Pasqua a Rai Radio Techetè: una settimana all’insegna della cultura

In occasione della Settimana Santa, Rai Radio Techetè propone una programmazione interamente dedicata alla cultura, con un palinsesto speciale che accompagnerà gli ascoltatori da lunedì 14 a venerdì 18 aprile.

Ogni giorno, alle ore 3.00, 11.00 e 19.00, va in onda uno speciale dedicato a Tino Buazzelli, a cura di Silvana Matarazzo, con la messa in onda di tre parti de Il mercante di Venezia e due puntate de L’Avaro, interpretazioni che testimoniano l’intensità e la versatilità dell’attore.

Lunedì 14 aprile, alle ore 6.00, 14.00 e 22.00, spazio al ricordo del grande musicologo, compositore e regista Roberto De Simone, recentemente scomparso. A lui è dedicato il programma Ricordando Roberto De Simone, sempre a cura di Silvana Matarazzo.

Prosegue inoltre la serie de Il commissario Montalbano, curata da Giacinto De Caro, con l’episodio Il senso del tatto, in onda lunedì 14 e martedì 15 aprile alle ore 7.00, 15.00 e 23.00.

Nel periodo pasquale, caratterizzato da una forte affluenza nei musei e nei luoghi d’arte, torna Stendhal, il programma condotto da Edoardo Melchiorri in compagnia di direttori, curatori, archeologi e soprintendenti. Da lunedì a mercoledì, in primo piano: Canova a Possagno, la Pinacoteca Ala Ponzone di Cremona e l’Accademia Tadini di Lovere.

Spazio anche alla letteratura con Viaggio nel tempo, condotto da Giacinto De Caro, che martedì 15 aprile propone tre appuntamenti (alle ore 0.00, 8.00 e 16.00) con due speciali dedicati al settecentenario di Dante Alighieri.

Sempre martedì 15, alle ore 5.00, 13.00 e 21.00, torna Archimede, il racconto della scienza, il programma di divulgazione condotto da Danilo Angelelli. L’episodio sarà dedicato al tema cruciale dei cambiamenti climatici.

Mercoledì 16 aprile, alle ore 6.00, 14.00 e 22.00, il ciclo Filosofi si nasce, condotto da Edoardo Lamedica, presenta un ritratto di Aristotele, maestro di Alessandro Magno e figura centrale della filosofia occidentale.

Infine, Viaggio in Italia, il celebre reportage radiofonico del giornalista Guido Piovene, ci porta alla scoperta del Paese nel pieno del boom economico: il 16 aprile tappa a Torino, il 17 in Val d’Aosta, con trasmissioni in onda alle ore 0.00, 8.00 e 16.00.

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L’influenza delle radio libere nella cultura e nella società italiana

Torniamo ad occuparci – come anticipato nei giorni scorsi – del convegno tenutosi a Milano, dove si è ripercorsa la storia delle radio libere, per analizzarne l’influenza che hanno avuto nella cultura e nella società del nostro Paese.

Sabato 29 marzo, nella cornice della Sala degli Olivetani in via Anselmo da Baggio, il Municipio 7 del Comune di Milano ha ospitato l’evento Milano, Capitale della radiofonia privata, una giornata celebrativa che ha saputo intrecciare memoria, analisi e passione. L’iniziativa, curata e condotta dallo storico e docente Massimo Emanuelli, ha riunito decine di protagonisti del mondo radiofonico per raccontare e riflettere sull’influenza delle emittenti private nella cultura italiana.

Ad aprire la giornata, i saluti istituzionali della Presidente e del Vicepresidente del Municipio 7, Silvia Fossati e Manuel Sciurba. Poi via agli interventi, moderati da Emanuelli e da Cesare Borrometi, giornalista e voce storica dell’etere.

Due i grandi filoni di discussione:L’influenza delle radio libere nella cultura e nella società italiane e Le radio politiche, le radio religiose, fare radio ieri, oggi e domani. Sul palco, una parata di nomi noti e pionieri del microfono: tra gli altri, Giorgio Simonelli, Gabriele Majo, Silvia Annichiarico, Mauro Micheloni, Ronnie Jones, Biagio Longo, Luca Levati, Alex In, Clara Taormina. Tutti uniti dal filo invisibile ma potente della radio.

Non sono mancati momenti toccanti e dibattiti accesi. Un videomessaggio di Claudio Cecchetto ha riacceso la storica diatriba su quale sia stata la prima vera radio libera italiana. A riguardo, il professor Simonelli ha lodato Emanuelli definendolo “storico ma anche geografo delle radio private italiane”, per la sua monumentale opera Alza la tua radio per favore, una mappatura minuziosa (oltre 2100 pagine, con aggiornamenti in arrivo) delle emittenti libere italiane, regione per regione, anno dopo anno.

Il libro di Emanuelli, disponibile in ebook, parte dalle emittenti straniere in lingua italiana, proseguendo con le esperienze pionieristiche di Radio Parma e Radio Milano International. Un lavoro che ha il merito di distinguere tra prove tecniche, sequestri e fake news, restituendo dignità storica a chi per primo ha acceso il microfono.

Tra gli interventi più applauditi, quello di Gabriele Majo, già voce di Radio Parma, e quello di Silvia Annichiarico, che insieme a Denis Gianniberti ha raccontato l’avventura unica di Radio Stramilano. Poi il ricordo di Valerio Gallorini, oggi produttore crossmediale, che ha ripercorso i suoi esordi da speaker durante il servizio militare fino alla regia per Ronnie Jones e all’ingresso nel team di Radio Deejay e Radio Capital accanto a Claudio Cecchetto.

Si è parlato di radio ieri e oggi con Mauro Micheloni, Alberto Zanni e Luca Levati. A seguire, spazio alle emittenti di taglio specifico: Biagio Longo ha approfondito le radio politiche, Paola Blandi quelle religiose, Fulvio Floridia le sportive.

Il mosaico radiofonico si è ampliato ulteriormente con le testimonianze di Radio Alfa Music, Radio Garbagnate Milanese, Radio Montestella, Radio San Giuliano Uno e Radio Capo Nord, da cui sono partite carriere come quelle di Luca Dondoni, Sammy Varin e Valerio Staffelli. Presenti anche rappresentanze da Lodi, Piacenza, Viareggio e Vercelli.

Il finale ha avuto il sapore del ritorno a casa, con un focus sulle emittenti varesine, guidato da Marco Viale. Tra gli ospiti, Elio Girompini (compagno di scuola di Roberto Maroni e tra i fondatori di Radio Varese), i fondatori di Radio Aurora, Radio Tresa – dove mosse i primi passi Enzo Iacchetti – e Radio Street Viggiù.

Un commosso videomessaggio di Ettore Andenna ha chiuso la giornata:Non finiremo mai di ringraziare Massimo Emanuelli, che da tantissimi anni dà voce alle radio private con articoli e libri infiniti.

In un’epoca dominata dallo streaming e dai social, la radio libera resta una voce autentica, viva, e per molti, indimenticabile. A Milano, per un giorno, è tornata protagonista, ricordandoci che tra le onde si nasconde spesso la memoria di un Paese.

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Impara l’arte e mettila in un podcast

I giovani amano l’arte e investono in opere pittoriche. Si lasciano guidare dalla passione per la continua ricerca della bellezza, quell’attività che fa da colonna portante ai tempi dei social network ma che loro preferiscono declinare sotto una prospettiva culturalmente più densa, che non si limita ai selfie in bagno.

Il report di Art Basel e UBS sottolinea come le generazioni dei X e Y in particolare, ma anche i giovanissimi Z, siano dei veri art addicted: negli ultimi due anni individui di età compresa tra i 22 e i 37 anni hanno comprato opere d’arte per un valore complessivo di oltre 1 milione di dollari. È proprio grazie a loro se il settore ha visto una ripresa negli ultimi 10 anni.

Per gettare benzina sul fuoco della passione per l’arte, ecco quattro podcast che vale la pena conoscere.

Arte Svelata

Versione audio dei contenuti del blog di Giuseppe Nifosì. Monumenti, artisti, stili e tecniche: in qualche minuto di narrazione Arte Svelata ci intrattiene con gli aneddoti più curiosi sui grandi classici che hanno fatto la storia.

Disagismi Urbani

Dall’arte gotica passiamo all’urban style: street art, writing e graffiti raccontati da Gianluigi aka DISAGIAN. Basta chiese, basta monumenti e basta piazze affollate, spazio alla filosofia undeground.

Te la do io l’arte

Un podcast settimanale di Rai Radio 1 con Nicolas Ballario. Leggero, ironico, originale e formativo.

Esperti del settore si confrontano con il conduttore sui temi più disparati per farci conoscere tutte le sfaccettature dell’arte contemporanea e per informarci sugli appuntamenti artistici del momento.

92 minuti di applausi

Si parla delle opere che hanno diviso il pubblico, dei capolavori più controversi che hanno spaccato in due la critica. Cosa vorreste sapere davvero sull’arte più discussa di sempre?

Questo podcast placherà la vostra curiosità. lo trovate sulla piattaforma Storielibere.fm.

(A cura di Sara Scagliarini – The Millennial)

Marino Sinibaldi: “Il pubblico della cultura ha trovato in Radio3 lo spazio per continuare a seguire le proprie passioni”

L’ultima indagine RadioTER, relativa al secondo semestre 2020, ha indubbiamente messo in evidenza il successo di Rai Radio3.

L’emittente ha registrato una importante crescita di ascolti ed il direttore Marino Sinibaldi non trova casuale, in epoca di pandemia, un riscontro del genere.

“Nell’attuale situazione” – dichara – “il successo negli ascolti di Radio3 ha un grande significato. Intanto per l’inequivocabile dato quantitativo: Radio3 è tra tutte le radio italiane, pubbliche e private, quella che negli ultimi mesi è cresciuta di più. Ma soprattutto perché con i teatri, i cinema, le sale musicali, i musei e le biblioteche inaccessibili il pubblico della cultura ha trovato in Radio3 lo spazio per continuare a seguire le proprie passioni e a coltivare, nel tempo difficile della pandemia, il gusto della bellezza, dell’intelligenza, dell’arte e della socialità”.

Sinibaldi conclude sottolineando che “Siamo fieri che questa importante funzione del Servizio Pubblico abbia incontrato così tanti nuovi ascoltatori e nuove ascoltatrici.

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Addio Philippe Daverio: portò la cultura sui mass media

È morto all’età di quasi 71 anni Philippe Daverio.

Docente e saggista, aveva portato la cultura nei mezzi di comunicazione di massa, appassionando un pubblico trasversale.

Diversi i programmi tv di cui è stato protagonista, ma parecchie volte la sua inconfondibile voce è stata al centro anche di dirette radiofoniche.

Proprio in queste ore, i conduttori che hanno avuto il piacere di intervistarlo lo stanno ricordando, chi direttamente in onda, chi sui social.

Profondo il rammarico degli ascoltatori che vedono una grave perdita per la cultura nella morte di Daverio.

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Tra teatro, musica e cultura, parte l’estate di Rai Radio3

Ha preso il via la stagione estiva di Rai Radio3.

Tra musica, teatro e cultura, sono diversi gli appuntamenti in programma, come evidenziato dal comunicato stesso dell’emittente.

Sono molte le novità estive di Rai Radio 3. Iniziamo da un appuntamento, quello del mercoledì. Infatti, a partire dall’8 luglio fino al 9 settembre alle 20.30, ogni mercoledì ci sarà Dieci sere d’estate. Il teatro di Radio3.

Dieci appuntamenti settimanali con cui Radio3 ha scelto di continuare ad essere al fianco del teatro, per sostenerlo e promuoverlo anche durante l’estate. L’apertura della stagione è affidata l’8 luglio ad Ascanio Celestini, con uno spettacolo scritto e interpretato da lui appositamente per Radio3, dal titolo I parassiti. Un diario nei giorni del Covid-19.

Un appuntamento estivo quotidiano, dal lunedì al venerdì, alle 13.00, è quello con Suona l’una, il programma che ormai da alcune estati accompagna gli ascoltatori proponendo cicli musicali che si concentrano su diversi argomenti: il primo, da lunedì 6 a venerdì 10 luglio, ha come titolo L’asceta del sublime. Cinque ritratti di Arturo Benedetti Michelangeli. Cinque puntate sulla figura leggendaria di Arturo Benedetti Michelangeli, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.

Inoltre dal 6 luglio al 2 agosto, alle 12.00, Il Concerto del Mattino propone ascolti inediti di respiro internazionale, offrendo quattro settimane con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia: tra i protagonisti di questa ricca carrellata Antonio Pappano, Direttore Musicale in Accademia dal 2005. Con lui solisti del calibro di Martha Argerich, Daniil Trifonov, Francesco Piemontesi e Conrad Tao, pianisti; ancora, il violino di Anne Sophie Mutter, Janine Jansen e Gil Shaham, la voce di Joyce DiDonato.

Continuano le novità: da sabato 11 luglio a sabato 12 settembre ore 10.45 su Radio3 andrà in onda Viaggi perduti dieci puntate in cui Luciano Del Sette ci accompagnerà a scoprire luoghi e personaggi, attraverso diversi itinerari.

Un altro appuntamento dei sabati estivi è quello con Statue in piazza. Il nostro paesaggio monumentale di Giovanni Carlo Federico Villa, in onda alle ore 13.00 da sabato 11 luglio a sabato 12 settembre. Un programma che racconterà la nostra statuaria monumentale: partendo da Torino, Bergamo, Trento e Padova, passando da Parma, Roma, Napoli, Lecce e per arrivare fino a Palermo.

E ancora, torna Body & Soul. Storia disinvolta del jazz il sabato e la domenica dalle 18.00 alle 18.45. Dall’11 luglio, Body & Soul fotografa il jazz nella sua vibrante attualità, privilegiando uno sguardo sincronico che documenti le tendenze attuali del jazz contemporaneo.

Sempre da sabato 11 luglio alle ore 19.00 andrà invece in onda La cura. Dieci conversazioni intorno alla pandemia, con Marino Sinibaldi, per ragionare sull’idea di cura in relazione a questo periodo storico e alla pandemia. Tra gli ospiti la virologa Ilaria Capua, il filosofo Sebastiano Maffettone, lo psicoanalista Vittorio Lingiardi, la storica delle culture Bruna Peyrot e molti altri.

Come tutte le estati poi ritorna Pantagruel, il magazine del fine settimana di Radio3 in onda tutti sabato e domenica pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00. Una edizione, questa del 2020, che si confronta con un anno “particolare” del nuovo millennio, di cui cercherà di raccontare pantagruelicamente le tante trasformazioni. Molta attenzione sarà dedicata al Teatro, attraverso un ciclo di venti puntate sulle storie di quattro compagnie italiane che hanno segnato, ognuna in modo diverso e peculiare, la scena degli ultimi vent’anni.

Anche quest’anno, poi, l’archeologia sarà una delle protagoniste dell’estate di Radio3. Infatti da domenica 12 luglio fino a domenica 13 settembre alle ore 13.00 torna Dalla terra alla storia. L’avventura dell’archeologia. Il nuovo ciclo affronterà molti argomenti diversi, e ci metterà in diretto contatto con il passato sepolto. Alcune puntate della serie saranno dedicate ad alcune vite di archeologi particolarmente avventurose, come quelle di Arthur Evans o Heinrich Schliemann; e a due rari esempi di donne archeologhe ed esploratrici: Gertrude Bell e Freya Stark. Ma si parlerà anche di cinema e archeologia e di archeologia e politica.

Infine torna l’appuntamento con Piccolaestate, 100 storie di Gianni Rodari da sabato 11 luglio a sabato 12 settembre, alle 11.30. Infatti, in occasione del centenario della nascita di Gianni Rodari, Piccolaestate vi farà ascoltare tantissime storie frutto della fantasia del grande scrittore per ragazzi, dalle famose Favole al telefono al programma radiofonico dei primi anni ’70, Tante storie per giocare, a storie meno conosciute come I Quattro cantoni e Una vita per l’etologia. Tutto questo e tanto altro nelle dieci puntate in onda da sabato 11 luglio.

(Comunicato Rai Radio)

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