Negli Stati Uniti, sulle auto elettriche digitalizzate torna a gran richiesta la radio FM

La radio evolve sempre più verso il digitale.

Lo sappiamo tutti, in Europa e nel mondo, dove la spinta verso l’IP e il DAB+ è costantemente crescente.

C’è chi però, come Tesla – azienda statunitense specializzata nella produzione di auto elettriche – ha dovuto fare un parziale dietrofront.

Come riporta la testata EveryEye.it, la nota ditta americana aveva implementato al suo interno una strumentazione all’avanguardia, dotando i mezzi di servizi di vario genere, legati a musica, informazione e intrattenimento.

Il tutto, a discapito di radio AM/FM e di Sirius XM, considerati ormai obsoleti.

Le lamentele dei clienti, tuttavia, hanno avuto la meglio e così dal quarto trimestre 2020 è possibile disporre di radio analogica, in aggiunta a quella (sempre rimasta presente) digitale.

Non sarà tuttavia di serie: per sintonizzare la modulazione di frequenza e le onde medie sarà necessario investire 500 dollari come optional.

Un paradosso, considerando il fatto che fino a poco tempo fa era il digitale ad esserlo.

Eppure diversi utenti sembrano già disposti per l’inaspettato investimento.

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L’anno del DAB+: quale la copertura ad oggi della digital radio?

Qual è, ad oggi, la copertura del DAB+ in Italia?

La domanda sorge spontanea in vista della digitalizzazione delle autoradio da questo 2020.

Consultando i siti internet dei tre rispettivi mux nazionali, il dato che emerge è quello della popolazione servita.

Un risultato confortante, se prendiamo in considerazione le emittenti private nazionali, decisamente più discutibile invece se consideriamo la radio di Stato e le locali.

Spetta a DAB Italia lo scettro di miglior illuminazione del territorio. Ad oggi la copertura è vicina all’85%, con i maggiori deficit a sud e nelle isole.

DAB Italia include Radio Maria, Radio Radicale, Radio Deejay, R101, Radio Capital, m2o, Radio 24, RDS, Radio 105 Dab, Radio Maria Albania, RDS Relax, Capital Funky, m2o Dance, Radio 24+1, Deejay 30 Songs, Radio Radicale News, Kc1 Test, Kc2 Test e Kc3 Test.

Attorno all’80% la situazione per EuroDAB Italia, dove – stando alla cartina riportata – i maggiori problemi si riversano sulla dorsale appenninica e su alcune aree interne delle due principali isole.

EuroDAB Italia propone RTL 102.5 (e le seconde reti Best, Bro&Sis, Romeo&Juliet, ViaRadio, Rewind, Doc), Radiofreccia, Radio Zeta Dab, Radio Italia Solo Musica Italiana, Radio Italia Trend, Radio KissKiss, Radio Monte Carlo, Virgin Radio, Radio Subasio XL, Radio inBlu 2000, RPL Radio Padania Libera, Radio Vaticana e BBC World Service.

Più critica, come anticipavamo, la situazione per RaiWay che ad oggi dichiara un +50% di popolazione servita. Anche in questo caso, più capillare la copertura al nord che al sud. La Rai stessa aveva dichiarato, qualche mese fa, l’attivazione di diversi nuovi impianti entro tre anni.

Il pacchetto Rai include Radio1, Radio2, Radio3, Radio1 Sport, Radio2 Indie, Radio3 Classica, Isoradio, GR Parlamento, Radio Tutta Italiana, Radio Techetè, Radio Live e Radio Kids.

A livello locale, permane la lenta pianificazione dei mux territoriali, tanto che ad oggi sono ancora poche le regione servite da segnali “areali”.

Tra queste ricordiamo il Trentino Alto Adige, parte del Piemonte, dell’Emilia-Romagna e della Toscana, l’Umbria, l’area di Roma, di Napoli e di Cagliari.

La (futura) disponibilità di nuove frequenze si incrocia inevitabilmente con i cambiamenti che sta attraversando il digitale terrestre televisivo.

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FM-world entra nelle autoradio americane con il sistema DTS Connected Radio di Xperi

E’ nata una nuova partnership tra 22HBG e la società americana Xperi.

Quest’ultima si occupa del sistema DTS Connected Radio, presente su circa 60 milioni di auto oltre-oceano.

L’accordo prevede la disponibilità di fruire, agli utenti di Xperi, delle funzionalità e dei contenuti della app di FM-world.

“Grazie alla nuova partnership, 22HBG fornirà al sistema DTS Connected Radio di Xperi i contenuti di FM-world relativamente alle radio per quel che riguarda il mercato Italiano”, dichiara Gianluca Busi, CEO di 22HBG, in una antipazione rilasciata a Newslinet.

“Il sistema di Xperi, presente nella maggior parte delle connected car in America e Europa, consentirà agli utenti che usano questa tecnologia (circa 60 milioni solo in America) di avere accesso a tutto quello che l’ecosistema FM-world metterà a disposizione (flussi, podcast e altri contenuti digitali)”.

Di fatto, quindi, le emittenti italiane presenti su FM-world (che hanno un flusso streaming non limitato geograficamente) potranno essere ascoltate da chi dispone del sistema DTS Connected Radio di Xperi, rendendone semplice ed immediata la fruizione.

Un grosso passo in avanti che viene incontro, in primis, alle comunità italiane che cercano contenuti dal proprio territorio d’origine (gli Stati Uniti sono il Paese dove l’app di FM-world ha il maggior numero di utenti, dopo l’Italia).

Nello stesso tempo, l’accordo 22HBG-Xperi consentirà anche a chi non ha legami con l’Italia di conoscere e seguire le emittenti di un Paese che affascina tutto il mondo, col semplice utilizzo di FM-world.

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Come sarà l’autoradio del futuro? Il gruppo Talkmedia si confronta sui cambiamenti del device

Qual è il futuro dell’autoradio? Che cosa si ascolterà in macchina nei prossimi anni? E soprattutto, come cambierà il device stesso?

Le domande nascono da un confronto tenutosi nel gruppo Talkmedia, la community su Facebook di FM-world che ogni giorno condivide notizie e opinioni sul mezzo radiofonico.

All’origine, il quesito era ancora più specifico: esisterà in futuro un’autoradio priva di ricevitori via etere (quindi niente AM, FM, DAB+), predisposta soltanto a diffondere audio e video dal web e dalle app?

In questo caso, quindi, non si intende solo streaming di emittenti radiofoniche, ma entrano in gioco anche Spotify ed altre piattaforme digitali, che trasformano di fatto l’autoradio in un sistema audio complesso.

Per alcuni, soprattutto per chi ha figli in età adolescenziale, l’autoradio di oggi è già così: i più giovani collegano lo smartphone via Bluetooth al device dell’auto, passando dalla propria musica preferita ai podcast fino (in misura minore) alla radio stessa.

Altri fanno notare che sarà il 5G il passo definitivo che cambierà prospettiva alla piattaforma che include (anche) l’autoradio, mentre qualcuno ritiene che la banda FM potrebbe reggere ancora alcuni anni e che gli utenti sono più propensi ad utilizzare i propri “giga” per altri servizi e non tanto per ascoltare lo streaming di una radio.

C’è poi chi sottolinea che l’Italia non è un Paese servito in maniera omogenea e che in diverse aree la rete “sgancia”, fornendo un servizio ancora incompleto.

Infine, il futuro per alcuni potrebbe essere totalmente on-demand. Si sale in auto e si comunica a voce col device, chiedendo un contenuto specifico che non includa solo la radio, ma anche servizi quali il traffico o il meteo.

In sintesi, mai come in questo periodo storico si sta “ricostruendo” l’immagine e la funzionalità di un mezzo di comunicazione (qual è la radio in auto) che da sempre accompagna ogni giorno milioni di persone, nella propria quotidianità.

“C’era una volta l’autoradio”: sostegno al passaggio verso il digitale

“Chiediamo alle istituzioni di inserire, fin da subito, la radio digitale, Dab+, dtt o ibrida su tutte le auto nuove”.

Sono queste – riassunte in un tweet di Radio1 – le parole di Fabrizio Salini, amministratore delegato della Rai, intervenuto alla giornata “C’era una volta l’autoradio”, organizzata presso la sede Rai di Via Asiago a Roma.

Salini, in particolare, ha chiesto che si parli di più di radio digitale, intesa come Dab+, ma anche come auto connesse e come (più in generale) intrattenimento a bordo.

“Dal 2020 – ha aggiunto – tutte le radio in vendita dovranno essere necessariamente digitali; editori e distributori stanno aumentando le coperture a ritmi frenetici”.

Salini è intervenuto anche sul segnale arrivato dal Parlamento Europeo, intenzionato a sostenere la ricezione della radio DAB+ su tutte le nuove autoradio.

In Italia, intanto, è già stata introdotta la legge che impone dal primo giugno 2019 l’obbligo per importatori, catene commerciali e settore automobilistico di approvvigionarsi di ricevitori radio, dotati del sistema di ricezione della radio digitale terrestre DAB+.

Dal primo gennaio 2020, l’obbligo si estende alla vendita al pubblico su qualsiasi piattaforma commerciale.

Quale sarà il futuro dell’autoradio? Una convegno nella sede di Radio Rai

Per la prima volta in Italia, una giornata interamente dedicata al futuro dell’intrattenimento in auto.

E’ quello che organizza la Rai attraverso Rai Radio, interagendo con le istituzioni e gli editori.

A che punto è il passaggio dalla radio analogica a quella digitale sulle nostre autovetture? Come si stanno muovendo i grandi brand del settore automotive per offrire al pubblico il miglior servizio possibile? Esiste ancora il concetto di «autoradio» o si va verso un più largo «intrattenimento di bordo»? Queste alcune delle domande a cui si vuole dare risposta con il convegno “C’era una volta l’autoradio”, che si terrà in via Asiago a Roma giovedì 15 novembre, a partire dalle ore 10. In un’unica giornata ci saranno 6 eventi sinergici, con anche un’esposizione di automobili dotate del sistema Dab+, dove si potrà incontrare il futuro dell’audio a bordo.

«C’era una volta l’autoradio» avrà al suo interno 6 sezioni, secondo una scaletta che vedrà un susseguirsi di momenti differenti, ma tutti sinergici, per avere per la prima volta, uno stato dell’arte chiaro, condiviso, pluralistico sul tema. Si comincerà con un primo convegno istituzionale, quindi una galleria delle soluzioni adottate a bordo delle auto con l’esposizione dei nuovi modelli, una tavola rotonda con i produttori d’auto e le soluzioni per l’intrattenimento, una seconda tavola rotonda con gli operatori della distribuzione e dei contenuti, un momento formativo con i ragazzi delle Università, uno show case. Una intera giornata per fare chiarezza in un momento così importante come quello di transizione in cui ci troviamo e, soprattutto, per avere intorno a un unico tavolo tutti gli operatori del settore. Rai Radio inviterà infatti i partner di area, con l’obiettivo di avere un panorama quanto più possibile ampio.

LA GIORNATA DI GIOVEDÌ 15 NOVEMBRE

La radio digitale e le istituzioni
Ore 10-12
La prima parte della giornata sarà dedicata alle Istituzioni con un convegno moderato da Giorgio Zanchini, giornalista Rai Radio1. Per la Rai è previsto un saluto di apertura dell’ad, Fabrizio Salini. Interverranno Franco Siddi, presidente dell’associazione Confindustria Radio Televisioni, Edoardo Rixi, viceministro ministero Infrastrutture e Trasporti, Andrea Coffi, sottosegretario di Stato al ministero per lo Sviluppo economico, Angelo Marcello Cardani, presidente Agcom, il prefetto Roberto Sgalla, direttore centrale della Polizia Stradale, Fabrizio Ferragni, direttore relazioni istituzionali Rai.

Bisogna avere orecchio. Prove di ascolto a bordo
Ore 12-14
Via Asiago si trasformerà per un giorno in un ‘salone automobilistico’: tutte le case che interverranno al dibattito del pomeriggio esporranno i propri modelli per far toccare con mano i sistemi d’intrattenimento in una strada interamente personalizzata. E’ confermata l’esposizione di Alfa Stelvio, Audi Q8, Citroen C5 Aircross, Fiat 500X, Ford, Jeep Renegade, Nissan Leaf, Opel Insigna, Range Rover Evoque, Renault Espace, Toyota Lexus NX, Jaguar i-Pace, più la Lamborghini e un’auto storica della Polizia di Stato ed altre quattro auto storiche.

Il futuro dell’audio a bordo. La parola ai produttori
Ore 14-15,30
La voce delle aziende: sinergie e tecnologie per l‘intrattenimento a bordo. Questa tavola rotonda sarà moderata da Maria Leitner, giornalista Rai ed interverranno Marco Alù Saffi, direttore relazioni esterne Ford, Luisa Di Vita, communication director Nissan, Marco Freschi, responsabile comunicazione corporate di Groupe Psa Italia, Francesco Fontana Giusti, image e communication director Renault Italia, Lorenzo Megoli, responsabile marketing product Audi Italia, Daniele Maver, presidente Land Rover / Jaguar, Claudio Nervi, head of feature portfolio planning FCA Italy.

La distribuzione, le applicazioni, i contenuti
Ore 15,30-17
Sessione dedicata ai fornitori tecnologici, aggregatori, distributori dei contenuti. Modererà la tavola rotonda Stefano Ciccotti, chief technology officer Rai, ci sarà il saluto di Franco Siddi, presidente dell’associazione Confindustria Radio Televisioni ed interverranno Francesco Dini, vicepresidente Elemedia, Patrick Hannon, chair and president World Dab, Marcello Lombardo, project manager EBU, Marco Montrone, presidente dell’associazione Radio FRT, Sergio Natucci, direttore Dab Italia, Marco Rossignoli, presidente Aeranti Corallo, Eugenio La Teana, responsabile Ricerca e sviluppo Rtl.

Passato, presente e futuro: show o lectio magistralis?
Ore 18-19,30
Un momento di formazione per gli studenti universitari. Verranno coinvolti alcune voci e volti Rai Radio per una lectio magistralis dal titolo «C’era una volta l’autoradio». Andrea Borgnino di Rai Radio introdurrà il tema dal punto di vista didattico e presenterà gli ospiti: Renzo Arbore in collegamento da Napoli, Michele Mirabella con un contributo video, Nicola Prudente (in arte Tinto) di Rai Radio2, Roberto Arduini, Rai Radio2, Andrea Di Ciancio, Rai Radio2, Roberto Sergio, direttore Rai Radio, Gianmaurizio Foderaro, responsabile Rai Radio TuttaItaliana. Saranno invitati gli studenti delle maggiori Università del territorio.

Ainé dal vivo dalla Sala B di via Asiago
Ore 20-21,30
A chiusura del momento formativo con gli studenti verrà chiamato sul palco Gianmaurizio Foderaro, che presenterà lo show case finale di Ainé, giovane talento con una solida esperienza alle spalle. Ainè presenterà in anteprima il nuovo inedito “Solo un po’” tratto dall’album in uscita a gennaio “Niente di me”. Dopo il grande successo di “Ormai”, brano tra i più programmati della stagione di Radio Rai1, Ainé, tra gli artisti più promettenti della nuova scena pop italiana, ha avuto anche l’occasione di duettare con Giorgia nel suo ultimo album “Pop heart”. Il brano è uno dei due featuring del disco, insieme a quello con Tiziano Ferro, a cui si aggiungono i camei di Eros Ramazzotti ed Elisa.

(Comunicato stampa)