Sostenere con decisione l’informazione locale: la richiesta di Aeranti-Corallo

Le radio e le tv locali sono in prima linea nell’informazione sul territorio relativa all’emergenza sanitaria Covid-19.

Al riguardo, l’avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, ha affermato quanto segue.

“Attraverso i propri microfoni e le proprie telecamere, le radio e le tv locali, con l’eccezionale impegno dei propri giornalisti e dei propri tecnici, tengono costantemente informati i cittadini dei rispettivi territori su tutti gli aspetti dell’epidemia in atto.

In questo contesto – ha proseguito Rossignoli – appare evidente che tale ruolo informativo, di interesse pubblico, debba essere pienamente garantito e agevolato.

Per questo – ha aggiunto Rossignoli – Aeranti-Corallo chiede che il Parlamento, in sede di conversione del Decreto legge n. 18/2020 (c.d. “Decreto cura Italia”) introduca specifiche norme per il sostegno del settore radiotelevisivo locale, finalizzate a fronteggiare l’attuale situazione che sta causando una gravissima riduzione dei ricavi pubblicitari.

In mancanza di adeguate ed efficaci misure di sostegno economico – ha concluso Rossignoli – molte emittenti potrebbero essere costrette a cessare l’attività, con evidente, gravissimo nocumento per l’informazione locale nel nostro Paese”.

Venerdì 20 marzo, il giorno delle radio unite

Venerdì 20 marzo sarà ricordato come il giorno delle iniziative solidali della radio.

A “rompere il ghiaccio” è stata l’olandese 3FM, la quale ha realizzato un “network” europeo (compresa la “nostra” Rai Radio1) che ha trasmesso alle 8.45 in simultanea “You’ll Never Walk Alone” nella versione di Gerry & The Pacemakers su oltre 150 emittenti del Vecchio Continente.

Alle 11.00, il progetto nazionale “La radio per l’Italia”, con la diffusione in simultanea dell’“Inno di Mameli”, seguito da “Azzurro”, “La canzone del sole” e “Nel blu dipinto di blu” su tutte le emittenti del “Bel Paese”.

Infine, una iniziativa partita “dal basso”, che ha messo d’accordo decine e decine di emittenti locali e web: “L’Italia suonò”.

Alle 18.05, la diffusione di “Vivere” di Vasco Rossi, brano che in questi giorni è stato ripreso anche dallo stesso rocker di Zocca sul proprio profilo instagram.

E probabilmente, altre iniziative ancora di cui non siamo a conoscenza.

L’importante, a prescindere dal numero di soggetti interessati, è la collaborazione tra le radio che rende unico il mezzo di comunicazione.

Un mezzo di comunicazione che, si spera anche in momenti futuri di non emergenza, possa continuare a dialogare, dando il meglio di sé ai milioni di ascoltatori che ogni giorno scelgono di informarsi, rilassarsi e divertirsi accendendo uno dei tanti device su cui oggi la radio è presente.

Questo un momento dell’Inno d’Italia trasmesso simultaneamente da tutte le radio:

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Radio e solidarietà: l’iniziativa della Rai

In casi di emergenza, come quello che stiamo vivendo attualmente, i mezzi di comunicazione sono un veicolo importante per raccogliere fondi e sostenere iniziative solidali.

La Rai ha lanciato su tutte le proprie reti – compresi i dodici canali radiofonici – una raccolta fondi sul nuovo conto corrente appena aperto dalla Protezione Civile.

Il denaro – riporta RaiPlayRadio – andrà a sostenere l’acquisto sia di dispositivi di protezione individuale, sia delle apparecchiature indispensabili ai tanti pazienti che hanno bisogno del ricovero nei reparti di terapia intensiva.

Queste le coordinate bancarie del conto corrente sul quale versare, per chi lo vorrà, il proprio contributo:

IBAN: IT84 Z030 6905 0201 0000 0066 387

BIC: BCITITMM

Aeranti-Corallo chiede più sostegno al settore radiotelevisivo locale in fase di emergenza

E’ stato accolto il differimento chiesto da Aeranti-Corallo del termine per l’inoltro della comunicazione annuale del contributo dovuto all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e per il relativo pagamento.

Tale differimento – riporta un comunicato – è stato sollecitato in quanto numerose imprese non hanno, allo stato, personale amministrativo in servizio in grado di espletare i relativi adempimenti.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha ora disposto, con delibera n. 111/20/CONS del 16 marzo u.s., pubblicata in data odierna sul proprio sito internet, il differimento al 15 giugno 2020, per le imprese con ricavi nel settore delle comunicazioni elettroniche e dei servizi media inferiori a euro 50 milioni (relativi all’esercizio finanziario 2018 ovvero all’esercizio oggetto dell’ultimo bilancio o, per i soggetti non tenuti alla redazione del bilancio, di altra scrittura contabile equivalente approvati alla data del 4 novembre 2019), del termine (originariamente scadente il 1° aprile 2020) per l’espletamento degli adempimenti di cui agli articoli 3 e 4 della delibera Agcom n. 434/19/CONS (pagamento del contributo e inoltro della comunicazione annuale).

Aeranti-Corallo sollecita ora la previsione di specifiche norme per il sostegno del settore radiotelevisivo locale nell’attuale fase emergenziale, da introdursi nell’ambito della legge di conversione del decreto legge n. 18/2020 (DL “Cura Italia”), attualmente all’esame del Parlamento, ovvero nell’ambito di un decreto legge recante ulteriori misure urgenti.

Il coordinatore Aeranti-Corallo, avv. Marco Rossignoli, ha affermato, al riguardo, che “le emittenti radiotelevisive locali stanno svolgendo, in questo delicato momento per il Paese, un importantissimo ruolo di informazione continua sul territorio.”

Rossignoli ha conseguentemente chiesto un “forte e concreto sostegno al settore radiofonico e televisivo locale, stante l’evidente interesse pubblico di tale attività”.

(Comunicato stampa)

Più italiani davanti alla tv: crescono anche le visual radio?

Con gli italiani costretti in casa, cresce il consumo di televisione.

L’Osservatorio dello Studio Frasi ha verificato i comportamenti davanti al piccolo schermo, nella prima settimana scandita dai decreti Conte.

In media, come riporta l’ANSA in un comunicato, dall’8 al 15 marzo si sono sintonizzate con la tv 14,1 milioni di persone per ciascun minuto di ciascun giorno, un milione e mezzo in più rispetto alla settimana precedente, quando l’attenzione sull’epidemia era già molto alta, e oltre 3 milioni rispetto agli stessi giorni dell’anno scorso.

Sono stati dedicati alla televisione 346 minuti al giorno, 50 minuti in più rispetto allo stesso periodo del 2019.

E la media anagrafica del pubblico, che oggi abbraccia intere famiglie, si è conseguentemente abbassata.

In tutto questo, quanto ne guadagnano le visual radio?

Come già più volte evidenziato, la radio in questi giorni ha cambiato le modalità di fruizione: meno gente in macchina (dove l’autoradio continua ad essere il device più utilizzato), ma molti più ascoltatori a casa.

Se per gli streaming è dimostrato un incremento, è più difficile verificare l’andamento delle visual radio che tuttavia, essendo più “appetibili” di uno schermo nero di chi diffonde solo audio, è plausibile possano aver tratto giovamento dall’attuale situazione.

Il 2020 potrebbe essere dunque l’anno del consolidamento delle radiovisioni?

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Rai Radio Kids: al via “Diario Kids”, una striscia quotidiana per intrattenere i piccoli in casa

Prenderà il via il prossimo 19 marzo, in occasione della Festa del papà, la nuova ministriscia quotidiana di Rai Radio Kids intitolata “Diario Kids”.

Si tratterà di un nuovo programma che andrà in onda 7 giorni su 7 alle 10,30 e alle 14,30 in cui le voci protagoniste del canale terranno una sorta di diario di queste giornate casalinghe in tempi di Corona virus.

In particolare, sarà Armando Traverso, autore e conduttore principale del canale dei bambini, ad aprire ogni puntata e a lasciare poi la parola, giorno per giorno, ad uno dei pupazzi della radio: Lallo il cavallo, Lella la pecorella, DJ e il terribile Krud che ci racconteranno come stanno impegnando il loro tempo, dando anche dei suggerimenti per giochi e attività che i bambini potranno fare in casa.

Infine, chiuderà di nuovo Armando chiedendo ai bambini di inviare alla radio messaggi con commenti, racconti, testimonianze della loro vita di questi giorni. Messaggi che poi verranno letti nelle puntate successive di “Diario Kids”.

“Credo che questo – commenta Roberto Sergio, direttore Rai Radio – sia un bellissimo esempio di servizio pubblico. Radio Kids è la radio dedicata ai bambini e in queste giornate particolari non potevamo non pensare a loro e a come tenergli compagnia. Stiamo vivendo un periodo molto particolare. Saremo contenti se con il nuovo programma e con tutto il resto del palinsesto della radio riusciremo a regalare qualche minuto di spensieratezza e di allegria ai nostri ascoltatori”.

“Diario Kids” è il primo esempio di programma radio sui canali specializzati interamente realizzato in modalità di smartworking. Tutte le puntate vengono infatti realizzate da remoto: ciascun attore produce i propri contributi a distanza e anche la regia e la messa in onda sono realizzate dal personale della radio dalle proprie abitazioni. Uno sforzo importante, una sperimentazione produttiva per cercare di essere sempre al fianco degli ascoltatori.

“Tutto ciò – conclude Sergio – grazie alla dedizione incredibile che tutti i colleghi della radio stanno dimostrando in queste ore: gli attori, i programmisti registi, i responsabili tecnici e amministrativi che hanno reso possibile lo smart working in tempi record. Se oggi possiamo annunciare un programma quotidiano a più voci interamente realizzato senza entrare negli uffici Rai è grazie all’impegno di tutti gli uomini e le donne di Rai Radio e di Rai Radio Kids”.

(Comunicato stampa)

Rai Radio Kids si ascolta su tutte le piattaforme digitali della Rai e sulla app di FM-world