L’emergenza Covid non ferma il legame tra Radio Deejay e Aquafan: probabili dirette da fine luglio

“Sigilliamo anche per la stagione 2020 la collaborazione con Linus e la squadra di Radio Deejay”.

Le parole sono quelle di Patrizia Leardini, amministratore delegato dell’Aquafan di Riccione, prossimo alla riapertura.

Dalle pagine de “Il Resto del Carlino”, anticipa che non c’è alcuna intenzione di interrompere la collaborazione tra il network e l’acquaparco, che va avanti da più di trent’anni.

“Il giorno esatto della prima diretta riccionese per la radio non è stato ancora fissato” – riporta il quotidiano – “tuttavia, questo dovrebbe cadere tra la fine di luglio e inizio agosto, proseguendo fino alla fine di agosto”.

Più difficile invece organizzare iniziative serali, su cui si stanno facendo le opportune valutazioni.

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Riccione cambia il volto dell’estate, senza radio e assembramenti

Sarà un’estate senza radio a Riccione. O per lo meno, senza Radio Deejay.

A scriverlo è l’edizione locale de “Il Resto del Carlino”, in una intervista rilasciata da Renata Tosi, primo cittadino della “perla verde dell’Adriatico”.

Niente concerti organizzati dunque dall’emittente diretta da Linus nel celebre Piazzale Roma e a rischio – riporta la testata – sarebbe anche “Caterpillar” di Rai Radio2.

Si pensa ad un nuovo arredo del lungomare, di Viale Ceccarini e della piazza che unisce le due vie e che era punto di riferimento per gli eventi “live”.

“Per evitare assembramenti” – spiega il sindaco – “non si può fare musica, se non in sottofondo. E’ vietata ogni forma di intrattenimento” – conclude – “tant’è che la Siae ha addirittura eliminato il programma per richiedere la autorizzazioni”.

Radio Deejay ha annullato da alcuni giorni anche “Party like a Deejay” previsto a Milano per il 20 giugno. Il sito dell’emittente spiega come avviene il rimborso dei biglietti.

Non mancherà l’occasione, ne siamo certi, per dare vita alla creatività delle radio italiane, che dovranno adattarsi alla situazione e inventare qualcosa di nuovo per l’ormai imminente estate.

(Si ringrazia Cristian Neri per la collaborazione)

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Le radio e gli eventi di massa: che cosa potrebbe succedere in futuro?

L’Italia sta attraversando uno dei suoi momenti più difficili con l’emergenza coronavirus.

Molte emittenti stanno facendo trasmettere i propri speaker da casa o da studi alternativi, per eliminare il potenziale rischio di contagio.

Le forti restrizioni di questo periodo dovrebbero aiutare a contenere la diffusione del virus, di cui – come ha sottolineato il premier Conte – si potrebbero vedere i primi effetti tra un paio di settimane.

Ammesso che, come tutti ci auguriamo, questo possa avvenire nel più breve tempo possibile, che cosa potrebbe succedere nella prossima estate per gli eventi pubblici, spesso legati anche a brand radiofonici?

Prevederlo oggi è pressochè impossibile, debellare un virus diffuso in ogni parte del mondo richiede periodi medio-lunghi, ma se anche dovessimo ritenerci “sanati” entro maggio o giugno, sarebbe rischioso proporre serate di piazza o iniziative che richiamino folle di persone?

Al momento – giustamente – nessuno si pronuncia e tutti sperano che la stagione più calda possa farci dimenticare questo momento di forte stress, ma non è da escludere che la paura a stare troppo vicini e accalcati possa condizionare – anche nel medio/lungo periodo – i comportamenti futuri della gente.

Di certo, il problema non riguarda la radiofonia in senso stretto che continuerà ad informare e ad intrattenere come sempre successo finora (anzi, più che mai oggi ce n’è bisogno), ma non è da escludere un ripensamento degli eventi “live”, per lo meno nel periodo immediatamente successivo al superamento del coronavirus.