Coronavirus: la battaglia (vinta) di Claudio Chiari di Radio Number One
“Sono felice di essere tornato a casa, dopo 17 giorni di ricovero tra Brescia e Bolzano.
In questo mare di dolore tra la mia Brescia e la mia Bergamo, è solo una piccola goccia positiva che purtroppo non basta a rasserenarci”.
Comincia così un lungo post di Claudio Chiari di Radio Number One che, dopo un’intervista al quotidiano “Alto Adige”, ha raccontato la sua battaglia vinta contro il coronavirus.
“Dalla polmonite, seria ma mai troppo grave, sono guarito. I pastiglioni per la cura dell’HIV e Ebola, il sostegno dell’ossigeno e il buon umore degli infermieri e dei medici mi hanno portato alla guarigione in modo lento e graduale. Sono stato fortunato ad ammalarmi 20 giorni fa. Ne sono convinto. Oggi sarebbe tutto molto più complicato”.
Chiari prosegue specificando che non è ancora completamente negativizzato, ma la carica virale del virus ormai è molto bassa. Ringrazia la famiglia e gli amici che l’hanno sostenuto, specificando che adesso toccherà a lui sostenere quelli che stanno meno bene.
“Non dimenticherò mai – aggiunge – i primi due giorni in tenda fuori dal Civile di Brescia. Quello è stato l’unico momento davvero complesso e provante. Non solo per come stavo io, ma per ciò che vedevo attorno a me”.
Dopo diversi pensieri alle persone vicine ed ai medici ed infermieri che lavorano in maniera “sfibrante”, Claudio Chiari conclude il post chiedendo 5 favori:
“Fate una donazione subito, se non l’avete già fatta.
State a casa.
Mandate messaggi di conforto a tutte le persone malate che conoscete perché aiutano tantissimo.
Informatevi in modo completo e corretto da fonti attendibili, non sui social tanto per capirci.
Sorridete e progettate il vostro futuro”.
E nel suo futuro, ora, l’attesa del ritorno a Radio Number One.