Rockit critica ‘I love my radio’: ad essere discutibili, sarebbero le cover realizzate per il progetto
Prosegue il progetto ‘I love my radio’, iniziativa lanciata dalle principali emittenti italiane, finalizzata a festeggiare i 45 anni della radiofonia privata.
Lodevole nell’intento, ‘I love my radio’ ha in realtà subito spaccato in due il mondo dell’etere.
A sentirsi escluse – sebbene potesse essere complesso coinvolgere l’intero settore, segmentato anche su realtà molto piccole – sono state le radio locali, che spesso – pure all’interno del gruppo Talkmedia di FM-world – hanno lamentato la loro forzata assenza.
Superata questa prima critica, ora ad essere prese di mira sono le cover che i network e le superstation stanno trasmettendo nelle ultime settimane.
Il periodico ‘Rockit’ titola, in maniera molto diretta, “Quando la cover diventa tortura”.
Noi, come FM-world, non abbiamo mai dato (e non daremo nemmeno stavolta) un giudizio critico sulla qualità della musica (come noto, siamo più vicini a palinsesti, frequenze ed app che alla musica in senso stretto), ma il sasso lanciato sembra mettere in luce qualche “mal di pancia” già emerso dai social.
‘Rockit’ non nega la bontà del progetto, con la scelta tra 45 brani che hanno fatto la storia della musica italiana, ma mette in guardia sul rischio che le cover possono provocare, inevitabilmente paragonate all’originale.
‘Non tutte le “Knockin’ On Heaven’s Door” escono con i Guns’N’Roses’ dichiara un utente del gruppo Talkmedia, ma – partendo dal presupposto che una critica può sempre essere uno stimolo a migliorarsi – noi rimaniamo fiduciosi sul successo del progetto e sul concerto-evento che si terrà in ottobre, insieme alle più importanti voci del panorama di casa nostra.
Lunga vita alla musica e lunga vita alla radio. Tutta la radio.
* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]