Tv locali della Sicilia: tante emittenti in più ma cambia poco nella sostanza

C’è un dato che fa spicco nella nuova graduatoria Lcn delle Tv siciliane appena pubblicata dal Ministero: è l’aumento quasi vertiginoso delle emittenti presenti in questa lista, che in un anno passano da una cinquantina a ben 76.

Si sono riempiti in un modo imprevisto alcuni mux ‘alternativi’ a quello regionale più pregiato, al punto che ci sono un sacco di Tv locali anche su reti che garantiscono copertura soprattutto sulla provincia di Messina e non si capisce bene, a dir la verità, come mai ciò sia avvenuto e stia tuttora avvenendo. Un po’ ‘snobbato’ invece il mux essenzialmente palermitano, nonostante in teoria sia più importante coprire il capoluogo di regione che non la città dello Stretto. Resta invece purtroppo fuori da tutti questi discorsi l’area orientale della regione, soprattutto Catania, dove è possibile seguire solo le Tv del mux regionale.

Ma cambia qualcosa di sostanziale con questa nuova graduatoria, dove ci sono stati alcuni ritorni di rilievo, ma non certo tutti (manca tuttora, per esempio, Teleacras), e buona parte delle nuove emittenti fa capo all’associazione Rosina Attardi di Avola? Non si direbbe, visto che le nuove numerazioni sono tutte assai ‘alte’ (oltre il 180), che chi conta davvero è chi ha trovato posto sul mux regionale e che, a parte i nuovi ingressi, la graduatoria resta sostanzialmente invariata rispetto ad un anno fa.

L’altro aspetto che colpisce è sempre quello delle ‘Tv-matrioska’, come le ha definite l’amico e collega Carmelo Aurite, ovvero l’ospitalità concessa dalle Tv più ‘fortunate’ ad altre (in particolare ai loro Tg) che non sono riuscite per i più vari motivi ad ottenere un posto in graduatoria e una numerazione valida. In questo modo molte chiusure definitive sono state magari evitate ma diciamo che la situazione non è certo ottimale e sa un po’ di adattamento (forzato) alle circostanze. Va infine notato che anche le emittenti con bacino regionale dal punto di vista produttivo sono ormai un po’ tutte al minimo sindacale, causa costi di gestione e problemi di organizzazione.

Antenna Sicilia si conferma prima Tv dell’isola al 10. L’emittente ammiraglia del gruppo Ciancio si distingue ancora per l’informazione, che da gennaio 2022 ha ritrovato alla conduzione dell’edizione di punta il notissimo giornalista Michele Cucuzza. Da alcune settimane è ritornato anche lo show ‘Insieme’, che questa volta viene realizzato dal Teatro Orione di Palermo, dopo quasi trent’anni di intrattenimento confezionato all’ombra dell’Etna.

A seguire, all’11, c’è la storica emittente Telecolor (collegata ad Antenna Sicilia), che dall’anno scorso ha sostituito il suo ‘Prima Linea Tg’ con ‘Sicilia24’; l’approfondimento politico con ‘Il Punto’ di Luca Ciliberti e lo sport di ‘Diretta Stadio’ rappresentano invece le fondamenta più solide del resto della programmazione. La storica Radio del gruppo, Radiotelecolor, vive infine ormai solo sul sito laSiciliaweb.

Tgs (al 12) e Rgs si caratterizzano sempre per un telegiornale palermo-centrico e per tanto intrattenimento curato dal direttore artistico Salvo La Rosa, che dal 2023 ha ri-trovato pure il fraterno amico e collega Giuseppe Castiglia in una esilarante edizione di ‘Allakatalla’.

Trm (13), sempre di Palermo, oltre all’informazione di propria produzione, si distingue come ‘Tv-matrioska’, ospitando anche produzioni indipendenti di informazione e sport. Video Regione (14), che negli ultimi mesi è stata segnata dalla nuova direzione giornalistica di Pinella Rendo, propone un Tg di qualità. Il successo dell’emittente da ben due stagioni è stato segnato tuttavia dal ‘Live Show’ con Cristiano Distefano e Carmelo Caccamo.

A 7 Gold Telerent (15) è predominante la programmazione del circuito nazionale, con qualche trasmissione a dimensione regionale che si distingue, come quelle curate da Ettore Tortici. Da alcune settimane viene messo in onda anche il telegiornale della siracusana Canale 8 di Avola.

Tele One (16), marchio che nasce dell’evoluzione di Radio One, nell’ultimo anno ha potenziato la sua informazione, coordinata dalla famiglia Speciale, con attenzione anche al territorio etneo, grazie alla giornalista Gabriella Finocchiaro.

Video Mediterrano (17) spicca per l’attenzione posta ai grandi eventi regionali e sta per trasmettere il nuovo programma comico ‘Ops’ con Marco Mazzaglia e Agata Reale. L’emittente acese Rei Tv (18) resta poi arroccata al suo Tg, che si appresta ormai a festeggiare i 30 anni.

Il 19, lo ricordiamo, è invece un ‘caso a parte’: la numerazione è assegnata a Rtp (gruppo Tgs), che ha però preferito ribadire l’identità messinese lasciando il mux regionale e affidandosi appunto a una rete che copre soprattutto la città dello Stretto e le zone circostanti.

Andando avanti invece con il mux regionale, Canale Italia è passata dal 76 al 71, come prevedibile, e ugualmente il 72 è andato al gruppo Sciscione (prima aveva il 112 con Odeon 24), anche se su un mux messinese, e qui dovrebbe arrivare la nuova Live Tv.

Sempre sul mux regionale, ci sono anche le Tv collegate dell’area circumetnea Ciak Telesud (77) e Tva Telenormanna (79), che da qualche settimana hanno iniziato a proporre la mattina anche le trasmissioni della già nota catanese Sea Musica Tv, caratterizzate da musica neo-melodica; da qualche tempo le due Tv hanno però interrotto la diffusione del Tg di Antenna Uno Lentini (sbarcata su altra rete) e di Futura Production.

Dopo Telestar (78), all’81 c’è la nota Sestarete, che, insieme al circuito radiofonico Rmb (Radio Fantastica e Radio Cuore), da qualche anno continua sulla linea editoriale di informazione e intrattenimento che strizza l’occhio alla radiovisione. A rotazione ci sono anche alcune trasmissioni di Medical Excellence Tv (presente anche su altre reti) e alcune produzioni indipendenti del Siracusano.

Dopo l’altra siracusana Tris (85), ci sono altresì Sicilia Channel (87) del gruppo Ciancio di Antenna Sicilia e al 90 la comunitaria TeleMistretta.

L’ultima emittente del mux regionale è infine Etna Channel (199), legata a Radio Etna Espresso di Acireale, che, oltre a quanto realizzato all’interno, ospita nella sua programmazione le produzioni di Sicra Press di Umberto Teghini e da qualche mese, anche in prima serata, l’apprezzato telegiornale di Video Star (ancora comprensorio etneo), curato dall’infaticabile famiglia Ranno.

La meritevole Video Star per ragioni ignote è rimasta esclusa dalle graduatorie (con relative forti proteste) e il suo ritorno sul digitale terrestre, sia pure in questa forma ‘laterale’, non può che essere apprezzato.

Vediamo a questo punto le tante altre emittenti presenti in graduatoria, sempre in ordine di numerazione. Intanto al 75 a Messina (mux di Tgs) c’è Onda Tv Giovani, al 113 Tcf.

Ormai molto affollato è poi il mux 2 di RaiWay, che copre tutta l’area occidentale e centrale dell’isola. La prima della lista, in questo caso, è Rmk Tv (Radio Monte Kronio) di Sciacca all’80, seguita dalla palermitana Tvm Tele Video Market all’83. Ma questa stessa numerazione Lcn (83), secondo la nuova scelta del Ministero di far ‘coesistere’ anche più emittenti in zone diverse della medesima area tecnica, è assegnata anche, nel mux messinese legato a Adn Italia, alla nota Retereggio – Gs Channel – Made in Calabria.

All’84, sempre nel secondo mux di RaiWay, c’è Tfn – Tele Futura Nissa, all’86 la nota trapanese Alpa Uno, che diffonde anche alcune produzioni di Trs (Tele Radio Sciacca), altra ‘illustre esclusa’ dalle graduatorie. Si prosegue con Trapani con l’88 di Telesud, per passare al 91 a Tele Radio Canicattì e al 92 a Tele Video Agrigento; a questo punto si torna a Trapani con Videosicilia (93) e poi nell’Agrigentino con Tele Radio Studio 98 (che è al 95, nonostante il nome): quest’ultima Tv dà spazio anche a Sicilia Uno.

Proseguiamo su questo importante mux: ecco l’agrigentina Ag Tv (97), Sicilia Tv 2 (Favara) al 99, Televallo al 115. Il 116 è assegnato a Onda Tv, sul 117 trasmette Tele8. Più avanti, ecco Teleiblea (178), dove ha trovato spazio in questi mesi anche la citata Teleacras. Al 179 tocca a Sicilia 24, al 181 c’è la prima ‘new entry’ con la nota emittente musicale Bella Tv. Al 184 ecco la prima Tv dell’Associazione Rosina Attardi, la già citata Canale 8, seguita al 185 (parliamo sempre di nuove Tv presenti in graduatoria) da Tv Europa e al 188 da un altro gradito ritorno, Retechiara (con Canale 74). Altro ‘rientro’, infine, al 211 con la nota trapanese La Tr3.

Riprendiamo con pazienza le fila della situazione e torniamo all’82 e a uno dei mux messinesi per citare la ben nota Antenna del Mediterraneo – AM Sport, mentre la collegata Telenova ora è nel mux solo palermitano gestito da Trm al 96.

Restiamo in quest’ultimo mux, poco affollato per ora, perché qui c’è Med 1 (gruppo Trm) al 94 ma soprattutto riecco Telejato al 195, che dunque, dopo tante proteste, torna ufficialmente in scena almeno nella sua provincia; sempre il 195 però è stato assegnato, in un mux messinese, anche a TeleBronte.

Ma chiudiamo con il mux solo palermitano citando l’altro graditissimo ritorno, quello di Radio Time Tv al 394.

Bando alle ciance e ripartiamo con l’affollato mux messinese legato a Adn Italia. Vi trasmettono, in particolare, Telespazio Messina (89), Tele 90 (98), Video Calabria (110), un canale 111 in graduatoria assegnato a Tremedia e la Tv di Adn Italia Gusto Tv Sicilia (114), che però non è certo l’unica di questo gruppo: ce ne sono infatti varie altre (come Italianissima Tv) e fra queste citiamo Turismo Tv (trasmette sul canale 118 di Palermo News), Tv Motori Sicilia (175), Ricordi Tv (sul 176 di Video Palermo) e La Grande Italia Tv.

Ma il mux è ulteriormente pieno di emittenti. Ecco la nota Vintage Radio Tv (119), poi Persona Tv – Prima Tv (177), la già citata Sicilia 24 e una quantità di Tv legate all’Associazione Rosina Attardi: Canale 8 Sociale (186), Ciuri Ciuri Tv (187), Cinquestelle (189), Euro Tv (191), Trinacria Tv (192), Tele Val di Noto (193), Tv Amica (196), Tv Alfa (197), Tv Alfa Comunità (198), Telemondo Centrale Famiglia (210) e Sole Sicilia Tv (212). Infine, un’ultima interessante presenza al 190: è Tele Anna, che trasmette anche parzialmente la citata Antenna Uno Lentini.

C’è, per chiudere davvero, qualche altra emittente nel mux messinese di Tgs. La prima è la nota Radio Taormina Tv (180), le atre sono ulteriori new entry: si tratta delle emittenti del gruppo Tgs-Rtp Gds Tv (cioè Gazzetta del Sud Tv) al 182 e Stretto Tv al 183 e infine di Tgr di Randazzo al 194.

(A cura di Mauro Roffi, ha collaborato Carmelo Aurite)

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Un libro per riscoprire un popolare personaggio radio-tv: Luciano Rispoli

‘Ma che belle parole!’. Basterebbe questo leitmotiv per identificare il ‘soggetto’ del libro pubblicato da Vallecchi e dedicato appunto a Luciano Rispoli, personaggio notissimo del nostro passato radiotelevisivo. Il ‘resto’ del titolo del volume non lascia dubbi, naturalmente, ed è infatti ‘Luciano Rispoli, il fascino discreto della radio e della TV’.

Ne è autore il giornalista Mariano Sabatini. Sabatini, peraltro, è un professionista che scrive con consapevolezza e competenza di una persona che ha stimato come spettatore sin dall’età adolescenziale in programmi come ‘Parola Mia’, antesignano dell’attuale ‘Eredità’ sul primo canale. Ma c’è di più: Sabatini è stato anche collega e anzi autore di ‘zio Luciano’ in tanti programmi, tra cui, uno per tutti, ‘Tappeto Volante’ su TeleMontecarlo.

L’autore traccia di Rispoli un profilo inedito, che ha inizio dalla nascita in Calabria per spaziare poi in un contesto familiare d’origine molto intimo, con un amore sconfinato per i genitori e i fratelli. Rispoli nelle pagine di Sabatini appare altresì persino un imprevedibile rubacuori, con le prime esperienze amorose e alcune disavventure al limite del grottesco. Ma poi è anche un marito fedele e un padre esemplare, sin dalle nozze con la moglie Teresa, celebrate alle 5 del mattino addirittura da Padre Pio.

Conduttore, dirigente Rai, Rispoli si può definire soprattutto un innovatore dei media, che portò prestissimo in giro la radio e la televisione nelle città italiane, con il percorso di ‘Radio-Telesquadre’, programma precursore della ‘Corrida’; qui già nel 1956 ebbe probabilmente modo di incontrare il suo futuro collega conduttore Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, poi noto a tutti come Pippo Baudo.

Nelle cronache quasi profetiche del quotidiano ‘La Sicilia’, Luciano Rispoli veniva definito come un “giovane radiocronista che è riuscito molto simpatico al pubblico, per il modo tutto particolare nel presentare i dilettanti”. Queste parole fanno intuire che chi scriveva aveva già capito, anzitempo, le potenzialità del ventenne Rispoli, che aveva debuttato in giro per l’Italia dopo aver vinto il concorso per radiocronisti Rai.

Il volume, continuando a seguire la carriera del conduttore calabrese, pone l’accento anche su programmi quali ‘Chiamate Roma 3131’ e soprattutto, anni dopo, sul successo di ‘Tappeto Volante’ su Tmc. Quell’emittente ha rappresentato a suo tempo un possibile ‘terzo polo televisivo’ e forse in pochi ci avrebbero scommesso. Ma grazie anche alla raffinatezza di Melba Ruffo, a Roberta Capua e all’inconfondibile ‘Unforgettable’ intonata da Rita Forte, diventò il vero salotto del pomeriggio italiano degli anni ’90, quando ancora la televisione per fare ascolti non aveva bisogno del trash o della morbosa cronaca nera.

Insomma, un libro da leggere quello di Sabatini, rivolto soprattutto alle nuove generazioni che vogliono capire il mondo della comunicazione di oggi anche grazie a un’adeguata conoscenza del passato. Ma il volume, probabilmente, per dirla alla maniera dell’autore del volume, può risultare utile anche a contemporanei «autori e dirigenti, che sanno poco e gestiscono un potere spropositato per la loro qualità».

Carmelo Aurite

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I giovani, la Radio, la Tv: i casi di Radio Zeta e Radio Cusano Tv

Riceviamo e pubblichiamo un editoriale di Carmelo Aurite sul rapporto tra i giovani ed i media quali radio e tv.

I casi presi in considerazione sono quelli di Radio Zeta e di Radio Cusano Tv.

Uno dei limiti del mondo della comunicazione radio-televisiva attuale è il ricambio generazionale. I giovani puntano infatti subito, per comunicare, sul web e sul mondo social. Una dimostrazione ne è Chiara Ferragni, che arriva a Sanremo 2023 con il doppio o il triplo di followers o visualizzazioni rispetto ai telespettatori che potrebbero vederla nella sua partecipazione alle serate del Festival dell’anno prossimo.

Nel panorama radiotelevisivo nazionale ci sono però delle eccezioni rispetto a queste difficoltà e questa volta parliamo del gruppo di Rtl 102.5 e di Radio Cusano Tv, che hanno puntato ad un vivaio di conduttori, giornalisti e inviati della ‘generazione Z’.

Per quanto riguarda la famiglia di Rtl 102.5, una testimonianza che il percorso indicato dal general manager Suraci è quello esatto è stato dimostrato di recente dalla partecipazione di pubblico al Parco della Musica di Roma all’evento ‘Future Hits Live 2022’, in diretta su Radio Zeta Tv. L’appuntamento, a metà tra live e Televisione, ha registrato dei numeri che hanno indotto la direzione del network persino a programmare delle repliche. Figure giovanissime come Jody Cecchetto, Paola Di Benedetto e Camilla Ghini sono infatti riuscite a fidelizzare molto il pubblico, trasformando la ‘radiovisione’ in un media dal ritrovato appeal per le nuove generazioni.

Bene anche ‘Rtl 102.5 News’ con programmi di approfondimento curati da conduttori come Francesco Fredella, Alessandra Lombardi, Andrea Piscina, Mario Vai, Ilaria Arpino, Pietro Sorace, che riscuotono un crescente interesse. Con l’apporto di giovani giornalisti come Luigi Santarelli, Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro, l’informazione in quel di Rtl assume infatti livelli alti, che in casi come l’inizio della Guerra in Ucraina hanno dato testimonianza della possibilità di svolgere un compito di servizio pubblico mediante un network privato.

Accanto a Rtl, un’altra realtà in forte crescita, grazie alle intuizioni del fondatore Stefano Bandecchi e del direttore delle news Gianluca Fabi, è quella di Radio Cusano Tv, radiotelevisione di proprietà dell’Università Niccolò Cusano, canale 264 del digitale terrestre, in onda 7 giorni su 7 h24, con un palinsesto ricco di contenuti e approfondimenti in ambito politico, sociale e culturale.

Radio Cusano Tv nell’ultimo anno, con programmi come ‘Mattino con noi’ e ‘Pomeriggio con noi’, condotti rispettivamente dalle coppie Tommaso Franchi-Manuela Poidomani e Francesco Acchiardi-Debora Carletti, si è dimostrata capace di tenere testa ai programmi più blasonati di infotainment in onda sui primi tasti del telecomando. Un mix indovinato tra cultura e intrattenimento, lontano dalla cronaca nera morbosa imperante su altri canali, fa riservare a questi programmi una piacevole attenzione; le trasmissioni anzi – viene da dire – hanno un garbo che non si respirava più in Tv dai tempi del salotto del ‘Tappeto Volante’ di Luciano Rispoli.

Bene, dunque, la Radio-Tv nuova che avanza ma è anche fondamentale coltivare nuovi vivai di giovani conduttori e giornalisti.

Carmelo Aurite

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La situazione delle Tv siciliane un mese dopo lo switch-off

Ad un mese dal ‘secondo switch-off’ digitale delle Tv locali, in Sicilia emerge quello che potremmo definire un ‘effetto matrioska’. Essendo stati assegnati solo a Palermo e Messina dei mux di 2° livello a carattere provinciale, si conferma la predominanza del livello regionale o pluri-provinciale, mentre in particolare a Catania e provincia ci sono state diverse ‘esclusioni’, che hanno provocato forti proteste (come nel caso di Videostar). Chi non ha trovato posto prova allora a ‘farsi ospitare’ (almeno parzialmente) da emittenti più ‘fortunate’. La cosa è abbastanza diffusa e permette almeno per adesso a parecchie sigle di essere ancora presenti via etere (c’è poi sempre la possibilità di ricorrere alla Hbbtv).

In realtà va premesso che in Sicilia ci sono adesso attivi il mux regionale di 1° livello di Raiway sul canale 42, un mux pluri-provinciale di buona copertura (ma non su Catania, Messina e altre zone) sempre gestito da Raiway sul canale 32 e tre mux provinciali, uno su Palermo sul canale 45 (gestione affidata a Trm) e ben due su Messina sui canali 21 e 22 (gestiti da Tgs e Adn Italia, che già ne gestisce alcuni altri in Calabria).

Come detto, le polemiche delle Tv escluse non sono mancate e fra queste si è distinta Telejato, che stavolta non ha trovato posto nelle graduatorie (fin dall’inizio, come avevamo subito notato su Fm-world). Pino Maniaci ha fatto sentire forte la sua protesta, trovando ascolto anche su ‘Striscia la notizia’. Ma per ora per lui non ci sono novità, anche se lo stesso Maniaci ha fatto sapere che la palermitana Tvm ha accettato di diffondere il tg di Telejato, magari appena un po’ meno ‘aggressivo’ del solito.

Ma vediamo le novità in termini di programmazione.

Sui canali 10 e 11 la presenza di Antenna Sicilia e Telecolor si caratterizza per un programmazione che potremmo definire ‘quasi omologata’ al modello Telenorba: così, ad eccezione di produzioni storiche di informazione e calcio, le reti propongono novelas anni ’90 che probabilmente non corrispondono in pieno all’appeal dello spettatore medio delle emittenti in questione. Riesce a ‘catturare meglio’ l’altra emittente del gruppo Ciancio, Sicilia Channel (Lcn 87), che propone rubriche vintage con sequenze tratte da programmi come ‘Insieme’ o ‘Tweeter’, che hanno dato una precisa identità agli ‘anni d’oro’ della Televisione siciliana (soprattutto a Catania).

A proposito di Sicilia Channel, va precisato, rispetto al nostro precedente articolo su questi temi, che l’emittente opera alla Lcn 87, appunto, sul mux regionale di 1° livello, grazie a una sorta di scambio con Rtp (gruppo Tgs), che pure ha una numerazione migliore, la 19. In sostanza, tutte le emittenti fra 10 e 18 in Sicilia sono nel mux regionale di 1° livello, mentre Rtp sul 19 ha preferito il mux provinciale di Messina gestito proprio da Tgs (canale 22 UHF), valorizzando la sua identità di ‘Tv della città dello Stretto’ e rinunciando alla copertura regionale. È una situazione abbastanza rara in Italia per una Tv che ha ottenuto una delle ‘numerazioni più nobili’ ma così è.

Sul 12 Lcn ancora Tgs recentemente ha provveduto al restyling di loghi e sigle del telegiornale; l’emittente si distingue per una programmazione variegata e in linea con la tradizione siciliana. In onda ci sono così ‘AllaKatalla’ di Giuseppe Castiglia e le varie trasmissioni condotte da Salvo La Rosa, che è anche il direttore artistico dell’emittente palermitana.

Emittenti quali Trm e TeleOne di Palermo, VideoRegione e Rei Tv (Acireale) si distinguono invece sostanzialmente per un’informazione incentrata ancora sui loro Tg, con l’aggiunta, in alcuni casi, di trasmissioni di intrattenimento.

È però nelle numerazioni dal 77 di Ciak Tele Sud in poi che l’effetto matrioska di cui dicevamo è ben visibile: così oltre alla tradizionale programmazione, troviamo, all’interno del palinsesto giornaliero di Ciak Telesud, anche i Tg di Antenna Uno di Lentini.

Sul 79 di Tva Telenormanna di Adrano ritroviamo poi l’intera programmazione di Futura Production, che prima era ospitata da TeleJonica del gruppo Cts di Palermo, rimasta ‘fuori dai giochi’.

Anche Sestarete del Gruppo Rmb si distingue per l’‘effetto matrioska’, avendo, all’interno della sua ricca programmazione tra radiovisione e informazione, anche alcune fasce orarie destinate alla programmazione del canale di medicina Medical Excellence Tv (presente, a quanto pare, anche su altre emittenti); ma soprattutto alle 21, da qualche settimana, abbiamo ritrovato l’editoriale politico di Rino Piccione, direttore di TirrenoSat, emittente che aveva chiuso, con indubbio rimpianto, qualche mese fa.

Tris di Siracusa (Lcn 85) ospita a sua volta la programmazione di un’altra emittente, la trapanese LaTr3, che ha anche una sua numerazione su un altro mux.

Quindi, in Sicilia con lo switch-off qualcosa è cambiato ma molto è rimasto anche uguale.

A proposito di Televisione lungo lo Stretto, da segnalare sulla calabrese LaC la trasmissione ‘L’Italia del Sud’ di Domenico Milani, che racconta il Mezzogiorno tra Calabria e Sicilia, tutti i giorni dalle 11 del mattino.

Ma chiudiamo con qualche altra segnalazione ‘sparsa’. Secondo le puntuali rilevazioni degli amici di litaliaindigitale.it, sul mux locale di Palermo sul canale 45 sono attive attualmente solo tre emittenti (Telenova-Am, Am Sport, dello stesso gruppo, e Med 1 del gruppo Trm).

Più affollati gli altri mux di 2° livello. Quello gestito da Raiway sul canale 32, in particolare, ospita quasi una ventina di emittenti di varie province dell’isola. Fra queste, sempre per ‘l’effetto matrioska’ di cui sopra, la ragusana Teleiblea (Lcn 178) ospiterebbe anche alcune produzioni di un’altra delle ‘grandi escluse’ di questo swich-off, Teleacras di Agrigento, peraltro ancora pienamente attiva. Lo stesso avverrebbe su Videosicilia con la radio-tv palermitana Rta (che sarebbe presente anche su Rete 8), su Alpa Uno con la non dimenticata Tele Radio Sciacca e su Tv Europa con Radio Italia Anni 60 Tv.

Come si vede, la situazione è anche tuttora in evoluzione.

A cura di Carmelo Aurite e Mauro Roffi

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Sicilia: è l’ora dello switch-off televisivo

Il 28 aprile ha segnato ufficialmente in Sicilia l’inizio dello switch-off per virare verso la tecnologia del ‘secondo digitale televisivo terrestre’, a 10 anni di distanza dall’istituzione di questa modalità di trasmissione. Sebbene questo rappresenti un avanzare della tecnologia, per l’emittenza privata siciliana, che ha una storicità unica e ha fatto scuola in tutta Italia in termini di informazione e programmazione, il ‘nuovo digitale’ rappresenta un ulteriore tsunami televisivo che spazza via dal panorama diverse Televisioni che da decenni rappresentavano le voci di singoli territori e microcosmi.

Il nuovo digitale terrestre ha, infatti, lasciato spazio in Sicilia soprattutto ai ‘gruppi televisivi’ che sono riusciti ad avere un bacino regionale, lasciando possibilità minori a chi di fatto aveva un ruolo a dimensione provinciale. La cosa vale in particolare per Catania, dove l’emittenza privata ha avuto origine nel 1975 con Teletna e nel 1976 con Telecolor: qui si spengono diverse Tv più prettamente locali, per anni retaggio di una cultura basata sulla comunicazione di prossimità, lasciando spazio soprattutto all’emittenza regionale, come detto. Da segnalare anche lo stop sul digitale terrestre a diverse esperienze di visual radio, ben presenti in precedenza nell’area catanese.

A Catania, ma anche a Siracusa, infatti, non sono state assegnate reti di secondo livello, cioè quelle che davano la possibilità di trasmettere a livello provinciale o pluri-provinciale e poco è stato possibile fare in merito anche da parte della politica regionale.

Ecco comunque di seguito una panoramica sulle principali novità nell’ambito della numerazione Lcn in Sicilia, riferita alla rete regionale di 1° livello delle Tv locali, che da poche ore è sintonizzabile anche nella zona di Catania.

Lcn 10: questo canale è ancora appannaggio di Antenna Sicilia, storica emittente del gruppo Ciancio, editore anche del quotidiano ‘La Sicilia’ di Catania. L’emittente all’inizio del 2022 ha subito un restyling nel logo e nella linea editoriale con l’avvio del nuovo telegiornale. Il precedente, dal titolo ‘Tg-Sicilia’, era stato sospeso nel 2015. Il nuovo Tg, diretto dal giornalista Alberto Cigalini, vede come conduttore di punta Michele Cucuzza. La programmazione si caratterizza per lo più con le edizioni del Tg delle 7.30, 13.30 e 20. A rotazione va in onda anche il programma ‘Gustare Sicilia’ di Diego Caltabiano. Il palinsesto fino a qualche settimana fa era invece caratterizzato dall’apprezzato ‘Teche Tv’, che proponeva alcuni scampoli della fortuna programmazione del canale, con storici programmi come ‘Tweeter’ (che ha raccontato, a firma di Umberto Teghini e Natale Zennaro, il mondo dei giovani negli anni ’90) e alcune puntate storiche di “Insieme” il notissimo talk show condotto da Salvo La Rosa.

Lcn 11: su questa numerazione si fa valere Telecolor, storica emittente siciliana nata, come già detto, nel 1976 su iniziativa di alcuni imprenditori come i fratelli Branca e Grasso e poi con il nuovo millennio inglobata nelle emittenti della famiglia Ciancio. Da un paio di mesi Telecolor, emittente ormai gemella di Antenna Sicilia, mira ad una connotazione da all-news con la creazione del brand ‘Sicilia 24’ e la sostituzione della testata ‘Prima LineaTg’, creata un decennio fa. La linea editoriale di Telecolor si caratterizza, quindi, per informazione e rubriche di approfondimento curate dalla redazione giornalistica costituita da nomi quali Roberta Lunghi, Giusy Lazzara, Adelaide Barbagallo, Eva Spampinato, Natale Bruno, Angelo Gagliano, Tonino Demana. I servizi di questi storici volti, e di qualche nuovo innesto, vanno poi anche a costituire il cuore del ‘Tg-Sicilia’ di Antenna Sicilia.

Lcn 12: balzo di tre posizioni in avanti per Tgs, la Tv di proprietà del gruppo ‘Giornale di Sicilia’ di Palermo (ne fa parte anche la Radio Rgs). L’emittente si caratterizza per gli spazi informativi curati dalla redazione giornalistica, sotto la direzione di Marina Turco, ma anche per l’intrattenimento. Da un lustro direttore di Tgs è il già citato Salvo La Rosa, che nell’ultima stagione è tornato in onda, dopo le edizioni di ‘Di nuovo Insieme’ con Enrico Guarnieri e le interviste di ‘Raccontami’, con il programma ‘Non finisce qua’ condotto con un sapore amarcord insieme all’attore Giuseppe Castiglia. Castiglia, insieme a Cristiano Di Stefano conduce poi tutti i giorni anche la trasmissione ‘AllaKatalla’ in contemporanea su Rgs e in differita sull’emittente Prima Tv di Giarre, di Mirko Leonardi, nei cui studi viene realizzata.

Lcn 13: posizione stabile per la storica Trm di Palermo, che continua a caratterizzarsi per una programmazione basata fondamentalmente su informazione e sport.

Lcn 14: qui c’è Video Regione di Ragusa, del ‘gruppo Minardo’, che migliora la sua numerazione Lcn. Video Regione si caratterizza per una programmazione basata sull’informazione diretta dal giornalista Salvatore Cannata, coadiuvato da un’ottima redazione, che produce anche diverse trasmissioni di approfondimento. L’emittente da più di un decennio ha acquisito appeal anche nella provincia di Catania, grazie all’istituzione di una redazione, che vede Bruno Capanna come autorevole giornalista dell’area etnea.

Lcn 15: TeleRent 7 Gold guadagna a sua volta due posizioni nella numerazione. L’emittente rappresenta la voce per il Sud del circuito nazionale 7 Gold con una forte programmazione sportiva e i Tg regionali realizzati autonomamente. Elemento caratterizzante di questo canale è la possibilità che ha concesso a storiche emittenti, che altrimenti potevano scomparire del tutto, di trasmettere ancora tramite la tecnologia HBBTV. Praticamente attraverso una piattaforma virtuale e una smart Tv è possibile vedere di nuovo alcune reti siciliane. Tra queste: Video Star di Biancavilla, Bella Radio Tv, MedicalExcellence, TeleJato Globus Tv, Teleacras, Sicilia Tv, Prima Tv, TeleRadioSciacca, TreMedia Messina e anche Rete Reggio.

Lcn 16: Tele One di Palermo è tra le Televisioni in crescita nel panorama siciliano. Complici un buon tg e innovative produzioni, l’emittente ormai è entrata a pieno titolo tra i canali apprezzati dal pubblico, anche per il lavoro svolto dal giornalista Roberto Marco Oddo, che oltre ad essere protagonista di programmi come ‘Live’, ha creato anche proficue sinergie con molte realtà siciliane: fra queste, la partnership con SicraPress di Umberto Teghini, che produce tra gli altri lo storico programma sportivo ‘Sala Stampa’.

Lcn 17: Video Mediteraneo di Modica (nel cui gruppo c’è anche Radio Mediterraneo) perde alcune posizioni rispetto alla numerazione precedente. La Tv di proprietà della famiglia Carpentieri da più di trent’anni è comunque una certezza importante nel panorama dell’emittenza siciliana con una programmazione caratterizzata da informazione e trasmissioni di intrattenimento. Negli ultimi mesi, poi, Video Mediterraneo si è distinta in fatto di ascolti e a questo riscontro notevole hanno contribuito produzioni che si sposano con la tradizione televisiva siciliana, come ‘Live Show’ condotto da Cristiano Di Stefano e da Carmelo Caccamo, attore sempre più amato dal pubblico siciliano. Questa produzione è frutto di una proficua sinergia tra l’imprenditore Davide Di Martino, il giovane manager Francesco Grasso e il casting, curato da Salvatore Tolomeo. A contribuire agli alti ascolti di Video Mediterraneo sicuramente sono anche le produzioni di Prima Musica di Giovanni Di Prima con le conduzioni dell’apprezzato Ruggero Sardo. E ci sono pure dei collegamenti con Massimo Giletti per parlare di temi d’attualità.

Lcn 18: balzo in avanti davvero notevole per l’emittente di Acireale Rei Tv. Una nuova sfida importante si presenta davanti a questa Tv, che si caratterizza fondamentalmente per l’informazione di ‘OraTg’. Con la nuova numerazione, infatti, avrà l’occasione per andare oltre il cliché di Tv d’informazione prettamente acese, nonostante abbia mantenuto sempre alta l’attenzione per la cronaca e sport di tutta l’area catanese. Adesso dovrà proiettarsi maggiormente verso un target regionale. Da evidenziare per l’emittente il record di continuità nella direzione di testata, firmata ininterrottamente dal 1994 dal giornalista Melo Nicodemo.

Lcn 19: qui c’è Rtp, seconda emittente del gruppo ‘Giornale di Sicilia’, che mantiene una forte impronta messinese.

Lcn 81: ottima posizione nel nuovo digitale terrestre siciliano anche per l’emittente Sestarete, che prima operava sul 215. L’emittente, fondata da uno dei pionieri dell’emittenza siciliana, ovvero Mario Sorace, da un paio d’anni è stata acquisita dal gruppo radiofonico Rmb, diretto da Giuseppe Russo, figlio del non dimenticato pioniere Mimmo. Sestarete ha assunto da un paio d’anni una connotazione da ‘radio visione’, con una programmazione che si caratterizza per un riuscito mix di informazione, musica e web, anche per l’avvenuta acquisizione del quotidiano on line MeridioNews.

Segnaliamo a questo punto qualche altra Tv: sul canale 77 c’è Ciak Tele Sud di Paternò, sul 78 Telestar, sul 79 Tva Telenormanna, sull’85 Tris di Siracusa, sull’87 Sicilia Channel, sul 90 Telemistretta, mentre sembra essere stata recuperata anche Etna Channel di Acireale, legata a Radio Etna Espresso, che prima era stata esclusa.

Un velo di amarezza resta per la scomparsa, fra le altre, di emittenti storiche come TeleJonica di Catania, della comunitaria Tv AciCastello e di Antenna Uno di Lentini, che al momento restano senza prospettive e senza una collocazione Lcn.

di Carmelo Aurite, ha collaborato Mauro Roffi

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A Catania, Radio Delfino è di nuovo ‘tutta rock’

Interessanti novità nel mondo radiotelevisivo catanese e siciliano. Da pochi giorni alla guida del Tg di Antenna Sicilia c’è Michele Cucuzza, catanese, che torna così non solo nell’isola ma anche al suo mestiere originario, dopo le svariate esperienze in rotocalchi anche di intrattenimento sulla Rai, su importanti emittenti locali (Telenorba) e persino una partecipazione al ‘Grande Fratello’. Da domenica 9 gennaio, Cucuzza è infatti il ‘conduttore-tuttofare’ del Tg di Antenna Sicilia, che così si rinnova ed è adesso in onda in quattro edizioni al giorno, alle 7.30, 13.30, 20 e 23.

Ma passiamo alle Radio catanesi, dove, come ci informa puntualmente dalla Sicilia Carmelo Aurite, da qualche tempo è tornata sull’onda della storica frequenza dei 90.400 Radio Delfino, emittente catanese nata per coprire il territorio etneo ma che ormai ha assunto anche dimensioni globali grazie allo streaming su www.radiodelfino.com e alla relativa app.

La storia di Radio Delfino è davvero lunga e per ricordarla occorre andare indietro nel tempo fino al 1977. L’emittente catanese nacque all’epoca su iniziativa dell’imprenditore Ferrini, noto anche per l’iniziativa editoriale di Tele Sud. La denominazione venne dal Centro Sportivo Delfino (che contava due piscine olimpioniche, campi da tennis, basket, sauna e cinque negozi) in cui aveva sede la Radio, sita al piano superiore del complesso con degli spazi in condivisione con il centro di produzione della Televisione locale citata. Il complesso era sito a San Giovanni La Punta, sulla collina di Catania.

Dai primi anni ’80 sino al 2018, Radio Delfino fu di proprietà di Gianni De Luca, già nell’ambiente dell’emittenza privata come tecnico di Tele Catania e di Antenna Sicilia del Gruppo Ciancio. Nella gestione De Luca, Radio Delfino si identificò per la forte impronta rock, raggiungendo negli anni ’90 una targettizzazione importante, in simultanea con l’affermazione di band come I Denovo e di artisti come Luca Madonia, Mario Venuti e Carmen Consoli.

Accanto ai successi di artisti nazionali, le scelte musicali di Delfino hanno accompagnato il pubblico siciliano anche al contemporaneo grande successo di band internazionali quali i Rem, che nel 1995 tennero addirittura un concerto allo Stadio Cibali di Catania, o, in anni successivi, i Red Hot Chily Peppers, The Cranberries, The Offspring.

Dal 2019 la Radio ha cambiato proprietà e c’è stata una graduale opera di restyling di marchio, jingles, impianti e studi, ma puntando pur sempre sulla fedeltà all’identità storica della Radio: quella della musica rock, appunto.

Durante la pandemia, nella primavera 2020, è nata poi su internet la seguitissima pagina Facebook ‘Quelli di Radio Delfino anni ‘90’, curata da alcune delle voci storiche della Radio: Giuseppe Varancelli, Benny Gioeni, Marco Di Mauro, Micky Mantegna, Paola, Fabio Tosto.

Così nel maggio dello stesso 2020 una rappresentanza degli speaker, allora ventenni e oggi all’ombra dei quaranta, è ritornata ad affacciarsi nella programmazione di Radio Delfino del week-end con il ‘More Music Saturday’ ed il claim ‘Niente trap, niente reaggeton, niente musica di m…a’.

Da marzo 2021, la programmazione del week-end è invece subentrata a pieno ritmo nella programmazione giornaliera quotidiana.

In palinsesto c’è il ‘Good Morning Delfino’ con Benny Gioeni tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 10. Nel pomeriggio è poi di scena il ‘More Music Club’, in cui si alternano Fabio Tosto, Paola, Roberto Puccia, Marco Di Mauro e Micky Mantegna. Dalle 16 alle 20 è invece in programma ‘Generazione Delfino’, con Marco Pennacchini.

Insomma, Radio Delfino è tornata ai vecchi fasti e i suoi nuovi studi sono anche una sorta di ‘Museo della Musica’, con una raccolta di vinili storici, strumenti musicali e statuette raffiguranti i più grandi artisti rock di sempre.

(a cura di Mauro Roffi e Carmelo Aurite)

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