Fiorello: “Il fuori onda? Sono cose che capitano”

“Il fuori onda? Non è successo niente, sono cose che capitano”.

Fiorello minimizza e conclude così il caso che ha coinvolto ieri il conduttore del Tg2 delle 13.00 Piergiorgio Giacovazzi.

Al termine di un servizio, dove veniva riproposto il duetto dello showman insieme a sua figlia Angelica (tenutosi nella puntata di “Viva Rai2!” del 19 marzo, in occasione della Festa del Papà), il giornalista – in un fuori onda poco prima della sigla finale del telegiornale – aveva detto: «Che carini… Adesso questa avrà dodici trasmiss…».

Una uscita che aveva causato la reazione dell’AD Rai Roberto Sergio, che aveva dato mandato di avviare un provvedimento disciplinare.

Provvedimento da cui Fiorello ha preso le distanze.

“Sono sicuro che non succederà nulla”, ha dichiarato prima in un reel sulla sua pagina Instagram e successivamente in diretta, nel corso del programma tv.

“Io e il giornalista del Tg2, Piergiorgio Giacovazzi, ci siamo sentiti, ci siamo scritti. Non è successo niente, sono cose che capitano”, ha liquidato la questione Fiorello, simulando poi un nuovo finto ‘fuori onda’ su un suo eventuale passaggio a NOVE.

“Viva Rai2!” è in diretta ogni mattina su Rai2, Rai Radio Tutta Italiana, RaiPlay e RaiPlay Sound.

Il programma viene poi riproposto nella versione pomeridiana alle 14.00 su Rai Radio2 e di notte di Rai1.

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“Abbiamo un ascolto attento e di qualità”: FM-world intervista Simona Sala, direttrice di Rai Radio2

Radio Rai a Sanremo: una presenza importante, forse come non mai. E una location aggiuntiva, strappata al concorrente principale. Ma non solo di Sanremo abbiamo parlato in questa intervista a 360 gradi con la direttrice di Rai Radio2.

Sanremo 2024

L’edizione 2024 del Festival di Sanremo ha visto una presenza dell’ente radiotelevisivo pubblico che definire preminente è quasi riduttivo. Oltre a due postazioni prestigiose, la Rai vantava un palco gigante e la riconquista di un famoso negozio a fianco dell’ingresso dell’Ariston. Giovedì 8 febbraio abbiamo avuto il piacere di conversare con l’attuale direttrice di Rai Radio2, Simona Sala: lasciando ad altri il compito di commentare artisti e programmi, abbiamo cercato di focalizzarci su infrastrutture e strategie. Questo il resoconto della conversazione. Lungo, per gli standard di FM-world. Ma, vi assicuriamo, degno del vostro tempo. 

L’intervista

M.H. Barsotti: Siamo qui a Sanremo, ospiti di Rai, anzi di Casa Siae dove sono presenti postazioni di Radio Rai e siamo col direttore di Radio Rai2…

S.Sala: …Direttrice, se posso!

M.H.B:  D’accordo. Il presidente, la presidente… chi ne parlava? Comunque Lei oggi è direttrice di Rai Radio 2. Ma prima?

S. Sala: Allora, ho cominciato una quarantina di anni fa come impiegata. Poi ho fatto 13 anni di contratti in Rai come programmista, regista, pubblicista. Poi, come giornalista, ho lavorato nei servizi parlamentari. Ho fatto tanti anni di parlamento, politica. Sono passata al Tg1, come quirinalista: ho seguito sia Napolitano che Mattarella per il Tg1. E ancora, sono diventata vice direttrice del Tg1 e successivamente direttrice di Radio 1. Ho fatto anche un anno la direttrice del Tg3, e da giugno sono direttrice di Radio2.

Un’esperienza globale

È una esperienza un po’ complessa. Un’esperienza globale che non è male, devo dire. Perché ti fa vedere tanti aspetti della società. Tanti aspetti di chi ti sente, di chi ti guarda, che cosa il pubblico vuole da te: veramente interessante. 

M.H.B: Partiamo da questo: Il festival è nato in radio. Dalle vostre teche mi sono stampato questa meraviglia, la programmazione di Rai Rete Rossa il primo giorno della prima edizione del Festival nel 1951.

 

Da Rete Rossa a Radio2

M.H.B: Come vede, era sulla Rete Rossa, l’equivalente di Radio2: stesso colore, seconda rete. Un’edizione che durava un tempo umano, circa due ore. Ora, a quei tempi si ascoltava in radio per necessità. Ma oggi per scelta, esistendo una versione video su Play Sound, DTT e SAT. Chi pensate che sia il pubblico che sceglie invece di ascoltare proprio tramite Radio2?

S.Sala: Penso sicuramente un pubblico che ama la musica. Perché, comunque, noi abbiamo un ascolto di qualità. Ma come mai su Radio2 si ascolta meglio? Sicuramente perché c’è meno confusione. Di fronte alla televisione ci sono famiglie che si riuniscono, l’attenzione potrebbe non essere la stessa. Poi sicuramente ascolta in radio tanta gente che lavora, o magari che fa i turni: medici, infermieri.

Lo vedo anche dai messaggi che riceviamo. Perché poi come radio abbiamo un feedback diretto col pubblico, che ti chiama, che ti dice “Ascolto questo, questo è bello questo mi piace, questo non mi piace”. Poi sono fiera del fatto che quest’anno trasmettiamo anche Fiorello con Viva Rai2 e Viva Sanremo. Quindi non solo Festival. Siamo l’unica radio che può trasmettere tutto in diretta. 

Anche se altre radio un po’… come dire… ok: diciamo che lo mettono in sottofondo.

Trasmettiamo Fiorello sia la notte che la mattina alle 6 e mezza, perché vogliamo dare al nostro pubblico la più ampia possibilità di seguirci. Non so, quando vanno a scuola la mattina, in auto.

Radio2 Visual

M.H.B: Radio2 è stata la prima rete Rai a divenire visual radio. Come vedete il pubblico di Radio2 visual ? E’ lo stesso della radio, è diverso? E come sta andando globalmente questo esperimento, passare a visual in modo così importante?

S.Sala: Dovendo scegliere una radio che facesse la visual era chiaro che Radio2 fosse quella, diciamo, più vocata. Noi abbiamo, e questo è un po’ un fiore all’occhiello, anche delle trasmissioni radiofoniche che vanno in TV. Abbiamo degli studi anche televisivi. Per esempio, Radio2 Social Club e la scorsa estate anche Happy Family. Sono due trasmissioni che vengono prodotte in radio: vanno in radio ma hanno anche un appeal televisivo. Lo vediamo anche dagli ascolti. 

È un fenomeno che va studiato perché… Perché è chiaro che i conduttori devono fare uno sforzo in più. Perché sanno che vanno in televisione, quindi hanno anche il visual: sono attenti al modo di vestirsi, al modo di porsi. Però sanno anche che si rivolgono a un pubblico radiofonico. Che può non guardarli. Perché non tutti ci guardano, anche se noi ripetiamo sempre, potete accendere il canale TV 202, e stiamo vedendo come cresce proprio questo canale: ad esempio alle due del pomeriggio. Con delle chicche che Fiorello fa apposta per noi. E abbiamo un riscontro forte. 

È chiaro che i numeri non sono i numeri di nessuna radio. Sono dei numeri televisivi… Cioè, il Social club già ha 300-400 mila ascoltatori. Non è questo il pubblico della visual radio. Però è un’occasione in più. 

E poi la cosa bella è che noi abbiamo anche una trasmissione solo radiofonica in video. Cioè, uno studio semplice, due microfoni che sono I lunatici. Ai quali apriamo delle finestre notturne, quando abbiamo la possibilità, su Rai2. E abbiamo un pubblico di affezionati. 

Content is king

S.Sala: Oggi si pensa prima al contenuto. E poi si pensa a come svilupparlo in diversi media. Cioè, hai un contenuto forte? Ok, come lo sviluppo in radio? Come lo sviluppo in tv? Come lo sviluppo sui social? E in podcast? È una cosa su cui mi piace molto riflettere. Certo, a volte serve un’organizzazione un po’ diversa, meno barriere tra i direttori. 

M.H.B.: Infatti mi viene da pensare che forse l’organizzazione classica a reti e tra le reti Rete 1, Rete 2, Radio, TV, Internet, ecc non abbia più senso oggi... 

S.Sala: Noi abbiamo fatto in televisione la rivoluzione dei generi. Che è una rivoluzione che è rimasta a metà. A volte non si capisce bene se sia meglio tornare indietro o se andare avanti; nel caso in cui andassimo avanti, secondo me l’obiettivo a cui puntare è proprio questo. Il rafforzamento del fatto che se io penso a un prodotto lo penso per metterlo su una rete generalista, lo penso per metterlo su una rete di cultura, su una sperimentale. Sono tre cose diverse. È un lavoro forte da fare.  

La radio e i giovani 

M.H.B: Si dice spesso che i giovani non sanno cos’è la radio: perché hanno Spotify, TikTok eccetera. E che ormai la radio abbia un pubblico di persone anziane. Anzi no, ci sono anch’io…

S.Sala:e anch’io, ho (non abbiamo capito N.d.R) anni!

M.H.B: …esatto di persone diciamo non più teen-agers. Ma poi vediamo tanti giovani a Sanremo. Secondo i vostri dati, la radio questi giovani la ascoltano? Perché voi avete – mi risulta – i vostri dati interni, anche se non pubblici. 

 S.Sala: Guarda, è complicato. Perché come sai la Rai è uscita da TER. Adesso si sta trattando per cercare una convergenza. Però è un sistema che non ti consente in realtà una rilevazione reale. Perché è un sistema che si basa sulla memoria. 

E poi ti chiamano e ti dicono “Tu ieri che cosa stavi ascoltando?”.

Se tu dici “Ruggito del coniglio” e non dici “Radio2” il tuo dato non conta. E’ scartato.

Proprio per una trasmissione forte! Più è forte e più non si conta il voto. È un problema grave. 

Spero che si vada verso un accordo per una rilevazione reale. Che è costosa. Ma secondo me sarebbe importante da fare, come è per la TV. E magari un altro tipo di rilevazione. Su questo non sono io personalmente a trattare. 

M.H.B: Certo, è sul tavolo del vostro AD, se capisco bene. 

Niente haters in radio

S.Sala: Avevi chiesto dei giovani. Allora, ho il feedback interno che abbiamo tramite le telefonate. Certo, non è che ci possiamo basare solo su quello, ma è un dato. E cambia molto in base all’orario. Prendiamo Il ruggito del coniglio. L’Italia che ci telefona è un’Italia straordinaria. Perché è la classica Italia che lavora, che affronta i problemi. 

Della vita, dei matrimoni, dei divorzi, dei figli a scuola: sempre con il sorriso. Cioè, sicuramente è un’Italia lontana dagli haters. E questa cosa si ripropone da anni e anni.

Perché Il ruggito del coniglio è una trasmissione che ha preso i nonni, i papà e i figli.  Poi ci sono delle trasmissioni dove addirittura ci chiamano i bambini. A volte le mamme fanno chiamare i bambini per fare una domanda. 

Poi ci sono altre trasmissioni per persone un pochino più “agée” Diciamo così, io tra l’altro ho (non abbiamo capito, N.d.R) anni. Quindi posso dirlo, più “agée”. 

Spotify concorrente delle radio di flusso 

Poi sì, sicuramente Spotify: per forza di cose, il ragazzo entra in macchina, mette il telefono con la sua playlist. Però in questo senso è più la radio di flusso che viene sostituita. Noi facciamo un’offerta di programmi… 

M.H.B.: Quindi solo le radio di flusso soffrono di questo abbandono?

S.Sala: No, questo non credo. Perché comunque molti che fanno radio di flusso fanno belle radio. Anche i nostri concorrenti, questo devo dirlo.

M.H.B: L’ultima domanda che volevo fare è questa: Parliamo di RaiPlay Sound. Questa settimana su Newslinet è uscito un articolo Che dice “BBC Sound da record nel quarto trimestre 2023” Continuano ad aumentare gli ascolti di BBC Proprio su BBC Sound che un tool è molto simile a Rai PlaySound. Esiste una migrazione dall’ascolto sulle vecchie piattaforme FM e DAB alla app proprietaria?

S.Sala: Certo, oggi non è che stai più con la radiolina. E poi oggi se non hai sentito un programma che ti interessa lo cerchi su RaiPlay Sound. Per dire, io ce l’ho quasi sempre aperta, anche per ascoltare in diretta. Ed è importante farlo capire anche ai giovani: Puoi fare il tuo lavoro, vivere la tua vita. E nello stesso tempo puoi sentire un programma che ti piace. È un’occasione in più.

OVS

M.H. Barsotti: Allora io ho finito il domande che mi ero preparato. C’è qualcosa di interessante che vogliamo dire, qualcosa che magari non ho chiesto?

S.Sala: Diciamo questo: intanto abbiamo questo nuovo studio molto importante, che fa parte del villaggio Sanremo. Il villaggio Sanremo inteso proprio come Green Carpet, quindi studio del Prime Time. Del Prima Festival. Poi c’è il famoso Glass di Fiore.  

E poi c’è il famoso negozio-studio OVS dove c’era un’altra radio. Che era un po’ diciamo bizzarro. Perché l’Ariston è poi subito attaccato, a quel negozio.

E quest’anno ci siamo noi. Siamo molto contenti di esserci. Tu hai l’Ariston e poi hai Rai Radio2 che è la radio ufficiale del Festival. E’ proprio una bella visione no? (M.H.B. per FM-World).

 

Fiorello ospite di RTL 102.5, nell’orario di “Viva Rai2!”

Fiorello a sorpresa, questa mattina, su RTL 102.5.

Alle 7.40, lo showman è stato ospite di Luigi Santarelli nel corso di “Non Stop News”, dal truck sanremese della radio.

Proprio da oggi, “Viva Rai2!” passa all’orario notturno, in coda al Festival di Sanremo, mentre al mattino andrà in onda la differita dello show notturno.

Fiorello, scherzando sia sull’editore Lorenzo Suraci, sia sul falso allarme bomba di Villa Nobel, è stato così in diretta per un paio di minuti su RTL 102.5, nel programma ‘concorrente’ del suo ‘mattin show’.

Piacevole stupore per l’incursione nel truck, anche da Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro, in onda dalla sede milanese della radio.

Questo il momento dell’arrivo di Fiorello, ripreso da “MaccheTivù”.

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Tornano Fiorello e ‘Caterpillar’: il palinsesto di Rai Radio2 da lunedì 15 gennaio

Lunedì 15 gennaio, torna in onda Fiorello, insieme a Fabrizio Biggio e Mauro Casciari, nel mattutino “Viva Rai2!” alle 7.00, non solo in tv, ma anche su Rai Radio Tutta Italiana.

Il programma, come sempre, viene proposto alle 14.00 su Rai Radio2 nella versione “Viva Rai2!… e anche un po’ Radio2”, con la regia di Marco Lolli, a cura di Roberto Buttinelli.

Conseguentemente, slitta alle 14.50 “La Versione delle Due” con Andrea Delogu e Silvia Boschero, la regia di Leonardo Carioti, a cura di Roberto Buttinelli.

Alle 18.00, poi, tornano in onda – dopo il Capodanno festeggiato a PesaroMassimo Cirri e Sara Zambotti in “Caterpillar”, a partire dalle 18.00.

La regia è di Francesca Dal Cero ed il programma è a cura di Fabrizia Brunati.

Invariato il resto del palinsesto, ripartito la scorsa settimana, con la novità serale di “Sogni di gloria”.

Dalle 23.00 alle 24.00, protagonisti di Rai Radio2 sono Giulia Nannini e Federico Vespa, in un programma con la regia di Giovanna Romano, a cura di Cecilia De Robertis e Linda Critelli.

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“Viva Rai2!” supera il 20% di share nella puntata di esordio

Oltre un milione di telespettatori (esattamente 1.055.000), oltre il 20% di share (media del 20,2%).

È questo il risultato dell’ascolto della puntata di esordio di “Viva Rai2!” andata in onda lunedì 6 novembre alle 7.00 del mattino su Rai2.

Numeri a cui vanno sommati i dati ottenuti on demand, oltre al seguito riscosso nelle differite di Rai Radio2 e di Rai1.

“A Fiorello piace vincere facile e a me piace aver visto giusto: lo straordinario risultato di ‘Viva Rai2!’ conferma quanto avevo previsto perchè il programma, attesissimo dal pubblico, è entrato nelle abitudini degli italiani, per un risveglio all’insegna dell’allegria, della leggerezza e dell’intrattenimento intelligente”.

Così l’Amministratore Delegato Rai Roberto Sergio commenta il risultato d’ascolto della prima puntata della nuova stagione del morning show di Rai2.

“Al di là della sincera amicizia che mi lega a Fiorello, desidero ringraziare di cuore lui, Fabrizio Biggio, Mauro Casciari, tutta la loro irresistibile squadra e i nostri lavoratori impegnati nel programma perché sono protagonisti di un’avventura televisiva che entra nella storia del piccolo schermo e che – con il sorriso – ci richiama alla grande capacità che ha ancora il servizio pubblico di essere innovativo, inclusivo, vincente. E di avere Fiorello dalla propria parte”.

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Marco Mengoni co-conduttore del Festival di Sanremo: l’annuncio a “Viva Rai2!”

Marco Mengoni sarà co-conduttore dell’edizione 2024 del Festival di Sanremo.

Ad annunciarlo è stato Amadeus – presentatore e direttore artistico dell’evento per il quinto anno consecutivo – ospite della prima puntata di “Viva Rai2!”.

Il programma mattutino di Fiorello – e animato insieme a Fabrizio Biggio e Mauro Casciari – ha preso il via dalla nuova location del Foro Italico.

L’appuntamento è in onda in diretta alle 7.00 su Rai2 e Rai Radio Tutta Italiana (ovviamente disponibili anche su RaiPlay e RaiPlay Sound), a cui segue la versione pomeridiana alle 14.00 su Rai Radio2 e quella notturna – in terza serata – su Rai1.

Tanto entusiasmo per il ritorno dello show, record di ascolti nella passata stagione, che nella prima puntata ha ospitato anche l’ex-calciatore Francesco Totti.

Marco Mengoni, oltre a co-condurre il Festival (di cui è stato il vincitore nell’edizione 2023), ne sarà anche superospite musicale nella prima serata.

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