Fcp-Assoradio: investimenti pubblicitari in sostanziale pareggio

L’Osservatorio Fcp-Assoradio ha reso noto gli investimenti pubblicitari in radio dell’ultimo mese. I dettagli nel comunicato.

Gli investimenti pubblicitari radiofonici relativi al periodo Gennaio-Novembre 2024, rilevati nell’ambito dell’Osservatorio Fcp-Assoradio coordinato dalla società Reply, hanno registrato il +4,2%, con il parziale del mese di novembre che si è attestato in sostanziale pareggio rispetto al 2023 (+ 0,1%).

“Nell’attuale contesto riflessivo che caratterizza il trend degli investimenti pubblicitari nazionali, la sostanziale tenuta da parte del media radiofonico rappresenta una conferma della centralità della radio nell’ambito del media planning, dichiara Monica Gallerini, Presidente Fcp-Assoradio. Attualmente siamo focalizzati in ottica 2025 per proporre agli associati ed alla nostra industry un percorso articolato su più direttrici, che possiamo sintetizzare nei seguenti punti: ricerca, formazione, comunicazione. Proseguiranno quindi nel prossimo anno le collaborazioni attualmente in essere con primari istituti di ricerca e centri universitari, per consolidare ulteriormente il processo di posizionamento del media radiofonico nelle sue diverse articolazioni”.

(Comunicato stampa)

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Primo trimestre 2019: cresce l’ascolto della radio rispetto ad un anno fa

Risultano essere in crescita gli ascolti del mezzo “radio” nel primo trimestre 2019, rispetto al periodo equivalente dello scorso anno.

Il tutto, va sottolineato, a fronte di un aumento parallelo dalla base popolazione (di età superiore ai 14 anni) che sale dai 52.973.750 del 2018 agli attuali 52.975.148 (+1.398 unità).

Fatte queste premesse, gli ascoltatori nel Giorno Medio “lievitano” comunque di 389.000 contatti, da 34.501.000 a 34.890.000.

Positiva anche la differenza nei 7 Giorni con un passaggio dai precedenti 43.672.000 ai 44.118.000 di oggi (+446.000).

Il quarto d’ora medio tra le 6 del mattino e la mezzanotte cresce, a sua volta, da 6.220.000 a 6.275.000 (+55.000), mentre nelle 24 ore passa da 4.811.000 a 4.873.000 (+62.000).

L’unica variabile che resta stabile è la durata dell’ascolto della radio nel Giorno Medio, pari a 201 minuti esattamente come un anno fa.

I dati del primo trimestre 2019 sono relativi al periodo compreso tra il 15 gennaio ed il 25 marzo.

Soltanto a fine giugno, si avrà una panoramica più ampia con gli ascolti – emittente per emittente – relativi al primo semestre 2019.

Radio RCB salvata dai conduttori

Chi l’ha detto che le radio locali sono destinate ad essere cedute a network o gruppi editoriali più grandi? Nel ravennate, forse per la prima volta, in questi giorni si è consumata una vicenda che potrebbe fare da apripista per altri casi analoghi.

La storica RCB Radio Castel Bolognese, in seguito a problemi di bilancio, era destinata alla vendita. O per lo meno, queste erano le intenzioni della maggioranza dei soci e del consiglio d’amministrazione della cooperativa proprietaria.

Dopo un braccio di ferro durato mesi, ad avere la meglio è stato il responsabile dei programmi Gabriele Rambelli. Assieme al supporto di altri soci, è riuscito a rilevare l’emittente ad un prezzo tuttavia “modesto” rispetto ai costi attuali di emittenti e frequenze.

Secondo quanto riportato dal sito RomagnaNOI, alla coop andranno 370.000 euro dilazionati in tre anni, somma che permetterà di accontentare tutti i soci.

Altre emittenti in crisi seguiranno l’esempio che arriva dalla Romagna?

Intanto, lunga vita a Radio RCB!