Informare o intrattenere? I due volti della radio nei casi di emergenza

Ogni volta in cui ci si trova di fronte ad un’emergenza, il dilemma di chi fa intrattenimento è sempre lo stesso: cambiare orientamento o continuare come nulla fosse?

Questo dubbio se lo sono indubbiamente posto i tanti morning show che in questo lunedì, dopo un weekend particolarmente intenso in seguito ai numerosi casi di Coronavirus, hanno ripreso la propria attività di fronte ad un’Italia spaventata.

Molti lo hanno fatto trovando quel giusto compromesso che non andasse contro il sentimento degli ascoltatori, ma che non tradisse nemmeno la propria mission.

E così – facendo alcuni esempi – se da un lato il Trio Medusa su Radio Deejay ha scherzato sulla mancata festa di carnevale del network, invitando tutti a tenere il proprio vestito per l’evento parallelo che si terrà in estate, Marco Galli su Radio 105 ha rassicurato gli ascoltatori del sud-Italia che hanno figli che studiano a Milano.

Pippo Pelo e Adriana Petro di Radio Kiss Kiss hanno aperto finestre con infettivologi senza tuttavia rinunciare ad argomenti del giorno più leggeri, mentre “Tutti pazzi per RDS” ha mantenuto il proprio taglio ironico per far sorridere un’Italia frastornata dai tanti “stop” dovuti ad un virus che ancora si conosce poco.

Il taglio nettamente informativo – più semplice da gestire in casi di emergenze – è stato ovviamente confermato da chi, ogni giorno, si dedica a notizie e approfondimenti.

E così, da Rai Radio1 a RTL 102.5, da Radio 24 a Radio Capital, si sta continuando ad aggiornare il pubblico su come evolve la situazione relativa al Coronavirus, su quanto sta accadendo nelle zone colpite, sui corretti comportamenti da seguire ed anche su quelle che sono le reazioni della gente, sia nella vita reale sia sui social.

Perfino le emittenti sportive non sono escluse da questo contesto, per via delle conseguenze che la paura di eventuali contagi ha portato nei vari campionati, i quali, in quanto eventi pubblici, potrebbero diventare un veicolo di infezione.

Ma la gente necessita anche di sorridere, di rilassarsi, di “staccare” per qualche minuto. E ancora una volta, la radio dimostra di essere un mezzo completo che offre un ventaglio di possibilità, con un’offerta che – a seconda dell’emittente sintonizzata – spazia su tutti i fronti.