Usigrai: “La linea editoriale di Radio1 in mano agli esterni”

Usigrai contro la linea editoriale di Rai Radio1. I dettagli del comunicato.

«L’appalto a conduttori esterni di gran parte dei programmi di Radio 1 sta producendo un’inaccettabile involuzione dell’offerta informativa della Rai e del canale radiofonico a vocazione all-news».

Così l’Esecutivo Usigrai in una nota diffusa venerdì 13 dicembre 2024.

«Per l’ennesima volta – incalza il sindacatoil Cdr del Giornale Radio Rai denuncia lo strumentale utilizzo del Servizio Pubblico da parte di conduttori esterni che stanno piegando, insieme ai loro ospiti, la linea editoriale di Radio Uno su posizioni antistoriche e oscurantiste, come quelle rappresentate dall’esponente della Lega Simone Pillon nel suo intervento a Giù la Maschera, che offendono la dignità delle persone e l’intelligenza di chi ci ascolta. Condividiamo il richiamo del Cdr al direttore Pionati, perché risponda di una linea editoriale che da tempo non appare coerente con il piano editoriale approvato dalla redazione».

(Comunicato stampa)

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GEDI: anche Radio Capital esprime solidarietà ai giornalisti delle testate a rischio

Il gruppo GEDI sembrerebbe intenzionato a dismettere alcune delle proprie testate locali.

La notizia ha destato l’immediata reazione dei Cdr di Repubblica, Espresso, Gedi visual e Radio Capital che hanno diffuso il seguente comunicato.

Abbiamo appreso, purtroppo da fonti “terze”, con amarezza e stupore l’intenzione dell’azienda di dismettere testate storiche del gruppo. I giornalisti de la Repubblica, Gedi visual, L’Espresso e Radio Capital esprimono compatti la massima solidarietà ai colleghi delle testate locali in lotta, chiedono formalmente all’azienda di fornire con la dovuta sollecitudine conferma o meno delle voci che si susseguono in queste ore e si aspettano spiegazioni sul futuro editoriale e multimediale che si sta immaginando per il nostro gruppo.

Un gruppo che ha mostrato un modo e una via di fare grande giornalismo. Nazionale, con un respiro nuovo; locale, grazie ad un network di risorse e talenti.

Questo patrimonio rischia ora di essere smontato pezzo dopo pezzo con le progressive cessioni. Le redazioni vigileranno con la massima sollecitudine sulle risposte che verranno fornite. Riservandosi prossime iniziative, a fianco dei colleghi delle redazioni locali e in difesa dell’identità del gruppo.

(Comunicato dei Cdr di Repubblica, Espresso, Gedi visual e Radio Capital)

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