DAB Italia lascia i canali test Kc1, Kc2, Kc3

“Vi informiamo che i programmi test non sono più disponibili sul nostro multiplex”.

Ad annunciarlo, via social, è DAB Italia.

Dal 1° gennaio 2023, dunque, non sono più disponibili Kc1, Kc2, Kc3.

Si libera, conseguentemente, ‘spazio’ all’interno del mux, che potrebbe essere presto riassegnato.

DAB Italia collega nuovi impianti a Trieste e Gorizia sul canale 7D

DAB Italia potenzia la propria copertura a nord-est, collegando due impianti per Trieste e Gorizia.

A renderlo noto è lo stesso operatore di rete che annuncia una novità.

La diffusione avviene sul canale 7D, dove saranno ricollocati anche gli altri trasmettitori di Veneto e Friuli Venezia Giulia che sono attualmente in onda sul blocco 7C.

Un ulteriore cambiamento, dunque, per un mux che nella maggior parte d’Italia è presente – ad oggi – sul 12C e che nelle regioni adriatiche risente di interferenze con mux sloveni e croati.

DAB Italia: nuova frequenza attiva in Veneto

Dopo l’annuncio di qualche giorno fa, è avvenuta la ricanalizzazione di DAB Italia per il Veneto e parte del Friuli Venezia Giulia.

In seguito ad interferenze con un mux sloveno, la società ha deciso di abbandonare in quell’area il blocco 12C (su cui trasmettere in tutto il resto d’Italia) per riposizionarsi sul 7C.

Il risultato è evidente: ora le emittenti diffuse dal mux DAB Italia si ricevono perfettamente nel nord-est, permettendo la co-esistenza con il bouquet oltre confine.

Le interferenze tra Italia e Slovenia sono presenti anche in altre aree dell’Adriatico, per cui non è escluso che un provvedimento analogo possa essere intrapreso anche in altre regioni.

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Interferenze con la Slovenia: DAB Italia cambia frequenza nel nord-est

DAB Italia è il multiplex nazionale diffuso in quasi tutto il Paese sul canale 12C.

La frequenza, tuttavia, è interferita nelle aree a nord-est, in seguito ad una emissione isocanale di un mux sloveno.

Per ovviare a questa incompatibilità, DAB Italia ha annunciato un cambio frequenza per parte del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.

L’emittente trasmetterà sul blocco 7C.

Questo il post che la società ha condiviso sul web.

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Eduardo Montefusco a Repubblica: “Sono quasi 10 milioni i ricevitori DAB+ in Italia”

Da un paio d’anni, i ricevitori DAB+ sono diventati di serie nelle auto e questo sta portando la tecnologia a numeri importanti nel nostro Paese.

L’Italia si sta avvicinando ai 10 milioni di sintonizzatori in ‘digital radio’.

A renderlo noto è Eduardo Montefusco, editore di RDS 100% Grandi Successi e presidente di DAB Italia.

In una intervista rilasciata a ‘la Repubblica’, dichiara che tra 9 principali mercati europei, l’ascesa di quello italiano ha portato il nostro Paese in terza posizione, dopo Regno Unito e Germania.

Se l’auto, come noto, si conferma il luogo dove si ascolta maggiormente la radio, la presenza del DAB+ assume ancora più valore.

Secondo una ricerca realizzata da GfK Italia – riporta il quotidiano – l’82% di chi possiede un ricevitore radio digitale ascolta abitualmente i programmi DAB+; tra questi, il 40% in modo prevalente o esclusivo.

Montefusco sottolinea inoltre i vantaggi del DAB+, rispetto all’FM, in termini economici.

Una radio nazionale può arrivare a spendere per la trasmissione in FM fino a 9 milioni l’anno, tra costi di energia e manutenzione tralicci.

DAB Italia, invece, nel 2021 ha speso 3 milioni complessivi.

Ora l’obiettivo è completare la copertura nazionale (e quella attuale di DAB Italia è indubbiamente una delle migliori) e pensare ad un graduale switch da FM a digitale.

“Non dico di fare come avvenuto altrove, tipo in Svizzera dove nel 2024 sospenderanno l’emissione dell’FM” – specifica il presidente Montefusco“ma potremmo fare un discorso intelligente di sospensione parziale graduale nel corso di qualche anno di tutta la FM, con una fase in cui gli ascoltatori possano ascoltare in parallelo sia in FM che in DAB+. È importante” – conclude – “che le radio pubbliche prendano una posizione su questa possibile transizione”.

L’articolo integrale è disponibile cliccando QUI.

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AdnKronos, Eduardo Montefusco: “Il DAB+ è già il presente, non il futuro”

Eduardo Montefusco, Presidente di RDS e del consorzio DAB Italia, è stato intervistato da AdnKronos in merito alla situazione del mezzo radiofonico.

“Spesso sento dire che il DAB+ è il futuro della radio” – dichiara – “mentre è già il presente dell’evoluzione della radio. Perfezione del suono, assenza di interferenze e continuità di ascolto qualunque città o luogo si attraversi il DAB+ è una rivoluzione in atto, che copre già l’83% della popolazione italiana per la ricezione esterna e in mobilità, soprattutto in auto”.

Tra le prossime sfide, quella di portare il segnale anche sotto le lunghe gallerie, in quanto la maggior parte di chi segue il mezzo, lo fa in auto e non vuole interruzioni.

Montefusco ricorda come siano cambiate le modalità di ascolto della radio negli ultimi anni, tanto che RDS oggi è presente su tutte le piattaforme.

“Contenuti più multipiattaforma uguale successo delle radio”, dichiara.

“Oggi” – conclude – “dagli enti di ricerca e certificazione del parco sappiamo che la diffusione del sistema DAB+ riguarda quasi 8.100.000 ricevitori in auto che supereranno probabilmente a fine anno la soglia dei 9 milioni. Nove milioni di ricevitori che invieranno agli automobilisti un suono di gran lunga superiore all’FM senza neppure uno stacco quando cambia la frequenza da una città ad un’altra. Una bel cambiamento, no?”.

L’intervista integrale è online sul sito di AdnKronos.

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