UK: Capital FM diventa soltanto Capital

Capital FM, una delle più popolari ed ascoltate emittenti private del Regno Unito, semplifica il proprio identificativo in Capital.

La diffusione della radio su diverse piattaforme ha probabilmente spinto ad un ripensamento dello storico brand, eliminando FM.

Ovviamente la modulazione di frequenza resta operativa, ma i britannici sono grandi fruitori del digitale ed in particolare del DAB+.

Il nuovo logo Capital ha immediatamente sostituito quello storico, che riportava anche le frequenze 95-106, ovvero lo spettro entro cui sono contenute (tuttora) le emissioni in analogico.

Ciò che non è cambiato, almeno al momento, è l’indirizzo del sito web che resta capitalfm.com.

(Si ringrazia Matteo Sandri per la segnalazione)

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Arriva “Capital Soft”, la webradio all’insegna del suono più delicato

Radio Capital arricchisce l’offerta delle proprie emittenti tematiche.

Oltre a Radio Capital Classic Rock, Radio Capital W l’Italia, Radio Capital Music e Radio Capital Funky Town (quest’ultima disponibile anche in DAB+), ora è arrivata Radio Capital Soft.

Come riporta un post su Facebook, l’emittente è “ricca di canzoni d’amore, ballate, temi indimenticabili all’insegna del suono più delicato”.

Radio Capital Soft diffonde la propria programmazione dal sito www.capital.it e dalla relativa app.

Come per quasi tutte le emittenti nazionali (e non solo), anche Radio Capital offre così un pacchetto di canali tematici musicali “all digital” sempre più ampio, finalizzato a fidelizzare il proprio pubblico.

Vittorio Zucconi ha lasciato la direzione di Radio Capital

“Con oggi, 1° settembre, lascio la direzione di Radio Capital al carissimo Massimo Giannini.

Un abbraccio a tutte e a tutti coloro che hanno lavorato con me per 20 anni.

E soprattutto agli ascoltatori.

Il rimpianto è non aver fatto di più per loro.

Ci risentiamo al TgZero”.

Con questo tweet, Vittorio Zucconi ha lasciato oggi – come ampiamente preannunciato – la direzione di Radio Capital.

Anni ’90: quando Capital era il Music Network di Claudio Cecchetto

Gli anni ’90 sono tornati d’attualità, grazie ad un programma televisivo che ne ripercorre la musica, le tendenze, gli avvenimenti e le curiosità, ma che cosa ha rappresentato questa epoca per la radiofonia?

Indubbiamente, il decennio che va dal 1990 al 2000 ha portato al consolidamento di molte realtà nazionali, sviluppatesi in buona parte verso la fine degli anni ’80.

Alcune hanno mantenuto una identità costante nel tempo, altre invece hanno completamente rivoluzionato i propri contenuti.

Tra queste ultime possiamo annoverare Radio Capital, da anni celebre per il suo accostamento di “classici e notizie”, ma che nel 1996, quando Claudio Cecchetto la lanciò a livello nazionale, rilevando buona parte delle frequenze (e la concessione) di Gammaradio, puntava ad un pubblico completamente diverso e decisamente più giovane.

Un taglio che la posizionava poco distante dalla Radio Deejay che Cecchetto aveva lasciato alla fine del 1994 e che, nel breve periodo in cui rimase di sua proprietà prima di essere ceduta anch’essa al gruppo de L’Espresso, si mostrò indubbiamente innovativa, sia per la sperimentazione di nuovi speaker diventati poi punti di riferimento della radiofonia nazionale, sia per essere stata una delle prima radio a credere al web, quando ancora internet era un qualcosa di lontano e misterioso per la maggiorparte dell’utenza.

E così, dalle pagine di 12345.net nacquero le prime informazioni relative a Radio Capital Music Network, che ancora oggi, pur con qualche difficoltà, è possibile recuperare grazie al portale di ricerche storiche Archive.org.

Al suo interno, sono reperibili dati quali le due sedi (quella del Forum di Assago e quella di Riccione dell’estate 1996), il debutto con Jovanotti, le varie direzioni, fino al primo elenco di frequenze che raggiungevano soltanto il nord ed il centro Italia.

Le schede dei dj erano essenziali, ma attraverso quelle poche informazioni è possibile ricostruire il palinsesto della radio che ha lanciato da Dj Angelo (all’epoca chiamato Ancelo) al Pittore (Fabrizio Ferrari, oggi a RTL 102.5), da Funky Boss (Daniele Bossari) a Fabio Volo, fino ad un giovane Marco Mazzoli che, dopo un veloce passaggio a Station One, sarebbe arrivato alla Radio 105 che l’ha consacrato.

Poco più di un anno di vita, dunque, per una radio che da lì a poco avrebbe modificato la propria impostazione, passando per varie direzioni artistiche, prima di raggiungere la definitiva identità che la contraddistingue ancora oggi.

Di Radio Capital Music Network resta un periodo breve, ma intenso e ricco di sperimentazioni che ha comunque messo in evidenza l’estro creativo di Claudio Cecchetto.