Rai: le prime nomine dell’AD Carlo Fuortes

Prime decisioni e nomine di un certo peso per il nuovo Cda Rai, per l’AD Carlo Fuortes, fortemente voluto dal Presidente del Consiglio Draghi e con fama di ‘decisionista in proprio’, e per la nuova presidente Marinella Soldi.

Sembra evidente la svolta rispetto alla precedente gestione dell’AD Salini, che non è riuscito a portare a termine il piano industriale cui aveva legato la propria permanenza a Viale Mazzini; sul mantenimento o meno di questo piano e sulla sua attuazione regna ora, in effetti, una grande incertezza, mentre neppure decisioni in apparenza già prese sono state poi attuale (come il varo della rete di informazione in inglese e una razionalizzazione dei canali televisivi ‘specializzati’).

Non bastasse, la situazione dell’azienda è delicata sul piano economico, mentre su quello politico pesa tuttora l’esclusione dal Cda di qualsiasi Consigliere legato a Fratelli d’Italia, attualmente quasi unico partito di opposizione al Governo Draghi.

Mentre è evidente che presto si dovrebbe entrare nel vivo delle sempre spinose nomine di reti e testate, intanto si è iniziato con una prima tornata di ‘designazioni’; importante la scelta (affatto scontata alla vigilia, a quanto pare) di Ludovico Di Meo quale nuovo Direttore Generale di San Marino RTV, società partecipata al 50 per cento dalla Rai, di cui abbiamo già riferito. Subito così si è aperto, dunque, il problema di Rai2, di cui Di Meo era prima direttore.

Ma ancor più significativa (e coerente con il personaggio) è la decisione di Fuortes di eliminare di fatto la figura del Direttore Generale (che era finora Alberto Matassino), una ‘tradizione Rai’ ripristinata da Salini, assumendo in proprio la carica ad interim.

Inoltre, Giuseppe Pasciucco è stato nominato Direttore Staff dello stesso AD, Marco Brancadoro è diventato Cfo e Giorgio Russo Direttore Pianificazione Strategica e controllo di gestione. Quale Direttore Canone e Beni artistici è stato designato Roberto Ferrara.

Siccome poi la comunicazione di questa ‘nuova Rai’ è ovviamente fondamentale, anche qui si è proceduto: a Pierluigi Colantoni è stata affidata la Direzione Comunicazione, nel cui ambito è inserito l’ufficio stampa Rai, di cui è diventato responsabile Stefano Marroni.

Non sono mancate le polemiche, ma stavolta sono state imperniate sul fatto che ad essere nominati sono stati tutti uomini, rimandando ad altra occasione un ‘riequilibrio di genere’ da molti auspicato.

Mauro Roffi
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