“Party like a Deejay”: due giorni di musica, sport e intrattenimento

Tutto pronto per “Party like a Deejay”, l’evento che si terrà a fine giugno al Parco Sempione, per festeggiare i 40 anni di Radio Deejay.

Tutti i dettagli nel seguente comunicato.

Milano, 5 maggio 2022 – Radio Deejay torna ad incontrare dal vivo i suoi ascoltatori con PARTY LIKE A DEEJAYil 25 e 26 giugno al Parco Sempione di Milano. A pochi passi dall’iconica sede di Via Massena, un palinsesto di musica, intrattenimento e sport con tutti gli artisti di Radio Deejay.

PARTY LIKE A DEEJAY è una festa lunga due giorni durante la quale Radio Deejay esce dalla storica sede di via Massena, raggiunge il vicino Parco Sempione e lo anima in ogni sua parte, dall’Arco della Pace al Castello Sforzesco, dal Teatro Burri fino all’Arena Civica, un flusso continuo di iniziative, concerti, attività sportive, laboratori, parole, fotografie, incontri con amici e artisti. Un evento esteso che dopo tre anni riporta RADIO DEEJAY ad abbracciare i suoi ascoltatori e la città di Milano.

Il Parco Sempione è il cuore di Milano, è aperto a tutti anche durante la Festa, è un luogo familiare, dall’animo verde, è accogliente e in tutto questo rispecchia lo spirito di Radio Deejay.

La Radio ricambia, offrendo per due giorni tante proposte alla portata di tutti, dal wellness alle attività sportive vere e proprie, un grande spettacolo di musica live all’Arena Civica con 13 grandissimi artisti sul palco accolti dagli speaker della radio, tanta musica live anche sul Palco del Teatro Burri con almeno altrettanti cantanti (ma il programma riserva ancora varie sorprese), 5 appuntamenti speciali con i maestri del palinsesto di Deejay negli Speakers’ Corner, una After Run nel Parco in puro stile Deejay, diversi laboratori a tema green per gli ascoltatori di domani, uno Chapiteau d’artista per stampare le proprie foto ricordo di una festa indimenticabile e un magnifico djset al tramonto di nuovo sul palco del Teatro Burri a chiusura di due giorni destinati a restare nel cuore. 

PARTY LIKE A DEEJAY 2022 – PARK EDITION gode del Patrocinio del Comune di Milano e della collaborazione con Castello Sforzesco e con la Soprintendenza ai Beni Culturali.

Tutti gli allestimenti e le attività all’interno del Parco saranno realizzati nel totale rispetto e tutela del verde pubblico. Attraverso laboratori e momenti di intrattenimento per bambini e famiglie Radio Deejay sensibilizzerà il pubblico alla cura del nostro amato parco cittadino e delle architetture in esso presenti, in sintonia con l’Assessorato al Verde.

MUSICA!

Oltre 10.000 biglietti venduti per il grande spettacolo di sabato 25 giugno all’ARENA CIVICA, svelati ora i primi nomi degli artisti ospiti sul palco: COEZ, ELISA, ELODIE, FABRI FIBRA, GHALI, GUE’, IRAMA, LA RAPPRESENTANTE DI LISTA, MADAME, MARCO MENGONI, MARRACASH, SANGIOVANNI e per finire il DEEJAY TIME con Albertino, Fargetta, Molella e Prezioso

Sabato 25 giugno, dalle 21:00, l’Arena Civica accoglie lo storico show di Radio Deejay, il suo inno alla musica e agli artisti che gli ascoltatori scelgono ogni giorno sulle frequenze della radio, insieme alle voci dei nostri amati speaker.

Tre ore di energia pura cantando a squarciagola, davanti a un palco che sarà come un abbraccio.

Oltre 10.000 i biglietti venduti in meno di 4 settimane, prima ancora di conoscere quali grandi artisti avrebbero calcato il palco, una dimostrazione di affetto e fiducia totale da parte del pubblico. Ancora pochi i biglietti per arrivare al sold out, disponibili su Ticketone.it

 Due giorni di musica, con accesso gratuito, anche sul palco del TEATRO BURRI 

AKA 7EVEN, DEDDY, DITONELLAPIAGA, MATTEO ROMANO, MARGHERITA VICARIO, MAURIZIO CARUCCI, MECNA, MICHELE BRAVI, MR RAIN, NAPOLEONE, RHOVE, TANANAI, TANCREDI e tanti altri

Il Teatro “Continuo” dell’artista Alberto Burri, al centro del cannocchiale prospettico che collega il Castello all’Arco della Pace, è il luogo perfetto per due giorni di musica senza interruzioni con un palinsesto serrato che verrà svelato completamente a inizio giugno.

Il “mood” è chiaro: nei pomeriggi di sabato e di domenica si alterneranno momenti musicali dedicati al mondo di alcuni personaggi e programmi di Radio Deejay: Say Waaad?!?! presenterà gli artisti più viral del momento, come Tananai, Rhove, Mecna, Mr Rain e tanti altri.

Nikki e Federico Russo si esibiranno sul palco del Burri insieme ad alcuni artisti affini come Margherita Vicario, Ditonellapiaga, Maurizio Carucci, Napoleone e altri ancora da svelare. Rudy Zerbi porterà il mondo pop di successo di Michele Bravi, Tancredi, AKA 7even, Deddy e molti altri.

Domenica 26 dalle 18 alle 20 il djset al tramonto di COSMO e MACE

Dalle 18:00 alle 20:00 una chiusura speciale di questa due giorni di musica libera, un djset al tramonto con COSMO e MACE, i fuoriclasse assoluti del concept della festa. 

SPORT!

PADEL: due campi all’Arco della Pace aperti dalle 10 alle 20 di sabato e domenica, prenotabili a partire dal 6 giugno, per giocare con gli amici o riservare un posto per palleggiare con uno o più artisti di Radio Deejay.

WELLNESS: in un tranquillo prato tra la Triennale e Piazza del Cannone, dalle 10 alle 20 di sabato e dalle 9 alle 19 di domenica, trainer professionisti terranno lezioni di Yoga, Pilates e Animal Flow. Le lezioni saranno prenotabili a partire dal 6 giugno e avranno una durata di 45 minuti per un numero massimo di 50 persone.

ACTION SPORT: in collaborazione con lo staff di XMasters, il pubblico potrà cimentarsi con la Pumptrack, circuito di salite e discese da percorrere con BMX, skateboard e roller; con il Balance Boarding, una tavola e un rullo per mettere alla prova l’equilibrio; con la Slackline, una passeggiata sospesa su una fettuccia elastica legata a due supporti.

Per queste attività non è necessaria la prenotazione online.

BASKET: sfide 3 contro 3 e tiri liberi, con la colonna sonora d’eccellenza del vicino Teatro Burri. Dalle 10 alle 20 di sabato e domenica incursioni a sorpresa di Gianluca Gazzoli e del Trio Medusa, speaker di Radio Deejay. Non è necessaria prenotazione online.

DEEJAY AFTER RUN: 5 o 10 km all’interno del Parco, per iniziare la domenica in pieno stile Deejay. Si partirà alle 9:00 da Piazza del Cannone. Per assicurarsi il pettorale di gara e la T-shirt ufficiale le iscrizioni sono aperte a questo link https://join.endu.net/entry?edition=74590 fino al 22 giugno, al costo di 15,00 euro.

Per le attività su prenotazione, tutte le informazioni sono disponibili sul sito ufficiale www.partylikeadeejay.it

INTRATTENIMENTO!

SPEAKERS’ CORNER: sabato 25 giugno nello splendido Cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco, dalle 11:00 alle 18:00 cinque momenti e quattro chiacchiere con alcuni conduttori della radio: Linus e NicolaAlessandro Cattelan, il Trio Medusa con Giorgio, Gabriele e Furio, la squadra di Pinocchio con La Pina, La Vale e Diego Passoni e infine Fabio Volo. Tutti già sold out!

GREEN LAB: sabato e domenica nel prato adiacente all’area bambini del Parco, dalle 10:00 alle 18:00, tre laboratori a tema Green organizzati dall’Associazione Demetra, che quotidianamente dedica il proprio operato alla cura e alla cultura dell’ambiente. “Giochi di Riciclo – Green Gamers”, “Eco-Inquilini” e “I Profumi della Nonna”. I laboratori hanno una durata di 45 minuti e una capienza di 15 bambini a laboratorio, a partire dai 5 anni in su. Sono prenotabili a partire dal 6 giugno

RICORDI STAMPATI: sabato e domenica il grande fotografo Settimio Benedusi, nella magica atmosfera di un colorato Chapiteau, scatterà ritratti in bianco e nero agli ascoltatori che si prenoteranno, rendendo indimenticabile la loro partecipazione a Party Like a Deejay.

I posti sono limitati, l’apertura delle prenotazioni online sarà il 6 giugno.

Per le attività su prenotazione, tutte le informazioni sono disponibili sul sito ufficiale www.partylikeadeejay.it

DEEJAY OFFICIAL STORE

In tre punti all’interno del Parco Sempione saranno presenti gli stand del nostro Deejay Official Store in cui sarà possibile acquistare i gadget ufficiali della festa e dei 40 anni della radio. Tutte da scoprire le collezioni Party Like a Deejay e Deejay 40, già disponibili on line all’indirizzo https://store.deejay.it/. E in più, durante la festa gli artisti di Wild Message in a Bottle potranno personalizzare con nuovi disegni la vostra Deejay 40 bottle, la bottiglia celebrativa dei 40 anni di Deejay, per renderla ancora più preziosa e originale!

L’ideazione, la progettazione e la produzione esecutiva di Party Like a Deejay 2022 è affidata a Eric Galiani per CONCREATE – BUILDING IDEAS, un brand di Videomobile Srl

Radio DEEJAY trasmette in FM, DAB, TV e in digitale, tramite il sito deejay.it, l’App ufficiale e i canali social.

(Comunicato stampa)

Assodeejay: “Fare il dj è una professione, non un hobby”

In radio, come in discoteca, la figura del disc-jockey è stata spesso percepita più come un hobby che come una professione vera e propria.

Sul tema è intervenuto Massimo Testa, vicepresidente di Assodeejay, intervistato a Silver Music Radio, la “street radio” di Milano.

Questo il comunicato:

E’ opinione comune pensare che fare il deejay non sia una vera professione, ma soltanto un hobby. Invece, il deejay è una professione che comporta diretti e doveri. Di questo ha parlato Massimo Testa, parmigiano, deejay da oltre trent’anni e vicepresidente di Assodeejay, in occasione di un’intervista con dj Mariotto a Silver Music Radio.

“Assodeejay è un’associazione che si occupa della tutela del deejay in quanto figura professionale – ha spiegato Testa – . Come ogni lavoratore il deejay ha dei doveri e degli adempimenti da assolvere, come ad esempio quelli legati alla Siae e ai vari oneri fiscali e contributivi, ma anche dei diritti legati ad esempio alla riscossione dei diritti derivanti dalla riproduzione di propri brani.

Assodeejay promuove inoltre la legalità nell’esercizio della professione. Vorrei quindi ribadire che la musica che si utilizza va tutta acquistata legalmente e che il deejay deve avere un compenso adeguato al suo lavoro”.

Testa ha poi spiegato quali sono i vantaggi di far parte di un’associazione come Assodeejay: “Essere iscritti ad un’associazione come la nostra vuole essere tutelati in caso di problemi. Il nostro principale servizio è infatti la tutela legale con l’assistenza di un avvocato. Abbiamo anche una convenzione con una cooperativa per l’assistenza fiscale e burocratica per tutte le pratiche”.

Rassegna Stampa Radiorama Agosto 2018

Rassegna Stampa mensile a cura di Giampiero Bernardini.

Tratta dal numero n.83 di Agosto 2018 di Radiorama, rivista online edita dall’Associazione AIR: www.air-radio.it e scaricabile (assieme ai numeri precedenti) al link:
http://www.air-radio.it/index.php/radiorama/

Per chi volesse scaricare il pdf, potete trovarlo qui:
http://www.air-radio.it/wp-content/uploads/2018/08/Radiorama-n.83-v1.pdf

Nuovo misterioso «lampo radio» dall’Universo remoto

Lo strumento canadese Chime ha rilevato un segnale anomalo, di appena due millisecondi, a una frequenza mai registrata prima. Si tratta di un “fast radio burst”, associati a eventi di grande potenza come buchi neri o supernove, ancora difficili da interpretare. Anche l’ipotesi “alieni” non può essere esclusa

(di Matteo Marini – 8 agosto 2018 Repubblica.it )
Un segnale durato due millesimi di secondo, quanto basta per inviare un telegramma ai colleghi di tutto il mondo e annunciare di aver scoperto qualcosa di strano provenire dall’Universo remoto. Un veloce lampo radio registrato dal Canadian Hydrogen Intensity Mapping Experiment – CHIME – (nella foto) nella British Columbia ha attirato l’attenzione della comunità scientifica perché ha caratteristiche anomale a quelle registrate finora in questo tipo di fenomeni, la cui origine è ancora sconosciuta.

I FAST RADIO BURST

I ‘lampi radio veloci’ o fast radio burst sono emissioni, flash radio, che spesso arrivano a noi dal remoto universo e si pensa possano essere originati da eventi violentissimi come supernove o buchi neri. Se ne sa molto poco perché, finora, ne sono stati ‘ascoltati’ appena una trentina (il primo nel 2007) e non si riesce a prevedere da dove arriveranno e quando. Il FRB 180725A catturato dall’osservatorio canadese è durato una frazione di secondo ma a una frequenza mai registrata prima: 580 Megahertz. Si tratta del primo scoperto a una frequenza inferiore ai 700 Mhz e questo infittisce ancora di più il mistero legato a questi fenomeni.
Il segnale è arrivato il 25 luglio, una volta controllato che non si fosse trattato di un disturbo ambientale o di un’altra origine terrestre, Patrick Boyle, della McGill University, ha diramato un telegramma astronomico per condividere la scoperta. Nel quale menziona anche altri lampi radio con frequenza ancora inferiore, fino a 400 MHz.

BUCHI NERI, PULSAR O ALIENI?

La spiegazione per questi flash dallo spazio sono diverse. All’inizio del 2018 il giovane ricercatore italiano Daniele Michilli si è guadagnato la copertina di Science con uno studio su una sorgente di Frb scoperta alcuni anni fa: era la prima e unica mai osservata con emissioni ripetitive. Michilli scoprì che si trattava di una stella di neutroni, una pulsar che probabilmente si trova vicino a un buco nero. Questi lampi si formano quindi un ambiente estremo, con campi magnetici molto intensi. Ci sono pochi posti nell’Universo con
caratteristiche simili. I buchi neri sono uno di questi.

Ma vista l’imprevedibilità e, ora, la diversità dei vari segnali che sono stati rilevati a frequenze inaspettate, le ipotesi sulla loro origine sono ancora tutte sul tavolo. Persino quella che contempla una civiltà aliena, altamente tecnologica, che magari tenta di comunicare con noi. A volte però la risposta è molto meno affascinante. Nel 2015, misteriosi lampi radio all’osservatorio Parkes in Australia furono finalmente identificati
dopo 17 anni: venivano dal forno a microonde della zona relax che gli stessi ricercatori usavano per scaldarsi il pranzo.

Sarà proprio lo strumento Chime a gettare luce d’ora in avanti sull’enigma dei Fast radio burst. Ha una forma molto particolare: quattro antenne simili a tubi tagliati a metà, lunghi 100 metri e larghi una ventina. È progettato per cercare e mappare l’idrogeno nel lontano universo ma si è rivelato molto utile anche per rilevare i Frb. Quando sarà pienamente operativo (ha iniziato a lavorare a marzo 2018), potrebbe trovarne oltre 12 al giorno, secondo i suoi operatori. Non resta che accenderlo e aspettare.

The DAB Radio Project in Norway Is Derailing

(29 luglio 2018 digitalradioinsider.blogspot.com )
Increasing political and business demands for a return to FM
For the first time daily listening to national radio is down under 50% in Norway. Last week down to 48,5% from 51,2% the week before according to Kantar TNS. Although the Norwegians now have an increased number of on-air channels to choose from there is a widespread discontent with DAB replacing FM. For several reasons DAB is far for becoming popular as projected by the public broadcaster NRK and other
promoters.
There are frustration with the globally unique move trying to force the population to replace their FM  receivers with DAB+. Most Norwegians are aware of this have not been done before in any other country.
Also that most countries as neighbouring Finland and Sweden are not going to switch to DAB . Norwegians driving into Sweden for summer holidays in July also discover the sharp contrast in sound quality between the public broadcasting channels in Norway on DAB and in Sweden on FM.

The most common reported problems with DAB are:
– Failing geographical coverage especially countryside and at sea
– Frequent drop outs or distorted sound while driving a car or a boat
– Inferior sound quality (compared to FM and on-line radio) with no true stereo
– High battery consumption for portables.

The DAB promoters had plan this to be the summer of DAB but it did not go their way at all. According to polls there are no signs of acceptance by the listeners. And resistance against the DAB project is increasing since the switch-off year 2017. Frequently articles and editorials negative to DAB are published in major and regional newspapers. Still, it is quite impossible to find any positive news about DAB anywhere. The only
positive contributions are published by persons connected to the DAB lobby. They will tell you that there no problems with DAB. If there is a problem it is the listener’s fault (installation, antenna etc).

The pod radio series ”Hvem slutet lyset på FM” (Who switched off the light for FM?) has been published in 24 parts since March this year. Today, more than 31.000 downloads have been registred. There are several Facebook groups engaging the opposition to DAB radio. The group ”Nej til tvångsinføring av DAB” (No to compulsive DAB) has more than 9.000 members and is still moving.
Norwegians are discovering that the transition to DAB+ was a project initiated and operated by a limited group of persons working at the public broadcaster NRK, the two commercial foreign-owned broadcasters Bauer and MTG and an official at the Ministry of Culture. Fueled by EBU and the lobby organisation WorldDAB.

The project has not market been driven by listeners demand or by a clean political initiative. In polls 60% or more and not happy with the FM switch-off. The nation is increasingly coming to the conclusion that the DAB project is a tragic mistake.

The switch-off has been followed by a dramatic decrease in listenership. Listening numbers from 2018 suggests that the national channels combined has lost more than 15% of their listeners compared to 2016.
However, this number does not include local radio stations which are still broadcasting on FM. Many of them reports a doubling or tripling of their listening figures. Cross-border FM listening is not reported. Approx. 5% of Norwegians are estimated listening to Swedish FM radio which is reaching about half of the population.

PPM numbers from Kantar TNS shows that only 48,5% of the population listened to national channels daily in week 28. (local radio not included) .This is the worst listening figures ever recorded in Norway and, although a dip in summer is normal, this has led to loud voices demanding a reopening of FM. Neighbouring Finland and Sweden (with no DAB) have daily listening of 68-75%.

I have been on this trip from start, writes Arne-Inge Christophersen at the media bureau Hausmann. It is tragical to experience that radio is not the media channel it was. The only reason is the FM switch-off and the introduction of DAB – in the only country in Europe. In ad biz magazine Kampanje he writes that radio listenership is probably the lowest since 1945 and that radio is becoming less attractive for advertiser. He ends his article with ”the cow is not dead, but the grass is withering”.

This week, Senterpartiet (Center Party), a leading liberal opposition party in the Parliament, made a clear statement: Reopen FM! Media spokesperson MP Åslaug Sem-Jacobsen says: It is vital for both media diversity or the safety of our country that radio listening is increased to a very different level. To secure the future of radio we have to switch the national FM-band back on before even more listeners disappears.

Meanwhile there are reports that also MPs from other parties are reconsidering their support for the 2017 FM switch-off. One of the three parties in the coalition government – Frp, the Progress Party – also have an FM switch-back inscribed in its political program. With an increasingly vocal opinion against DAB and for FM radio it looks like radio will be in focus on the political scene when the Norwegians are returning from their holidays in August.

Also read
Political demands to reopen FM in Norway (Radionytt.no)
Trolig laveste lyttertall for radio i Norge etter krigen (Kampanje)
Laveste radiolytting siden 2. verdenskrig med DAB (Nettavisen)
The Nordic Expert Group technical evaluation report:
Crucial technical problems with the DAB system
Norwegian MP: DAB Radio in Norway Is a Tragedy
50 Percent of Norwegians Do Not Switch to DAB. Rather Stay on FM
Why DAB Radio in Norway, But Not in Sweden?

Radio, Manzoni mantiene il primato della pubblictà. Vola Deejay

(Repubblica.it 25 luglio 2018) MILANO – A.Manzoni & C. rafforza la sua leadership come concessionaria nel settore pubblicitario in radio grazie agli ottimi risultati delle emittenti del gruppo Gedi (di cui fa parte Repubblica).Ogni giorno 13,5 milioni di ascoltatori si sintonizzano su Radio Deejay, Radio Italia, Radio Capital, Radio m2o. I dati arrivano dell’indagine RadioTer relativi agli ascolti del mezzo Radio nel primo semestre 2018, condotta da Gfk/Ipsos.
Spicca il risultato di Radio Deejay, che con i suoi 5.160.000 ascoltatori nel giorno medio si posiziona sul podio delle emittenti nazionali.
Ottime le performance sul dati del quarto d’ora medio, che con 474.000 ascoltatori registra il maggior incremento tra le principali emittenti nazionali, pari al +10% rispetto all’anno 2017. Un successo che si replica anche sui social, dove Deejay risulta il brand più
seguito a livello nazionale con 2,2 milioni di follower su Facebook, 2,3 milioni su
Twitter, 450.000 su Instagram.

Il suo sito è inoltre primo in assoluto tra quelli delle radio italiane con un’audience media giornaliera di 201.706 nel mese di giugno 2018, secondo dati Audiweb. “La risposta degli ascoltatori a ogni nostro evento, la leadership indiscussa nel mondo digitale e la crescita del 10% della permanenza media nel quarto d’ora sottolineano in maniera unica il legame che c’è tra noi e il nostro pubblico, un sentimento così profondo da farne un fenomeno inimitabile. Siamo molto orgogliosi”, ha commentato il direttore artistico Linus.

Ottimo risultato anche per Radio Italia, l’emittente di Mario Volanti partecipata dal gruppo GEDI, che con 5.148.000 ascoltatori nel giorno medio si conferma tra i leader. L’emittente è molto attiva sul territorio con numerosi eventi sia sportivi che musicali di primo ordine come i Tour di Lorenzo Jovanotti, Cesare Cremonini e Vasco Rossi. Con Radio Italia Live – Il Concerto ha contattato 10 milioni di persone allargando il target anche ad un pubblico più giovane grazie all’introduzione di Radio Italia Rap.
Stabile intanto Radio Capital, con 1.554.000 ascoltatori al giorno. Forte della sua nuova direzione, affidata a Massimo Giannini, editorialista, l’emittente si prepara a lanciare, per la prossima stagione, novità sul palinsesto concentrandosi sempre sul mix tra informazione e musica. Sono invece 1.558.000 gli ascoltatori nel giorno medio di m2o, altra personalità esclusiva nel comparto radiofonico, che segue e anticipa gusti e tendenze, capace di creare e stimolare costantemente un’audience altamente ricettiva e attiva.

FM – Primo semestre 2018: calano gli ascolti, impennata di Kiss Kiss e Radiofreccia

(https://www.fm-world.it/ 24 luglio 2018) Un milione di ascoltatori in meno rispetto al primo semestre di un anno fa e alcune variazioni importanti tra le emittenti nazionali. Sono usciti i dati del primo semestre 2018 dell’indagine Tavolo Editori Radio, relativi al periodo 30 gennaio – 25 giugno 2018.

Nel giorno medio ieri, gli ascoltatori della radio scendono da 35.540.000 a 34.535.000 contatti quotidiani.

RTL 102.5 è sempre prima, ma con 7.559.000 rispetto ai precedenti 8.483.000. Al secondo posto RDS con 5.641.000 (-60.000), mentre al terzo si consolida Radio Deejay (5.160.000, -72.000) a brevissima distanza da Radio Italia Solo Musica Italiana (5.148.000, -109.000).
Quinto posto per Radio 105 con 4.744.000 (-208.000), seguita da Radio1 Rai (3.784.000, -146.000).

Expoit per Radio Kiss Kiss che, in controtendenza con le altre emittenti, ottiene una sensibile crescita: oggi è a 2.917.000 con un guadagno di 493.000 unità.
Scende di conseguenza all’ottavo posto Radio2 Rai con 2.670.000 (-29.000), seguita a breve distanza da Virgin Radio (2.566.000, -188.000) e da Radio 24 (2.197.000, +53.000).

Chiude la soglia dei due milioni (in undicesima posizione) R101 con 2.060.000 (-15.000).

La classifica prosegue con m2o (1.598.000, -152.000) e Radio Capital (1.554.000, -90.000), mentre in quattrodicesima posizione si colloca Radio Monte Carlo (1.375.000, -25.000).

Radio3 Rai è a quota 1.275.000 (-110.000), mentre Radiofreccia sfiora il milione arrivando a quota 990.000 (+323.000).

Chiude la classifica delle nazionali Isoradio che passa da 910.000 a 790.000, rispetto al primo semestre del 2017.

La RTBF prépare la fin de la diffusion en AM de La Première et de VivaCité

(By La Première, https://www.rtbf.be/ 18 giugno 2018) En préparation à l’arrivée massive prochaine de la radio numérique DAB+ en Belgique, la RTBF poursuit son processus
d’extinction des ondes moyennes en réduisant les heures de diffusion quotidienne de son émetteur de Wavre 621 kHz.

Depuis le 31 mai, cet émetteur qui couvre en ondes moyennes toute la Belgique et au-delà, fonctionne tous les jours entre 6h et 20 heures (au lieu de 5h à minuit précédemment). Cette diminution s’inscrit dans un plan d’extinction progressif des émissions en modulation d’amplitude (AM) à la RTBF comme dans toute l’Europe.

Le mode de diffusion en modulation d’amplitude (qui comprend les ondes moyennes, les ondes longues et les ondes courtes) a été le premier mode de diffusion de la radio au siècle dernier, avant d’être progressivement remplacé par celui en fréquences modulées (FM) à partir des années 60.

Le DAB+ prend le relais de l’AM, trop gourmande en électricité 
Depuis une dizaine d’années, avec le développement progressif de la technologie de diffusion numérique DAB+ qui prend le relais de la diffusion en analogique AM puis en FM, la plupart des grandes radios qui émettaient en modulation d’amplitude ont décidé d’arrêter cette ancienne technologie. C’est le cas depuis un certain temps déjà chez nos voisins de la VRT et de Radio France par exemple. Tout comme pour l’émetteur anglais en ondes moyennes de BBC World Service arrêté il y a quelques années, qu’on peut maintenant écouter en DAB+ à Bruxelles. Il faut dire que tous ces émetteurs qui fonctionnent dans cette ancienne technologie analogique sont extrêmement gourmands en électricité.

La RTBF, qui est la dernière à émettre encore en ondes moyennes en Belgique, a établi une politique progressive de l’arrêt de ses émetteurs en modulation d’amplitude (AM) : les ondes courtes tout d’abord il y a une dizaine d’années, suivies de deux émetteurs en ondes moyennes en province de Liège et du Luxembourg. Restent actuellement un émetteur régional en ondes moyennes à Houdeng en Hainaut (relais de VivaCité sur 1125 KHz – 20 kWatts) et l’émetteur national très puissant de Wavre (621khz – 300 kWatts) qui relaie les programmes de La Première et les émissions sportives de VivaCité en soirée et le week-end.

Extinction progressive
En prévision du lancement massif de la radio numérique DAB+ en Belgique l’an prochain, la RTBF a décidé d’entamer un processus d’extinction progressif de la diffusion de ses émissions en ondes moyennes : tout d’abord une réduction de 5 heures par jour des émissions aux faibles heures d’écoute (avant 6h et après 20h) de son émetteur le plus puissant émettant sur 621 kHz depuis Wavre, avant l’arrêt complet de ses deux
derniers émetteurs en ondes moyennes dans les prochains mois.

La stratégie consiste à éteindre la plus ancienne technologie (AM) au moment du lancement massif d’une nouvelle (le DAB+), tout en poursuivant la diffusion simultanée en FM durant encore plusieurs années avant l’arrêt également de cette dernière technologie de diffusion analogique pour basculer dans le full digital DAB+/IP comme l’a fait la Norvège l’an dernier.

Difficulté de trouver des récepteurs AM/FM sur le marché
Les auditeurs ont déjà de plus en plus de difficulté de trouver des récepteurs AM/FM. Ils sont remplacés par les récepteurs (FM)/DAB+/internet car l’avenir de la diffusion radio est au tout numérique hybride couplant le DAB+ et l’internet (IP). Le DAB+ pour une écoute massive des programmes radio à large audience et en direct, l’internet pour une écoute de programmes plus pointus, ou à la demande ou en dehors du bassin de diffusion principal (Bruxelles et Wallonie pour la RTBF), comme à l’étranger. Et c’est dans cette stratégie que s’inscrit pleinement la RTBF en procédant par étapes successives par respect pour son public afin de lui laisser le temps de s’équiper des nouvelles technologies.

Une campagne d’information importante précèdera dans les prochains mois l’arrêt des deux derniers émetteurs AM de La Première et de VivaCité au moment du lancement du DAB+ (déjà en test par la RTBF et donc audible depuis 2012 quasi partout à Bruxelles et en Wallonie pour Classic 21 et La Première notamment).

Nous écouter sur Auvio

Rappelons enfin qu’il est aussi possible d’écouter les programmes radio de la RTBF, en direct et à la demande, partout dans le monde depuis les sites internet des six chaînes de la RTBF et depuis les sites et les applications mobiles rtbf.be, Auvio et Radioplayer.be.
La Modulation d’amplitude (AM) : il s’agit de la première technologie de diffusion de la radio, lancée il y a une centaine d’années. On distingue trois bandes de fréquences (selon la longueur d’ondes) : les ondes courtes (OC ou SW), les ondes moyennes (OM ou MW) et les ondes longues (OL ou LW).

La Fréquence Modulée (FM) : il s’agit de la deuxième technologie de diffusion de la radio, qui s’est développée à partir des années 60 et qui est encore aujourd’hui le moyen le plus largement utilisé pour écouter la radio.

La radio numérique DAB+ : il s’agit de la dernière technologie développée pour la diffusion de la radio, en DAB (compression en MPEG 2) tout d’abord dans les années 80 et ensuite en DAB+ (compression en MPEG4) depuis la fin des années 2000 et qui est en train de se généraliser en Europe. À la différence des deux premières technologies qui sont analogiques, le DAB+ est numérique. Son lancement massif dans toute la Belgique est prévu pour l’an prochain.

La radio numérique par internet: il s’agit d’un tout autre moyen de diffusion numérique, qui utilise l’IP (internet protocol) comme technologie de transmission et qui, à la différence des trois autres technologies dites ” broadcast ” (réception gratuite pour l’auditeur), nécessite une connexion à internet.

Wall Street Tries Shortwave Radio to Make High-Frequency Trades Across the Atlantic

(By David Schneider, spectrum.ieee.org 1 giugno 2018) In 2010, the company Spread Networks completed a fiber-optic cable linking two key trading hubs: Chicago and New York (or rather New Jersey, where Wall Street has its computerized trading equipment). That cable, built at a cost of some US $300 million, took the most direct route between those two points and shaved more than a millisecond from what had formerly been the shortest round-trip travel time for information: 14.5 milliseconds.

That tiny time savings was a boon for highfrequency financial traders, who could take
advantage of it to buy or sell before others learned of distant price shifts. This general
strategy, called latency arbitrage, has driven a technological arms race in the trading world, with companies competing fiercely to send information from one trading center to another in the minimum possible time.

The next salvo came shortly after Spread Networks’ cable started pulsing with light.
Companies such as McKay Brothers built special microwave links between those same
two trading centers. As anyone who has taken Physics 101 knows, electromagnetic waves
travel much faster through air than glass, so with the help of properly engineered radio equipment, microwave signals can readily beat out light in glass fiber.

A similar battle appears to be taking place now across the Atlantic, where information to
guide lucrative trades traditionally flows through fiber-optic submarine cables. In 2015,
Hibernia Networks (which was later acquired by GTT), together with TE Subcom, completed a 4,600-kilometer fiber-optic cable that followed a specially direct route between New York with London to offer the least delay—requiring only 59 milliseconds for a signal to make the round trip. Hibernia expected that its cable would service high frequency traders with the fastest possible connection between the two cities.

That cable, too, is in now peril of being beaten by radio waves. No, trading companies are not planning to array microwave towers on buoys across the Atlantic. But they seem to be pursuing the next-best thing—using shortwave radio to transmit trading information across the ocean the old-fashioned way.

Shortwave radio is venerable technology, dating back to the early part of the 20th century. Radio amateurs, often called hams, use it to contact one another around the world with modest equipment. So it’s surprising, really, that high-frequency traders have only lately begun to take advantage of this technique. But that appears to be what is happening.
I say “appears” because there’s only indirect evidence that traders are pursuing this approach. Most comes from Bob Van Valzah, a software engineer and networking specialist who characterizes himself as a “latency buster.” By chance, he stumbled on an odd-looking cell tower in West Chicago, near where he lives, and after much investigation (which he detailed in a blog post) concluded that the giant antennas sprouting from
it were sending signals about goings on at the Chicago Mercantile Exchange to trading centers in Europe.

Who exactly is using this link? If you dig through the FCC’s online license database, you can find that although the official licensee for the West Chicago tower that Van Valzah investigated was awarded to one company, the “real party of interest” is IMC B.V., a technology-driven trading firm that has invested in McKay Brothers and thus is no stranger to the value of low-latency radio links.
It’s likely that the high-frequency traders using shortwave bands are facing significant technical challenges.
And this is not the only example. “There are three different companies that have built million-dollar cornfields,” says Van Valzah, referring to giant shortwave antennas located
in agricultural lands near Chicago.
Exactly what frequencies they are using to transmit and how often is anyone’s guess. “If I were more ambitious,” says Van Valzah, “I’d get a spectrum analyzer and put up a pup tent” next to one of those antennas to find out.

Communications on shortwave, or high-frequency (HF) bands, as any radio amateur will tell you, is an iffy affair, because these long-distance transmissions depend on the configuration of the ionosphere, which in turn depends on such factors as time of day and the intensity of sunspots. Right now, the sun is at the very worst part of its 11-year cycle as far as shortwave communications goes. So it’s likely that the high-frequency
traders using shortwave bands are facing significant technical challenges.
Even if the integrity of the link itself were not a problem, those traders will have to contend with much lower bandwidth than they are used to. That means that they won’t be able to transmit very much information about price shifts—perhaps just a few bytes at a time (presumably well encrypted). If they tried to send more at the low data rates that shortwave affords, the time required would wipe out any latency gains over communications by fiber.

Still, with low-orbit satellites still not able to provide such fast communication links and lots of money to be made this way, it makes good sense that high-frequency traders are giving shortwave a try. What’s still a mystery to me, though, is why they didn’t attempt this many years ago.

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Si aggira in città con un disturbatore di frequenze, bloccato dalla Polizia

(www.altoadige.it 20 luglio 2018) BOLZANO. Nella giornata di mercoledì 18 luglio, il personale della Squadra Mobile della Questura di Bolzano, durante un servizio finalizzato a prevenire e reprimere reati contro il patrimonio, ha denunciato un soggetto che si aggirava in città pronto a utilizzare un dispositivo noto come “jammer”, prodotto il cui uso è consentito solo alle forze di polizia o esclusivamente per scopi militari.

In particolare l’uomo, un cittadino croato di 53 anni, è stato notato dagli operatori di polizia mentre osservava con attenzione alcune auto in sosta. Fermato dagli agenti, a seguito di un sommario controllo del borsello, è stato rinvenuto uno “jammer”. Tale strumento è un disturbatore di frequenza utilizzato per inibire trasmissioni in radiofrequenza. A secondo del tipo di utilizzo il jammer funziona a diverse frequenze inondando l’ambiente di onde radio che hanno il solo scopo di “sovrastare” e quindi disturbare i segnali di trasmissione.

Nello specifico le pratiche di “jamming” vengono spesso impiegate per “mettere a tappeto” molti sistemi di antifurti in particolar modo gli antifurti satellitari di autoveicoli per disturbare i segnali GSM e GPS, ma è in grado anche di eliminare il segnale del cellulare e di disturbare le radiofrequenze di altri sistemi elettronici.
L’uomo è stato denunciato, in stato di libertà, alla locale Autorità Giudiziaria.

Iraq. Radio Maria «on air» a Erbil per i cristiani della piana di Ninive

(da Avvenire.it 4 agosto 2018) Dopo due anni «pioneristici» finalmente Radio Maria inizia le trasmissioni «ufficiali» a Erbil, nel Kurdistan iracheno. Adesso l’emittente, presente in 71 Paesi, dispone finalmente di una sede degna di questo nome, di una frequenza che copre tutta la piana di Ninive ed anche di una licenza ufficiale di trasmissione in FM sui 104.9 MHz.
«Può essere l’inizio di una Radio Maria per i cristiani iracheni – afferma il direttore, padre Livio Fanzaga -. C’è un contributo di programmi da parte di Radio Mariam (la radio
Maria in lingua araba con programmi diffusi in diversi Paesi, ndr), ma anche una produzione locale propria, che viene realizzata grazie ai nostri tecnici e ai volontari. Inoltre
ci hanno garantito che ci daranno un’altra frequenza verso le zone di guerra. È vero che tanti cristiani sono fuggiti, ma tanti ce ne sono ancora e credo che la Madonna voglia essere vicino a questi che sono rimasti, per dimostrare il conforto di Radio Maria a chi ha
avuto il coraggio di rimanere».

Le prime trasmissioni iniziarono nell’autunno del 2016 proprio per servire i circa 150mila rifugiati cristiano fuggiti in Kurdistan per scampare alla furia assassina dei terroristi del Daesh (Isis) La presenza di Radio Mariam nel mondo arabo è ormai radicata. Ci sono studi mobili, come quelli in Giordania ormai storici. E c’è la possibilità di trasmettere concretamente due o tre volte alla settimana dal Libano. Così come ci sono gli studi mobili anche in Egitto, «ma la situazione è molto pericolosa», ricorda padre Livio. Poi la Siria, dove viene anche trasmessa la Messa da Aleppo.

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Per vedere alcuni video di Radio Maria a Erbil CLICCA QUI

Radio Deejay festeggia all’Unipol Arena di Bologna

Ligabue, Fabri Fibra, Luca Carboni, Ghali, Elisa, Tommaso Paradiso ed altri artisti legati a Radio Deejay: è il cast di #PartyLikeADeejay, in programma il primo marzo all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bo).

Per chi non potrà essere presente, sarà disponibile la diretta su Deejay Tv (canale 69 del digitale terrestre, 714 su Sky, streaming sul sito deejay.it) e il live streaming su Facebook.

Lo scorso anno al PalaAlpitour di Torino – ricorda l’emittente, nata 36 anni fa – è stato grande il seguito sui social network: più di un milione di utenti hanno cliccato per vedere il live, più di 250 mila le interazioni con la diretta Fb, mentre il post del live di facebook ha raggiunto 4,5 milioni di contatti.

(ANSA)

29 gennaio: Fiorello e Baldini di nuovo in onda (ma su radio diverse)

Casualità? Coincidenza? Lunedì 29 gennaio è una data importante per la radiofonia italiana. Fiorello e Marco Baldini, per tanti anni una delle “coppie” più collaudate dell’etere nazionale, sono tornati in onda.

Diverse tuttavia le collocazioni, entrambe fortemente sperimentali.

Andando in ordine cronologico, il primo a esordire è stato Baldini con un nuovo programma (“Teste di calcio”) condotto con il Trio d’Italia e in onda dalle 7.00 alle 9.00 del mattino.

Un morning show che ha aperto le porte a RMC Sport Network, la novità radiofonica dell’anno che fonde il brand di Radio Monte Carlo ad un progetto dedicato allo sport (ed al calcio in primis), finora diffuso solo sul web, chiamato TMW Radio.

Lo staff di quest’ultima emittente, unito al contenitore di Marco Baldini, ha dato vita al nuovo soggetto radiofonico in onda in FM su quelle che erano le frequenze di RMC2, oltre ad un canale per la città di Roma su cui trasmetteva Dolcissima, disponibile anche via satellite e in streaming su www.rmcsport.net

In parallelo, Fiorello sperimenta dallo stesso giorno una fascia oraria a lui nuova, diventata particolarmente importante per la radio: quella del drive time serale che va dalle 19.00 alle 20.00. Obiettivo: creare una concorrenza alternativa ai tanti programmi talk in onda a quell’ora (in primis, “La Zanzara” su Radio 24).

Radio Deejay è l’emittente su cui ascoltare il noto show-man, in un contenitore che già dal nome si presenta fortemente ironico: “Il Rosario della sera”.

Per Fiorello, il ruolo è particolarmente importante, in quanto subentra a “Tuttorial”, progetto che aveva spostato Luca Bottura da Radio Capital a Deejay, cercando proprio di inserire in quel segmento un prodotto che unisse ironia e informazione.

Forse l’emittente per Bottura non era quella giusta o forse non si è atteso abbastanza per far sì che il pubblico di Deejay potesse sentirsi in sintonia col programma. Fatto sta che lo stesso Linus è entrato nel merito del passaggio da Bottura a Fiorello in un lungo post su Instagram:

“Per quattro mesi mi avete massacrato per la scelta” – dice relativamente a Tuttorial – “e adesso sta accadendo lo stesso da parte di quelli che invece lo apprezzavano”.

“Per un personaggio come lui” – scrive invece a proposito di Fiorello – “è un lusso paragonabile a una Ferrari nelle mani di un impiegato”.

E così, mentre in tv si celebrano in questi giorni gli anni ’90, due grandi protagonisti della radio di quel decennio, come Fiorello e Baldini, sono tornati al centro delle attenzioni dell’etere nazionale.

Mila: “Siete pronti per la mia nuova avventura radiofonica?”

Mila Jelmini, ancora nota al grande pubblico come “Mila By Night”, il programma che l’ha resa nota negli anni ’90 su Radio Deejay, è pronta per una nuova avventura radiofonica.

A comunicarlo è lei stessa, attraverso il proprio profilo pubblico, in un post che riporta “Ciao amici siete pronti a seguirmi per una nuova avventura radiofonica? I Love you! Vi aspetto qui sul mio sito ufficiale…”.

Mila è stata, fino a poche settimane fa, speaker di Radio Italia Solo Musica Italiana. Conduceva la fascia 9-12 del weekend, ora passata a Daniela Cappelletti.

Non è ancora noto l’imminente futuro professionale di Mila che, dai suoi esordi di fine anni ’70, ha collezionato una ricca carriera, con esperienze sulle principali emittenti.

Dopo una decina d’anni di collaborazioni con realtà locali di Milano, il successo arriva nel 1987, grazie a Claudio Cecchetto che la vuole in onda su Radio Deejay.

Inizialmente in onda al mattino, Mila ottiene il “boom” di popolarità quando trova la collocazione a lei ideale: quella della notte.

Da mezzanotte alle 2, “Mila by night” diventa così un programma “cult”, dove affrontare argomenti piccanti che la portano a vincere anche premi e riconoscimenti.

I (quasi) dieci anni a Radio Deejay lasceranno il segno anche nelle esperienze successive, dove Mila sperimenta nuove realtà quali Italiavera e Station One, arrivando poi in Rai (tra le prima e la seconda rete), fino all’esordio su RTL 102.5 nel 2001, la cui collocazione torna ad essere quella notturna.

Cambio radicale invece nel 2005 con il passaggio a Radio Italia Solo Musica Italiana, dove torna ad essere la voce del mattino, dalle 9 alle 12. Fino al 2011, il suo programma va in onda dal lunedì al venerdì, mentre gli ultimi anni è stata speaker nel weekend, pur mantenendo la stessa fascia oraria.

Ora, l’attesa della nuova radio su cui risentire a breve una delle voci più “sexy” d’Italia.