Calcio e solidarietà: Claudio Cecchetto, intervistato da Radio Kiss Kiss, parla di “Donation League”

“Da quando siamo piccoli abbiamo l’abitudine al tifo, tutto ciò con sfottò e chiacchiere sostiene la nostra settimana. I giocatori non scendono in campo, è tempo che lo facciano i tifosi con un campionato di solidarietà”.

Le parole sono quelle di Claudio Cecchetto, che nella mattinata di giovedì 2 aprile è stato ospite di Radio Kiss Kiss come “corrispondente del buonumore”.

Nel corso di “Good Morning Kiss Kiss” con Max Giannini e Max Vitale, ha raccontato come trascorre la propria quotidianità, in questi giorni di “clausura”.

“Sono a casa con i miei figli – spiega – non siamo mai stati così tanto insieme. Ci stiamo dividendo i compiti: io sono il direttore artistico, mia moglie l’amministratore delegato e i miei figli sono i due dirigenti. Facciamo la spesa online e poi andiamo a ritirarla!”.

Cecchetto però aggiunge: “Ci mancano 2 cose: la socializzazione e il calcio“.

Da lì, l’idea di “giocare”, facendo del bene.

“E’ possibile manifestare l’entusiasmo per i propri colori facendo delle donazioni per la ricerca e la lotta a questo maledetto Coronavirus. Si può andare sul sito di “Donation League” e fare una donazione. Più si dona per la propria squadra più la propria squadra sale in classifica!”.

L’intervista è on-line cliccando QUI.

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Non puoi festeggiare il compleanno con amici e parenti? RTL 102.5 lo trasforma in un evento nazionale

Ai tempi del coronavirus, il compleanno diventa un evento condiviso in tutta Italia.

L’idea è di RTL 102.5 che in questi giorni di “forzata clausura” ha lanciato il Compleanno Nazionale.

Questo ciò che segnala il sito dell’emittente:

IL TUO COMPLEANNO NAZIONALE CON RTL 102.5!

Festeggia il tuo compleanno o quello della tua famiglia e dei tuoi amici con noi di RTL 102.5, in diretta nazionale!

In questo momento, dove tutti dobbiamo restare a casa, ti diamo la possibilità di fare una sorpresa ad un amico, ad un parente oppure di festeggiare il tuo compleanno o quello di qualcuno della tua famiglia con tutta l’Italia!

Compila il form, potresti essere chiamato per festeggiare in diretta.

Ed il form, ovviamente, è disponibile su rtl.it.

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Emergenza Covid 19: salta l’indagine RadioTER del secondo trimestre 2020

TER – Tavolo Editori Radio srl informa che l’indagine Radio TER 2020 non verrà realizzata con riferimento al secondo trimestre 2020 (periodo 31 marzo – 15 giugno 2020).

Conseguentemente non vi saranno la pubblicazione dei dati e la pubblicazione del nastro di pianificazione del primo semestre 2020.

I dati del primo trimestre 2020 verranno rilasciati, come programmato, in forma riservata agli editori, con riferimento alle rispettive emittenti.

Il Consiglio di amministrazione di TER è stato costretto ad assumere tale decisione in relazione alla impossibilità, comunicata dagli Istituti incaricati della realizzazione dell’Indagine Principale di Radio TER 2020, di svolgere, durante la fase dell’emergenza sanitaria Covid-19 in corso, l’indagine stessa come contrattualmente previsto.

(Comunicato del 31 marzo 2020)

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Confindustria scrive al premier Conte: “Servono interventi per il sistema radiotelevisivo”

“In questo momento in cui il Paese è smarrito e preoccupato, le imprese radiotelevisive, nazionali e locali, stanno sempre più dimostrando di avere un ruolo centrale e di svolgere un servizio di preminente interesse generale, costituzionalmente riconosciuto, con l’offerta di un’informazione costante, qualificata e verificata e di una programmazione culturale e di intrattenimento altrettanto fondamentale per la sua funzione sociale in grado di estendere senso civico e anche un minimo di distrazione e di rasserenamento”.

È questo l’incipit della lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, Prof. Giuseppe Conte, da Franco Siddi, Presidente di CRTV. Siddi richiama la rilevanza e il valore, anche costituzionale del sistema dell’informazione e dei media, citando una sentenza fondativa al riguardo, la n. 40 del 1960, che ha sottolineato il ruolo svolto “non solo per i singoli componenti del corpo sociale, ma anche per la sua unità”.

“Principio che ha poi trovato piena attuazione nella successiva giurisprudenza costituzionale, e a livello legislativo, nel considerare l’intero sistema pubblico e privato come soggetti che svolgono un’attività di preminente interesse generale” ricorda Siddi.

Ruolo coesivo, ma anche responsabilità imprenditoriale e professionale: le imprese radiotelevisive, pur tra mille difficoltà, si sono da subito attrezzate per svolgere il loro servizio garantendo la massima protezione sanitaria a tutto il personale, come peraltro sta documentando CRTV, e garantendo continuità di un servizio essenziale per la comunità.

“Adesso è il tempo della consapevolezza che ciascuno deve fare fino in fondo la propria parte per la tenuta del Paese” aggiunge Siddi, che rivolge al Presidente del Consiglio la richiesta di fare in modo “che radiofonia e televisione possano andare avanti senza pregiudizio per il futuro”. Con il protrarsi della grave crisi, l’Associazione si riserva di rappresentare una serie di interventi indispensabili e fondamentali a garantire la continuità aziendale dell’intero sistema radiotelevisivo “espressioni vitali di un Paese che vuole sopravvivere all’emergenza, preservando libertà, pluralismo e realtà economica”.

(Comunicato stampa)

Coronavirus: la battaglia (vinta) di Claudio Chiari di Radio Number One

“Sono felice di essere tornato a casa, dopo 17 giorni di ricovero tra Brescia e Bolzano.

In questo mare di dolore tra la mia Brescia e la mia Bergamo, è solo una piccola goccia positiva che purtroppo non basta a rasserenarci”.

Comincia così un lungo post di Claudio Chiari di Radio Number One che, dopo un’intervista al quotidiano “Alto Adige”, ha raccontato la sua battaglia vinta contro il coronavirus.

“Dalla polmonite, seria ma mai troppo grave, sono guarito. I pastiglioni per la cura dell’HIV e Ebola, il sostegno dell’ossigeno e il buon umore degli infermieri e dei medici mi hanno portato alla guarigione in modo lento e graduale. Sono stato fortunato ad ammalarmi 20 giorni fa. Ne sono convinto. Oggi sarebbe tutto molto più complicato”.

Chiari prosegue specificando che non è ancora completamente negativizzato, ma la carica virale del virus ormai è molto bassa. Ringrazia la famiglia e gli amici che l’hanno sostenuto, specificando che adesso toccherà a lui sostenere quelli che stanno meno bene.

“Non dimenticherò mai – aggiunge – i primi due giorni in tenda fuori dal Civile di Brescia. Quello è stato l’unico momento davvero complesso e provante. Non solo per come stavo io, ma per ciò che vedevo attorno a me”.

Dopo diversi pensieri alle persone vicine ed ai medici ed infermieri che lavorano in maniera “sfibrante”, Claudio Chiari conclude il post chiedendo 5 favori:

“Fate una donazione subito, se non l’avete già fatta.

State a casa.

Mandate messaggi di conforto a tutte le persone malate che conoscete perché aiutano tantissimo.

Informatevi in modo completo e corretto da fonti attendibili, non sui social tanto per capirci.

Sorridete e progettate il vostro futuro”.

E nel suo futuro, ora, l’attesa del ritorno a Radio Number One.

Radio e coronavirus: la battaglia degli speaker che stanno lottando contro la malattia

In questi giorni, non siamo mai entrati nella vita privata di chi sta lottando contro il coronavirus.

Eppure, la battaglia contro l’epidemia la si sta combattendo anche nel settore radiofonico.

Il nome più noto è quello di Luca Viscardi, station manager di Radio Number One che, come ha raccontato la moglie a BergamoNews, è ricoverato da giorni all’ospedale Papa Giovanni, dove è sottoposto a terapie di protocollo.

Mentre la speranza di tutti è quella di rivederlo presto in forma (e risentirlo in onda), una notizia a lieto fine arriva alla vicina Brescia.

Ad esserne uscito (e quindi ufficialmente guarito) dal coronavirus è Graziano Fanelli di Radio Studio Più.

In un lungo post su Facebook racconta di essere entrato all’ospedale di Desenzano il 26 febbraio ed il giorno seguente gli è stata diagnosticata una polmonite da Covid-19.

Da lì, 15 giorni di battaglie insieme a medici ed infermieri, fino ad un ritorno verso la normalità.

Graziano Fanelli – riporta BresciaToday – rimarrà in isolamento fino al 30 marzo, anche se ha già gradualmente ripreso “a distanza” la propria attività a Radio Studio Più.