Su Rai Radio Kids arriva “Il libro della giungla”

“Il libro della giungla” arriva in versione audio in radio. I dettagli nel comunicato.

Un altro grande classico della letteratura per l’infanzia sbarca su Rai Radio Kids.

Il capolavoro dello scrittore inglese Rudyard Kipling “Il libro della giungla” andrà in onda tutti i giorni, a partire da lunedì 23 ottobre, con un doppio appuntamento, alle ore 10.30 e alle ore 14.30.

Le avventure di Mowgli, dell’orso Baloo, della tigre Shere Khan, della pantera Bagheera e degli altri animali della giungla saranno al centro di questa vera e propria fiction alla radio, realizzata negli studi Rai di via Asiago. In totale, 8 puntate da circa 15 minuti ciascuna che dopo la messa in onda in radio saranno anche ascoltabili on demand sulla piattaforma Rai Play Sound.

Rai Radio Kids è la radio pensata per i bambini da 0 a 10 anni. Per questo, si è realizzato un adattamento radiofonico che vuole parlare anche ai più piccoli, con un linguaggio semplice e immediatamente comprensibile, Inoltre, sono state riscritte quelle parti del racconto che avrebbero potuto suscitare sentimenti o emozioni negative, pur rimanendo fedele allo spirito originario del libro. Il risultato è un racconto piacevole, divertente e alla portata di tutti.

Da lunedì 23 ottobre alle ore 10,30 e alle ore 14,30 su Rai Radio Kids, e on demand su Rai Play Sound.

(Comunicato stampa)

Una panoramica sulla dimensione economica del mondo della Radio e dell’Audio

Abbiamo già parlato in altri articoli del volume ‘Ecosistema Audio Suono. Dalla Radio all’Audio di servizio pubblico’, recentemente presentato dall’Ufficio Studi Rai e realizzato con la collaborazione dell’Ufficio Studi di Confindustria Radio Tv. Ora torniamo sul tema, perché la sintesi del volume in questione, presente proprio sul sito di CRTV, rappresenta una fonte di dati e informazioni di grandissimo interesse.

Intanto va detto che il nuovo ecosistema Audio Suono, analizzato nell’opera, racchiude in sé i prodotti e i servizi correlati al mondo Audio-Sonoro: dall’utilizzo della ‘voce’ al consumo di contenuti audio (musica e parlato), attraverso qualsiasi dispositivo e qualsiasi tecnologia. Un fil rouge che parte dalla Radiofonia e, passando attraverso lo streaming musicale, i podcast e gli audiolibri, arriva sino ai sistemi di comando vocale.

Considerando l’ecosistema in questione come composto dai segmenti Radio, Musica e Podcast + Audiolibri, esso totalizza nel 2021 in Italia un valore complessivo pari a 950 milioni di euro circa, anche se non tutti i segmenti sono quantificabili economicamente e molti appartengono a mercati tradizionalmente distinti, con logiche editoriali differenti e audience tra loro ancora non confrontabili.

La radiofonia

La radiofonia, per iniziare, nonostante il drammatico impatto economico subito durante l’emergenza pandemica e la lenta contrazione degli ascoltatori più giovani verso altre tipologie di servizi audio, riesce a mantenere la quota più ampia all’interno del nuovo ecosistema, pari a circa il 65% (oltre 600 milioni di euro circa nel 2021). La musica digitale, i podcast e gli audiolibri coprono invece all’incirca il 30% del mercato (circa 300 milioni di euro nel 2021). La restante quota (5% pari a 40 milioni) fa capo alla musica registrata su supporto fisico (Cd + vinili).

Il mercato Digital Audio sta vivendo un’importante fase di crescita (in termini produttivi e di consumo) e di consapevolezza da parte di tutti gli operatori media ma non riesce ancora pienamente a tradursi in termini economici. L’unico comparto che genera ricavi di un certo rilievo è la musica streamed, principalmente tramite abbonamento.

I podcast e gli audiolibri

I podcast, nonostante il potenziale bacino di utenti, non hanno ancora modelli e strategie di monetizzazione efficaci (abbonamenti e pubblicità), mentre gli audiolibri, disponibili in poche piattaforme distributive, si basano esclusivamente sulla formula subscription a pagamento.

L’intero ambiente Audio-Sonoro a livello globale è iper-concentrato nelle mani di pochi soggetti con una elevata capacità di autofinanziamento, che permette loro di investire fortemente in ricerca e sviluppo. Operatori che sono leader, sia a monte che a valle, in tutti i mercati in cui operano, e che grazie alla dimensione globale attivano importanti economie di scopo e di scala.

“Siamo pertanto di fronte – continua la nota del sito di CRTV – a uno scenario economico in forte cambiamento verso un sistema sempre più digitale/online e concentrato, ben rappresentato dal concetto di ‘piattaformizzazione dell’economia mondiale’. Algoritmi e intelligenza artificiale guidano le nostre scelte in maniera sempre più invisibile (forte correlazione tra cliente e brand) e in questo i nuovi assistenti virtuali abbattono il gap tecnologico, riducendo lo sforzo cognitivo”.

I servizi di streaming

Negli ultimi 10 anni il mercato musicale italiano (e internazionale) si è popolato di numerosi servizi di streaming on-demand: Soundcloud (2008), Deezer (2011), Spotify (2013), Google Play Music (2013), timmusic (2014), Apple Music (2015), Tidal (2015), Idagio (2015), Qobuz (2017), Amazon Music Unlimited (2017), Amazon Prime Music (2018), YouTube Music (2018), Amazon Music HD (2020).

A differenza del mercato video, trainato da Netflix ed entrato negli ultimi anni (2019-2021) in una fase di accelerazione, quello della musica e, in generale, dell’audio, mostra ancora ampi margini di sviluppo e di crescita. Lo streaming on-demand ha rappresentato un vero e proprio cambio di paradigma, sia in termini di approccio culturale (lato consumatore) che di modello di business (lato industry), con il passaggio dal possesso di un singolo contenuto all’accesso a un catalogo di contenuti.

Parallelamente, in termini economici, a un modello di tipo pay-per-use si è imposto quello subscription con consumo illimitato. In generale, questo fenomeno ha interessato non solo il mercato musicale ma anche quello audiovisivo (Tv e cinema), dell’informazione (news) e del gaming.

Il modello di business maggiormente utilizzato è quello freemium, ovvero il consumatore può scegliere se utilizzare il servizio nella sua versione gratuita, generalmente limitata nelle funzionalità e finanziata dalla pubblicità, oppure pagare una quota fissa (abbonamento) per usufruire del servizio nella sua versione completa.

Le tendenze del mercato

Il 2020 viene indicato come l’anno del boom per l’ascolto di podcast in Italia con circa 8,5 milioni di individui (16-60anni) che hanno ascoltato almeno un podcast nell’ultimo mese (IPSOS), dato che sale a 9,3 milioni nel 2021. Indubbiamente le restrizioni agli spostamenti dovute allo scoppio dell’emergenza sanitaria hanno influito notevolmente sul consumo digitale e hanno dato una spinta importante alla diffusione di questi (nuovi) contenuti audio.

Per quanto riguarda la tipologia dei generi, i podcast spaziano dall’intrattenimento allo sport, dalle serie divulgative al ‘self-help’, dall’informazione pura all’inchiesta giornalistica. Tendenzialmente la durata media di un podcast non supera la mezz’ora, ma anche qui non c’è una regola.

I podcast sono prodotti da editori, testate giornalistiche, festival letterari, case editrici, oltre che da semplici appassionati e influencer. Negli ultimi anni sono nate diverse società di produzione, sia a livello globale, fondate da personaggi famosi (famiglia Obama, Harry e Meghan – duca e duchessa di Sussex), che in ambito nazionale (Chora Media, Dopcast, Sirene Records, Kidney Bingos). Accanto a queste, diversi editori della carta stampata, e alcuni radiofonici, hanno iniziato a produrre podcast originali, in altri casi sono state attivate partnership e collaborazioni, a cui si stanno aggiungendo nell’ultimo periodo le case editrici con podcast dedicati alla letteratura.

Dal 2019 il servizio svedese Spotify ha investito oltre 700 milioni di euro nell’acquisto di diverse società di podcasting, attive nell’ambito della produzione di contenuti e dello sviluppo audiotech.

Infine un ulteriore cenno all’audiolibro, che nella modalità di fruizione può essere accostato al podcast, ma dal punto di vista prettamente editoriale e produttivo è un prodotto molto differente. Il podcast nasce come contenuto audio, l’audiolibro è un derivato, un adattamento di un’altra fonte, in questo caso un libro cartaceo. Inoltre, in termini di formato gli audiolibri mancano della serialità, caratterista peculiare dei podcast.

In Italia l’audiolibro si consolida tra le abitudini dei lettori e se nel 2019 la spesa per abbonamenti era pari a 9 milioni di euro, nel 2020 è cresciuta a 17,5 e nel 2021 a 24 milioni. Infine, secondo NielsenIQ per conto di Audible, nel 2021 gli ascoltatori di audiolibri raggiungono un totale di 10 milioni di individui (+ 11% rispetto al 2020).

Mauro Roffi
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I podcast del momento secondo FM-world, sei chicche da non perdere

Esistono podcast per tutti i gusti e per tutte le necessità. Che si voglia imparare qualcosa o semplicemente spegnere il cervello, le redazioni di FM-world e The Millennial consigliano ai loro lettori sei podcast che stanno sbancando e che, in un modo o nell’altro, creano scompiglio.

1. Da che cosa iniziare se non da Tuttofumodi Antonella Soldo?

Parliamo di cannabis, dei vantaggi della sua legalizzazione e di come questo creerebbe prospettive di evoluzione non sottovalutabili per la nostra società. Sia chiaro, non solo per chi ne fa uso ricreativo, ma per tutta la popolazione. Con abilità narrativa e solide argomentazioni, Antonella Soldo punta ad attrarre la nostra attenzione per scardinare i pregiudizi su un tema così attuale e costantemente dibattuto, contando di sensibilizzare anche i più scettici. Ad oggi possiamo ascoltare le prime 3 puntate di Tuttofumo, la prima delle quali è stata presentata in anteprima a ilpod di Milano. Aspettiamo con ansia le successive!

2. Cose molto umane

Il podcast di Gianpiero Kesten dedicato a chi vuole staccare il cervello e divagare con la mente in totale spensieratezza. Il vincitore del “podcast dell’anno” agli Italian Podcast Award, uno dei più longevi nel panorama italiano (conta ben 797 puntate) è iniziato durante la pandemia ed è stato coltivato giornalmente da uno degli speaker più in gamba del nostro paese. Si parla proprio di “cose molto umane”, si divaga su argomenti della vita quotidiana affiancandoli a curiosità sulla scienza, sul mondo, sulla cultura. La community suggerisce un tema, dal più banale al più impegnato, su cui Gianpiero costruisce pillole da 6-7 minuti per intrattenere e per rallegrare, ma anche per riflettere.

3. Finance for dummies, parliamo di Bank station.

Luca Dan e Francesco Damari hanno ideato ad un podcast fondamentale per le nuove generazioni (e non). Fondendo terminologia tecnica con metafore che ci riportano alla quotidianità, i due esperti di economia ci fanno entrare nel criptico mondo della finanza. Dividono i macroargomenti e per ognuno di essi sviluppano 3 o 4 puntate: dalle frodi alla crisi fino agli index providers. Appuntamento mensile da non lasciarsi sfuggire, bella figura a tavola assicurata.

4. Podcast intramontabile: Demoni Urbani.

Il timbro avvolgente di Francesco Migliaccio ci racconta storie di crimini dal mondo. Prodotto da “Gli ascoltabili”, è un true crime capace di coinvolgere ed emozionare con il racconto di avvenimenti tragici e drammatici. Durante l’Italian Podcast Award, la confessione: Francesco Migliaccio non ascolta i podcast per non essere influenzato e rimanere coerente con il suo stile unico. Appuntamento settimanale, fuori ogni lunedì.

5. Podcast da ombrellone secondo Fm-World? Se potevi cambiarmi il carattere nascevo Word.

Di Marcello Forcina, direttamente da Latina. Tre episodi a settimana di 4 minuti e 37 precisi, una scelta stilistica quantomeno curiosa. Colleziona due nomination agli Italian Podcast Award, come “miglior creatività originale” e come “rasing star”, categoria in cui è arrivato terzo. Marcello definisce il suo podcast «inutile, effervescente e tossico come una pasticca di mentos in una bacinella di coca zero». Fuori tre espisodi alla settimana, stay tuned.

6. Podcast, droga e rock and roll.

E già dal titolo intuiamo molto. Un podcast-commedia senza peli sulla lingua che esplora la vita e le avventure all’insegna del “sesso droga e rock and roll” di rockstar del calibro di Ozzy Osbourne e dei Motley Crue. In ogni puntata Micheal Buttini e Nicolò Battaglia ci allietano con le classifiche più disparate: “capelloni ieri e oggi”, “le groupie”, “le spese folli delle rockstar” o “i concerti più tragici della storia”. Più di 50 puntate per accompagnarci alla scoperta delle follie di uno stile di vita ancora intramontabile. Fuori ogni giovedì, fortemente consigliato per riprendersi dalla noia di una giornata di lavoro.

Ascoltami mentre fai altro, l’audio E-book by FM-world

Per un’immersione a 360° nel mondo dello storytelling audio, FM-world ha creato “Ascoltami mentre fai altro” il manuale in formato e-book e audio che vi trascinerà negli abissi del mondo dei podcast grazie ai capitoli scritti dai grandi del settore, da Carlo Elli a Laura Badiini, fino a Gianpiero Kesten.

Aneddoti sui contenuti audio, sul potere della voce, sulle migliori tecniche e sulle tematiche da trattare, il tutto incorniciato dalle curiosità di chi vive il mondo del podcast in prima persona.

Ricevere i capitoli dell’E-Book è facile e gratis: ti basta lasciare i tuoi dati nel form sotto e riceverai i vari capitoli direttamente sulla tua mail!

Podcast: che cosa ascoltano gli italiani?

Da tempo, anche in Italia l’interesse verso i podcast è in crescita costante.

La fruizione di contenuti ‘on demand’, in particolare nell’ultimo anno condizionato dalla pandemia e che ci ha costretti a vivere spesso in casa, è aumentata sensibilmente.

E le scelte, quasi sempre ricadono su contenuti importanti, veri e propri approfondimenti che spesso nella radiofonia di oggi non trovano spazio.

Che cosa ascoltano gli italiani?

La classifica dei podcast cambia in continuazione, per cui ci siamo limitati a ‘fotografare’ la ‘top ten’ di iTunes nella giornata del 17 febbraio 2021.

Al primo posto, si colloca il podcast di Alessandro Barbero “Lezioni e Conferenze di Storia”, che mette in evidenza l’interesse verso il nostro passato, raccontato dallo storico, accademico e scrittore italiano, specializzato su Medioevo e storia militare.

In seconda posizione troviamo “La Zanzara”, il noto programma di Radio 24, molto ascoltato anche ‘in differita’.

Alla n.3, una novità di questi giorni: “Sbagliata”, un podcast fictional seriale italiano, con protagonista Pilar Fogliati nel ruolo di Emma, una trentenne estremamente confusa. Il prodotto si sviluppa in 6 episodi da 25 minuti l’uno.

In quarta posizione, ecco “Gli slegati”, una nuova produzione, dove Chiara Gamberale parla di amori e di difficoltà nelle relazioni.

E al quinto posto, ecco “The Essential”, una rassegna che racconta l’attualità politica, economica e culturale in una cinque minuti. Notizie scelte e raccontate ogni mattina da Mia Ceran.

La chart prosegue poi con “Start – Le notizie del Sole 24 Ore”, “Muschio selvaggio”, “Fottuti geni”, “Blu Notte – Misteri italiani” e “Mitologia: le meravigliose storie del mondo antico”, ma i contenuti cambiano di giorno in giorno, si arricchiscono di nuove proposte, mentre l’interesse degli ascoltatori verso i podcast continua costantemente a crescere.

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Più musica e podcast tra i possessori di smart speaker

Cresce la fruizione di contenuti in streaming (musica, podcast) tra i possessori di smart speaker.

A renderlo noto è la ricerca “The State of Play Report 2019”, pubblicata da Qualcomm.

Lo studio offre una panoramica delle modalità di utilizzo dei dispositivi di altoparlanti intelligenti in sei Paesi tra il 2018 e il 2019 (un campione di 6mila consumatori tra Cina, Germania, India, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti).

Lo riporta la newsletter di Confindustria Radio Televisioni, dove si aggiunge che tra il 2018 e il 2019, la musica in streaming ha mostrato un’importante crescita tra gli utilizzatori di smart speaker, in un anno +36 punti percentuali, passando dal 7% al 43%.

Anche le chiamate e i podcast in streaming sono aumentati, entrambi di 14 punti, mentre la percentuale di proprietari di dispositivi che hanno utilizzato il loro dispositivo per lo shopping è aumentata di 11 punti nello stesso periodo.

I principali utilizzi di questi dispositivi, ad oggi, si confermano la ricerca di informazioni generali (51%), lo streaming di contenuti ad altri altoparlanti presenti nelle abitazioni all’interno di un sistema multi-room (50%), seguiti dalle previsioni meteo (49%), le chiamate telefoniche (46%) e dagli aggiornamenti sulle news (43%).

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Huawei presenta “HiCar”, il nuovo sistema audio indipendente del colosso cinese

E’ in corso a Shenzhen, in Cina, la “Developer Conference 2019” di Huawei.

Tra le principali novità presentate, c’è quella di “HiCar”, l’alternativa ad “Android Auto”.

Come riporta HDblog, che a sua volta riprende lo spagnolo ComputerHoy, il nuovo sistema funziona sia sfruttando lo smartphone come base, sia direttamente come software del veicolo.

Le funzioni mostrate durante la conferenza sono assimilabili a quelle di “Android Auto” e “CarPlay”, con un’ottima interconnessione tra le camere del veicolo, gli smartwatch e altri hardware.

Ancora ignote tempistiche e modalità del rilascio, ma è evidente che il colosso cinese si stia muovendo per rendersi indipendente da Google.

Il mercato APAC (Asia Pacifico), peraltro, è una delle novità che potrebbe riguardare FM-world e 22HBG nel 2020, proseguendo nel processo di internazionalizzazione che ha visto – per esempio – l’ingresso di Bosch nell’aggregatore di streaming audio e video.

Aggiornamenti a riguardo nelle prossime settimane.