Arriva Radio Veneto 24, la nuova emittente digitale “all news”

“Nasce Radio Veneto 24. Tutta l’informazione dal territorio in tempo reale”.

A renderlo noto via social è la stessa emittente, un nuovo progetto del gruppo editoriale Give Emotions.

La radio annuncia aggiornamenti costanti ma anche approfondimenti di attualità, economia, politica, sport con prestigiose firme del panorama giornalistico veneto.

Inoltre, ogni 20 minuti tutta l’informazione regionale.

Radio Veneto 24 sarà una radio all news, pensata per chi vuole essere sempre aggiornato su ciò che accade nel proprio territorio in tempo reale.

La redazione giornalistica, che può contare su corrispondenti da ogni provincia, garantirà ogni 20 minuti tutte le notizie del Veneto sempre aggiornate.

Oltre a questo, ogni ora vi saranno spazi dedicati all’informazione nazionale e agli aggiornamenti su meteo e viabilità in collaborazione con ACI ed Autovie Venete.

La diffusione del progetto – che prenderà il via da settembre – avverrà interamente in digitale: DAB+, app e web.

Ulteriori dettagli nei prossimi giorni.

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

“Radio TV Serie A con RDS” dal 19 agosto sul canale 899 del digitale terrestre

Il 19 agosto prenderà il via il nuovo progetto “Radio TV Serie A con RDS”.

Presentato alcuni giorni fa nella sede milanese di RDS, l’emittente – interamente dedicata al calcio – sarà diffusa in DAB+ (mux Dab Italia), in streaming e sul digitale terrestre.

Ancora non era noto il numero LCN, che in queste ore è stato anticipato dai sempre aggiornatissimi Digital-Forum e da Alessandria Digitale.

Secondo quanto segnalato, Radio TV Serie A con RDS trasmetterà sul canale 899.

Nello specifico, tuttavia, sarà visibile su tutti i decoder/tv HD con un cartello e l’audio dell’emittente radiofonica.

Tramite l’applicazione jump HbbTV invece, si attiverà la Visual Radio con lo streaming in due profili video: 1280x720p25 @3Mb/s e 1920x1080p25 @5Mb/s.

Il mux di diffusione sarà il Persidera1, Ch44.

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Radio Easy Network collegata in DAB+ in Veneto

Radio Easy Network è una delle reti storiche del Veneto.

Fa parte del gruppo Sphera Holding e da alcuni mesi ha ceduto buona parte della propria rete FM al nuovo progetto Radio Easy Rock.

L’emittente, tuttavia, ha sempre continuato a trasmettere in streaming ed è presente in FM a Vicenza sui 103.0 MHz.

Ora, una importante novità: da lunedì 31 luglio la radio trasmette in DAB+.

È possibile seguirla in buona parte della regione sul blocco 8B di Veneto Dab.

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Prominence: di cosa si tratta e perchè dobbiamo occuparcene subito

La posizione di prominenza degli operatori radio-tv tradizionali, garantita da un segnale robusto per la radio o da una numerazione bassa nelle LCN della TV, sta rapidamente scomparendo.

Si è dunque coniato il termine prominence (per lo più associato alla TV, ma ovviamente lo stesso concetto si può applicare alla categoria audio) per nobiliare i tentativi di trasportare nel nuovo mondo digitale i vantaggi acquisiti dagli operatori storici.

In questo articolo vediamo rapidamente di cosa si tratta per poi cercare di fare qualche considerazione – speriamo – sensata. 

Prominence 

Iniziamo dalla definizione completa, fornitaci da PeperoniAI:


Possiamo dunque utilizzare la parola italiana “visibilità’”, come suggerito dal nostro amico LLM. La visibilità implica capacità di attirare l’attenzione dell’audience, con la conseguente maggior probabilità che l’utente scelga il nostro contenuto (ed eventualmente ci resti, se lo trova di suo gradimento). 

Come sappiamo tutti, storicamente la visibilità nel settore radio si raggiunge(va) con un segnale potente (e magari attorno ai 98 Mhz) mentre in quello televisivo con un buon posizionamento nella LCN. 

Logica discutibile 

LCN: Il termine inglese significa Logical Channel Numbers, dove la presunta “logica” deriva dall’idea che il burocrate delle authority abbia più buon senso del telespettatore. 

Ricordiamo infatti tutti come al tempo dell’analogico potevamo scegliere liberamente l’ordine dei canali. D’accordo, sui primi sei c’era consenso, ma dal settimo in poi i “canali” dovevano guadagnarsi la posizione con i loro contenuti.

Ma il mondo della TV lineare ha deciso diversamente: un’autorità nazionale decide per tutti coloro che ricevono in UHF.

In ogni caso il risultato è uno spreco energie ad alti livelli in diatribe quali la “possibilità di scambiare numerazioni automatiche dei canali all’interno della medesima area tecnica tra reti non omogenee”. Battaglie probabilmente inutili perché nessun umano può davvero ricordare posizioni oltre le prime decine, ma soprattutto perché le modalità di accesso ai contenuti video sta rapidamente mutando.

Bottoni e app

Molti i motivi. Un primo evidente: da anni i telecomandi sono dotati dei bottoni di accesso direttto ad alcuni importanti OTT. Bottoni che una volta premuti portano ad accattivanti schermate di impostazione moderna dove non si fa differenza tra contenuti live e on-demand.

In secondo luogo prevale ormai negli utenti l’abitudine alla fruizione dei contenuti tramite icone e app, approcio inventato da Steve Jobs con l’iOS 1 e adottato nel campo TV per primo da Netflix. Un sistema che prevede lunghe descrizioni, le possibilità di preview e di binge watching e che regala un’esperienza utente infinitamente superiore a quello dello “scanalamento” o delle scomodissime “EPG”.

Senza dimenticare che è  TV per i piû giovani si chiama YouTube:

Tanti ragazzi non fanno differenza tra schermo di cellulari, tablet e TV e usano il portale di Google come “televisione”.

Ironico, considerato che per loro la parola “tube” (in YouTube) probabilmente non significherà proprio nulla.

Oltre al danno, la beffa 

Con una beffa finale: anche chi resta legato alla LCN si vede proporre alcuni canali brandizzati dal produttore della TV (LG Channels, Samsung Tv Plus) : canali digitali che esistono come app (in prominence) ma che sono anche mappati su una numerazione aggiuntiva alla LCN la cui logica è scelta dal produttore.

Con il risultato che anche se vogliamo un classico canale nazionale (quelli che tutt’ora godono dei numeri bassi in base ai fasti del passato), non appena digitiamo la prima cifra la TV ci propone i canali proprietari che iniziano con o contengono la cifra digitata. 

Un vero attacco allo status quo, che il settore radiofonico e’ invece riuscito a ritardare  grazie al fatto di essere ancora sostanzialmente fermo alla nostra adorata FM.

Radio 

Per la radio, anzi per i contenuti audio, possiamo comunque provare a proiettarci in un mondo prevalentemente digitale, facendoci aiutare dall’ esempio del Regno Unito (da sempre pioniere nell’adozione delle tecnologie). 

Nell’ex membro EU ben il 75% degli ascoltatori usa nella settimana una piattaforma digitale (dati RAJAR): 40% DAB, 52% Smart Speaker, 32% app su cellulare (la somma e superiore al 100% per motivi facili a comprendere).

Il dato relativo agli smart speaker – se consideriamo nella categoria anche gli HomePod Apple – è anche in linea con quanto aveva affermato il direttore di The Times Radio durante un’intervista per Newslinet: sempre di piu’ anche in UK il ruolo della classica “radio” di casa viene preso dagli speaker, smart o meno.

Prominence

Dobbiamo quindi porci il problema di cosa sia la prominence per la radio. Azzardiamo qualche risposta.

In casa, con gli smart speaker, prominence (sorry: la visibilita’) corrisponde in primo luogo alla potenza del proprio marchio.

E alla facilità di essere riconosciuto correttamente a un comando vocale: qualche semplice prova dimostra ad esempio che funziona molto bene “Riviera Radio” (nome unico), maluccio “dee jay” (nome generico).

Per quanto riguarda invece il DAB e l’IP,  dove non esistono a nostro avviso player dominanti, il problema resta quello di emergere nel mare dei canali: circa 150 a Milano città in DAB, e sostanzialmente infiniti nel mondo in IP.

Dashboard

E qui si ritorna al dashboard e alla serie di interviste che stiamo effettuando con alcuni player del settore. Perché la radio – si sa – è il tipico media da ascoltare in viaggio.

Prominence è in questo caso il posizionamento sul cruscotto (anzi: dashboard) delle vetture, un campo dove sembra si stia giocando una battaglia tra costruttori e piattaforme (cfr il caso GM), ma a fronte di utenti che…non ne vogliono sapere.

Utenti frustrati

Talmente gustoso il titolo di un recente articolo di The Verge in merito che lo riportiamo tale quale: “Le persone non ne possono piu’ di tutta la tecnologia inutile nelle loro auto.

Per la prima volta in 28 anni di sondaggio sui proprietari di auto di JD Power, c’è un calo consecutivo della soddisfazione anno su anno, con la maggior parte dell’ira diretta all’infotainment in-car.”

Se è abituato a un’app sul cellulare, è proprio questa app che l’utente vuole ritrovare, il più uguale possibile, sullo schermo della vettura. Come testimonia la ricerca citata, dove si afferma che la preferenza va a Apple Car Play di Apple.

Lo sottolineiamo, perché lo riteniamo un dato essenziale: gli utenti vogliono in auto la stessa esperienza utente che hanno sul loro cellulare.

Che ci porta ad avanzare l’ipotesi che sia strategico investire subito sulla promozione delle app proprietarie (mono brand) e contemporaneamente su un buon posizionamento sui principali aggregatori (dove altrimenti esiste il problema della “prima pagina”, proprio come accade con le ricerche Google).

Ricordiamo per concludere che solo gli aggregatori hanno una chance di essere “visibili” sui dashboard delle vetture del futuro, dove già oggi competono con…Spotify.

Ma di questo riparleremo a breve.

(Marco Barsotti per FM-World)

Radio Millennium collega la Liguria in DAB+

Novità per quanto riguarda la diffusione di Radio Millennium.

L’emittente milanese ha collegato in DAB+ la Liguria.

Lo rende noto l’editore Andrea Ronchi che sui social scrive: “Per tutta l’estate 2023, Radio Millennium sarà ascoltabile in DAB+ anche in tutta la Liguria, per accompagnare i milanesi (e non solo) nei loro weekend e vacanze al mare. Da Portofino a Monte Carlo, la nostra musica in DAB+”.

Un nuovo importante tassello, dunque, per la radio che “resta in testa”.

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Radio Cecchetto: Brenda Lodigiani ed Herbert Ballerina ospiti di Claudio Cecchetto

Primi programmi in conduzione su Radio Cecchetto.

La nuova emittente di Claudio Cecchetto, diffusa su web, app, oltre che in DAB+ in alcune aree italiane, ha preso il via lo scorso 19 aprile.

Il palinsesto al momento non ha prevede appuntamenti dal vivo, ma nella mattinata di mercoledì 14 giugno alle 11.30 c’è stata una intervista ‘live’ di Claudio Cecchetto a due protagonisti della comicità e dell’intrattenimento: Herbert Ballerina e Brenda Lodigiani.

L’annuncio è partito dai canali social dell’emittente che hanno riportato: “Tra poco ci divertiamo in diretta da Milano!”.

E alla fine il ringraziamento: “È stato un grande piacere avervi avuto in diretta”.

La programmazione di Radio Cecchetto prende il via alle 7.00 del mattino con “Consolle ’70”, a cui segue alle 8.00 “FM ’80”.

Dalle 9.00 alle 12.00 è la volta di “Radio mail”, mentre dalle 12.00 alle 14.00 la musica è protagonista con “RCC Non Stop”.

Dalle 14.00 alle 19.00 è in onda “Prove microfono – Riconosci la voce?”, mentre alle 7 e alle 8 di sera tornano “Consolle ’70” e “FM ’80”.

In serata, dalle 21.00 alle 24.00 viene riproposto “Radio mail” ed infine la notte di Radio Cecchetto è “RCC Non Stop”.

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