Fondare un’emittente FM a meno di trent’anni d’età: il caso di Radio Fresh
Si chiama Radio Fresh, è nata poco più di due anni fa, trasmette in FM sull’appennino bolognese (oltre che ovviamente sul web) ed il suo fondatore ha meno di 30 anni.
L’esempio virtuoso arriva esattamente da Castiglione dei Pepoli, una comunità di poco più di 5000 abitanti. L’ideatore dell’emittente si chiama Emanuele Fabbri, figlio “d’arte”, dato che il padre fu l’editore della locale Radio Castiglione negli anni ’70 e che, come tante realtà nate nell’epoca pioneristica, ha concluso da tempo il suo ciclo.
Emanuele ha così riportato la radio in zona, risvegliando l’entusiasmo in un’area ormai povera di realtà strettamente territoriali.
Tutto nasce tra il 2015 ed il 2016, quando Fabbri, privo di esperienze concrete nel mondo radiofonico, ma deciso a tentare per questa strada, entra in contatto con alcuni tecnici della zona che, passo dopo passo, lo indirizzano verso la concessione comunitaria di Radio Tau, storica realtà bolognese dell’Antoniano che negli anni aveva ceduto quasi tutta la propria rete a Radio Kiss Kiss (ed in misura minore a Play Radio, oggi Virgin Radio).
In vita c’erano ancora due piccoli impianti nel modenese che permettono a Fabbri di dare il via al proprio sogno. Quello che mancava era un segnale che facesse servizio nella propria area e, grazie a contatti coltivati nel tempo, la frequenza giusta arriva tramite Radio Gamma, emittente romagnola oggi legata al gruppo Multiradio, ma all’epoca ancora in mano al fondatore Stefano Gori.
Radio Gamma cede così i locali 91.3 per l’alto appennino a Radio Fresh che, dopo una sperimentazione avviata a fine giugno 2016, da agosto inaugura ufficialmente il proprio palinsesto.
Quattro ore di diretta ogni giorno, che presto diventano sei, fino alle attuale dieci. E con contenuti strettamente locali, che diano voce a notizie, episodi o iniziative legati alla comunità e che non troverebbero spazio su emittenti di maggiore copertura.
Radio Fresh è gestita da un’associazione di sette soci (Appennino FM), di cui il presidente è Emanuele Fabbri, oggi ventottenne e quindi uno dei pochissimi (forse l’unico?) under 30 alla guida di un’emittente in modulazione di frequenza.
In due anni, la radio è ulteriormente cresciuta sia in contenuti (con la collaborazione di tanti volontari del territorio, ma anche di speaker non della zona) sia in copertura (sono state attivate le frequenze 88.4 nel 2017 e 94.6 da pochi giorni, rendendo più capillare il segnale in tutto l’alto bolognese) e il riscontro è arrivato conseguentemente anche da una raccolta pubblicitaria che è a sua volta incrementata, tanto da permettere a Radio Fresh di sostenersi interamente da sola.
Il mezzo radio piace ancora al pubblico ed in una comunità lontana da network e superstation assume un valore pure più forte.
Per Fabbri lo stimolo è quello di proseguire, cercando di migliorare in contenuti e in parte in copertura, con quell’entusiasmo che riporta all’epoca pioneristica della radio, da lui non vissuta per ragioni anagrafiche, ma che ha risvegliato quel senso di comunità che va oltre ogni social network.