Al momento non ci occupiamo della parte IP dell’equazione. Si tratta essenzialmente di aggregatori di Internet, ma ciò che ci interessa è l’esperienza radiofonica di bordo.

FM-World: Sì, ma stai dicendo che passi a IP quando necessario…

Xperi: Per noi la componente IP è un’opzione di backup quando la radio non è disponibile.

C’è una funzione che chiamiamo ‘station following’ che ci consente di offrire un’esperienza di ascolto senza interruzioni quando un’auto esce dalla portata di FM / DAB – passiamo all’ascolto IP, ma si tratta di un caso limite di piccole dimensioni che è un ottimo esempio di come DTS AutoStage migliori l’ascolto FM / DAB+ nei veicoli.

FM-World: Tornando alla radio. Il nome DTS è ovviamente un riferimento per l’audio. Mi chiedo se c’è interesse a portare l’audio multicanale, proprio come l’antico Quadraphonic Stereo 8 Track, circa 40 anni fa, quando…

Xperi: Questa è una domanda?

FM-World: Sì, ci sto arrivando. Circa 40 anni fa, quando la classica Citroën DS veniva fornita di serie con un suono quadrofonico discreto. Il marchio DTS significa che state portando di nuovo l’audio ad alta definizione, vero multicanale in auto?

Xperi: Abbiamo un’unità commerciale separata in Xperi che si occupa della parte premium audio del nostro portafoglio, come DTS audio, e offriamo anche quella in auto come soluzione separata da DTS AutoStage. DTS AutoStage è una soluzione radio ibrida per veicoli connessi.

FM-World: C’è altro che pensi sia importante per i nostri ascoltatori e lettori?

Xperi: Se sei un broadcaster radio e non ti sei ancora unito al sistema DTS AutoStage, puoi contattarci è un modo molto vantaggioso e semplice per entrare a far parte della piattaforma e ottenere accesso alle preziose analisi e al controllo sul tuo contenuto. (M.H.B. per FM-World)