Gli albori di Radio Monte Carlo nel libro di Enzo Mauri

È stata per molti la “prima radio privata italiana”, pur non trasmettendo nel nostro Paese.

Ci stiamo riferendo a Radio Monte Carlo, che dal Principato di Monaco irradiava in onde medie verso l’Italia già dalla seconda metà degli anni ’60.

Un’avventura affascinante ed alternativa ad una Rai decisamente più ingessata, prima che l’FM diventasse terreno fertile per le ‘radio libere’ dalla metà degli anni ’70.

Enzo Mauri – giornalista, scrittore, ma anche ex-conduttore radiofonico – ha contattato i protagonisti di quell’epoca, raccontando quello che ha rappresentato Radio Monte Carlo.

Un viaggio affascinante che ne ripercorre “la grande avventura” e che ha sintetizzato per noi di FM-world, nel corso dell’ultimo World Radio Day.


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70-80.it rilancia lo sceneggiato radiofonico con la storia di Tony Manero

70-80.it, l’emittente digitale diffusa su tutte le piattaforme digitali anche in versione ‘visual’, rilancia lo sceneggiato radiofonico con l’opera “Studio 45: la vera storia di Antonio Manero, in arte Tony Manero. Quello vero”.

Non hanno inventato nulla, tengono onestamente a precisare da 70-80.it a riguardo di “Studio 45: la vera storia di Antonio Manero, in arte Tony Manero. Quello vero”.

“Abbiamo semplicemente spolverato e modernizzato gli antichi sceneggiati radiofonici della RAI, anzi dell’EIAR”, spiegano a FM-world.

“Il momento ci pareva giusto per farlo”, ci spiega Patrizia Cavallin – che abbiamo intervistato – station manager di 70-80.it, visual radio (IP, DAB+ in Lombardia, Piemonte e Lazio, DTT in Lombardia, Piemonte e Liguria) di cui ci siamo già occupati su queste pagine.

* Perché giusto farlo ora?

Perché siamo alla vigilia di un momento storico che riscriverà completamente le regole della radiofonia. Si chiude l’era del segnale più forte e parte quella del contenuto più attraente, del brand di garanzia (che identifica il format a favore dell’utente) e, ovviamente, dell’omnicanalità (che supera la multipiattaforma). Cambiamento non significa, però, solo novità, ma anche – e appunto – riscoperta. Come quella degli sceneggiati RAI degli anni 40, 50 e 60. Ovviamente attualizzati.

* Quale è l’idea?

Si tratta di una sitcom radiofonica depositata come opera originale alla SIAE: “Studio 45: la vera storia di Antonio Manero, in arte Tony Manero. Quello vero”.

* Intuitivamente ispirato alla Febbre del sabato sera?

Sì. Antonio Manero è un adolescente di una città di provincia del sud Italia del 1978. E’ carino, allegro, ha smesso di studiare due anni fa perché preferiva avere quattro soldi in tasca per divertirsi. Antonio ora è diventato famoso, perché è, anagraficamente, il vero Tony Manero, il personaggio interpretato da John Travolta ne La febbre del sabato sera. E come Tony Manero ora ha iniziato a vestirsi, pettinarsi, atteggiarsi e, nel limite del possibile, a ballare. Ora tutti lo vogliono: le ragazze, gli amici, le discoteche, le radio, le tv. La vita di Antonio inizia a cambiare velocemente ed anche il suo carattere, la sua personalità. La fiction segue la sua evoluzione (o involuzione, dipende dalla prospettiva) lungo un’Italia in pieno tumulto socio-politico-culturale, tra il terrorismo e l’uscita dalla crisi petrolifera della prima metà degli anni ’70, cavalcando l’onda musicale della disco-music.

* Quanto dura il programma e quando va in onda?

Due volte al giorno, alle 11.30 e 17.30, sette giorni su sette. Ogni puntata, che dura mezz’ora, vede 4 speech.

* Chi interpreta Antonio Manero?

Enzo Mauri, speaker, doppiatore ed attore, parte dello staff di 70-80.it dall’inizio. Lui è Tony Manero e lui raccoglie intorno a sé tutti i numerosi personaggi della sitcom. E’ un one man show dove Enzo riesce a tradurre lo storyboard costituito da centinaia di interventi progressivi che costituiscono la prima stagione della sitcom, che arriverà a settembre.

* Che, immaginiamo, nelle aspettative non si esaurirà all’ambito radiofonico.

L’idea è forte e quindi ne prevediamo uno sviluppo come podcast, come libro (Enzo Mauri è, come noto, anche uno scrittore) e magari in teatro. Vediamo.

* Sicuramente un modo originale di conciliare parola e musica.

Come avete scritto più volte, 70-80.it nasce come laboratorio tecnologico ed editoriale ed è quindi naturale che certe sperimentazioni avvengano qui.

Gli anni delle radio libere: Enzo Mauri rivive l’epoca pionieristica dell’FM

Gli anni ’70 sono stati un periodo storico di grande fermento culturale e artistico.

In un decennio dove si sono susseguite diverse ‘rivoluzioni’, anche la radiofonia ha rappresentato un fenomeno importante: la nascita delle emittenti libere.

Un’epoca indimenticabile, per chi l’ha vissuta da protagonista ma anche da ascoltatore, che ha permesso il fiorire di tante realtà locali, tutte diverse tra di loro e tutte fortemente legate al proprio territorio.

A confermarlo è Enzo Mauri, conduttore e giornalista che da quarant’anni lavora nel settore radiotelevisivo e che ha messo ‘nero su bianco’ le emozioni di un periodo rimasto nella storia scrivendo “Qui radio libera”.

Si tratta di un libro che trae spunto da un’altra passata pubblicazione: “Quelli della radio. Viaggio fra le voci delle prime radio libere italiane”.

Rispetto al precedente, che era concentrato sulle realtà romane e milanesi, Mauri ha esteso la panoramica, entrando in contatto con tanti protagonisti dell’epoca pionieristica, da nord a sud.

“L’idea è nata durante il lockdown – spiega a FM-world – “da un lato per ‘staccare’ dal periodo difficile che stavamo affrontando, ma soprattutto perchè volevo colmare le lacune del precedente testo”.

E le lacune (se vogliamo considerarle tali) sono state ampiamente compensate da conoscenze inaspettate.

“Uno dei vari protagonisti dell’epoca con cui sono entrato in contatto, dopo una lunga ricerca” – ci racconta Mauri – “è stato Marco Toni, il tecnico che accese Radio Parma il primo gennaio 1975 (prima di Radio Milano International, ndr) e che da lì, poi, avviò un’attività in ambito di alta frequenza che oggi gestiscono i figli”.

Enzo Mauri è stato ‘virtualmente’ in Puglia risalendo alle origini di Radionorba, in Sardegna ‘a casa’ di Radiolina e in tante altre zone d’Italia, senza dimenticare ovviamente Roma e Milano.

“Un lavoro complessivo di 34 interviste – sottolinea con orgoglio – “che offrono una panoramica rivolta sia a chi ha vissuto l’epoca, ma anche e soprattutto ai più giovani che oggi vedono la radio sotto un occhio completamente diverso”.

Mauri ci racconta che non ama vivere di rimpianti, ma “se c’è un qualcosa che mi manca di quei tempi è la spontaneità, la radio oggi è più inquadrata con clock ben precisi, una volta era più spontanea”.

Tutto questo (e molto altro), tra gli ‘appunti e racconti degli anni che sconvolsero l’FM’ raccontati da Enzo Mauri in “Qui radio libera”, con la prefazione di Claudio Astorri, in uscita proprio oggi: giovedì 26 novembre.

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“Quelli della radio” in podcast: l’autore Enzo Mauri sintetizza in un minuto l’essenza del libro

“Quelli della radio” è un libro che racconta gli albori della radiofonia privata in Italia.

A scriverlo è Enzo Mauri, che quel mondo l’ha vissuto in prima persona, sia come ascoltatore che come conduttore.

Il viaggio tra le prime radio libere italiane è concentrato soprattutto nel decennio che va dal 1975 al 1984.

Enzo Mauri, tuttora conduttore radiofonico (attualmente è in onda nel weekend di Radio Italia Anni 60 – Roma), ci ha sintetizzato in un minuto l’essenza del libro, con una presentazione che abbiamo inserito nel podcast settimanale di FM-world.

“Gli albori delle radio libere raccontati nel libro di Enzo Mauri | I 100 secondi di FM-world”

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