DAB+: tutta l’offerta ricevibile a Milano

Tra i temi costantemente discussi su Talkmedia – il gruppo Facebook di FM-world dove ci si confronta tra professionisti ed esperti del settore radio – c’è quello del DAB+.

Le frequenze autorizzate ad operare nel nostro Paese non hanno ancora reso, al momento, una omogeneità dell’offerta.

E così, la situazione attuale vede una sostanziale buona copertura su tutto lo “Stivale” dei due mux nazionali privati DAB Italia ed EuroDAB Italia. A macchia di leopardo, invece, la presenza della Rai, ben ricevibile tuttavia nelle aree più densamente popolate.

Per le realtà locali, invece, la situazione cambia radicalmente a seconda delle zone d’Italia.

Alcune aree urbane dispongono di un’offerta particolarmente ricca, a fronte di molte altre zone dove la presenza di realtà areali è quasi un’utopia.

Milano è indubbiamente una delle città dove è possibile sintonizzare più emittenti in assoluto. Oltre alle nazionali e locali italiane (che da sole costituiscono un’offerta pari ad oltre 160 emittenti), non è improbabile agganciare anche segnali svizzeri.

Limitiamoci tuttavia a quelli italiani, partendo dai mux nazionali.

Sui canali 7D e 12C è presente DAB Italia. Al suo interno sono 18 i contenuti presenti: RDS, RDS Relax, 105 DAB, ACI Radio, Capital, Capital Funky, Deejay, Deejay 30 Songs, m2o, m2o Dance, R101, Radio Maria, Radio Maria Albania, Radio Radicale, Radio Radicale News, Radio Serie A con RDS, Radio 24, Radio 24+1.

Sul 9A invece troviamo EuroDAB Italia con la seguente offerta di 20 realtà: RTL 102.5, Radio Zeta, Radiofreccia, Radio 105, BBC World Service, KissKiss, Radio Monte Carlo, Radio Vaticana Italia, Radio Italia Solo Musica Italiana, Radio Italia Trend, Radio Libertà, Subasio XL, Virgin Radio, inBlu 2000, RTL 102.5 b&s, RTL 102.5 best, RTL 102.5 caliente, RTL 102.5 napulé, RTL 102.5 news, RTL 102.5 doc.

Infine, sul 12B il mux Rai con 12 contenuti: Radio1, Radio2, Radio3, Isoradio, GR Parlamento, No Name Radio, Radio Classica, Radio Techeté, Radio Live Napoli, Radio Tutta Italiana, Radio Kids e Radio1 Sport.

Passiamo alle reti locali, andando in onda di frequenza.

Partiamo dal 7A con Lombardia Dab e le sue 19 emittenti: Radio Sound, Radio Bruno Gold, Radio Bruno Italia, 51 Hit, 60.70.80 by Studio Più, Futura.FM, Radio Marconi 2, Radio Pico, Radio Pico Classic, Radio Birikina, Radio City, Radio Company, Radio Marilù, Radio Mater, Radio Sempreviva, Radio Wow, Radio Stella, Radio Like, Radio Popolare.

Sul 7B è presente Radio Digitale Lombardia con 20 realtà: Viva FM, Stella FM, Studio Più, Radio Orizzonti, Radio Sorrriso, Radio Punto, Radio Piterpan, Radio Pianeta, Radio Mantova, Radio Lombardia, Radio Gamma, Radio Company, Radio 80, Radio Marconi, Radio Missione Francescana, Radio Gold Wonderland, Radio Bellla&Monella, Radio Reporter, Radio Bruno Rock, Radio 51.

MediaDAB opera invece sul 7C con 24 emittenti: Radio Energy, Radio Bruno, Radio 51, Radio Gemini, Radio Café, Anni 80, Radio Azzurra, China Dab, City 4 You, Giornale Radio, GR News, Radio Gold Pavia, Hot Block Radio, Radio Manila, Miami Vice Radio, Radio K55, Radio Oscià, Radio RBS, Radio Sound 24, Rete Kappa, Radio Millennium, Radio Radio, Radio Sportiva, Virgo.

Passiamo al 9C con DRG DAB e le sue 11 stazioni: Radio Club 91, Radio Marte, Funky Radio, Radio Alex, Radio Franciacorta RMO, Radio Musica, RTR 99, Radio Super, Radio Missione Rho, Rete 104, Radio Yacht.

Sul 9D opera SpaceDAB con ben 23 contenuti: RVS, Stereocittà, Engine Radio, 70-80.it, ADJ Channel, Birikina, Cusano Campus, Radio Delta International, Fantastica, Italia News 24, Kristall Radio, LifeGate Radio, Mitology 70-80, Radio Bruno Brescia, Radio Norba, Radio Cuore, Radio Panda, Radio Rock, Radio Sanremo Dab, Radio Classica, Radio Zainet, Radio System, Urban Radio.

Infine, sul canale 11B troviamo CR DAB con 19 emittenti: Radio Italia Anni 60, Gamma Radio, Radio Number One, One Dance, Radio RCS, Radio Classica Brescia, CiaoComo Radio, Dimensione Suono Soft, Giornale Radio, LatteMiele Lombardia, Love FM, Radio Nostalgia, Radio Onda d’Urto, Radio Brescia 7, Ritmo 80, Radio Alta, Radio Millenote, Tempo Radio.

Ci occuperemo prossimamente anche di altre città, ringraziando sin da ora i lettori che ci hanno aiutato nella verifica dei segnali, a loro volta supportati dalle preziose informazioni online su “L’Italia in digitale”.

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Aeranti-Corallo: “Esenzione decennale del pagamento dei diritti amministrativi e dei contributi per l’uso delle frequenze DAB+”

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato da Aeranti Corallo, in merito al pagamento dei diritti amministrativi e dei contributi per l’uso delle frequenze DAB+.

Mercoledì 13 marzo le Commissioni riunite VII (cultura, scienza e istruzione) e IX (trasporti, poste e telecomunicazioni) della Camera dei Deputati hanno concluso l’esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, recante il Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi in considerazione della evoluzione delle realtà del mercato in attuazione della direttiva (UE) 2018/1808 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 novembre 2018, di modifica della direttiva 2010/13/UE e hanno espresso parere favorevole, invitando il Governo, tra l’altro, a valutare l’opportunità di estendere da 5 a 10 anni l’esenzione del pagamento dei diritti amministrativi dei contributi per l’utilizzo delle frequenze radiofoniche in tecnica digitale DAB+ nonché di prevedere la decorrenza di tale esenzione dall’effettivo inizio dell’uso delle frequenze e non dalla data di emanazione dei bandi per la relativa assegnazione.

Aeranti-Corallo valuta tale indicazione molto positivamente, in quanto con la stessa vengono recepite le proprie proposte a riguardo formulate nell’ambito dell’audizione del 23 gennaio scorso.

In particolare, l’avvocato Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, ha dichiarato: “Le reti DAB+ delle società consortili che risulteranno assegnatarie delle frequenze andranno a regime non prima di cinque anni dal rilascio del relativi diritti di uso. Tali reti, infatti, dovranno essere realizzate nell’arco di cinque anni, con copertura di tipo mobile di almeno il 70% della popolazione di ogni bacino o sub-bacino di riferimento. Conseguentemente appare corretto che l’esenzione trovi applicazione per i cinque anni successivi al completamento degli investimenti e, quindi, per 10 anni dal rilascio dei diritti d’uso”.

(Comunicato stampa)

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Gianni Prandi (Radio Bruno): “Perché ho investito in una rete FM nel 2024”

Radio Bruno si espande in Lombardia rilevando la rete di Lifegate: una mossa apparentemente controcorrente in un mondo dove tutti affermano che il futuro è digitale.

Prendendo spunto da questo, con l’idea di fare il punto su Radio Bruno in senso lato, abbiamo chiesto all’editore Gianni Prandi un’intervista, gentilmente concessa quasi in tempo reale.

Life in Bruno

Il primo marzo 2024 Lifegate, emittente che dalla sua nascita è sempre stata associata alla frequenza 105.1 (e contigue) ha abbandonato quasi completamente l’FM, cedendo buona parte della rete storica a Radio Bruno.

Lifegate continua in digitale, mossa probabilmente vincente considerata l’impronta ecologista e il presunto profilo medio-alto di chi la ascolta.

Un’acquisizione chiave

Acquisendo un “Valcava”, Bruno diviene invece un player primario nel panorama radiofonico di Milano e province collegate. Ma lo fa in un momento in cui ancora forte è la tensione sui prezzi dell’energia e in cui – come detto – il refrain ripetuto da tanti in stile disco incantato è “Concentriamo i nostri investimenti su DAB e IP”. Essendo per natura contrarian, non potevamo resistere alla tentazione di contattare subito Gianni Prandi: qui di seguito il resoconto dell’intervista che ha avuto luogo venerdì 8 marzo.

L’intervista

FM-World: Avete acquisito tutta la rete di Lifegate, una mossa quasi in controtendenza, quando molti affermano che il futuro è tutto digitale.

G.P.: In controtendenza sì, diciamo che siamo tutti consapevoli che l’FM come piattaforma tenderà ovviamente nei prossimi anni a calare, ma il fatto che cali non vuol dire che andrà a zero.

Adesso dicono che è intorno all’80%, ipotizziamo pure che cali, ma non credo diventerà a breve un 50, un 40, un 30, un 20%. Noi in Lombardia non avevamo una copertura non ottimale e con questa acquisizione l’abbiamo sicuramente migliorata, ecco perché.

Digitale? 20-25%

FM-World: Quando lei dice 80% vuol dire che l’80% dei vostri ascoltatori sono sull’FM e il 20% è in digitale, capisco giusto?

G.P.: No: non i nostri ascoltatori in particolare, è una cosa che si dice in generale, che l’ascolto della radio nel DAB e nel digitale al massimo fa un 20-25% oggi. Significa che il 75% è ancora FM, quindi parliamo di percentuali molto alte per l’analogico.

FM-World: Quando ci eravamo sentiti l’ultima volta era il momento dell’aumento folle dei prezzi della “corrente”, una grande preoccupazione sua e di tutti gli altri editori. Ma l’energia non sembra destinata a divenire economica, dunque un investimento come il vostro dev’essere motivato dall’intenzione di consolidarsi come editore indipendente su scala pluriregionale, probabilmente anche a seguito di ragionamenti sui ritorni pubblicitari.

G.P.: Guardi, onestamente questo è ovvio, ma questo vale sempre, quando si fa un investimento in un territorio si spera anche di capitalizzare poi un discorso di entrate pubblicitarie, ma la motivazione in questo caso è proprio dovuta al fatto che ritenevamo di non avere una copertura ottimale in Lombardia. In questo modo l’abbiamo sicuramente resa, non dico perfetta come altri, ma sicuramente migliore della precedente. Questo è stato il motivo dell’acquisizione.

 

Speaker “engaging”

FM-World: Tornando a Radio Bruno, non so se lei ha avuto modo di leggere tutti i commenti, sono stati veramente decine e decine di commenti, su Talkmedia.  Mi pare si possano sintetizzare come segue: Radio Bruno, bella musica che in realtà hanno anche altre radio, ma una marcia in più dovuta allo stile di conduzione che ha un qualche cosa di speciale, soprattutto al mattino.  Viene da linee editoriali che date voi agli speaker, da una strategia specifica o sono persone che sono cresciute con voi nel tempo, magari accattivanti perché originari di una certa zona d’italia?

G.P.: Questo credo che sia merito ovviamente di chi c’è al mattino e di chi si occupa dei programmi, che per nostra fortuna fra l’altro sono speaker che sono con noi da tantissimi anni.

Credo che uno speaker debba cercare di essere il più simpatico possibile verso il pubblico con cui si confronta, quindi probabilmente i nostri conduttori in questo momento stanno ottenendo un ottimo riscontro da chi ci ascolta. Non è un’indicazione che arriva solo dai conduttori del mattino, noi cerchiamo di far sì che tutta la nostra radio sia particolarmente simpatica e gradevole verso chi ci ascolta.

E infatti  anche i dati che riguardano il pomeriggio e cioè la share e i quarti d’ora, se lei guarda gli ultimi, sono molto buoni. Quindi ne approfitto per ringraziare tutti i componenti dello staff nessuno escluso per l’impegno e i risultati che hanno ottenuto nel 2023.

Frequenze multiple

FM-World: Con queste nuove acquisizioni avete, credo, qualche ridondanza. Lei, mi pare abbia anche altri brand oltre Bruno, alcuni decisamente importanti in Lombardia. Pensate di fare qualche differenziazione dei marchi sulle frequenze o puntate solo su Bruno?

G.P.: Ma per ora rimarranno entrambe (87.7 e 105.1, N.d.R.) su Bruno. Poi ovviamente faremo delle analisi, faremo delle considerazioni e quindi non escludo che ci possano essere scelte orientate in un modo diverso. Per il momento restiamo così.

Authority dalla parte del cittadino?

FM-World: Qui in Francia, dove  abito, una cessione come quella che è avvenuta, non sarebbe probabilmente autorizzata in quanto occorre rispettare il format dell’emittente che ha avuto l’autorizzazione, su una determinata frequenza, considerata bene pubblico. In questo caso sarebbe diciamo Indy, non so come vogliamo definire la musica di Lifegate. Perché qui oltre a dirimere le questioni di LCN e dei disturbi lo stato si occupa anche di garantire agli interessi degli ascoltatori, operando per offrire il più ampio spettro di scelta, per cui ad esempio in Costa Azzura  abbiamo due radio Jazz, due radio Electro, due di Classica, addirittura una di latinoamericano, oltre alle consuete grandi successi. È un’impostazione molto diversa che mi dà quasi l’idea che il legislatore in Italia lavori solo dalla parte degli imprenditori (e a volte neppure di quelli Italiani, come nel caso adriatico). Cosa ne pensa?

G.P.: Io sono un imprenditore radiofonico, si figuri se posso essere non dalla parte degli imprenditori radiofonici che rischiano in prima persona i propri capitali.

Premesso che (con tutto il dovuto rispetto per i francesi) non credo affatto che in Italia non ci sia una ampia scelta di contenuti nella radiofonia… credo che in ogni caso obbligare l’acquirente a fare il formato precedente sia una cosa assurda, nel senso che il nuovo acquirente dovrebbe essere capace di fare questo prodotto.

Dallo stato stimolo a diversificare

Noi, ad esempio, non saremmo capaci di fare il prodotto che fa Lifegate, che ha la sua specificità, la sua cultura, la sua storia e quindi il suo format. Probabilmente se proprio si dovesse ritenere che l’offerta di contenuti non sia sufficiente lato pubblico,  il legislatore dovrebbe fare in modo che l’utente sia garantito facendo altre cose, quindi stimolando la creazione di prodotti che attualmente non ci sono, in modo tale che così l’utente li possa trovare. Obbligare chi compra una frequenza o una radio a fare lo stesso prodotto di prima  sinceramente mi sembrerebbe un po’ assurdo.

(Marco H. Barsotti per FM-World)

Radio New Country: il sound più autentico degli Stati Uniti arriva via etere in Italia

È nata quattro anni fa sul web ed ora ha fatto il suo debutto anche via etere.

Ci stiamo riferendo a Radio New Country, progetto ideato e lanciato da Max Gabbiani, professionista del settore radiofonico con esperienze – tra le altre – a Radio Capital come responsabile della programmazione musicale e ad MTV come music programming manager.

La sua passione per il genere e la cultura country, specialmente nella sua evoluzione più contemporanea, lo ha portato a lanciare questa realtà tematica che da qualche settimana è stata collegata nel Ponente Ligure in FM sui 106.0 MHz, per la zona che va da Sanremo alle porte di Monte Carlo.

Ed è il primo passo verso il DAB+, dove sarà presto operativa non solo in Liguria, ma anche in altre zone d’Italia.

Ma da cosa nasce questa passione?

“Quello mi piace” – racconta Max Gabbiani a FM-world – “è la positività dei suoni. In questi brani, si parla quasi sempre di amore, lavoro, amici, ragazze, vita quotidiana, dando un risvolto positivo della vita”.

Il new country si distingue dal country tradizionale per essere di fatto un rock, influenzato da sonorità che ne richiamano le origini.

Negli Stati Uniti è un genere che riempie gli stadi e su cui molti grandi artisti, anche solo occasionalmente, si sono cimentati: da Jon Bon Jovi e Beyoncè, fino a Miley Cyrus e molti altri.

Radio New Country si ascolta online all’indirizzo radionewcountry.com ed è disponibile su vari aggregatori, tra cui quello di FM-world.

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Gamma Radio collegata a Torino in DAB+

Gamma Radio torna ad espandere il proprio segnale.

La storica emittente milanese, che oggi fa parte del gruppo di Radio Number One, è arrivata da qualche giorno a Torino in DAB+.

La si ascolta sul mux CrDab, canale 10D.

In Lombardia, Gamma Radio trasmette in FM sui 92.0 (Milano, Monza, Bergamo), 92.1 (Lecco), 100.1 (Como), 101.5 (Alta Brianza) e 104.0 (Varese).

In digitale è presente nel medesimo mux (CrDab), canale 6A.

Tornando al Piemonte, CrDab ospita da qualche giorno la locale ToRadio.

Nata proprio in DAB+ e successivamente collegata in FM sugli 88.5, l’emittente era presente in origine su Media Dab (canale 10C).

(Si ringrazia Michelangelo Borello per la collaborazione)

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