Clubhouse inaugura il “Local language support”

Clubhouse – il primo social network audio – presenta la nuova icona dell’app ed inizia un processo di localizzazione.

Tutti i dettagli nel seguente comunicato.

Era marzo 2020 quando Clubhouse, il primo social network audio, ha aperto la sua prima stanza. Con una mission del tutto innovativa: lavorare al servizio della propria comunità. Clubhouse è quindi cresciuta in modo organico, integrando e migliorando le funzionalità in base al suggerimento diretto dei suoi utenti. Eccoci qui, a più di venti mesi dalla sua nascita, con un nuovo grande passo in avanti, la possibilità per le persone di tutto il mondo di sperimentare Clubhouse nella loro lingua madre. Da oggi, infatti, Clubhouse è disponibile in italiano (e in altre 13 lingue in tutto il mondo), e molte altre seguiranno.

Clubhouse si attesta quindi così come il social network “meno virtuale” che esista e, settimana dopo settimana, ha migliorato sé stesso lavorando su un solo elemento chiave quanto “disruptive”: la voce umana. Con “spatial audio” le ha dato una terza dimensione, quella della profondità che avrebbe in un ambiente fisico. Con “backchannel” (il servizio di messaggistica diretta) ha permesso ai moderatori di gestire al meglio le conversazioni. Con “Music Mode” ha raccolto l’input di una delle sue più importanti community, quella dei musicisti, per creare una fedeltà di suono all’altezza di un vero “stage”. Infine, grazie alle sue “icone” già al primo sguardo l’app è umana: non c’è un logo, ma le facce reali dei “creator” più geniali di tutto il mondo. Che cambiano ogni mese e che oggi, nel giorno dell’inaugurazione della nuova era, prendono i tratti di Anirudh Deshmukh, giovane architetto indiano prestato alla musica che con il suo “Late Night Jam” ha creato un luogo d’incontro globale in cui promuovere e condividere note, poesia ed esperienze artistiche dando un palco emozionante ai giovani talenti.

“Qui a Clubhouse abbiamo deciso di costruire un nuovo tipo di piattaforma social, un luogo più umano sulla rete in cui le persone possano ascoltare, parlare ed essere se stesse. All’interno dei nostri corridoi ci sono stanze di persone reali che si connettono senza maschere o filtri ma con le loro voci autentiche”, ha affermato Paul Davison, CEO e co-fondatore di Clubhouse. “Da quando abbiamo lanciato la piattaforma, siamo rimasti sbalorditi dalla portata e dalla profondità delle relazioni formate dai membri della nostra comunità su qualsiasi argomento immaginabile e con persone di tutto il mondo. Fino a quel momento, Clubhouse era disponibile solo in inglese. Oggi le cose cambiano e siamo entusiasti di portare Clubhouse a tutti, a partire dall’introduzione della versione in tredici nuove lingue. Questo è l’inizio di una nuova era: dove l’autentica valorizzazione delle diversità potenzia la portata globale della piattaforma”.

Da oggi su Android è disponibile in 13 lingue: francese, tedesco, hindi, indonesiano, italiano, giapponese, kannada, coreano, malayalam, portoghese, spagnolo, tamil e telugu. Presto se ne aggiungeranno altre e saranno fruibili anche su IOS. Le persone da Mumbai e Milano, da San Paolo e Jakarta possano così sperimentare Clubhouse in una modalità che riconosceranno come più famigliare.

(Comunicato stampa)

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Spotify si ispira a Clubhouse: in arrivo la funzione ‘live audio’

Spotify pensa ad una funzione ‘live audio’, ispirandosi a Clubhouse.

La notizia è stata recentemente annunciata dall’Ansa, che a sua volta cita il sito specializzato TheVerge.com.

“Spotify” – si legge – “vedrebbe l’opzione audio dal vivo ideale per i tutti i creator che desiderano entrare in contatto con il pubblico in tempo reale, sia per presentare in anteprima un disco, sia per una esibizione o per ospitare una sessione di domande e risposte”.

Intanto, è stato reso noto in questi giorni l’andamento dei social network in Italia, dall’inizio della pandemia.

Nel 2020, Facebook è stato il più utilizzato con 36,7 milioni di persone, seguito da YouTube con 35,5 e da Instagram con circa 28 milioni (ed una crescita del 9%).

Le vere impennate, tuttavia, arrivano da TikTok e da Twitch, con un incremento di utilizzo rispettivamente del 333% e del 75% rispetto al 2019, seppur con numeri ancora distanti da coloro che occupano le prime tre posizioni.

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Clubhouse in crescita: oltre 8 milioni di download a metà febbraio

Il mese di febbraio sta registrando un’impennata di download per Clubhouse.

Il social network vocale del mondo iOS è diventato di tendenza nelle ultime settimane, passando dai 3,5 milioni di utenti di inizio mese agli 8,1 attuali.

Una crescita, dunque, di oltre il 100% in poco più di due settimane, secondo quando reso noto dalla società di ricerca Annie.

L’utilizzo dell’app da parte di personalità importanti ha indubbiamente spinto la curiosità da parte del pubblico, cresciuto in maniera omogenea in varie parti del mondo, Italia compresa.

Nessuna ufficialità, ma da indiscrezioni sembra inevitabile che si stia cercando di implementare il tutto anche per gli utenti Android.

La voce torna così al centro della comunicazione.

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Nell’epoca dell’immagine, cresce l’interesse verso la voce: il boom dei podcast e di Clubhouse

L’epoca che stiamo vivendo vede indubbiamente l’immagine al centro dell’attenzione.

Ognuno di noi ha a disposizione diversi schermi, in casa e nella vita di tutti i giorni, tra televisione, smartphone, tablet e computer.

Eppure, l’interesse verso i prodotti audio è in continua crescita.

Anche noti giornalisti come Enrico Mentana ed Andrea Scanzi, che di certo non hanno bisogno di ulteriore visibilità per poter comunicare col pubblico, si stanno concentrando sulla voce, con la presenza dell’uno sui podcast e dell’altro su Clubhouse.

Perchè la voce è sempre centrale, anche in un periodo storico dove l’immagine sembra essere predominante?

Ce lo siamo chiesti nel podcast di questa settimana.

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