Bologna: chiude Radio Città del Capo

A 34 anni dalla sua nascita, chiude l’emittente bolognese Radio Città del Capo.

La storica affiliata emiliana di Popolare Network aveva esordito in seguito alla scissione di Radio Città.

Open Group, la cooperativa che possiede il 100% dell’editore Netlit, ha annunciato la cessione della frequenza felsinea (96.3), oltre ad un canale che fa servizio a Sanremo (97.5).

Entrambe le emissioni saranno collegate a Radio Subasio, la superstation del gruppo RadioMediaset che va così ulteriormente a potenziare la propria copertura FM, che nel ultimi giorni l’ha vista arrivare anche a Ferrara, nell’imolese ed in parte della Romagna.

“Radio Subasio fa parte di una realtà economicamente solida che ha accettato pienamente le nostre condizioni” – dichiara il presidente di Open Group, Giovanni Dognini – “La vendita delle frequenze su Bologna e Sanremo ci permette di investire su ciò su cui vogliamo puntare di più: consolidare Melting Pod (i cui podcast sono ospitati su Spreaker) il nostro progetto per la produzione di contenuti audio e podcast”.

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Radio Alice: 45 anni fa, la nascita dell’emittente bolognese ‘simbolo’ delle lotte studentesche

Il 9 febbraio 1976 nasceva a Bologna un’emittente rimasta ‘simbolo’ dei movimenti studenteschi dell’epoca.

Si trattava di Radio Alice, realtà rimasta in vita per poco più di un anno, ma le cui vicende sono entrate nella storia, documentate anche da alcuni film ed esposizioni.

La sede era in via del Pratello, nel centro della città, ed era stata fondata da un gruppo di studenti, in buona parte del DAMS e vicini all’area di Autonomia Operaia.

Obiettivo della radio era quello di farsi portavoce della “comunicazione liberata”: il microfono veniva lasciato aperto, senza filtri, dando la possibilità di far circolare informazioni che, con i mezzi dell’epoca, sarebbe stato impossibile far veicolare a tutti.

Come esempio culminante, spicca il drammatico episodio della morte dello studente Francesco Lorusso, ucciso in uno scontro con le Forze dell’Ordine l’11 marzo 1977, che fu raccontato in diretta dalla radio, tanto che fu il primo mezzo a comunicare e a rendere noto alla città quanto avvenuto.

Il clima teso di quegli anni portò ad una irruzione della polizia, il giorno seguente, nella sede dell’emittente, che ne distrusse le apparecchiature per porre fine alle trasmissioni. I presenti vennero arrestati con l’accusa di aver diretto via etere gli scontri del giorno precedente, ma vennero poi scagionati.

Radio Alice riaprì successivamente per qualche tempo, ma l’avventura si spense in fretta e del suo percorso restano soprattutto le vicende comprese tra il 1976 ed il 1977.

La storia dell’emittente – che è stata al centro anche di mostre ed esposizioni – è stata documentata da Guido Chiesa nel 2002 in “Alice è in paradiso” e nel 2004 in “Lavorare con lentezza – Radio Alice 100.6 MHz”.

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Bologna in FM: nasce una nuova radio locale

“Stai ascoltando… ma che razza di radio stai ascoltando?”.

Recita così un jingle in onda a Bologna sulla frequenza 105.850 MHz.

Il canale, che negli ultimi tempi aveva diffuso il segnale di Radio Budrio, ha recentemente cambiato proprietà e presto diffonderà una nuova emittente.

“Resta sintonizzato e ti sveleremo un segreto”, continua il promospot in onda.

La nuova emittente in arrivo è già collegata anche in digital radio sul mux “Emilia Romagna DAB”.

A sua volta, tuttavia, Radio Budrio continua a trasmettere su www.radiobudrio.it e su vari aggregatori, compreso quello di FM-world.

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Il sindaco di Bologna premia Vasco Rossi e ricorda: “Negli anni ’70 io ero a Radio Città e tu a Punto Radio”

“Negli anni ‘70 , io ero a Radio Città, la mitica Radio Città, tu eri direttore di Punto Radio: abbiamo vissuto l’esperienza delle radio libere e tante altre esperienze guardando al passato come un ricordo per andare avanti meglio nel presente e nel futuro”.

Si tratta di un estratto del discorso che il sindaco di Bologna Virginio Merola ha dedicato a Vasco Rossi.

L’occasione era importante: al noto rocker è stato insignito il premio Nettuno d’Oro, alta onoreficenza della città felsinea.

L’evento si è tenuto mercoledì 16 dicembre, riconoscendo a Vasco una ‘cittadinanza’ finora mai pienamente acquisita, essendo originario della vicina provincia di Modena.

E Rossi ha sottolineato, nel suo discorso, il suo legame con il capoluogo emiliano.

“Grazie al Sindaco, grazie a Bologna per avermi dato questa onorificenza” – ha dichiarato Vasco Rossi – Sono onorato e felice di ricevere questo riconoscimento della città che mi ha accolto, mi ha nutrito l’anima e lo spirito, nella quale sono cresciuto, nella quale ho vissuto molte vite, nella quale vivo e che alla fine mi ha adottato”.

Un passaggio relativo al suo passato radiofonico si legge anche nella lettera ufficiale della motivazione del suo conferimento:

“Agli albori del successo c’è anche Punto Radio, che Vasco Rossi fonda con alcuni amici nel settembre del 1975: l’emittente è tra le prime private in Italia e la prima radio libera a ottenere una sentenza che abbatte il monopolio statale della radio di Stato. Nell’estate dell’anno successivo in Italia si contano circa 150 emittenti e lui ne rappresenta una controcorrente, i cui microfoni scendono per strada ad ascoltare le opinioni delle persone e dalle cui frequenze si cementa la passione per la musica italiana”.

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Nasce “Made in Bo”, la nuova radio-tv di Bologna

Prende il via mercoledì 4 novembre un nuovo progetto radiotelevisivo a Bologna.

L’emittente si chiama “Made in Bo” e trasmetterà sul canale 210 del digitale terrestre e via web.

Non vi saranno, almeno in un primo momento, frequenze FM.

Gli studi saranno quelli di Funo di Argelato della DM Broadcast, che avevano ospitato Radio Nettuno prima della sua recente fusione con Radio Bologna Uno.

Musica, cultura, cronaca, ma soprattutto sport saranno gli argomenti trattati.

Inizialmente il palinsesto verterà su 7 ore di diretta, dalle 12.30 alle 19.30, ma – come riporta il Corriere di Bologna – vi sarà un ampliamento dei contenuti con l’arrivo del nuovo anno.

Una nuova avventura in un momento difficile, dunque, che va ad arricchire l’offerta locale di Bologna.

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

Bologna: Radio Città del Capo cambia nome e diventa Melting Pod Radio

La storica emittente bolognese Radio Città del Capo cambia nome.

In seguito all’acquisizione di NetLit (società editrice dell’emittente) da parte di Open Group (impresa che opera in ambito sociale ed educativo), l’antenna felsinea diventerà Melting Pod Radio.

Il nome si lega al progetto Melting Pod, una struttura nuova, rivolta al digitale e alla produzione di podcast e contenuti multimediali su cui sta investendo Open Group.

Il presidente Giovanni Dognini, in una dichiarazione ripresa dalla ‘Gazzetta di Bologna’, spiega la scelta sostenendo che il gruppo non reputa più strategica la radiofonia tradizionale in analogico, ma crede nel mercato dei contenuti digitali.

Gli stessi contenuti, tuttavia, verranno veicolati come sempre dalla frequenza 96.3 su cui opera Radio Città del Capo, la cui redazione rimarrà a Bologna nelle stesse condizioni contrattuali.

Intanto, l’assessore alla cultura del capoluogo emiliano Matteo Lepore chiede che la società Open Group faccia una donazione al Comune di Bologna dello storico marchio Radio Città del Capo e del suo ricco archivio.

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]