Radio Capodistria assente (temporaneamente?) sulle onde medie

Che cosa sta succedendo alle onde medie di Radio Capodistria?

Gli storici 1170 MHz – uno dei veri e propri punti di riferimento delle trasmissioni in AM per gli utenti del nord-est – risultano spenti dalla sera del 12 dicembre.

Lo rende noto Italradio.org, sottolineando – con non poca preoccupazione – le difficoltà economiche che sta attraversando la RTV Slovenia.

Stesso black out anche per i 549 KHz di Radio Koper in sloveno.

Le emissioni sono regolari su tutte le altre piattaforme.

Spegnimento temporaneo, dunque, o le onde medie sono uscite di scena per limitare le spese del gruppo radiotelevisivo?

Ulteriori aggiornamenti a breve.

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“Cento, un secolo di radio” ricorda il black out del 2003

Che ruolo ebbe la radio nel black out del 28 settembre 2003? Se ne parlerà nella prossima puntata di “Cento, un secolo di radio” su Rai Radio1.

“Cento, un secolo di radio”, condotto da Umberto Broccoli, lunedì 27 novembre, dalle 17.05 alle 17.30 su Rai Radio1 ricorda il black out in Italia del 2003.

Si trattò di un incidente verificatosi sulla rete elettrica nazionale il 28 settembre 2003 e fu il più grave evento in tal senso nella storia d’Italia.

Mai come allora, senza elettricità, come unico mezzo per essere informati ci fu solo la radio: all’occorrenza bastò una vecchia radio a pile o la radio delle automobili.

Ascoltiamo la notizia data dal giornalista Ruggero Po, dall’edizione straordinaria del Giornale Radio di quel giorno.

Si passa, poi, alla trasmissione ‘Incontri’, condotta nel 1974 da Dina Luce e successivamente da Elena Doni. Consisteva in una serie di interviste a personalità del mondo della cultura e dello spettacolo. Nel programma anche un passaggio di un’intervista di Dina Luce a Drupi del 27 novembre 1974.

Viene proposto, infine, l’esordio radiofonico di Osvaldo Bevilacqua. Fu alla guida della trasmissione ‘La Diligenza’, costola del programma ‘Stanotte Stamane’, in onda dal 3 ottobre 1976 dalle 6.00 alle 8.00.

La trasmissione forniva agli ascoltatori più mattinieri attualità, consigli pratici, curiosità e cultura, il tutto condito da buona musica. In un estratto, Bevilacqua parla con l’attore e sceneggiatore Fiorenzo Fiorentini della notizia dell’introduzione degli scatti telefonici.

(Comunicato stampa)

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RTL 102.5 al buio per 19 ore nella sede di Roma

La sede romana di RTL 102.5 è rimasta al buio per 19 ore consecutive tra mercoledì 3 e giovedì 4 novembre.

La denuncia arriva dallo stesso network, col seguente comunicato.

Dalle 23.00 di ieri sera e fino alle 18.00 di oggi, la sede di Roma di RTL 102.5 nel centralissimo quartiere Prati, in via Orsini 8, è rimasta senza energia elettrica. Un disservizio, causato da ENEL e ARETI, che è continuato per 19 lunghissime ore, durante le quali l’operatività della prima radiovisione italiana è stata pesantemente penalizzata, causando danni ingenti. Dalla fornitura energetica di Roma, infatti, dipendono i ponti di trasmissione di tutto il centro-sud Italia.

RTL 102.5 ha dovuto organizzarsi autonomamente per garantirsi operatività, utilizzando decine e decine di litri di gasolio per il funzionamento del generatore di emergenza. Una situazione insostenibile, non degna di un Paese evoluto come l’Italia. Le continue telefonate ad ARETI sono state ignorate ed è stato impossibile parlare con un operatore. L’intervento è stato tardivo, arrivato solo dopo 19 ore.

Intervento che, per semplicità, poteva essere svolto molte ore prima. RTL 102.5 chiede al presidente del Consiglio di Amministrazione dell’ENEL, Michele Crisostomo, all’amministratore delegato di ENEL, Francesco Starace, al presidente di ARETI, Giovanni Papaleo, e all’amministratore delegato di ARETI, Massimo Bonato, di rispondere di quanto accaduto in queste ore a uno dei media più amati e seguiti dagli italiani, e chiede al Governo di Mario Draghi di vigilare attentamente sui servizi forniti alle imprese, fondamentali per lo sviluppo del Paese.

(Comunicato RTL 102.5)

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Il black-out social diventa uno dei temi centrali anche in radio

I messaggi ed i vocali su WhatsApp, i commenti ai post di Facebook, le storie su Instagram: piaccia o meno, le chat ed i social fanno parte della quotidianità della maggior parte delle radio.

Il black-out di lunedì 4 ottobre si è immediatamente ripercosso anche nei contenuti di molte emittenti che, oltre a trattare il fatto come una notizia, hanno invitato gli ascoltatori ad interagire in modalità diversa.

La prima scelta ‘alternativa’ è stata quella di Telegram, ma non è mancato il ritorno anche al più tradizionale SMS.

Al netto del black-out delle piattaforme di Mark Zuckerberg, l’aspetto ha fatto riflettere sull’interazione che diverse emittenti hanno oggi col pubblico.

Troppa ‘dipendenza’ dai messaggi degli ascoltatori? O la radio oggi necessita di uno stretto rapporto (e quindi di feedback) con chi la segue?

In attesa del ritorno alla normalità (al momento della pubblicazione dell’articolo, WhatsApp, Facebook e Instagram sono ancora fermi), c’è già chi celebra positivamente questo black-out, anche se – a onor del vero – lo fa tramite piattaforme analoghe, quali chat e social concorrenti.

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Esplodono 3 batterie: Rai “ferma” per un quarto d’ora in prima serata

Clamoroso black-out nella serata di martedì 12 giugno per le tre principali reti Rai.

In seguito all’esplosione di tre batterie della centrale elettrica di Saxa Rubra, il segnale di Rai1, Rai2 e Rai3 è saltato più volte tra le 20.30 e le 20.45 circa.

Il Tg1 è stato sospeso, mentre il Tg2 è andato in onda con difficoltà e Rai3 ha fatto slittare l’abituale “Un posto al sole”.

Rimandata anche la partenza dei Wind Music Awards, con conseguente spostamento in avanti anche per RTL 102.5 che – pur non essendo coivolta in alcun modo col black-out Rai – ne attendeva la partenza per la trasmissione radiofonica.

Nessun problema, tuttavia, sembra aver coinvolto l’emissione di Radio Rai e delle seconde reti tv.

Tramite un comunicato diffuso dall’Ufficio Stampa Rai su Twitter, l’azienda si scusa con i telespettatori per il disservizio, specificando che sono in corso le verifiche per accertarne cause e responsabilità.