“Jerusalema”: il ‘tormentone’ di TikTok alla conquista (anche) delle radio italiane

Da alcuni giorni, è entrata nelle playlist italiane “Jerusalema” di Master KG.

Il brano, in circolazione già da diversi mesi, è diventato un tormentone di TikTok, con una challange nata nel post-lockdown.

Il “National Geographic USA” ha evidenziato che le limitazioni degli spostamenti, dovuti all’emergenza covid, hanno incrementato vertiginosamente i video di danza sui social, sia per il bisogno di tenersi in forma, sia per la voglia di connettersi con le altre persone.

“Jerusalema” – che è un’ode alla città di Gerusalemme in lingua africana – incarna questo spirito e sembra avere tutte le caratteristiche per raggiungere e superare le hit dalle sonorità reggaeton anche nelle radio italiane.

Sul web, sono migliaia i video con balletti improvvisati da qualsiasi parte del mondo. Questa invece la clip orginale.

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Wad a FM-world: “La radio è soprattutto creatività, non solo contenuti rassicuranti”

Si è tenuto il primo appuntamento di “FM VS Millennial”, la diretta Facebook del giovedì che vede la sinergia di “FM-world” e di “The Millennial” (prodotti editoriali di 22HBG), in collaborazione con RadioSpeaker.

Condotto da Giovanni Pilati (Blowjoe), la diretta ha avuto svariati ospiti tra cui Wad di Radio Deejay, che accompagnato la prima parte del “live”, assieme al freestyler Shekkero e alla presenza di Renzo Marrazzo di 22HBG, Davide Burchiellaro di The Millennial e Nicola Franceschini di FM-world.

Tra i tanti argomenti affrontati, Wad si è soffermato sui contenuti della radio italiana, che ha definito molto più “rassicuranti” che creativi.

“Quando mi capita di fare serate nei club, molte persone mi fermano e dicono di avermi ascoltato in radio” – ha raccontato – “ma in realtà spesso succede che non mi hanno ascoltato davvero in radio, bensì hanno seguito un estratto da youtube o da instagram”.

“Quell’ascoltatore cos’è?”, si chiede Wad. “Fa parte dei numeri delle rilevazioni? A volte sembra che la priorità, con tutto il rispetto, sia la casalinga o l’autotrasportatore che tengono la radio accesa tutto il giorno, seguendola in sottofondo con scarsa attenzione, con il semplice bisogno di essere accompagnati. Ormai la radio è ovunque, il “percepito” è forse l’unico vero dato certo”.

Una trappola della radiofonia italiana, per il conduttore di “Say Waaad?” su Radio Deejay e “One Two One Two” su m2o, è legato alla poca voglia di sperimentare, quando invece la radio è sempre stata “creatività”.

“Le playlist che propongo io la sera” – racconta – “sono spesso simili a quelle che passa BBC Radio One al primo mattino, quindi è musica mainstream nel mondo, un pò meno in Italia forse, escluse Deejay e m2o“.

La diretta è poi proseguita con Giorgio D’Ecclesia e gli allievi dei corsi di Radiospeaker che si sono cimentati in un originale challenge, proposto dallo stesso Blowjoe.

La versione integrale del “live” è disponibile cliccando qui sotto:

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