Lutto nel mondo del giornalismo e della politica: è morto David Sassoli, per anni noto volto RAI

È morto nella notte David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo e – per lungo tempo – noto giornalista RAI.

Sassoli era nato 65 anni fa e soltanto ieri si era diffusa la notizia di un suo ricovero in Italia, per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario.

Sono moltissimi in queste ore a ricordarlo.

La sua popolarità, in ambito giornalistico, raggiunse l’apice tra gli anni ’90 ed il 2000.

Per il TG1, peraltro, ricoprì anche il ruolo di vicedirettore, oltre che di conduttore.

Questa mattina, la sua figura è stata ricordata anche nel corso di “Non Stop News” su RTL 102.5, con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro.

È intervenuto Roberto Cuillo, portavoce del presidente del Parlamento europeo, che ha dichiarato:

“David Sassoli si è trovato a fronteggiare forse la più grande crisi europea e mondiale dopo la Seconda guerra mondiale. Lo disse anche nel discorso d’investitura dopo la sua elezione al Parlamento europeo. Sentiva il suo compito più importante: riavvicinare le istituzioni europee ai cittadini, di ritornare all’ordine dei valori fondativi dell’Unione europea – nata per creare una comunità di uomini e donne che uscivano dalla maceria dopo la guerra e fondata su valori come solidarietà, cooperazione, pace. Dentro la vicenda della Pandemia ha guidato il Parlamento Europeo mantenendolo aperto: è stata la sfida più importante soprattutto perché in quel momento il Parlamento doveva essere aperto. C’era da approvare, condividere, proporre una legislazione che potesse aiutare i cittadini europei in un momento difficile della loro vita”, ha raccontato Cuillo.

“Al Parlamento europeo era al suo terzo mandato. Per lui la politica è stata sempre concepita come un servizio per i cittadini” – ha aggiunto Cuillo – “è stata la sua bussola che l’ha guidato nella direzione del Parlamento europeo. In piena Pandemia ha preso la decisione di concedere uno dei benefici del Parlamento europeo per avere un ricovero, una struttura che accogliesse le donne fragili e senza tetto a Bruxelles. Mise a disposizione le strutture del Parlamento europeo per offrire pasti caldi, ricoveri e posti letto alle donne in difficoltà. Si è battuto come un leone per arrivare alla svolta che l’Unione europea ha impresso con il Recovery fund e con gli aiuti ai cittadini che stanno arrivando in questi momenti. Si è battuto perché nel bilancio triennale di tutta l’Unione europea non ci fossero tagli per i più deboli, per gli ultimi”.

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