Radio Onda d’Urto annuncia l’arrivo in Emilia-Romagna in DAB+ e l’apertura di una redazione

Radio Onda d’Urto sarà collegata prossimamente in Emilia-Romagna in DAB+.

Lo annuncia l’emittente tramite un post sui social.

Inoltre, la radio intende aprire una redazione locale a Bologna.

Nel mese di giugno si terranno i primi incontri per la realizzazione del progetto.

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Stefano Tura, nuovo direttore della Rai dell’Emilia-Romagna

È un volto noto del servizio pubblico il nuovo direttore della sede Rai dell’Emilia-Romagna. Si tratta di Stefano Tura, giornalista apprezzato e appunto ben conosciuto ai telespettatori, a lungo corrispondente da Londra per il Tg1. Tura succede nella carica al collega Fabrizio Binacchi. Tura, fra l’altro, è anche effettivamente emiliano ed è nato a Bologna nel 1961.

Dopo la nomina, il neo direttore ha incontrato il presidente della Regione Stefano Bonaccini, concordando con lui “sul ruolo fondamentale dell’informazione, compresa quella locale, così come dell’informazione regionale garantita dal servizio pubblico. In particolare, in una regione come l’Emilia-Romagna, dal forte tessuto socio-economico e dalle tante realtà territoriali, ognuna con eccellenze e peculiarità che meritano di essere raccontate”.

Tura ha intrapreso la professione di giornalista non ancora ventenne. È stato praticante al noto settimanale ‘Guerin Sportivo’, per poi diventare giornalista professionista. Ha collaborato con il quotidiano ‘Il Resto del Carlino’ e con l’emittente televisiva Rete 7 di Bologna.

Nel 1988 ha iniziato a collaborare con la sede Rai dell’Emilia-Romagna, dove è stato assunto nel 1989 in qualità di redattore. Nel 1990 è stato distaccato alla Testata sportiva della Rai per i Mondiali di calcio. Negli 8 anni alla TgR di Bologna si è occupato di importanti vicende, come il processo per la strage del 2 agosto 1980 e la Banda della Uno Bianca.

Chiamato al Tg1 nel 1998, è stato prima nella redazione cronaca, poi agli esteri. Come inviato di guerra ha seguito i conflitti di Kosovo, Afghanistan, Iraq e Sudan. Nei primi anni del 2000 ha dato conto di grandi eventi internazionali, come il processo ad Ocalan in Turchia e gli attentati di Al Qaida in Turchia e Spagna. Nel 2005 dal Darfur ha raccontato la crisi umanitaria.

All’inizio del 2006 è stato nominato corrispondente per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dal Regno Unito e si è trasferito a Londra.

Nell’aprile 2022 è rientrato in Italia “alle dirette dipendenze del Direttore della Direzione Coordinamento Sedi Regionali ed Estere, con contestuale affidamento ad interim della responsabilità della Sede Regionale Rai per l’Emilia Romagna ed il riconoscimento della qualifica di Capo Servizio”.

C’è poi l’‘altro volto’ di Tura, che è anche narratore, saggista e vero appassionato di noir e gialli. In particolare in Emilia-Romagna (e non solo) è noto anche come ideatore-direttore di Festival basati su questa tematica. Fra questi c’è il noto ‘Cesenatico Noir’.

Mauro Roffi
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Radioimmaginaria, la radio under 17, in tour per l’Emilia-Romagna

Il piccolo furgoncino colorato di Radioimmaginaria torna a viaggiare, dalla costa all’entroterra, sulle strade dell’Emilia-Romagna. Per il secondo anno consecutivo – ricorda il sito della Regione – parte da Bologna OltrApe 2021, il tour della prima radio e network in Europa diretto e gestito da adolescenti dagli 11 ai 17 anni.

Un’esperienza “on the road” finanziata dalla Regione Emilia-Romagna con fondi europei, riproposta anche quest’anno in 30 tappe, con partenza lunedì 26 luglio da Bologna per approdare il 29 agosto Forlì, sede di arrivo.

L’obiettivo dell’iniziativa è dar voce ai giovani per conoscere la loro visione di futuro, parlando di sostenibilità, digitale e innovazione. Ma anche per illustrare le opportunità che la Regione Emilia-Romagna offre loro grazie ai Fondi europei.

Icona del viaggio un vecchio Ape Piaggio immatricolato nel 1970 e ribattezzato “OltrApe”, che i ragazzi di Radioimmaginaria nel 2018 hanno trasformato in radio viaggiante, risalendo l’Italia da Partinico (PA) a Castel Guelfo (BO). Il viaggio è poi proseguito per mezza Europa raggiungendo Stoccolma per incontrare Greta Thunberg, la giovane paladina dell’ambiente.

Dall’anno scorso, per attraversare l’Emilia-Romagna, l’“ApeRadio” è diventato un mezzo ancora più ecologico, con pannelli solari e un nuovo motore alimentato a biometano.

Il viaggio prevede 30 tappe, di cui 10 dedicate in modo particolare a raccontare a ragazze e ragazzi le opportunità per i giovani finanziate dalla Regione grazie ai Fondi europei: Ravenna 27/07, Cesena 30/7, Rimini 31/7, Bologna 4/8, Modena 5/8, Mirandola 7/8, Parma 21/8, Piacenza 22/8, Carpi 25/8, Forlì 29/8. Ma i ragazzi con la loro ApeRadio faranno tappa anche a Campotto 26/7, Bagnacavallo 28/7, Cervia 29/7, Pennabilli 2/8, Monteveglio 6/8, Marzabotto 8/8, Tredozio 9/8, Santa Sofia 11/8, Cattolica 16/8, Bellaria 17/8, Riccione 18/8, Alfonsine 19/8, Fontanellato 20/8, Zerba 23/8, Lido degli Estensi 26/8, Goro 27/8.

Nel 2020, nel pieno della pandemia, i ragazzi della radio hanno realizzato due iniziative in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna: “Intervallo 182”, 28 puntate di un magazine quotidiano di educazione e intrattenimento dedicato agli adolescenti costretti a casa dalle misure di contenimento da Covid, e l’edizione 2020 del tour “OltrApe”.

(Comunicato Regione Emilia-Romagna)

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L’impegno della Regione Emilia-Romagna nel campo delle “radio dei ragazzi”

“Oltre le distanze oltre le barriere. Fai Radio! Da Piacenza a Rimini c’è una rete di Web Radio di ragazze e ragazzi che aspetta la tua voce!”.

Questi i contenuti di un’inserzione pubblicitaria sulla stampa bolognese da parte della Regione Emilia-Romagna, che ricordava così l’esistenza di www.giovazoom.emr.it, un ‘punto di riferimento istituzionale’ per una rete diffusa di emittenti radiofoniche realizzate dai giovani della regione.

All’interno del sito citato si spiega meglio la situazione:

“Alcune nascono all’interno delle aule di scuola o sui banchi dell’Università, altre sono legate a dei progetti particolari territoriali o, a volte, a eventi particolarmente significativi. Ci sono quelle che trasmettono dagli spazi di aggregazione e quelle che si occupano di temi molto specifici. Ognuna ha una propria peculiarità e una storia molto interessante, fatta di incontri, studio, passione, innovazione, creatività. Sono le tante Web Radio giovanili presenti in Emilia-Romagna, uno strumento con cui ragazze e ragazzi non solo hanno la possibilità di approfondire e conoscere meglio i linguaggi multimediali ma di essere veramente protagonisti. In molti casi la Regione Emilia-Romagna – soprattutto attraverso i fondi delle politiche giovanili assegnati alle amministrazioni locali con i bandi della legge regionale 14/08 – le ha sostenute e incoraggiate a crescere sempre di più. Ma è la voce dei giovani, la vostra voce, che le rende speciali. Ogni mese una Web Radio diversa sarà protagonista della nostra rubrica Giovani in Onda”.

Ed ecco di seguito il lungo elenco delle emittenti finora presentate nella suddetta rubrica: Radio Frequenza Appennino; Radio 5.9; Gioia Web Radio; UniRadio Cesena; Radiofficina; Radio Sonora; Alta Frequenza; RadiorEvolution; LookUp!Radio; Radio Giardino; Rumore Web; Radio Planet On Air; Radioimmaginaria; Reggio Calling Radio; Rio Zezz Web; Radio C.A.P.; Altre Velocità; PC Radio Cult; Radio Flyweb; Valmaradio; Riccione Webradio; RadioDAS; Radio Casotto.

Mauro Roffi

Il rilancio del turismo in Emilia-Romagna parte (anche) dalla radio

Due milioni di euro per promuovere il turismo in Emilia-Romagna su radio, tv e social.

E’ quanto annunciato da Regione, Apt e Destinazioni turistiche regionali per riaprire le porte a viaggiatori e vacanzieri di tutta Italia.

Stefano Accorsi, Paolo Cevoli, Alberto Tomba, Stefano Baldini e Davide Cassani saranno i testimonial per parlare di mare e di città d’arte, di percorsi culturali ed itinerari sportivi.

Ognuno col proprio modo di porsi al pubblico, per comunicare ad un tipo di turismo da sempre eterogeneo, tra chi ama la “movida” della riviera romagnola e chi preferisce la tranquillità delle località appenniniche o delle città d’arte.

Le campagne radio, tv e web partiranno dopo il lockdown e, oltre a promuovere il territorio, diventeranno una boccata d’ossigeno per le emittenti stesse, che stanno vivendo un momento difficile a causa della crisi del mercato pubblicitario.

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Al via “Emilia Romagna Dab”, da alcuni giorni le locali del territorio sono in “digital radio”

Da alcuni giorni, un gruppo di emittenti locali dell’Emilia-Romagna ha iniziato a diffondere i propri programmi anche in DAB+.

Il sito di Aeranti-Corallo descrive così i dettagli dell’operazione:

Nei giorni scorsi sono state avviate in via sperimentale le trasmissioni radiofoniche digitali DAB+ della società consortile “Emilia Romagna Dab”, partecipata dalle seguenti emittenti radiofoniche locali Aeranti-Corallo: Lattemiele Emilia Romagna; Modena 90 Solo Musica Italiana; Punto Radio; R. Gamma; Radio Bologna International; Radio Bologna Uno; Radio Bruno; Radio Budrio; Radio Città del Capo Popolare Network; Radio Gamma; Radio Icaro In Blu; Radio Italia Anni 60; Radio Nettuno; Radio Pico; Radio Pico Classic; Radio Reggio; Radio Stella; Radio Studio Delta.

Le trasmissioni avvengono sul blocco 10C dal sito di Colle Barbiano (BO).

La società, amministrata da Elena Porta, sta operando a seguito di sospensiva concessa dal Consiglio di Stato su un ricorso con cui la società aveva impugnato il diniego all’istanza volta a ottenere il rilascio, da parte del Ministero dello Sviluppo economico, di una autorizzazione all’attivazione di un impianto in via sperimentale per le trasmissioni radiofoniche digitali in Emilia Romagna.

In particolare, il rigetto di tale istanza era stato motivato dal Ministero con la circostanza che non vi fossero frequenze disponibili per tale sperimentazione.

Commentando l’avvio delle trasmissioni sperimentali di Emilia Romagna Dab, l’avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, ha affermato che in un contesto in cui il settore radiofonico sta avviando il processo di digitalizzazione delle trasmissioni, è molto importante l’avvio della sperimentazione da parte di Emilia Romagna Dab.

“Occorre infatti – ha aggiunto Rossignoli – evitare un incolmabile ritardo per l’emittenza locale nell’avvio della nuova tecnologia trasmissiva. Tale ritardo – ha concluso Rossignoli – comporterebbe evidenti e ingiustificate conseguenze sul pluralismo e sulla concorrenza nel comparto”.