L’anno del DAB+: quale la copertura ad oggi della digital radio?

Qual è, ad oggi, la copertura del DAB+ in Italia?

La domanda sorge spontanea in vista della digitalizzazione delle autoradio da questo 2020.

Consultando i siti internet dei tre rispettivi mux nazionali, il dato che emerge è quello della popolazione servita.

Un risultato confortante, se prendiamo in considerazione le emittenti private nazionali, decisamente più discutibile invece se consideriamo la radio di Stato e le locali.

Spetta a DAB Italia lo scettro di miglior illuminazione del territorio. Ad oggi la copertura è vicina all’85%, con i maggiori deficit a sud e nelle isole.

DAB Italia include Radio Maria, Radio Radicale, Radio Deejay, R101, Radio Capital, m2o, Radio 24, RDS, Radio 105 Dab, Radio Maria Albania, RDS Relax, Capital Funky, m2o Dance, Radio 24+1, Deejay 30 Songs, Radio Radicale News, Kc1 Test, Kc2 Test e Kc3 Test.

Attorno all’80% la situazione per EuroDAB Italia, dove – stando alla cartina riportata – i maggiori problemi si riversano sulla dorsale appenninica e su alcune aree interne delle due principali isole.

EuroDAB Italia propone RTL 102.5 (e le seconde reti Best, Bro&Sis, Romeo&Juliet, ViaRadio, Rewind, Doc), Radiofreccia, Radio Zeta Dab, Radio Italia Solo Musica Italiana, Radio Italia Trend, Radio KissKiss, Radio Monte Carlo, Virgin Radio, Radio Subasio XL, Radio inBlu 2000, RPL Radio Padania Libera, Radio Vaticana e BBC World Service.

Più critica, come anticipavamo, la situazione per RaiWay che ad oggi dichiara un +50% di popolazione servita. Anche in questo caso, più capillare la copertura al nord che al sud. La Rai stessa aveva dichiarato, qualche mese fa, l’attivazione di diversi nuovi impianti entro tre anni.

Il pacchetto Rai include Radio1, Radio2, Radio3, Radio1 Sport, Radio2 Indie, Radio3 Classica, Isoradio, GR Parlamento, Radio Tutta Italiana, Radio Techetè, Radio Live e Radio Kids.

A livello locale, permane la lenta pianificazione dei mux territoriali, tanto che ad oggi sono ancora poche le regione servite da segnali “areali”.

Tra queste ricordiamo il Trentino Alto Adige, parte del Piemonte, dell’Emilia-Romagna e della Toscana, l’Umbria, l’area di Roma, di Napoli e di Cagliari.

La (futura) disponibilità di nuove frequenze si incrocia inevitabilmente con i cambiamenti che sta attraversando il digitale terrestre televisivo.

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DAB Italia, aumenta la copertura con nuove attivazioni

“A completamento del progetto di espansione della propria rete DAB+ anno 2019, DAB Italia ha attivato ulteriori nuovi impianti in diverse regioni come Abruzzo, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Piemonte Valle d’Aosta, Umbria e Molise”.

A comunicarlo è il consorzio DAB Italia, tramite il proprio sito internet.

“Nello specifico”, si legge, “è stato attivato un impianto in Abruzzo a servizio del tratto autostradale A25 tra Roma e Pescara; un impianto in Veneto a potenziamento del servizio della città di Venezia e dintorni; un impianto in Emilia Romagna nel comune di Ferrara e dintorni; in Campania a potenziamento del servizio su Napoli e dintorni; sono 2 gli impianti attivati in Piemonte, il primo a servizio di Susa e del tratto autostradale tra Torino e Susa, il secondo a servizio di Asti e tratto autostradale Torino – Piacenza; in Valle d’Aosta un impianto a servizio di, a servizio di Courmayeur, Morgex, La Salle e tratto stradale tra Aosta e Courmayeur; 2 impianti in Umbria, uno a servizio della città di Orte e completamento del servizio lungo il tratto autostradale della A1, l’altro a servizio di Citta di Castello, San Sepolcro e tratto della E45; in Molise il nuovo imianto è a servizio di Campobasso e dintorni”.

Le emittenti diffuse da DAB Italia sono Radio Deejay, Radio 24, R101, Radio Capital, Radio Radicale, RDS, Radio 105, m2o, Radio Maria, oltre ad altre reti tematiche.

Radio Sportiva torna ad illuminare le Marche

Radio Sportiva è stata nuovamente collegata in FM nelle Marche.

La novità è avvenuta negli ultimi giorni, con l’iniziale collegamento dei 93.0 per Ancona e dei 93.1 per Jesi di Radio Arancia.

Successivamente, sono arrivati anche i 93.1 (ex Radio Conero) di Osimo (An) ed i 90.0 per San Benedetto del Tronto (Ap) e la Riviera delle Palme.

Per la superstation toscana si tratta di un gradito ritorno che va ad allargare il bacino di copertura FM dell’emittente.

Rai Radio attiva nuovi impianti DAB+ e supera la copertura del 50% della popolazione

“La Rai attiva altri 4 impianti di trasmissione DAB+ per una copertura della radio digitale in costante aumento”.

Comincia così un comunicato, diramato dall’ufficio stampa delle reti di Stato, in cui si evidenzia l'”avanzata” della digital radio verso centro-sud.

In particolare, sono stati accesi i trasmettitori di San Vittore del Lazio (Fr), Cava dei Tirreni (Sa), Pigazzano (Pc), Terni Miranda (Tr). Terminata la fase di copertura del centro nord, questi impianti si proiettano così verso il centro e il sud Italia, raggiungendo oltre 400mila persone.

Con i 4 nuovi trasmettitori, il totale degli impianti Rai sale a 50 e supera il 50% della popolazione coperta. Resta confermato l’obiettivo di superare, entro fine anno, il 57% degli italiani con 62 impianti.

Va avanti in parallelo il processo di rinnovamento degli studi in ottica digitale e radio-televisiva. In particolare, a Saxa Rubra sarà inaugurato entro il primo semestre 2020 un nuovissimo studio dedicato a Rai Radio 1. Il nuovo studio sarà grande oltre 100 metri quadrati, avrà un angolo per musica dal vivo, uno spazio per circa 25 ospiti e sarà interamente personalizzabile grazie a schermi, monitor e display. Come gli altri studi già realizzati, permetterà di effettuare dirette web e social, con una regia dedicata e camere motorizzate.

Ulteriori dettagli sono on-line all’indirizzo www.rai.it/ufficiostampa/articoli/2019/07/Rai-Radio-e-Dab-e3235a79-c6a9-46ad-9134-176d36680f94.html

DAB+: a meno di sei mesi dal 2020, qual è la situazione in Italia?

Tra il 2020 ed il 2021, tutti i nuovi ricevitori radiofonici dovranno essere dotati di DAB+.

La “digital radio” entra così ufficialmente, dopo anni ed anni di rinvii e slittamenti, nella quotidianità della gente che ascolta il mezzo “radio”.

Le emittenti nazionali e locali sono pronte per affrontare un approccio di massa verso la radio digitale? Qual è attualmente la loro copertura? E a che punto siamo con la pianificazione delle frequenze per le reti locali?

Se Rai Radio ha annunciato di poter servire oltre il 60% della popolazione entro la fine del 2019, i consorzi “DAB Italia” ed “EuroDAB Italia” (che di fatto contengono tutti i network privati oltre ad alcune emittenti tematiche) stanno proseguendo con l’attivazione di impianti, a cadenza quasi quotidiana, per poter inaugurare il nuovo anno con una illuminazione sempre più capillare.

Resta lo scoglio delle emittenti locali, “imprigionate” da una pianificazione di bacini areali che prosegue a rilento. E intanto, si sfruttano al massimo le zone già assegnate, anche da parti di realtà che non fanno parte del territorio interessato.

Un caso che prendiamo ad esempio (ma ce ne sarebbero molti altri) è quello delle venete Stereocittà e Radio Cafè, le quali, impossibilitate ad accendere ancora in Veneto, sono state collegate in Piemonte, Toscana e Sardegna e lo promuovono sulle proprie frequenze FM (venete e friulane) attraverso il radiotext.

Per capire meglio la situazione attuale, attraverso il nostro podcast settimanale abbiamo contattato Ivan Gasperi, moderatore del gruppo DAB Digital Radio Italia, profondo conoscitore della diffusione della digital radio.

Da 24 a 62 impianti DAB+ in tre anni: Rai Radio investe sulla digital radio

Più copertura DAB+ nell’arco dei prossimi mesi.

A prometterlo è Rai Radio che, in occasione del WorldDAB Automotive 2019 – convention mondiale sul DAB tenutasi a Torino – ha mostrato i passi avanti compiuti dal 2017 ad oggi, relativi alla digitalizzazione del proprio segnale.

E così, se nel 2017 il numero di impianti attivi era appena pari a 24, con un 46% di popolazione nazionale raggiunta, già nel 2018 si era passati a 34 impianti, sfiorando il 50% di persone servite.

La situazione ad oggi (o meglio, a fine maggio) è di 43 impianti attivi, che diventeranno 62 entro la fine dell’anno, pari ad una copertura potenziale del 57% della popolazione nazionale.

Inoltre, entro la fine del 2020 è prevista la realizzazione di nuovi impianti per l’estensione della rete, in accordo con il nuovo PNAF (Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze).