Il 4 giugno 1983 nasceva Deejay Television

“Deejay Television” è stato uno dei programmi musicali simbolo degli anni ’80.

Ideato da Claudio Cecchetto quando l’omonima radio era ancora locale, il contenitore musicale fece il suo debutto su Canale 5 il 4 giugno 1983.

Pochi mesi dopo si sarebbe trasferito su Italia 1, dove proseguì fino al 7 settembre 1990, giorno della sua chiusura.

Da Gerry Scotti a Linus, da Jovanotti allo stesso Cecchetto, sono stati diversi i “volti noti” legati al successo del programma, che ha – a sua volta – lanciato Radio Deejay a livello nazionale.

Festeggiamo la ricorrenza, proponendo uno dei tanti estratti disponibili su YouTube, grazie all’archivio di Spot 80.

(Si ringrazia Sandro Scarafino per la collaborazione)

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Fu ‘Deejay’ a portare per prima l’audio stereofonico in tv in Italia

“Da lunedì 10 dicembre 1984, finalmente anche in Italia la televisione sarà stereo”.

Fu ‘Deejay Television’ il programma-test per il lancio della stereofonia nella tv italiana.

L’annuncio venne realizzato da Gabriella Golia, con tanto di promo.

Solo la Lombardia, tramite il canale 49 UHF, ebbe tuttavia la possibilità di ascoltare per prima la musica stereo.

E all’epoca, poi, i televisori predisposti alla ricezione del ‘doppio audio’ erano ancora pochi.

Si trattò comunque di uno standard a cui ci saremmo ‘abituati’ diversi anni dopo, mentre per la radiofonia era già realtà da ormai una decina d’anni.

Questo il video dell’annuncio, pubblicato da “I Magnetici anni” e segnalato per noi dall’esperto di radio e televisione Sandro Scarafino.

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“Deejay Parade” trent’anni fa: quando la classifica veniva annunciata a “Deejay Television”

“Appuntamento a sabato prossimo o domenica, oppure a ‘Deejay Television’ venerdì su Italia 1”.

Terminava così, trent’anni fa, la celebre classifica dance di Radio Deejay condotta da Albertino, con l’immancabile Fargetta in regia.

In una registrazione del 1990, è possibile ascoltare un estratto finale di una chart di quel periodo.

In testa c’erano i Twenty 4 Seven con “I can’t stand it”, seguiti dagli Snap con “The power” e dai Technotronic con “This beat is Technotronic”.

La nuova entrata più alta era rappresentata da Madonna con “Vogue”.

Albertino salutava gli amici del “Dipartimento della Bella Musica”, con i primi personaggi di fantasia che avrebbero caratterizzato il “Deejay Time” e la “Deejay Parade” negli anni a seguire.

E in conclusione, l’annuncio di un “Disc O’clock”, con la voce inconfondibile di Marco Biondi.

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