Al via “Emilia Romagna Dab”, da alcuni giorni le locali del territorio sono in “digital radio”

Da alcuni giorni, un gruppo di emittenti locali dell’Emilia-Romagna ha iniziato a diffondere i propri programmi anche in DAB+.

Il sito di Aeranti-Corallo descrive così i dettagli dell’operazione:

Nei giorni scorsi sono state avviate in via sperimentale le trasmissioni radiofoniche digitali DAB+ della società consortile “Emilia Romagna Dab”, partecipata dalle seguenti emittenti radiofoniche locali Aeranti-Corallo: Lattemiele Emilia Romagna; Modena 90 Solo Musica Italiana; Punto Radio; R. Gamma; Radio Bologna International; Radio Bologna Uno; Radio Bruno; Radio Budrio; Radio Città del Capo Popolare Network; Radio Gamma; Radio Icaro In Blu; Radio Italia Anni 60; Radio Nettuno; Radio Pico; Radio Pico Classic; Radio Reggio; Radio Stella; Radio Studio Delta.

Le trasmissioni avvengono sul blocco 10C dal sito di Colle Barbiano (BO).

La società, amministrata da Elena Porta, sta operando a seguito di sospensiva concessa dal Consiglio di Stato su un ricorso con cui la società aveva impugnato il diniego all’istanza volta a ottenere il rilascio, da parte del Ministero dello Sviluppo economico, di una autorizzazione all’attivazione di un impianto in via sperimentale per le trasmissioni radiofoniche digitali in Emilia Romagna.

In particolare, il rigetto di tale istanza era stato motivato dal Ministero con la circostanza che non vi fossero frequenze disponibili per tale sperimentazione.

Commentando l’avvio delle trasmissioni sperimentali di Emilia Romagna Dab, l’avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, ha affermato che in un contesto in cui il settore radiofonico sta avviando il processo di digitalizzazione delle trasmissioni, è molto importante l’avvio della sperimentazione da parte di Emilia Romagna Dab.

“Occorre infatti – ha aggiunto Rossignoli – evitare un incolmabile ritardo per l’emittenza locale nell’avvio della nuova tecnologia trasmissiva. Tale ritardo – ha concluso Rossignoli – comporterebbe evidenti e ingiustificate conseguenze sul pluralismo e sulla concorrenza nel comparto”.