Oltre 9 italiani su 10 ritengono la radio un elemento essenziale in auto

Il ricevitore radio è un elemento essenziale in auto per il 93% degli italiani.

Inoltre, l’87% difficilmente acquisterebbe o noleggerebbe un’auto senza un ricevitore di serie.

Sono queste alcune delle risposte che emergono da un’indagine pubblicata – a livello internazionale – da Edison Research e che evidenzia quando la radio continui ad essere la fronte preferita di intrattenimento in auto.

In percentuali, 76 intervistati su 100 affermano di ascoltare spesso le trasmissioni radiofoniche in auto, mentre il 23% preferisce servizi di musica in streaming.

L’auto resta il luogo più popolare per l’ascolto della radio, citata in media dal 96% degli intervistati, seguita dal 77% che ascolta la radio a casa e dal 36% che la ascolta al lavoro.

Questi ed ulteriori dettagli sono stati resi noti dal sito Digitalradio.it.

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“Chi noleggia auto dotate di radio, non deve pagare i diritti d’autore”: il caso svedese

Una società di noleggio auto, con mezzi dotati di ricevitore radio, deve pagare i diritti d’autore?

La domanda se la sono posta due società svedesi: Stim, che gestisce collettivamente il diritto d’autore e Sami, che gestisce i diritti degli artisti.

Il caso ha interessato le società di noleggio auto Fleetmanager e NB, che forniscono veicoli con radio a clienti privati per periodi non superiori a 29 giorni (considerati dalla legislazione nazionale come un noleggio a breve termine), le quali sono state accusate di violare i diritti d’autore – riporta WIPR ripreso dall’ANSA – in quanto rendono disponibili al pubblico opere di musicisti senza averne licenza.

E così, la Corte suprema svedese, dinanzi alla quale sono stati proposti i ricorsi, ha deciso di chiedere il parere alla Corte di giustizia Ue.

Quest’ultima si è espressa sostenendo che “si tratti della fornitura di un ripetitore radio che costituisce parte integrante di un autoveicolo noleggiato, il che consente di ricevere, senza alcun intervento aggiuntivo da parte della società di leasing, le trasmissioni radio disponibili nell’area in cui si trova il veicolo”.

Quindi la Corte conclude che “le società di noleggio di veicoli non stanno in questo caso effettuando un ‘atto di comunicazione’ al pubblico di opere protette“.

La sentenza è disponibile all’indirizzo https://curia.europa.eu/jcms/upload/docs/application/pdf/2020-04/cp200043en.pdf

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Tra meno di sei anni, il 70% delle auto circolanti in UE potrà ascoltare la radio via web

Entro il 2025, il 70% delle auto circolanti nell’Unione Europea sarà connesso ad internet.

Lo riporta una “elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec sulla base di informazioni Roland Berger che mettono in risalto come le auto connesse siano destinate a giocare un ruolo sempre più di spicco nel futuro dell’automotive”.

Questo comporterà una vera e propria rivoluzione dell’offerta disponibile a chi si trova in viaggio, tra cui – inevitabilmente – quella della radio.

Che ripercussioni potrà avere sulla diffusione via etere del mezzo, sia in versione analogica che digitale?

Si tratta di una trasformazione già in corso e che vedrà anche l’Italia al centro di questi cambiamenti.

Automobili sempre più “digital” per radio e servizi audio

L’industria automobilista è pronta alla digitalizzazione della radio.

Ad annunciarlo sono comunicati stampa sempre più frequenti, inerenti al rinnovo del “parco auto”.

Gli spagnoli della Seat, per esempio, anticipano vari aggiornamenti e miglioramenti alla gamma 2020 della propria produzione, con l’introduzione di equipaggiamenti aggiuntivi, a partire dalla radio digitale di tipo DAB+, disponibile anche per il Suv Tarraco.

Con il sistema di navigazione MMI plus, invece, la nuova Audi A1 Citycarver propone l’utilizzo di servizi Audi connect come la funzione Hybrid Radio, l’hotspot Wi-Fi e le informazioni su viaggi, parcheggi e viabilità.

Novità promosse nelle ultime ore e che evidenziano il cambiamento epocale che sta attraversando la radiofonia, anche e soprattutto in auto, dove al momento (per quanto?) l’FM rappresenta ancora il device di maggiore utilizzo da parte dell’utenza.

“Che cosa ascolti in auto?”: la nostra community premia la radio FM, ma si fanno avanti DAB+ e IP

La radio FM “vince” le preferenze della community di FM-world, quando si trova in auto.

Si è concluso il sondaggio, disponibile sull’app di FM-world, in cui si chiedeva all’utenza di rispondere alla domanda: “Che cosa ascolti abitualmente quando sei in auto?”.

Migliaia i voti arrivati che hanno determinato una tendenza ben precisa: pur essendo fruitori di un aggregatore, durante gli spostamenti in macchina, la modulazione di frequenza continua a rappresentare un riferimento importante per chi ascolta la radio, tra la nostra community, tanto da ottenere una percentuale pari al 52%.

Al secondo posto, a pari merito (11%), si collocano l’ascolto del mezzo tramite DAB+ e tramite streaming (categoria, quest’ultima, in cui rientra anche chi segue la radio tramite la nostra app).

Soltanto quarto il posizionamento di Spotify (8%), mentre i podcast (1%) risultano essere l’alternativa meno fruita da chi utilizza l’app di FM-world.

In concomitanza del ventunesimo compleanno di FM-world (che nasceva, in una versione “basic”, il 5 giugno 1998), anticipiamo il prossimo sondaggio che tratterà di luoghi d’ascolto della radio.

L’app di FM-world è scaricabile gratuitamente dai principali store digitali.

Questi i risultati definitivi del sondaggio relativo al mese di maggio.