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Il DAB+ non si ferma con il lockdown

Mentre il mercato delle automobili è crollato e la pubblicità è congelata in buona parte d’Europa in seguito al lockdown, il DAB+ prosegue il suo cammino, con il lancio di nuovi multiplex.

Lo confermano i dati World DAB, ripresi anche da Confindustria Radio Televisioni.

Nel dettaglio, in una presentazione virtuale, il presidente di World DAB, Patrick Hannon ha fornito un aggiornamento sull’introduzione del DAB+ in Europa, confermando che la Commissione europea ha indicato che non ci saranno ritardi per la scadenza della CEEC del 21 dicembre 2020.

La ricognizione – si legge nella nota – prevede aggiornamenti sullo stato dell’attuazione del Codice nei mercati chiave (l’Italia ne ha anticipato di qualche mese l’attuazione).

La Germania ha già legiferato per il suo recepimento a dicembre, il Regno Unito, nonostante la Brexit e la Francia dovrebbero allinearsi (normativa in sviluppo).

Sono stati delineati inoltre i progressi recenti nei mercati DAB nuovi e consolidati e fra questi si segnala in particolare la Svizzera, che ha annunciato lo switch off della FM nel 2024.

E ancora, è stato ricordato il ruolo cruciale della collaborazione con l’industria automobilistica per l’introduzione dei ricevitori DAB nelle autoradio.

A quest’ultimo riguardo, conclude la nota, di particolare interesse è la lista delle case automobilistiche che stanno collaborando con WorldDAB e i dati relativi alle percentuali di nuovi modelli di automobili che incorporano il ricevitore DAB: si va dal 23% dei nuovi modelli in Germania al 12% in Italia, per un totale di circa 10 milioni di auto, che pesano per il 64% del totale europeo.

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Germania, Norvegia, Olanda, Australia: la reazione delle radio all’emergenza Covid

Una nuova tappa tra le radio di tutto il mondo, per capire come le singole realtà stanno reagendo all’emergenza Covid.

Max Pandini oggi ci porta in Germania, Australia, Olanda e Norvegia.

  • RADIO E COVID IN EUROPA E NEL MONDO

Altri Feedback. Questa volta abbiamo allargato la visuale anche fuori dall’Europa.

Le domande restano ‘’Come il Covid ha cambiato la radio nel suo approccio al quotidiano
lavoro e nella programmazione, se ci sono state variazioni di ascolto e un cenno
sull’advertising’’.

  • JOACHIM BÖSKENS Direttore di NDR Radio House Mecklenburg-Vorpommern – Germania

Iniziamo con Joachim che dirige tutta la parte Televisione, Radio e Web di NDR a Schwerin, Germania, e ha sicuramente una visione più ampia dei mezzi di comunicazione da darci.

Beh, innanzitutto ci siamo presi cura della salute della gente che lavora da noi, quella era la prima cosa da tutelare. Abbiamo qualche persona in tutto lo stabile con malattie pre-esistenti e pertanto vogliamo minimizzare il rischio di infezione.

La soluzione è andata nella direzione del lavoro a casa e continua tuttora. Molti editors e lo staff dell’amministrazione sono stati mandati a lavorare a casa e continuano anche oggi.

E’ stato un grandissimo sforzo quello del nostro reparto IT che ha dovuto installare tutte le strumentazioni tecniche dovendo rispettare non solo le regole di sicurezza per l’emergenza, ma anche rispettare gli standard di lavoro, qualità e sicurezza IT.

Abbiamo diviso i nostri dipendenti presenti in due squadre che non lavorano allo stesso momento. Abbiamo dovuto chiudere i dipartimenti cultura e sport perché non s’erano più eventi, mentre ovviamente è stato un momento di fuoco per il dipartimento news che serve anche la parte web.

Penso che la crisi da corona sia una possibilità per le radio: in questo momento gli ascoltatori sono dipendenti dall’avere informazioni, oltretutto autorevoli e verificate. Abbiamo ospitato molti Ministri e anche il Primo Ministro, che hanno risposto alle domande dei cittadini, è stato un doveroso e importante servizio per il nostro pubblico, la gente.

E’ stata anche una grande fortuna avere la possibilità di fare ‘’visual radio’’ così da poter trasmettere lo show radiofonico anche su facebook e sul nostro ndr.de/mv

Sfortunatamente non abbiamo informazioni aggiuntive sui ‘’numeri’’, ma il feedback dei nostri ascoltatori è davvero molto buono. La nostra ricerca ci mostra valori molto buoni per le notizie. Facciamo televisione anche per il mercato regionale e per ARD. Il nostro fiore all’occhiello, il ‘’Nordmagazin’’ (NDR Fernsehen, ore 19.30-20.00) ha avuto una media di share del 32%!

  • SHAYNE SINCLAIR, Program Director, STAR 104.5 – Australia

Qui tutto bene, tranne l’essere un po’ pazzamente bloccati in casa. E assolutamente sì, la radio è cambiata.

Non adattarsi alla situazione attuale ti metterebbe direttamente nella veloce corsia dell’essere irrilevante. Abbiamo valutato letteralmente ogni element.

Innanzitutto circa 40 canzoni sono state ritirate dalla rotazione per una serie di motivi: testo non appropriato, canzoni troppo “felici” (Walking On Sunshine!) e che non corrispondevano all’umore della gente ora. Il suono complessivo della stazione è stato rimodulato per adattarsi alla situazione, mentre abbiamo continuato a svolgere l’importante ruolo di offrire sollievo al nostro pubblico.

Per quanto riguarda gli ascolti, la rilevazione è in stand by fino a che ritorneremo alla normalità. Per ora quello che vediamo in termini di streaming è l’incredibile crescita rispetto ai mesi precedenti e la durata totale di ascolto media è aumentata di ben 1 ora e 45 minuti!

Non è una sorpresa che gli Smart Speakers stiano guidando maggiormente la nostra crescita. La pubblicità ovviamente è stata influenzata, ma noi siamo fortunati ad avere delle relazioni molto solide con i nostri clienti e molti dei nostri di ‘livello medio’ hanno deciso di stare con noi in questo periodo.

  • JONAS BERGLØV, Assistente Direzione Programmi, NRJ NORWAY- Norvegia

Abbiamo sentito il parere del ‘capo dei capi’ dei programmi di NRJ direttamente da Parigi, Gael Sanquer, nel precedente articolo. Ma con piacere sentiamo anche Jonas, che ci dà un Focus più mirato sullla NRJ della sua nazione.

Innanzitutto sgombro subito il campo dall’advertising: semplicemente non sono aggiornato a riguardo al momento.

Durante il lockdown NRJ NORWAY ha deciso molto velocemente di restare fedele a se stessa, quindi là dove altri hanno rallentato, o sono diventati più seri nei loro contenuti, noi abbiamo scelto di continuare a diffondere ENERGIA positiva (positive ENERGY/NRJ ndr.) come sempre.

Per quanto riguarda gli ascolti abbiamo avuto un leggero calo legato soprattutto alla gente in movimento, ma sta già iniziato a tornare normale. Anche il la permanenza media all’ascolto è aumentata, visto che la gente ha tempo e possibilità di ascoltare meno saltuariamente e più a lungo a casa mentre fanno le loro faccende e lavorano da remoto.

Sembra anche che molti facciano allenamento con noi , oalmeno così sembra, visto che riceviamo molti video di gente in allenamento.

  • EVERT JANSE, Direttore Generale OOG Radio – Groningen, Paesi Bassi

(Con Evert è stata una piacevole chiacchierata bi-lingue: è un grande fan dell’Italia e sta studiando italiano, con ottimi risultati!)

Sì, la radio è chiaramente cambiata durante il Lockdown. Noi abbiamo mantenuto in studio solo i programmi informativi, le news, mentre la maggior parte dei programmi viene prodotta da casa e mandata nel sistema di messa in onda.

Per quanto riguarda gli ascolti la mia percezione e quella del team è che siamo cresciuti, ma non posso certificare questo. Le entrate pubblicitarie sono diminuite ovviamente, ma abbiamo avuto un extra circa 45.500 € dal Governo, uno speciale fondo, che ci dà un po’ di sollievo.

Max Pandini

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La radio e i giovani: “Un dj set in un mulino? Perchè no?”

Max Pandini torna a farci viaggiare per l’Europa con una testimonianza unica e originale.

Protagonista è un 19enne olandese che, in periodo di lockdown, organizza singolari dj set, trasmessi in radio (XM – The Talent Station) e sui social.

La quarantena è noiosa? Ci pensa la radio a cercare di farti passare qualche momento positivo, e ancora una volta è un giovane ad ‘’aiutare’’ la radio con qualche contenuto se non altro originale.

Un Dj Set. In un mulino!

E’ l’idea di Wouter Van Stralen, 19 anni, condivisa con l’amico e collega Quinten Van Hilten i quali hanno messo in piedi una serie di dj set itineranti per fare musica e intrattenimento durante il periodo di quarantena.

Wouter è un creativo che divide il suo tempo tra scuola, radio e imaging senza sosta.

“Ci è venuta questa idea a causa del periodo di quarantena. Quinten e io siamo dj alla radio e facciamo anche dj set ad eventi e feste. Durante questo lockdown purtroppo non possiamo stare in onda alla radio. Quindi abbiamo deciso di fare qualcosa di diverso, di ‘figo’, ovviamente nel rispetto delle regole che impongono almeno 1,5 metri di distanza. Abbiamo pensato di fare dei dj set trasmessi in contemporanea dalla radio e su YouTube da location particolari, in audio e video”.

Quanti ne avete fatti finora?

“Questo nel mulino era il secondo, il primo è stato settimana scorsa sul tetto di un palazzo a Leeuwarden, con alle spalle il cielo azzurro, il sole, il paesaggio però purtroppo deserto. Non avendo la gente come sempre davanti a noi in piazza o in strada a far festa, ci piace immaginare che fossero davanti alla radio o il tablet a ballare con noi”.

Che attrezzatura usate? Credo sia abbastanza semplice oggi organizzare qualcosa di questo tipo e la tecnologia, grazie al cielo penso ci aiuti molto a rendere le cose non solo facili, ma addirittura possibili.

“Per mixare usiamo un XDJ-RX della Pioneer. Per le camere abbiamo sfruttato quelle dei nostri smartphone che si sa sono di grande qualità già di loro. Inoltre sono camere molto flessibili. Inoltre abbiamo aggiunto qualche luce per rendere l’ambiente più simile allo stile della nostra radio, XM, e poi… molti cavi eheheh”.

Quali feedback avete avuto?

“Abbiamo avuto molte reazioni positive sui nostri dj-set. Molti studenti dal vivo nelle loro case ci hanno mandato messaggi, molti amici anche in privato; visto che non ci sono più club aperti e feste in giro sono stati contenti di questa alternativa digitale”.

Prossimo appuntamento? E dove?

“Mercoledì 6 Maggio alle 4 del pomeriggio, la location è ancora top secret e sarà comunicata sul social ufficiale della radio @xmthetalentstation”.

Max Pandini

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Radio e Covid-19: come hanno reagito le emittenti europee?

Come se la stanno cavando le emittenti del resto d’Europa, in questo periodo di lockdown?

Max Pandini ha indagato per noi, contattando varie importanti realtà del Vecchio Continente.

  • GAEL SANQUER – Direttore delegato media musicali per il network mondiale NRJ – Parigi

Certo, la radio è leggermente cambiata durante il lockdown. Abbiamo cercato di tenere il più possibile gli stessi programmi in onda, ma le abitudini della gente si sono spostate, soprattutto al mattino. Sui nostri digital trends abbiamo notato che la gente si sveglia un’ora dopo. Quindi esattamente la prima settimana di lockdown in Francia abbiamo deciso di tenere il morning show in onda un’ora di più, fino alle 10:30.

Il fatto di avere i nostri DJ prevalentemente in onda da casa ha cambiato un po’ il suono generale della radio. Diciamo che suona un pochino più ‘’artigianale’’. Inoltre a causa dei breaks pubblicitari più corti, dobbiamo suonare più canzoni. Quindi anche avere più musica durante il giorno ha cambiato la radio.

Abbiamo notato che c’è stato un grande incremento di contatti, ma finora non sappiamo ancora nulla dell’ascolto generale perché Médiamétrie, la società di ricerca di ascolto in Francia, ha dovuto chiudere il suo quartier generale. Questa crisi avrà un serio impatto sulle nostre entrate e di sicuro sul mercato.

E’ un po’ presto per conoscerne l’impatto. Sembra che l’impatto sarà minore in Svezia che in Francia, Germania e Italia, dal momento in cui non c’è stato un completo lockdown là.

  • BART DE RAES – Direttore dei Programmi e Conduttore di MNM – Brussel

Sì, durante questo periodo la radio è cambiata. Alcuni dei nostri DJ trasmettono da casa, abbiamo anche allungato di un’ora molti programmi in modo da avere meno appuntamenti in un giorno ed essere sicuri di non avere troppa gente in studio lo stesso giorno.

Abbiamo anche cambiato il contenuto: molte più richieste e molti più input dagli ascoltatori. Per quanto riguarda gli ascolti non abbiamo ancora nessun numero che riguarda tutta la popolazione, sfortunatamente. Abbiamo però l’ascolto sul digitale, e da quello che abbiamo potuto rilevare è cresciuto tantissimo!

Anche l’interazione con gli ascoltatori attraverso la nostra App è cresciuta sostanzialmente. Per quanto riguarda l’Advertising noi siamo una radio pubblica, quindi le nostre entrate vengono in larga parte dal Governo e al momento è tutto assicurato.

Le entrate che abbiamo dalla pubblicità sono calate significativamente e molte delle partnerships pagate con partners esterni sono state posposte o cancellate.

  • STEVEN LEMMENS – Program Manager di STUDIO BRUSSEL

Abbiamo iniziato a lavorare da casa molto presto. Solo i conduttori e gli editors sono in radio. Tutti gli altri lavorano da casa.

Per esempio, l’editor del morning show (il programma di punta, ndr) lavora da casa durante la trasmissione. È mamma di una bimba piccola, ma il suo contributo allo show è come se fosse presente dal vivo.

Usiamo sia video-chiamate che sistemi di project management per tenere insieme tutto e tutti. Visto che i bar sono chiusi, abbiamo aperto un gruppo Facebook dove ognuno fa finta di prendere qualcosa da bere con gli amici, e questo è diventato anche uno show in onda chiamato “Café Quarantine” direttamente da casa del conduttore.

Stiamo ospitando anche dei mini concerti live con artisti del Belgio, e abbiamo fatto per la prima volta un concerto live serale con 15 artisti che suonavano da casa loro in uno show live su Facebook.

A livello di ascolto abbiamo notato un incremento di numeri online soprattutto attraverso la nostra App. Sicuramente stiamo imparando molto dalla situazione e da noi stessi per il futuro.

  • ANDREA KOCH – Dj Morning Show RADIO TRAUSNITZ/FUNKHAUS LANDSHUT – Landshut

Da conduttrice posso dire che i programmi non sono cambiati molto a livello di contenuti, se non che siamo diventati tutti esperti virologi all’improvviso.
Quello che è più cambiato è il flusso di lavoro: noi conduttori non lavoriamo più 8 ore ma dobbiamo fare turni brevi per evitare di entrare in contatto coi colleghi.

Gli editor e il marketing lavorano da casa finché possono, la riunione che facciamo tutti ogni mattina con Stefan, Ibelshäuser, il nostro direttore, si svolge in video chiamata. Solo noi Dj siamo in studio, a parte quello che riusciamo a fare anche noi da casa.

Abbiamo un’autorizzazione dalla radio per muoverci da casa in caso la Polizia ci fermasse. Abbiamo scoperto che molte cose le possiamo fare da casa, anche se in studio con i colleghi in persona è più divertente. In ogni caso abbiamo molta energia, molte cose di cui parlare e lavoriamo sodo, forse più di prima; da casa ci rimette un po’ la qualità, ma riusciamo a garantire buoni standard.

Abbiamo imparato come è facile cambiare velocemente il work-flow, essere flessibili e cambiare stile di vita. Non so dire se gli ascolti siano aumentati o diminuiti numericamente, non abbiamo la rilevazione, ma personalmente vedo che i nostri ascoltatori sono aumentati: abbiamo molta più interazione e la gente è più attenta e interviene con molte domande su cosa sta succedendo, o anche solo per chiederti una storia anche solo divertente o tutto ciò che sia positivo per far passare meglio il tempo in questo momento difficile.

Per il lato Advertising purtroppo molti clienti hanno cancellato le prenotazioni. Il risultato è che lavoriamo meno e guadagniamo tutti meno, lavoriamo di più per la passione in Radio, Musica, Intrattenimento, Informazione e il servizio alla gente.

  • OLI BREZOIANU – Imaging Producer di EUROPA FM – Bucharest

I programmi sono cambiati e sono stati adattati ai bisogni della gente, il numero di ascoltatori è aumentato, perché la radio è con la gente per la gente, non è solo entertainment come potrebbero esserlo la tv o i servizi di streaming.

Purtroppo a questo non è corrisposto un aumento degli investimenti pubblicitari con un volume di perdita di almeno l’80%.

 

 

 

Max Pandini

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Anche le radio europee si uniscono sotto un’unica canzone

Venerdì 20 marzo è indubbiamente una giornata memorabile per la radiofonia non solo italiana.

Il primo evento, in ordine cronologico, non si terrà nel nostro Paese, ma in Olanda.

L’emittente 3FM è diventata infatti promotrice di una iniziativa che non solo unirà le reti dei Paesi Bassi, ma di buona parte d’Europa.

Alle 8.45 del mattino, molte stazioni del Vecchio Continente (tra cui Rai Radio1) trasmetteranno “You’ll Never Walk Alone”, nella versione di Gerry & The Pacemakers.

Il brano è una canzone di scena, scritta dalla coppia statunitense Rodgers/Hammerstein per il musical del 1945 “Carousel”.

Soltanto nel 1963, tuttavia, grazie a Gerry and the Pacemakers, divenne popolare.

Quest’ultima versione venne “utilizzata” dai tifosi del Liverpool, che la cantavano per comunicare ai propri giocatori che “non avrebbero mai camminato da soli”.

#NeverWalkAlone è così diventato anche un hashtag, in un momento difficile per l’Europa e per il mondo intero.

Per questo, gli ascoltatori che vorranno cantare il brano mentre sarà trasmesso su una qualsiasi emittente saranno invitati a registrare un video e postarlo entro le 9.30.

3FM ne realizzerà una clip che mostrerà l’intera Europa che si unisce in solidarietà.

Tutti i dettagli del progetto sono on-line cliccando QUI.

(Si ringrazia Francesco Bacci per la segnalazione)

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È nata Radio Europa Focus, la radio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea

La Rappresentanza in Italia della Commissione europea ha lanciato in questi giorni una propria emittente.

Si tratta di Radio Europa Focus, è disponibile sul web e propone “un punto di vista sull’Europa per capirla e amarla”.

La programmazione della radio è caratterizzata da in primis da due contenitori pomeridiani, dal lunedì al venerdì.

Il primo si chiama “Tutto chiaro”, è in onda dalle 14.00 alle 15.00 e l’obiettivo è quello di “far conoscere la realtà della Commisione Europea in tutte le sue sfumature. La lente di ingrandimento sarà posta sui sistemi che compongono la Rappresentanza In Italia e tutto ciò che come organo svolge per i suoi cittadini. Il linguaggio sarà semplice, alla portata di tutti affinché tutti possano imparare a sentirsi parte di un insieme: L’Unione Europea”.

Il secondo invece ha come titolo “Giriamoci intorno”. Dalle 18.00 alle 19.00 si parla delle “iniziative e degli eventi che, grazie all’Unione Europea, prendono vita nel nostro Paese. Andremo a scoprire la cultura che caratterizza ogni angolo della nostra Europa. Ascolteremo le voci di chi vive l’Europa, capendo insieme tutte le modalità che i cittadini hanno per ricordarsi della sua bellezza”.

Entrambi i programmi sono disponibili in podcast, mentre il resto della programmazione, al momento, vede l’alternanza di “musica e rubriche di informazione e di intrattenimento”.

Radio Europa Focus, la cui sede si trova presso lo studio della Commissione UE a Roma, si ascolta in streaming su www.radioeuropafocus.eu